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Milan: sarà la volta buona dell('addio)a cessione?

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    hakke5
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    00 11/03/2018 18:50

    LA VERITA' (G. AMADORI) - Le dichiarazioni fiume del quarantaduenne procuratore sportivo Valerio Lattanzio, rese davanti agli inquirenti di Belluno, contengono sorprendenti capitoli sui presunti intrighi della serie A. Certo la narrazione di Lattanzio va attentamente soppesata, visto che lo stesso è stato denunciato per truffa da alcuni compagni di viaggio, ma è anche vero che malte delle vicende di cui ha parlato hanno trovato diversi riscontri nelle carte sequestrate ad Arezzo nell’inchiesta per riciclaggio contro la banda dei massoni che aveva provato a scalare banca Etruria.

    Nel tablet di Giuliano Michelucci, uno dei faccendieri alla sbarra in Toscana, sono stati scovati documenti che svelavano i maneggi per portare all’Inter la finta sponsorizzazione della compagnia aerea Etihad. Una bufala a cui i giornali diedero credito. Ma se con i magistrati di Arezzo e Perugia (altra Procura che indaga sulla cricca) quelle email erano state chiosate solo dagli ex sodali di Lattanzio (ora in rotta con lui), a Belluno, l’uomo sta offrendo la propria versione ai carabinieri del Nucleo investigativo guidato dal maggiore Marco Stabile. Una delle date clou del suo racconto è il 27 ottobre 2015. Quel giorno Lattanzio e Marco Fassone, all’epoca appena licenziato dall’Inter e oggi ad del Milan, incontrarono tre alti dirigenti della Roma per trattare la gestione delle sponsorizzazioni dei giallorossi (la presunta specialità dell’accoppiata Lattanzio-Fassone).

    La stessa mattina l’esperto di tattica Adriano Bacconi, in quel momento in forza all’Inter, inviò a Lattanzio, di cui era socio in affari, una slide con il presunto «dream team» da costruire all’ombra del Cupolone. Allenatore sarebbe dovuto diventare Roberto Mancini, in pessimi rapporti con la dirigenza dell'Inter (verrà esonerato 9 mesi dopo, nell’agosto 2016). Il responsabile del settore giovanile, nei sogni degli amici di Giuliano Michelucci, doveva essere Francesco Totti, mentre sarebbe toccato a Roberto Baggio il ruolo di direttore de l’Università dello Sport da inaugurare nei loro piani all’interno di un park hotel con campi sportivi sulla via Pontina. Il posto da amministratore delegato era invece prenotato per l’amico Fassone.

    Nell’ipotetico staff dirigenziale anche nomi di prestigio come il vicepresidente Uefa e dg della Figc, Michele Uva, a Maurizio Cei del gruppo Baglietto. Nel film di Bacconi erano stati «scritturati» anche il manager di Baggio, Vittorio Petrone, e il giornalista Ivan Zazzaroni, capo ufficio stampa in pectore. Nel dream team erano inclusi pure soggetti sconosciuti ai "più”, ma collegati alla banda: oltre a Lattanzio e Bacconi, anche l’avvocato Marcello Colella e la collaboratrice Valeria Zacchei. Era questa la Roma auspicata da chi in quei giorni aveva iniziato una manovra d’avvicinamento alla Magica.

    Lattanzio, assistito dall’avvocato Franco Tandura, nei suoi interrogatori fiume sta denunciando anche i presunti giri di soldi sporchi nel mondo del calcio con precisi riferimenti a conti esteri. Lattanzio ha pure deplorato alcune cadute di stile da parte della dirigenza interista ai tempi di Erick Thohir: «Era addirittura pronta a cambiare nome al centro di allenamento Angelo Moratti, ribattezzandolo col nome delle aziende straniere che avessero portato fiumi di denaro», ha confidato. E ha aggiunto un altro aneddoto: «A un certo punto Fassone ha cercato di 'scavalcare’ l’ad Michael Bolingbroke ed è stato licenziato in tronco davanti a me. Per essere più preciso Bolingbroke ha dato il benservito a Fassone il giorno prima con i giornalisti, tanto che l’allora direttore generale ebbe l’annuncio di quello che gli sarebbe capitato la mattina leggendo le prime pagine dei quotidiani sportivi».

    Secondo Lattanzio, comunque, l’ex dg non si scoraggiò e con il suo aiuto fece di tutto per rientrare nel calcio che conta. Dopo l’appuntamento di ottobre con la dirigenza della Roma, però, le loro strade si separarono. Almeno in parte. Infatti Lattanzio ha dichiarato ai magistrati che a novembre venne rinchiuso dalla banda e di Michelucci in un agriturismo in Umbria e che in quel periodo Fassone lo rassicurò telefonicamente dicendogli che si trovava in mani eccezionali, quelle dei Servizi segreti italiani. Agli inquirenti Lattanzio ha consegnato email e documenti: «Fassone mi disse che voleva gestire con me dei calciatori e mi raccomandò in Figc, consentendomi di diventare procuratore sportivo. Mi ha atto firmare molti contratti. Diversi direttamente con lui, compreso quello che aveva come oggetto la compravendita di società calcistiche italiane: Inter, Milan, Napoli, Roma, Fiorentina, Genoa e Sampdoria. Un altro accordo era con la Infront, la società che ha il monopolio della pubblicità nel mondo del pallone».

    Lattanzio, che nel 2003 avrebbe conseguito un master in economia e finanza applicata al calcio, ha affermato di aver preparato per Fassone un dettagliato resoconto sulle migliori società da scalare, mettendo al primo posto il Milan. Sul punto la testimonianza di Lattanzio sfiora i] paradosso: «Fassone bocciò la mia valutazione sui rossoneri dicendo che era la squadra meno acquistabile in Italia, la più malandata. La definì un “pacco”. E ora invece ne è diventato l’ad».



    che finaccia che farà il Milan










    Firma fatta da Jorginha, a me piace ma lei non ci vuole credere.


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    hakke5
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    00 21/03/2018 10:31
    www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/milan/milan-elliot-cala-il-sipario-sull-era-cinese_1203781-20180...

    mi piacerebbe sapere Fabreezer che ne pensa...










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    nik1981
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    00 21/03/2018 10:45
    Re:
    hakke5, 21/03/2018 10.31:

    http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/milan/milan-elliot-cala-il-sipario-sull-era-cinese_1203781-201802a.shtml

    mi piacerebbe sapere Fabreezer che ne pensa...



    Onestamente non capisco perchè dovremmo fare "una finaccia" :uhm:

    Che tutta l'operazione fosse "poco chiara", per usare un eufemismo :D , lo vedevano anche i ciechi :asd:

    Alla fine chi ci "rimette" è il fantomatico Mr. Li, il Milan passerà di proprietà al fondo Elliot che lo rivenderà al miglior offerente per una cifra intorno ai 400/450 milioni: una cifra molto più appetibile rispetto alla cifra monstre ottenuta da Silvio con relativo accollo dei debiti della società :sisi:


    [Modificato da nik1981 21/03/2018 11:39]







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    T3rrorist
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    00 21/03/2018 11:17
    Praticamente lo ricompra B con plusvalenza







    #jesuisdrygo

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    flavioti
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    00 21/03/2018 11:43
    Re:
    T3rrorist, 21/03/2018 11.17:

    Praticamente lo ricompra B con plusvalenza




    facile







    Lo sai che mi diceva Lady D nel 79 prima di conoscere Carlo?
    Arberto, quanno baci tu non c'hai na lingua c'hai n pennello mortacci tua
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    nik1981
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    00 21/03/2018 12:26
    Re:
    T3rrorist, 21/03/2018 11.17:

    Praticamente lo ricompra B con plusvalenza




    Ecco, questa sarebbe una "finaccia" [SM=x4176883] :auguri:







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    wholly
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    00 21/03/2018 13:30
    Occhio che ad approfondire troppo rischiate di fare la fine dei giornalisti a Malta e in Slovacchia.
    Bandieretta e gagliardetto in mano, meglio spegnere il cervello.










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    Fuuuuu
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    00 25/03/2018 21:00


    Ora è chiaro...
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    xavier 75
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    00 25/03/2018 21:13
    m.calciomercato.com/news/milan-ipotesi-riciclaggio-per-yonghong-li-fininvest-documento-in-52526?os=msite#comments...







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    ToToNn
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    Gaming XP User

    00 26/03/2018 23:58
    Mi scoccio di quotare cosa scrissi... Operazione palese di riciclaggio di soldi di zio Silvio che erano all'estero... Già parlano di galliani... In estate arriva Silvio a salvare la baracca :lmao:
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    li4m
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    00 23/05/2018 10:05
    a rischio l'europa league



    Milan, rinviato a giudizio dalla Uefa. Adesso rischia anche l'Europa

    Dopo il voluntary, Nyon nega anche il settlement (il patteggiamento). Il club rossonero va a processo e rischia sanzioni pesanti: stop al mercato, limitazioni della rosa, multa ed anche l'esclusione dall'Europa League. Decisione a metà giugno, Atalanta e Fiorentina in attesa

    Niente patteggiamento. L’Uefa ha negato il settlement agreement al Milan dopo che, pochi mesi fa, aveva detto "no" anche al voluntary. Adesso il club rossonero va a giudizio, all’incirca a metà giugno: quel giorno può succedere di tutto. I cinque giudici del consiglio hanno un ampio spettro di sanzioni applicabili, fino all’estrema: cioè l’esclusione dalle coppe. In questo caso, addio Europa League, con ingresso dell’Atalanta nei gruppi e della Fiorentina nel secondo preliminare. C’è ancora uno spiraglio, per la verità, ma molto ridotto.

    la decisione — Il Milan è stato informato nel tardo pomeriggio: rinvio a giudizio. (clicca qui per leggere il comunicato ufficiale della Uefa). Non succede spesso: l’Uefa e i club, di solito, riescono a raggiungere un patteggiamento di reciproca utilità. Ma qui non esistevano le condizioni. Nyon non lo confesserà mai, ma la strategia della commissione investigativa era stata abbastanza chiara: aveva concesso tempo al Milan, nella speranza che arrivassero buone notizie sul rifinanziamento, sulla proprietà, sui ricavi futuri. Spostando quindi la decisione al più tardi possibile. Ma niente di tutto questo è arrivato sui tavoli della commissione investigativa. In pratica, fanno capire dall’Uefa, il Milan non ha aggiunto elementi che potessero far cambiare la decisione iniziale.

    i motivi — I motivi del rinvio sono praticamente gli stessi del "no" al voluntary. 1) Troppe incertezze sul rifinanziamento che non si è concluso e non si sa se (e quando) verrà concluso: anche nell’ipotesi più favorevole, comunque, si tratterebbe di elementi al momento assenti dal piano. 2) Troppe incertezze sull’azionista di riferimento, mister Li, la cui figura non ha contorni chiarissimi. In ogni caso, se anche ci fosse un cambio di proprietà, resterebbe al momento il dubbio: Elliot vuole diventare il nuovo proprietario oppure vendere a sua volta? 3) Troppe incertezze sui ricavi futuri, soprattutto quelli cinesi: l’Uefa rimprovera il fatto che il piano del Milan si basi su entrate che non hanno conferma, considerato che il mercato cinese non è neanche partito.

    gli scenari — Adesso tocca ai giudici del panel giudicante. Hanno un’ampia lista di sanzioni. Certo, il deficit del Milan è alto, oltre 100 milioni nel triennio, quindi non è che si possa sperare in una mano leggera dell’Uefa. Stop al mercato, limitazioni della rosa, multa: sono tutte punizioni possibili, se non probabili. Naturalmente la peggiore sarebbe l’esclusione dalla coppe. La camera non ha fissato ancora la data, ma deciderà a metà giugno. E i tempi non potranno essere lunghi perché dal destino del Milan dipende quello delle altre italiane: quindi andranno rispettate anche le scadenza per le iscrizioni alle coppe. Comunque: l’Atalanta, 7°, passerebbe ai gruppi e la Fiorentina, 8°, al secondo preliminare. Come il Milan, hanno entrambe la licenza Uefa (da non confondere con il fair play, che riguarda soltanto requisiti economico-finanziari: si può essere in regola con la licenza ma non con il fair play).

    le novità — E se qualcosa cambiasse da oggi alla sentenza? Se il Milan, mettiamo caso, concludesse il rifinanziamento, offrisse informazioni su Li o, comunque, sopraggiungessero nuovi importanti elementi? Non è detto che sarebbero utili. Il consiglio giudicante deve decidere sulle carte che ha in mano, legate alla decisione di oggi. Però può fare da "Cassazione" di se stesso: nel caso in cui questi nuovi elementi ci fossero, dovrebbe decidere se tenerne conto o meno. Il Milan ha poco meno di un mese per tentare di recuperare (forse) la situazione disperata contro la quale è sempre possibile l'appello al Tas di Losanna, che però dovrebbe decidere con procedura di estrema urgenza.

    il paradosso — A questo punto si potrebbe fare un’altra considerazione rispetto alla decisione di oggi. Se resta Li, la speranza dei tifosi è che rifinanzi il prima possibile. Ma se Li dovesse vendere, come escludere l’ipotesi?, è paradossalmente meglio, per il Milan, non essere vincolato ai lacci e alle limitazioni di un "settlement". Un eventuale nuovo proprietario, infatti, avrà sì un deficit da colmare, ma potrebbe strappare all’Uefa nuove e migliori condizioni di quelle che sarebbero state concesse oggi. L’ultimo dei desideri dell’Uefa è quello di escludere dalle coppe squadre come il Milan, la più vincente di sempre dopo il Real Madrid: quindi c’era poco da fare con il piano arrivato a Nyon.


    [Modificato da li4m 23/05/2018 10:32]







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    nik1981
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    00 23/05/2018 10:12
    I nodi vengono al pettine...







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    wholly
    Post: 22.250
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    00 23/05/2018 11:09
    Non rischia nulla di serio, altrimenti a squadre come il PSG avrebbero già tolto il passaporto.










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    nik1981
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    00 23/05/2018 11:12
    Re:
    wholly, 23/05/2018 11.09:

    Non rischia nulla di serio, altrimenti a squadre come il PSG avrebbero già tolto il passaporto.



    Io mi auguro che tu abbia ragione e finisca con una multa (salata) e limitazioni nella rosa (come capitò all'Inter due anni fa per intenderci) :boh:







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    hakke5
    Post: 21.687
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    00 23/05/2018 11:20
    Re:
    wholly, 23/05/2018 11.09:

    Non rischia nulla di serio, altrimenti a squadre come il PSG avrebbero già tolto il passaporto.



    guarda che il PSG si è già fatto un anno con la rosa limita a 21 giocatori, e anche quest'anno rischia sanzioni


    quante risate comunque, e complimenti alla Lega per non essere intervenuta a fermare questa vergogna
    [Modificato da hakke5 23/05/2018 11:21]










    Firma fatta da Jorginha, a me piace ma lei non ci vuole credere.


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    wholly
    Post: 22.251
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    00 23/05/2018 13:17
    Re: Re:
    hakke5, 23/05/2018 11.20:



    guarda che il PSG si è già fatto un anno con la rosa limita a 21 giocatori, e anche quest'anno rischia sanzioni


    quante risate comunque, e complimenti alla Lega per non essere intervenuta a fermare questa vergogna



    la rosa per la uefa limitata non è un dramma.

    Qui parlano di Fiorentina che si prepara a subentrare... lo ritengo tanto giusto quanto impossibile.











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    grizzly 62
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    00 23/05/2018 13:35
    Re: Re:
    nik1981, 23/05/2018 11.12:



    Io mi auguro che tu abbia ragione e finisca con una multa (salata) e limitazioni nella rosa (come capitò all'Inter due anni fa per intenderci) :boh:




    nik devi renderti conto che e' diverso dare una multa e limitare una rosa per impegni presi e disattesi di qualche milione
    con le perplessita' su una proprieta' intera perche' la uefa pensa ad un giochino al ribasso o addirittura cancellamento del debito attraverso uno scambio di proprieta' multiplo
    la uefa si chiede se esce mr lee chi subentra e con che piano di rientro? il fondo elliott e poi cosa fa' lo tiene il milan o lo rivende di nuovo? vi ricordo che elliott e' appena entrato nel consiglio di amministrazione di tim sponsor unico del campionato(conflitto d'intesse?) la situazione sanzioni e'ben piu'
    grave che quella prospettata con limitazioni di rosa se l'hanno adottata per problematiche come quelle di roma e inter come la possono applicare con i presupposti elencati nella sanzione al milan??
    [Modificato da grizzly 62 23/05/2018 13:37]







    "E quanno more er prete,
    sonàno le campane,
    piangono le puttane
    e i loro protettori;
    ma quando moro io
    non voglio gesù cristi
    ma solo gagliardetti
    dei Fedayn teppisti"
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    nik1981
    Post: 14.217
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    00 23/05/2018 13:58
    Re: Re: Re:
    grizzly 62, 23/05/2018 13.35:




    nik devi renderti conto che e' diverso dare una multa e limitare una rosa per impegni presi e disattesi di qualche milione
    con le perplessita' su una proprieta' intera perche' la uefa pensa ad un giochino al ribasso o addirittura cancellamento del debito attraverso uno scambio di proprieta' multiplo
    la uefa si chiede se esce mr lee chi subentra e con che piano di rientro? il fondo elliott e poi cosa fa' lo tiene il milan o lo rivende di nuovo? vi ricordo che elliott e' appena entrato nel consiglio di amministrazione di tim sponsor unico del campionato(conflitto d'intesse?) la situazione sanzioni e'ben piu'
    grave che quella prospettata con limitazioni di rosa se l'hanno adottata per problematiche come quelle di roma e inter come la possono applicare con i presupposti elencati nella sanzione al milan??



    Ma infatti ho scritto che mi auguro finisca con una multa ed una limitazione della rosa, ma ci credo poco :boh:

    Hai centrato il punto: l'Uefa vuole sapere se la proprietà attuale, con cui tratterebbe il SA, sarà ancora in carica ad ottobre ed oltre....onestamente credo che finirà con esclusione dalle coppe, passaggio ad Elliot in autunno e rivendita al miglior offerente nel 2019 [SM=g1439201]









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    Fuuuuu
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    00 23/05/2018 14:09
    Come sempre ci penserà LUI :asd:
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    nik1981
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    00 23/05/2018 19:15
    E meno male che LUI ci ha lasciato in buone mani :asd:


    Di Biase (C&F): "Milan, esclusione dalle coppe sarebbe clamorosa. Intervento Elliott? È mr. Li che deve fare chiarezza"


    Per far chiarezza nei giorni del polverone Milan ed il rifiuto del settlement agreement, la redazione di MilanNews.it ha contattato Andrea Di Biase, senior partner del portale Calcio e Finanza. Con l'esperto abbiamo trattato i temi di attualità, approfondito la situazione rossonera ed analizzato le eventuali sanzioni in arrivo dalla UEFA.

    Partiamo con un'impressione personale, ti aspettavi questa mossa nei confronti del Milan?
    "Francamente non me lo aspettavo, credevo che la UEFA concedesse il settlement alla società. Il fatto che Elliott avesse preso questo impegno scritto nel supportare il Milan, mi faceva pensare potessero esserci le condizioni adatte per una risposta positiva. I contenuti di questo accordo comunque si sapeva potessero essere severi, ma il resto non è andato secondo i piani prestabiliti. Quindi, lo ripeto, ne sono rimasto sorpreso. La motivazione emersa nel comunicato della UEFA è la stessa portata a dicembre quando fu negato il voluntary agreement, quindi il tema non cambia. Il Milan arriva da anni di rossi pesanti, però stando agli obiettivi indicati da Fassone si poteva attuare un piano di rientro credibile. Considerando anche la presenza in rosa di atleti con valutazioni importanti, da indicare come eventuali paracaduti economici in fase di mercato nella ricerca del break even. Riprendendo il mano il comunicato, viene sottolineata la questione del rifinanziamento del debito, quindi si entra nel campo della sostenibilità e dell'indebitamento. La responsabilità va spartita tra Yonghong Li ed il management, che comunque dipende dalle scelte del maggior azionista. Ma dato che sono mesi che Fassone annuncia l'imminenza del rifinanziamento, significa che qualcosa non ha funzionato".

    Ecco, precisamente cosa è andato storto? Dove sta il vero problema della questione?
    "Non tanto il debito del Milan in 120 milioni appena ricredenziati, quelli sono ampiamente rifinanziabili e sostenibili, ma il nocciolo sta nel debito a monte della holding: quei 180 milioni che Yonghong Li deve restituire ad Elliott entro ottobre. Il fatto che si vogliano tenere i due finanziamenti insieme, ha congelato il rifinanziamento del Milan perché altrimenti Fassone potrebbe andare anche domani stesso ad una banca d'affari e chiedere che venga sistemata la situazione del Milan e a quella di Rossoneri Sport si penserà con un'altra strada. Molto probabilmente l'azionista punta a rifinanziare l'intero pacchetto, questa manovra rallenta e allunga i tempi di tutta la macchina. Il tema vero quindi è la proprietà, al di là delle inchieste di chi è e di chi ci sta dietro, e tutta l'incertezza che la UEFA nutre".

    Non pensi che la UEFA si sia accanita sul Milan? Molti fanno l'esempio del PSG che è libero di fare ciò che vuole...
    "Situazioni differenti. E in realtà il PSG è stato punito qualche anno fa con una multa, probabilmente insignificante vista la disponibilità economica della proprietà, ma comunque è una sanzione. Quello che la UEFA vuole evitare è il fatto di trovarsi un club blasonato come il Milan con una proprietà in difficoltà, per usare un eufemismo. La loro premura è questa, il PSG e il City hanno proprietà molto più solide quindi non rientrano nel caso".

    Quali possono essere le pene al prossimo grado di giudizio?
    "Andrebbe richiesto ai giudici. Ieri la decisione è stata presa da una sorta di procura federale della UEFA, quindi non era il giudice. Il Milan è stato avvisato di essere stato messo sotto investigazione, diciamo così, il club replica prendendo coscienza della propria posizione e chiede un patteggiamento, tra virgolette. A questa richiesta, l'organo europeo ha risposto negativamente perché non conosce il futuro del debito e la capacità di poterlo estinguere, quindi si andrà a giudizio. A metà giugno non decideranno più i signori che ieri hanno redatto il comunicato, ma si tratterà della camera giudicante che paradossalmente avrà la possibilità, sulla carta e se lo ritiene corretto, anche di ribaltare la decisione di ieri. Se la situazione rimane quella attuale, difficilmente il Milan potrà far valere le proprie ragioni. Una esclusione dalle coppe europee però mi sorprenderebbe molto, sarebbe oggettivamente un caso pesante da mettere in archivio ma va messo tutto in preventivo. Sarebbe clamoroso però, lo ripeto. Ma la questione torna alla proprietà che necessita di far chiarezza. Deve dire: va bene, sono in grado di rifinanziare il debito della mia holding e anche quello del club; oppure non sono in grado di poterlo fare e devo decidere cosa fare col Milan, se venderlo o trovare un'altra possibilità di rifinanziare questo prestito. Il tempo è scaduto però, non si può aspettare ottobre altrimenti viene a mancare la possibilità di partecipare alle coppe e verrebbe svalutato rapidamente l'asset. Devono muoversi".

    Cosa può cambiare entro metà giugno? Elliott può salvare la situazione?
    "No, in questo caso serve Yonghong Li che dica che ha trovato un nuovo partner finanziario che gli permetta di rifinanziare Elliott, allora il debito del Milan verrebbe quasi sistemato in maniera automatica. Con questo scenario, il Milan potrebbe presentarsi davanti alla UEFA con delle carte vincenti da giocare. Senza lo scenario del cambiamento, rimarrebbe la situazione attuale che non permette di progredire, quindi si rischia grosso. Le vie potrebbero essere la cessione, la ricerca di un socio o un nuovo finanziatore per il debito. Hanno detto di avere tre soluzioni sul tavolo, che ne scelgano una perché è arrivato il momento".






    Condò: "Senza coppe europee qualche giocatore scapperà, il prezzo d'acquisto del Milan fuori mercato"

    Paolo Condò, intervenuto a Sky Sport 24, ha parlato della situazione complicata in casa rossonera dopo il no della Uefa alla concessione del settlement agreement: "Aspetterei comunque la sentenza e la decisione della Uefa per capire, in caso di esclusione dalle coppe qualcuno se ne andrà, scapperà. Non verrà nessun giocatore di alto livello. E' il congegno che si chiama FPP, facilità le formazioni che sono già forti e rende complicato entrare a far parte di quei club finché i soldi della Champions non entrano a far parte. Che qualcosa non vada nel Milan è chiaro, mi stupiva come Fassone continuasse a dire che il rifinanziamento sarebbe avvenuto a breve. Su questo Milan pesa un mistero, lo ha raccontato anche Squinzi, patron della Mapei e grandissimo tifoso milanista. Aveva chiesto ai suoi avvocati di ascoltare la pratica e il prezzo era fuori mercato. Perché il Milan è stato pagato così tanto? Li Yonghong fin qui ha sempre onorato le scadenza ma si percepisce che fa una grande fatica, perché la mole di denaro per l'acquisto è enorme".




    Il prezzo fuori mercato non è un mistero, non è altro che rientro di capitali dall'estero [SM=x3065266]

    Leggevo che Abramovich, causa il gelo UK-Russia dopo il caso Skipral, ha problemi per il rinnovo del visto inglese...dai Roman vendi il Chelsea e compra il Milan dal fondo Elliot [SM=g2173878] [SM=g1431648]
    [Modificato da nik1981 23/05/2018 19:16]







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    flavioti
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    Gaming XP User

    00 27/06/2018 17:12
    Ufficiale
    Fuori dalle Coppe







    Lo sai che mi diceva Lady D nel 79 prima di conoscere Carlo?
    Arberto, quanno baci tu non c'hai na lingua c'hai n pennello mortacci tua
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    Fuuuuu
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    Gaming XP User

    00 27/06/2018 18:04
    Abbiate fede (non Emilio)
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    flavioti
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    Gaming XP User

    00 27/06/2018 18:22
    www.facebook.com/ACMilan/videos/10154668917566937/







    Lo sai che mi diceva Lady D nel 79 prima di conoscere Carlo?
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    hakke5
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    ▼dn ǝpıs sıɥʇ▼
    00 09/07/2018 11:44
    www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/milan/game-over-per-yonghong-li-il-milan-passa-a-elliott_1224409-20180...

    senza offesa, ma io non riesco a non pensare a Fabreezer, ogni volta :asd:










    Firma fatta da Jorginha, a me piace ma lei non ci vuole credere.


    http://img460.imageshack.us/img460/1156/154019hakke5radioheadnq6.jpg
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    nik1981
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    00 09/07/2018 12:20
    Elliot rappresentava il "paracadute" se Li, come prevedibile, si fosse rivelato un semplice prestanome....

    Ammetto di aver inizialmente pensato che dietro di lui ci fosse qualche altro imprenditore (o cordata) cinese, ma evidentemente mi sbagliavo e, alla luce degli ultimi sviluppi, non può che esserci mister B. :asd:

    La cosa che mi tranquillizzava un anno fa, e su questo non mi sono sbagliato, è che se Elliot avesse proceduto alla vendita per una cifra pari al credito (415 milioni) ecco che si sarebbero presentati al tavolo acquirenti seri e con patrimoni solidi (Ricketts, Comisso, Ross, Rybolovlev...)

    Ci sarà ancora da tribolare per tornare competitivi, ma almeno avremo delle certezze dal punto di vista societario :sisi:







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    wholly
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    00 10/07/2018 09:35
    www.ilmilanista.it/news-milan/tra-acquirenti-e-sentenza-uefa-cosa-accadra-alla-societa-de...


    MILANO – Alzi la mano chi si aspettava una società del Milan così in crisi. Forse nessuno, o solo James Pallotta. In fondo, era davvero difficile riuscire a prevedere una situazione del genere,


    :lol: :lol: :lol: :lol:










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    hakke5
    Post: 21.784
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    ▼dn ǝpıs sıɥʇ▼
    00 10/07/2018 10:00
    www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/milan/milan-elliott-riparte-da-maldini_1224591-20180...


    quanto sto ridendo, quanto

    giornalisti patetici, dopo che hanno incensato e difeso Li per un anno










    Firma fatta da Jorginha, a me piace ma lei non ci vuole credere.


    http://img460.imageshack.us/img460/1156/154019hakke5radioheadnq6.jpg
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    wholly
    Post: 22.312
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    00 10/07/2018 10:17
    Bello il passaggio sull'azzeramento dei debiti.
    Maldini lo pagano coi soldi del monopoli.
    Cmq gente come scaroni cappelli e compagnia hanno avuto davvero coraggio a sedere il quel cda.










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    nik1981
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    00 10/07/2018 10:37
    Chi esce veramente "bruciato" da questa storia non è tanto Li, il quale era un signor nessuno e tale tornerà ad essere, quanto Fassone che non verrebbe neppure chiamato ad amministrare il proprio condominio...

    Sarebbe interessante una bella intervista a B. che spieghi per filo e per segno come mai questi cinesi, che avevano fornito tutte le garanzie del caso, non sono stati capaci di versare un aumento di capitale di 32 milioni :uhm:

    Per quanto riguarda l'esclusione dalle coppe, vedremo cosa succede: le motivazioni della sentenza facevano riferimento al business plan poco credibile, al debito da restituire ad Elliot entro ottobre e, quindi, all'incertezza che verteva sulla proprietà nel medio termine :boh:







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    nik1981
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    00 10/07/2018 23:36

    ELLIOTT COMUNICATO UFFICIALE: preso il controllo del Milan

    La proprietà e il controllo della holding che detiene la maggioranza del capitale sociale di AC Milan sono stati trasferiti a fondi gestiti da Elliott Advisors (UK) Limited (“Elliott”). Tale trasferimento è avvenuto all’esito dell’escussione di alcune garanzie a seguito dell’inadempimento, da parte del precedente proprietario di AC Milan, delle proprie obbligazioni nei confronti di Elliott.

    Ora che ha assunto il controllo, la visione di Elliott per il Milan è chiara: creare stabilità finanziaria e di gestione; ottenere successi di lungo termine per AC Milan cominciando dalle fondamenta, assicurandosi che il club sia adeguatamente capitalizzato; e condurre un modello operativo sostenibile che rispetti le regole della UEFA sul Financial Fair Play.

    Elliott è pienamente consapevole della sfida e dell’impegno che derivano dall’essere proprietari di un’istituzione così importante. Elliott non è soltanto lieta di supportare il club durante questo momento di difficoltà, ma anche della sfida di raggiungere obiettivi ambiziosi in futuro attraverso il successo sul campo da parte del tecnico Gattuso e dei suoi giocatori.

    Come prima misura Elliott intende apportare 50 milioni di Euro di equity al club per stabilizzarne le finanze, e pianifica di apportare, nel tempo, ulteriori capitali per finanziare la crescita di AC Milan.

    Paul Singer, fondatore, Co-CEO e Co-CIO di Elliott Management Corporation ha dichiarato “Supporto finanziario, stabilità e una supervisione adeguata sono prerequisiti necessari per un successo sul campo e per una fan experience di livello internazionale. Elliott è impaziente di cimentarsi nella sfida di realizzare il potenziale del club e di restituirlo al pantheon dei top football club Europei al quale AC Milan appartiene di diritto. Elliott crede fermamente che vi sia l’opportunità di creare valore su AC Milan”.

    Elliott

    Elliott Management Corporation gestisce due fondi multi-strategy che in aggregato gestiscono circa $35 miliardi di assets. Il suo fondo principale, Elliott Associates, L.P., è stato fondato nel 1977 ed è pertanto uno dei più antichi fondi multi-strategy ad essere gestito continuativamente. Gli investitori nei fondi Elliott sono rappresentati da fondi pensionistici, fondi sovrani, endowments, fondazioni, funds-of-funds, e personale della società. Elliott Advisors (UK) Limited è un affiliato a Elliott Management Corporation.



    Da questo comunicato sembrerebbe che l'intenzione non si di vendere subito, ma di far crescere il valore della società per poi rivenderlo in un secondo momento :mmm:







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