Vi dirò cosa mi ha raccontato un amico venezuelano molto attivo politicamente.
Il governo di Chavez era un governo militare, insediatosi con una specie di colpo di stato.
La politica di Chavez era quella della chiusura, del garantismo, difatti mi ha spiegato che tutti i venezuelani ricevono una specie di reddito di cittadinanza, motivo per cui molti non lavorano e erano contenti di Chavez. Questa politica è possibile solo grazie al petrolio, che difatti lì costa un prezzo ridicolo.
Io sono stato proprio questo natale e mi chiedevo come fosse possibile che non ci fosse agricoltura e allevamento date le condizioni meteorologiche (estate e inverno sempre sui 25°-30°). Il motivo è che se ti pagano per non fare niente chi te lo fa fare di metterti a lavorare per cose che lo stato importa dall'estero e ti costano poco?
Lì la maggior parte della gente che lavora e guadagna bene è legata al petrolio, poi ci sono altri lavori legati alla sanità ma i costi dei servizi sono molto bassi (difatti le donne lì sono tutte rifatte perchè costano poco tette nuove ecc...).
Economomicamente chi ha dei risparmi se li vede erosi dall'inflazione, dall'aumento del cambio, per questo motivo tutti dai medio-borghesi in su sono incazzati e c'è una buona richiesta di dollari e euro. Difatti c'è anche un cambio nero, ossia non quello ufficiale, che se dovrebbe essere arrivato a 3 volte quello ufficiale, ossia se ora quello ufficiale è 1 euro = 8.000 bolivares, quello nero può arrivare anche ad essere 1 = 20, questo dicembre era a 15, a gennaio è aumentato.
E' vera anche la storia che non puoi portarti i soldi fuori, difatti molti borghesi hanno dei conti correnti in europa o in aruba, in dollari o in euro.
La sicurezza è molto bassa nelle città più importanti, tutti girano con macchine vecchie o cmq sempre con vetri oscurati. Una passeggiata per le vie di Caracas potrebbe portarti a un sequestro lampo.
I venezuelani che conosco io odiavano Chavez con tutte le loro forze.
L'idea che mi sono fatto io è cmq poco chiara, ammetto di non essere interessato a tutte le dietrologie politiche, ognuno parla sempre bene del proprio partito e male degli altri.