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[ALL] Tom Clancy's Rainbow Six: Siege

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    robygr
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    00 29/11/2015 18:39
    ragazzi io ve lo dico, giocone! provata la beta, 4vs4 con fuoco amico attivo

    irrompere negli edifici usando mille strategie diverse, qualcosa di bellissimo!







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    li4m
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    00 01/12/2015 10:59

    Tom Clancy's Rainbow Six: Siege - Recensione
    eurogamer

    Idee e divertimento, ma qualche problema di troppo.

    Versione provata: PlayStation 4

    Fra tutte le case produttrici attualmente sul mercato, Ubisoft è quella che più di tutte sta soffrendo l'inadeguatezza delle nuove console. Basta guardarsi indietro e osservare quanto accaduto con Watch Dogs e Assassin's Creed Unity per capire quanto le aspettative della casa francese fossero diverse rispetto a quanto poi effettivamente proposto da Sony e Microsoft.

    Nel primo caso i giocatori si sono trovati fra le mani un prodotto molto diverso da quello inizialmente mostrato, caratterizzato da una realizzazione tecnica ben lontana dallo spettacolo messo in scena con il video dell'annuncio. Nel caso di Unity, invece, il tentativo di mantenere gli standard elevati inizialmente ipotizzati dagli sviluppatori ha dato vita a un gioco pieno di problemi e incapace di girare appropriatamente sugli hardware in circolazione.

    Sulla stessa scia troviamo l'atteso The Division (ridimensionato rispetto ai primi filmati) e questo Rainbow Six: Siege, di cui ci accingiamo a parlare. Questo articolo viene scritto dopo aver partecipato a una lunga sessione di gioco con il codice definitivo organizzata dalla stessa Ubisoft in quel di Londra. La sessione si è svolta interamente su PC in un ambiente controllato (una rete chiusa è ovviamente diversa da ciò che i giocatori si troveranno di fronte al day one, con i server sovraccarichi), ma nonostante questo ha presentato alcuni problemi di cui parleremo tra poco.

    Ma torniamo al difficile rapporto tra Ubisoft e l'hardware attualmente in circolazione. Rispetto alla versione originariamente presentata dagli sviluppatori, Rainbow Six: Siege ha subito un'involuzione evidente che non solo ha colpito il comparto tecnico, ma ha modificato in modo netto perfino il gameplay.




    Le classi vanno sbloccate una per una ma è comunque possibile vestire i panni della recluta, scegliendone la dotazione di partenza.


    Ricordate il video con cui Ubisoft mostrò per la prima volta il progetto, facendo schizzare alle stelle le aspettative di critica e pubblico? Allora il gioco presentava un comparto tecnico impressionante, con strutture poligonali complesse, texture di altissima qualità e un'illuminazione dinamica e particellare da urlo. Il tutto era arricchito da un livello d'interattività degli scenari mai visto prima, che in sostanza permetteva di fare a pezzi ogni elemento della mappa per organizzare strategie sempre diverse, sia in attacco che in difesa.

    A ridosso del lancio di Rainbow Six: Siege, tuttavia, tutto ciò è sparito per lasciare spazio a un prodotto ben più ordinario. Ogni mappa è stata realizzata utilizzando strutture poligonali piuttosto semplici, texture mai sorprendenti e un sistema di illuminazione piatto e poco incisivo. Il risultato finale è un quadro con poca profondità che svolge il proprio compito senza mai impressionare.

    Perfino la possibilità di distruggere gli ambienti di gioco risulta profondamente ridimensionata, tanto che rispetto a quanto mostrato in prima battuta non è più possibile usare le cariche da breccia e la termite su qualsiasi superficie, dovendosi accontentare di applicarle solo dove previsto dai programmatori. Si può ancora sparare attraverso i muri, ma il risultato della pioggia di piombo non è paragonabile al quadro inizialmente dipinto da Ubisoft. Se speravate di vivere una lotta al terrorismo virtuale di nuova generazione, dovrete rivedere le vostre aspettative.

    Il ridimensionamento tecnico non è l'unico problema di Siege, comunque. Come già accennato, anche il gameplay è regredito rispetto alle origini, al punto da prestare il fianco ad alcune critiche. L'intera esperienza è infatti divisa in due tronconi distinti, uno contro l'Intelligenza Artificiale e l'altro contro avversari umani.




    L'interazione con gli ambienti è ancora piuttosto alta, ma non è paragonabile con quella precedentemente mostrata da Ubisoft.


    Il PVE si basa principalmente su due modalità, Situations e Terror Hunt. La prima propone una manciata di missioni che accompagnano il giocatore in un vero e proprio tutorial. È in queste situazioni, caratterizzate da un design non sempre perfetto, che si apprendono i rudimenti della caccia al terrorismo affinando le proprie tecniche di attacco e di difesa. Le missioni spaziano dal recupero e la difesa di un ostaggio alla disattivazione di alcune bombe, passando per l'immancabile raid per abbattere tutte le minacce in circolazione. Ogni missione mette il giocatore nei panni di una classe differente, facendo così prendere confidenza con i vari gadget presenti nel gioco e con una vasta gamma di possibili strategie.

    Peccato, però, che l'intera modalità Situations risulti poco divertente e a tratti frustrante, anche per colpa di alcune scelte di design prive di logica. Essere abbattuti da un terrorista in attesa al punto di estrazione, nascosto dietro a una macchina della polizia, farebbe perdere la pazienza anche al più pacato dei giocatori, così come l'arrivo di un'orda di rinforzi tra le fila dei terroristi dopo essersi assicurati di ripulire completamente l'edificio.

    Queste situazioni non tengono minimamente conto del tema attorno a cui ruota l'esperienza, ignorando le basi di qualsiasi operazione speciale. È assurdo che il punto d'estrazione, normalmente presidiato da decine di agenti e da diversi cecchini, possa trasformarsi nel luogo ideale per un'imboscata, così come è altrettanto folle che in un luogo chiuso e isolato compaiano dal nulla rinforzi inaspettati.

    Considerando che stiamo parlando di una serie nata come vera e propria simulazione delle operazioni speciali (i giocatori più "stagionati" ricorderanno le lunghe pianificazioni prima di ogni sortita, che rappresentavano il vero cuore del gioco), è lecito porsi qualche domanda di fronte a questa particolare evoluzione.

    Fortunatamente la situazione delle modalità PVE migliora in Terror Hunt, una caccia al terrorista che può essere giocata in coop con un gruppo di amici. Esattamente come accadeva in Rainbow Six Vegas (il primo e il secondo), le sortite coordinate contro le orde di terroristi controllate dall'IA possono garantire tante ore di divertimento.

    Rispetto ai due titoli appena citati, tuttavia, il fatto di non poter scegliere la mappa da affrontare appesantisce leggermente l'esperienza, così come lo scarso numero di armi e di gadget a disposizione. Fra i tanti problemi di Rainbow Six: Siege, infatti, c'è anche il numero ridotto di armi e accessori da sfruttare sul campo. Spesso la personalizzazione delle armi da fuoco si limita all'acquisto di uno dei pochi mirini disponibili, del silenziatore e di qualche skin.

    Giocando Terror Hunt insieme agli amici ci si rende conto del vero potenziale del titolo di Ubisoft. Durante la prova londinese abbiamo avuto la fortuna di giocarla insieme a quattro colleghi italiani, e il risultato finale è stato a tratti esaltante. Le partite spingono a parlarsi costantemente pianificando ogni mossa, cercando sempre di coprirsi e supportarsi a vicenda.

    È in queste situazioni che emergono le qualità del gunplay di Siege, gratificante e divertente in ogni situazione. Fare un buco nel muro con il calcio del fucile (o con un martello, disponendo della giusta classe) per eliminare i nemici all'interno di una stanza fortificata è intrigante, così come è umiliante subire un headshot alla stessa maniera.




    In Siege la coordinazione è fondamentale. Giocare con dei perfetti sconosciuti è il modo migliore per non godersi il gioco.


    L'approccio in compagnia giova anche al PVP, che offre il massimo solo se affrontato con un gruppo affiatato e ben coordinato. Giocare il multiplayer di Rainbow Six: Siege insieme a dei perfetti sconosciuti non porta altro che frustrazione, complice la mancanza di comunicazione nelle fasi cruciali degli scontri.

    Come funziona il PVP? Due gruppi di giocatori si dividono in difensori e attaccanti. I primi devono fortificare l'edificio piazzando rotoli di filo spinato, trappole esplosive e indispensabili rinforzi e barricate a muri, porte e finestre. I secondi, naturalmente, devono fare irruzione per portare a termine l'obiettivo di turno, che sia questo il recupero di un ostaggio, il disinnesco di alcune bombe o l'eliminazione di tutte le minacce. La nota stonata del PVP di Siege è che entrambe le squadre vestono i panni delle forze speciali. Sì, avete letto bene. Nelle modalità competitive di Rainbow Six: Siege non esistono i terroristi, e i giocatori vivono una sorta di battaglia tra poliziotti buoni e poliziotti cattivi (visti i tempi che corrono, non escluderei sia stata una scelta di 'correttezza politica', ndSS).

    Ogni giocatore può scegliere una delle classi a disposizione, a patto di averle precedentemente sbloccate investendo la valuta del gioco. E ogni classe è caratterizzata da un equipaggiamento tattico ben preciso che ne contraddistingue il gameplay. Si va dal poliziotto corazzato dotato di scudo antisommossa (magari con i flash con cui disorientare gli avversari) al massiccio soldato con la torretta mitragliatrice portatile, fino ad arrivare al cecchino e ai tecnici dotati di droni e rilevatori di ogni tipo.




    Una volta completate le dieci missioni della modalità Situations, si sblocca un incarico extra da giocare in coop.


    Una volta scelto il proprio alter-ego virtuale si scende in campo per far festa. I primi secondi della partita vengono spesi dalle due squadre per pianificare l'operazione. I difensori possono alzare le barricate e piazzare le trappole per proteggere gli obiettivi sensibili e rendere la vita difficile agli attaccanti. L'altro team, invece, può inviare alcuni droni a perlustrare la casa, in modo da individuare l'obiettivo e valutare la strategia degli avversari. Sfortunatamente nella versione da noi provata (un codice review approvato da Ubisoft, questo è opportuno ricordarlo) ci si imbatteva frequentemente in un fastidioso bug che incapacitava i droni degli attaccanti, costringendo la squadra ad un assalto alla cieca generalmente destinato a finire in tragedia.

    Considerando che le forze speciali non hanno a disposizione i tradizionali visori da sfruttare in queste circostanze (quello notturno e quello termico, tanto per fare un paio di esempi banali), il fatto di dover esplorare alla cieca mappe vaste e strutturate su più livelli, può rappresentare un problema importante. A questo si affianca la scelta bizzarra di permettere ai difensori eliminati di accedere alle telecamere a circuito chiuso per aiutare i compagni ancora in vita, individuando e taggando eventuali membri del team avversario.

    Questi due elementi tendono ad appesantire un gioco altrimenti divertente. Perdere una sfida particolarmente tirata solo perché un giocatore già abbattuto ha rivelato all'avversario i propri movimenti può essere davvero fastidioso. E alla luce di quanto detto fino a questo momento, spesso conviene eliminare l'intera squadra avversaria piuttosto che concentrarsi sull'obiettivo vero e proprio, operazione che permette di risparmiare diversi secondi preziosi senza doversi preoccupare di individuare bombe e ostaggi.

    Il fatto che i difensori vengano scoraggiati dall'abbandonare l'edificio, inoltre, riduce le possibili scelte strategiche. Ogni volta che si mette il naso fuori dal palazzo da fortificare, infatti, lo schermo vira sul rosso ostacolando la visuale. Piuttosto che optare per una soluzione così poco elegante i programmatori avrebbero potuto studiare qualche idea migliore, come la verosimile presenza di letali cecchini appostati lungo il perimetro.

    Considerando che anche nell'ambiente controllato della nostra sessione di prova abbiamo riscontrato qualche problema con il matchmaking, e che la recente open beta ha sofferto (e soffre ancora) di evidenti alti e bassi nelle prestazioni, abbiamo deciso di attendere qualche giorno prima di pubblicare il voto di Rainbow Six: Siege.

    Al momento non possiamo consigliare l'acquisto al day one del titolo Ubisoft. A prescindere dalle prestazioni dei server al lancio, infatti, Rainbow Six: Siege soffre di alcuni problemi che invitano a un approccio cauto, a meno di non avere degli amici che muoiano dalla voglia di fare gruppo fingendosi agenti delle forze speciali.









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    suns
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    Gaming XP User

    00 01/12/2015 14:44
    come si scarica la beta? :D
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    robygr
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    00 01/12/2015 14:54
    ahhhhh che giocone.

    no respawn

    vita che non si rigenera


    trovatevi amici con il quale giocarlo perché è il miglior fps uscito negli ultimi anni







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    li4m
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    00 01/12/2015 15:44

    Rainbow Six Siege: Il fuoco amico non verrà tollerato
    spaziogames

    Nel corso della recente open beta dedicata a Rainbow Six Siege i giocatori si sono lamentati con Ubisoft per l'eccessiva presenza di troll appassionati di team-killing. La compagnia ha subito risposto agli utenti affermando di avere un piano ben preciso in mente:

    "Abbiamo un piano in mente per gestire i troll che uccidono i giocatori del loro stesso team. Un atteggiamento del genere non sarà tollerato al lancio!"

    Per tutti i dettagli su Rainbow Six Siege vi invitiamo a leggere la nostra (non entusiasta) recensione dedicata al titolo.





    Recensione di Rainbow Six Siege
    spaziogames


    N.P.


    + Sistema di shooting valido
    + Idee alla base vincenti e riuscite
    + Le ranked sono l'unico matchmaking valido

    - Casualità nella scelta in Terrohunt delle missioni da affrontare
    - Modalità povere ed estremamente simili tra loro
    - Comparto tecnico lontano dall'eccellenza
    - Spariti i terroristi dalle modalità PvP



    Questa doveva essere una delle recensioni più interessanti dell’anno. Avevamo tra le mani un gioco attesissimo, con qualità tecniche da urlo e un gameplay finemente ricercato, capace di trattare tematiche attuali come quelle del terrorismo e dimostrare che i videogiochi, in quanto tali non hanno bisogno di nascondersi dietro a facciate di perbenismo che dovrebbero esulare da questo media. Ci credevamo davvero tantissimo, tanto da tesserne le lodi sin dal 2014, per poi arrivare ad oggi trovandoci per le mani un prodotto che non è che lo spauracchio di quel presunto capolavoro mostrato ormai due anni fa, arrivato come un fulmine a ciel sereno a distruggere aspettative e speranze.

    Come avrete notato il voto in questa recensione non è ancora presente perché la stabilità dei server è seriamente problematica al momento, con una beta che definire zoppicante è dire poco, e una quantità di bug tale da rendere impossibile valutare correttamente il prodotto. Daremo a Rainbow Six Siege ancora qualche giorno, il tempo necessario di inserire una patch al day one, e poi chiuderemo il sipario sulla questione, con la nostra valutazione che rispecchierà il prodotto presente sugli scaffali.

    La nostra recensione, comunque, esaminerà problematiche ulteriori ai semplici crolli tecnici e di stabilità online, guai che hanno minato sin dai primi momenti di gioco la nostra esperienza globale con Siege.





    Guardie e ladri

    Ci aspettavamo una produzione solida, che fondasse tutto su un gameplay affinato, ma avesse anche una rigida ossatura base per giustificare un titolo venduto a prezzo pieno, e invece non è stato così.

    Rainbow Six Siege è un gioco dai contenuti scarni che si presenta sul banco di prova con 10 missioni da giocare in solitaria, pensate per farvi prendere confidenza con le dieci mappe presenti e sperimentare le sole quattro modalità di base, una modalità Terrohunt da affrontare con altri quattro giocatori online contro l’IA e la modalità competitiva cinque contro cinque.

    Non esiste alcun singleplayer a fare da supporto, un netto passo indietro rispetto ai precedenti Rainbow Six e un segnale chiaro che viene lanciato subito ai fan di vecchia data: Siege non è un’evoluzione dei precedenti titoli della casa francese, è uno sparatutto lento, ragionato e strategico che si fa forte di un brand conosciuto ma ne prende le distanze sotto tantissimi aspetti. Dimenticatevi qualsivoglia forma di pianificazione o pretattica prima delle partite: tutto viene ora gestito in tempo reale all’inizio del match, con la comunicazione tramite voice chat che non solo risulta importante per godere del titolo ma addirittura essenziale nel caso ci si voglia divertire, e questo anche a causa della completa mancanza di una mappa strategica.

    Lanciamo quindi un avvertimento a tutti i giocatori casual là fuori: questo gioco non fa per voi, per riuscire a trarre il massimo da Siege è indispensabile avere altri quattro amici con cui giocare o il rischio è quello di scalfire solo superficialmente le meccaniche di infiltrazione e difesa proposte, unici elementi davvero validi del pacchetto.

    Giocando in singolo, infatti, le dieci missioni che fungono da tutorial proposte bastano da sole a far emergere quasi tutti i problemi che la produzione si trascina dietro: l’IA non è assolutamente curata a dovere, con grossi deficit strategici un po’ a tutte le difficoltà, arrivando addirittura ad essere snervante in modalità difficile: ha in pratica la capacità di spararvi da dietro ai muri senza alcun preavviso, in situazioni dove avversari umani non avrebbero mai potuto individuarvi e sostanzialmente bara per alzare l’asticella della difficoltà invece di mettere sul piatto routine comportamentali più efficaci.

    La varietà di modalità proposte poi non fa che peggiorare la situazione, laddove sostanzialmente tra salvare un ostaggio, disinnescare una bomba o difendere un’area specifica della mappa non vi è alcuna differenza strategica.

    Un elemento davvero preoccupante soprattutto in ottica competitiva e di e-sport, dato che rende estremamente piatte e identiche tra loro tutte le partite, offrendo uno spettacolo noioso e molto più simile a un deathmatch che a una vera missione ad obiettivi. Uccidere il team avversario non solo è anche estremamente più semplice, ma anche solitamente l’unica via per arrivare a completare l’obiettivo di missione. Questo a causa di un bilanciamento andato completamente a gambe all’aria e di una distruttibilità non così ampia come annunciato inizialmente.

    Il rammarico più grande di questo Rainbow Six Siege è proprio il downgrade brutale subito dall’annuncio a oggi e non solo dal punto di vista tecnico, che analizzeremo più avanti, ma proprio riguardo alle meccaniche di gioco, semplificate e mancanti della profondità necessaria per porre questo sparatutto un gradino sopra a tutto il resto. Scordatevi di poter abbattere qualsiasi muro o superficie, ora molte pareti saranno impossibili da rompere, così come le brecce dall’alto possibili solo in specifici punti della mappa. Il massimo che potrete ottenere sarà spaccare qualche asse e sparare dal piano superiore, davvero poca cosa rispetto alla libertà promessa in principio.





    Quattro modalità non possono bastare

    Rainbow Six Siege è il primo titolo a nostra memoria che non permette di scegliere, prima di entrare nel matchmaking, quale modalità o mappa affrontare. La scelta degli sviluppatori Ubisoft non solo è insensata ma addirittura deleteria per l’intero progetto, quando in Terrohunt sarete costretti per forza di cose a buttarvi su una combinazione scelta dal sistema e non dal vostro team. Vi piace una mappa specifica o una missione particolare? L’unico modo che avrete per affrontarle sarà sperare nella buona sorte. Solo nel competitivo potrete creare partite custom o playlist personalizzate dove decidere cosa giocare, ovviamente senza però ottenere alcuna ricompensa né come esperienza né sotto forma di crediti.

    Non che lo sviluppo del profilo sia così importante tuttavia, dato che il matchmaking non prende in considerazione nessun parametro per comporre i team e i crediti vi daranno accesso esclusivamente a qualche ottica per le armi dei vostri specialisti (due o tre per ogni bocca da fuoco), un eventuale silenziatore, skin e poco altro.
    Arrivati al ventesimo livello avrete invece accesso alle partite classificate, con un matchmaking finalmente tarato sulle abilità reali dei giocatori, un HUD rivisto e anche meccaniche di gioco diverse, come l’assenza totale dell’auto aim e un danno aumentato per esplosivi e proiettili.

    L’unico motivo per raccogliere denaro è allora quello di sbloccare i vari soldati delle forze speciali, 20 in tutto, divisi in due categorie "assalto e difesa". Purtroppo spariscono dal competitivo i terroristi, ora rimpiazzati direttamente da altri specialisti delle forze speciali. Non è chiaro se sia una scelta di design specifica o un fattore pertinente con i recenti accadimenti, fatto sta che tutta l’atmosfera e il realismo del titolo vengono così cancellati con una veloce passata di spugna. Un colpo duro per chi ha sempre amato le ambientazioni di Tom Clancy e lo spirito della serie. Gli specialisti, inoltre, possono essere modificati in maniera davvero superficiale, cambiando qualche gadget o selezionando tra una scelta di un paio di armi da fuoco il fucile da portare in battaglia, davvero pochissima cosa se pensiamo a cosa Ghost Recon permetteva qualche anno fa.

    Tra questi soldati, presi direttamente da cinque forze speciali mondiali, troviamo Spetznaz, SAS, FBI, GIGN e GSG, che racchiudono sostanzialmente le classi con cui andrete poi a giocare, con alcune di queste indispensabili e altre che si ripetono invece molteplici volte. Ad esempio avremo più specialisti dotati di scudo anti proiettili, ma solo uno dedicato a rilevare i battiti cardiaci degli avversari. Potendone portare solo cinque in battaglia, le squadre andranno a formarsi così solo con i cinque più performanti, rivelando in realtà più piattezza di quanto immaginato inizialmente. Tachanka secondo noi, un russo enorme dotato di torretta fissa, è uno degli specialisti più forti in assoluto quando si tratta di difendere e difficilmente verrà escluso dalle partite. Un bilanciamento insomma che non ci è parso poi così finemente ricercato, sicuramente da sistemare con le patch future, magari con l’aggiunta di maggiori specialisti.





    Heartbeat

    Nonostante la delusione per le tantissime promesse non mantenute, c’è la consapevolezza di avere tra le mani un gioco che ha nelle basi una formula giusta per riuscire a divertire. La possibilità di piazzare trappole in ogni angolo delle location e gli strumenti per disinnescarle una a una rendono comunque le partite di Siege interessanti sotto questo punto di vista. Ovviamente l’altro lato della medaglia è che il multiplayer si presenta come la festa del camping estremo, con i terroristi, pardon i difensori, impegnati a trovare l’angolino più buio e nascosto dove aspettare gli assaltatori.

    L’impossibilità di muovere il bersaglio e le poche strade percorribili per arrivarci traducono il tutto in uno scontro di pochi minuti nel momento caldo della partita. I difensori sono altresì forzati a restare dentro le quattro mura da scelte di design discutibili, come l’impossibilità di vedere al di fuori delle finestre, a causa di un velo rosso pesantissimo, o di uscire all’esterno, pensa l’essere segnalati ed evidenziati sulla mappa di gioco.

    Il feedback delle armi e le fasi di shooting sono curate invece, mentre il rumore dei colpi poteva essere decisamente fatto meglio. Un peccato visto che l’audio, in generale, è realizzato in maniera ottimale, con una propagazione nell’ambiente realistica e di impatto. Veniamo ora al lato che più ci ha lasciato sconcertati durante la nostra prova: la componente grafica di Siege.

    Ubisoft ha fatto enormi passi indietro rispetto a quanto presentato nel 2014 e uno dei tanti problemi è da ricercarsi nell’impianto di illuminazione decisamente piatto. Le animazioni non sono assolutamente all’altezza di un tripla A, e gli ostaggi ora sono immobili e “senza anima”.

    Pregevoli solo gli effetti del fumo, elemento tuttavia che fa sentire ulteriormente la mancanza di visori di calore e notturni, dotazioni standard per le forze di irruzione che ci saremmo aspettati di vedere introdotte su ogni specialista.


    Rainbow Six Siege è una copia su carta velina del progetto presentato da Ubisoft nel 2014. La pianificazione è sparita completamente, l’atmosfera è andata persa togliendo dal gioco gli scontri contro i terroristi e il downgrade tecnico è particolarmente evidente, soprattutto quanto a distruttibilità e illuminazione. Il cuore del gioco è certamente valido, ma le pochissime modalità e le minime differenze che intercorrono tra di esse hanno vanificato lo sforzo di portare qualcosa di realmente nuovo sul mercato. Un titolo uscito forse troppo presto e in un momento storico sbagliato e, indubbiamente, una grandissima occasione sprecata.









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    robygr
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    00 02/12/2015 00:04
    giocato con amici un paio d'ore è veramente spettacolare, tattico all'inverosimile. prendetevelo che è il top







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    robygr
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    00 22/12/2015 16:13
    miglior fps su console!







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    00 22/12/2015 22:46
    comprato oggi, tra un po' lo provo.








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    robygr
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    00 27/12/2015 19:40
    Re:
    winning, 22/12/2015 22:46:

    comprato oggi, tra un po' lo provo.



    io ho gruppo stabile, miglior fps da anni.

    sono a livello 70







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    winning
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    00 27/12/2015 23:58
    Re: Re:
    robygr, 27/12/2015 19:40:



    io ho gruppo stabile, miglior fps da anni.

    sono a livello 70




    quoto, troppo bello. Unico problema e' quando incontri i rincoglioniti amici che ti sparano addosso per divertimento o per prendere piu' punti. Veramente ridicolo che il sistema non abbia qualche difesa su questo difetto.








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    00 28/12/2015 18:09
    Re: Re: Re:
    winning, 27/12/2015 23:58:




    quoto, troppo bello. Unico problema e' quando incontri i rincoglioniti amici che ti sparano addosso per divertimento o per prendere piu' punti. Veramente ridicolo che il sistema non abbia qualche difesa su questo difetto.




    se ti sparano perdono meno punti e vengono bannati.

    in linea di massima cmq non giocare MAI con sconosciuti, perdi tutto il divertimento.

    noi abbiamo un gruppetto di 10 persone che ci giocano stabili, è spettacolare.

    un fps tattico senza respawn


    una perla







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    00 30/12/2015 01:46
    Re: Re: Re: Re:
    robygr, 28/12/2015 18:09:




    se ti sparano perdono meno punti e vengono bannati.

    in linea di massima cmq non giocare MAI con sconosciuti, perdi tutto il divertimento.

    noi abbiamo un gruppetto di 10 persone che ci giocano stabili, è spettacolare.

    un fps tattico senza respawn


    una perla




    Per me devono sistemare il gioco in difesa, perche' alcuni partono e vanno a cercare chi attacca , addirittura uscendo fuori e rientrando per prenderli alle spalle, cosi' si perde tutto il fascino del gioco.








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    robygr
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    00 01/01/2016 03:03
    Re: Re: Re: Re: Re:
    winning, 30/12/2015 01:46:




    Per me devono sistemare il gioco in difesa, perche' alcuni partono e vanno a cercare chi attacca , addirittura uscendo fuori e rientrando per prenderli alle spalle, cosi' si perde tutto il fascino del gioco.




    dopo 3 secondi si viene taggati.

    nelle classificate è impossibile farlo







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    winning
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    00 04/01/2016 01:08
    Re: Re: Re: Re: Re: Re:
    robygr, 01/01/2016 03:03:




    dopo 3 secondi si viene taggati.

    nelle classificate è impossibile farlo




    Ok dal livello 20 in poi quindi cambia?








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    (Giovanni Falcone)
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    robygr
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    00 07/01/2016 07:11
    Giocare questo gioco in solitaria non ha senso.

    Se giochi in una squadra che parla un avversario che esce dirà 1 secondo.

    Ti ho invitato nel mio gruppetto un paio di volte in party quando ti ho vistoonline


    Ti fai un paio di partite con noi comunicando e vedi la differenza







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    Bartdream
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    00 08/01/2016 09:59

    Rainbow Six Siege: disponibile per PC la patch 1.2
    Ubisoft ha annunciato che da oggi è disponibile una nuova patch per la versione PC di Rainbow Six: Siege. L'update 1.2 migliora il matchmaking del gioco e riduce i problemi con i ping. Questo aggiornamento approderà su PlayStation 4 e Xbox One la prossima settimana, più precisamente il 14 gennaio.
    Tutte le novità e i miglioramenti in arrivo con questo update sono consultabili direttamente sul forum ufficiale di Ubisoft mentre al seguente indirizzo potete trovare la nostra recensione di Rainbow Six: Siege.








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    winning
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    00 10/01/2016 20:03
    Re:
    robygr, 07/01/2016 07:11:

    Giocare questo gioco in solitaria non ha senso.

    Se giochi in una squadra che parla un avversario che esce dirà 1 secondo.

    Ti ho invitato nel mio gruppetto un paio di volte in party quando ti ho vistoonline


    Ti fai un paio di partite con noi comunicando e vedi la differenza




    Il piu' delle volte non sono io a giocare ma mio figlio.








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    suns
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    00 01/02/2016 13:25
    ragazzi perdonatemi ma off line si fanno solo missioni in solitario in scenari di addestramento ?

    il gioco si sviluppa solo on line?
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    robygr
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    Gaming XP User

    00 01/02/2016 20:01
    Re:
    suns, 01/02/2016 13:25:

    ragazzi perdonatemi ma off line si fanno solo missioni in solitario in scenari di addestramento ?

    il gioco si sviluppa solo on line?



    solo pvp







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    li4m
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    00 02/02/2016 12:42

    La prima mappa gratuita di Rainbow Six Siege ci porta su uno yacht arenato
    eurogamer

    Sarà disponibile nella giornata di oggi.

    Rainbow Six Siege era atteso come un potenziale capolavoro da moltissimi giocatori e nonostante i difetti il titolo Ubisoft rappresenta una visione degli shooter competitivi diversa rispetto a buona parte della concorrenza e per così dire unica.

    Nella giornata di oggi il titolo si espanderà con l'arrivo di due nuovi operatori (acquistabili o riscattabili) che saranno disponibile inizialmente solo per chi possiede il Season Pass e dal 9 febbraio per tutti gli utenti, ma anche di una mappa completamente gratuita: Yacht.

    Come riportato da Videogamer, Ubisoft ha condiviso alcune informazioni su questa mappa, a partire dalle prime immagini ufficiali. Lo scontro come intuibile sarà ambientato su uno yacht che si è arenato tra i ghiacci. L'update che comprende in nuovi contenuti sarà disponibile dalle 14 su PS4, dalle 15 su Xbox One e dalle 16 su PC.
















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    li4m
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    00 28/07/2016 11:33

    Tom Clancy's Rainbow Six: Siege è gratuito questo fine settimana su PC e Xbox One
    multiplayer

    Contemporaneamente allo sconto del 50% sul prezzo originale, Tom Clancy's Rainbow Six: Siege è gratuito questo weekend

    In attesa dell'interessante aggiornamento Skull Rain, destinato a portare una nuova mappa e altri operatori, Ubisoft ha annunciato un'interessante iniziativa promozionale per Tom Clancy's Rainbow Six: Siege.

    Lo sparatutto tattico multiplayer può infatti essere giocato gratuitamente questo fine settimana su PC e Xbox One, a partire da oggi su Xbox One (da oggi alle ore 18:00 su PC) e fino alle 8:00 del mattino di lunedì primo agosto. Al momento non risulta ancora disponibile la promozione sull'Xbox Store italiano ma dovrebbe comparire a breve, a meno che non si tratti di un'iniziativa limitata alla sezione nord americana del digital delivery Microsoft. Su PC, per accedere alla versione gratuita dovrebbe essere sufficiente raggiungere il banner "Free Weekend" su Uplay.

    In compenso è disponibile già da ora un interessante sconto del 50% sul prezzo di Tom Clancy's Rainbow Six: Siege, attualmente acquistabile a 20 euro invece di 39,99.












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    WEShining
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    Gaming XP User

    00 02/05/2017 18:20
    big game. weshilla c'è












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    freezee
    Post: 20.117
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    00 02/05/2018 17:54
    Rispolvero questo topic a distanza di 1 anno preciso.
    Ci sto giocando da un paio di mesi (comprato a 15€ dopo averlo provato gratis per un weekend)

    GIOCONE ASSURDO e credo unico nel suo genere.
    Un FPS non corri e spara ignorante, ma TATTICISSIMO.

    Va giocato per forza con amici e con le cuffie, altrimenti ti perdi l'80% della bellezza di questo gioco.
    Lo abbiamo preso in gruppo (il gruppo di amici miei di FIFA) e nei weekend facciamo praticamente le nottate.

    E' fatto da dio, suoni, ambientazioni ed interazioni con l'ambiente, tutti gli operatori che puoi prendere, veramente ogni singolo dettaglio fa la differenza.

    Quando si è da soli per un pò di allenamento si possono fare le libere, dove ovviamente è anche un pò il regno dei bimbiminchia e giocano tutti alla cazzo, ma nelle classificate (man mano che si sale di grado) si beccano team coi controcazzi dove le partite sono veramente interminabili.

    Poi è veramente un gioco infinito, sono arrivati dal 2015 ad oggi con la terza stagione, lessi che erano previste una decina di stagioni.

    Aggiornamenti frequenti da parte dei team di sviluppo per intervenire sia sulle location che sulle potenzialità degli operatori cercando di equilibrare un pò l'esperienza di gioco.

    Ovviamente ci sono anche tornei mondiali dove giocano dei mostri assurdi ecc...

    E' uno dei giochi che in assoluto più mi tiene attaccato ad una console, non gli davo due lire all'inizio, ora è dipendenza pura.








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    ToToNn
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    00 03/05/2018 12:53
    Vero, giocato con amici e con continuità diventa una droga, io purtroppo non sono riuscito a entrare nel tunnel, ma solo perché mio fratello ha preso sotto sequestro la ps4 :lmao:
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    freezee
    Post: 20.118
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    00 03/05/2018 17:03
    Re:
    ToToNn, 03/05/2018 12.53:

    Vero, giocato con amici e con continuità diventa una droga, io purtroppo non sono riuscito a entrare nel tunnel, ma solo perché mio fratello ha preso sotto sequestro la ps4 :lmao:




    Ma veramente a memoria ricordo pochi giochi mi creavano una tale dipendenza.

    Ieri è uscito un altro update corposo dove hanno migliorato e livellate diverse cose.









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    freezee
    Post: 20.120
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    Gaming XP User

    00 15/05/2018 09:24
    Mese prossimo aggiornamento con l'inserimento di una mappa italiana e 2 operatori di difesa dei GIS italiani!








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    ToToNn
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    00 15/05/2018 13:21
    freezee, 15/05/2018 09.24:

    Mese prossimo aggiornamento con l'inserimento di una mappa italiana e 2 operatori di difesa dei GIS italiani!


    Che per sbloccarli o paghi o devi giocare un anno intero XD
  • 2
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