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Detroit Become Human: un viaggio tra le emozioni
spaziogames

Cosa ci rende davvero umani?




+Trama profondissima e ben narrata
+Esteticamente non ha alcun rivale
+Tantissimi bivi e finali
+Rigiocabile senza risultare ripetitivo
+Doppiaggio e sonoro ottimi

-Alcune forzature nella trama
-Pochi checkpoint da cui riprendere e cambiare scelte


9

Detroit Become Human è un “gioco” con ambizioni pari alla sua qualità, che ha il coraggio di mettere il giocatore di fronte a questioni profonde e spinose e l’ambizione di volerlo guidare attraverso una riflessione che possa fargli trovare risposte a domande complesse. E’ ambientato in un futuro verosimile ma tratta temi quanto mai attualissimi, con determinazione e senza troppi giri di parole; non ha paura a mostrare emozioni negative, concedendo a chi ha il controller in mano un potere totale sull’esperienza di gioco e non si fa scrupoli nel distruggere il duro lavoro con alcuni finali impietosi. Non è indulgente, e soprattutto non è estraneo alla rinuncia, al sacrificio e alla punizione.
Spiegarne le possibilità e l’impatto è difficile senza fare spoiler quindi il nostro non può che essere un giudizio da accogliere sulla fiducia, nella speranza che già solo una prima partita, da fare rigorosamente senza ricaricare alcun salvataggio, possa convincere i fan del genere e anche chi ha sempre tenuto a distanza gli interactive drama. Da parte nostra, ricollegandoci al discorso iniziale, non possiamo che rendere merito a un titolo single player fondato sulla trama che si esprime con tanta forza in un mondo ormai dominato dai multiplayer competitivi. Quantic Dream e David Cage, chapeau.

https://www.spaziogames.it/recensioni_videogiochi/console_playstation_ps4/22452/detroit-become-human-un-viaggio-tra-emozioni




Detroit Become Human Recensione: Gli Androidi di David Cage prendono vita su PS4
everyeye

In visita nella città degli Androidi, ci siamo immersi tra le maglie di una storia ramificata e potente: eccovi la recensione di Detroit Become Human.




8,7

Ad un passo dall'eccellenza assoluta, David Cage si ferma, e non si spinge oltre. Detroit: Become Human è la manifestazione più pura di un team che ha interpretato a modo suo il concetto di gaming come espressione della libertà del giocatore, come un connubio ben equilibrato tra la visione del regista e quella dell'utente. Al termine dei titoli di coda, tra note di violino e tamburi battenti, resta l'ammirazione verso un'opera maestosa e coraggiosa, in cui ogni decisione, anche la più insignificante, conta. E conta davvero. In questo nuovo esperimento ludo-narrativo persistono però alcune imperfezioni a cui l'autore ci ha abituato in passato, con colpi di scena non del tutto riusciti, un gameplay ancora lievemente rigido (che avrebbe bisogno di un'oliata) e qualche flessione sul piano della scrittura. Insomma, cose per cui il dio della biomeccanica non ti farebbe entrare in Paradiso. Ma quando ci si immerge nei volti di Kara, Connor, Markus, e di tutte quelle macchine senzienti alla ricerca di dignità, diritti e vita, allora molte mancanze finiscono nel dimenticatoio, travolte da un ventaglio di sensazioni che oscilla tra la partecipazione emotiva, la riflessione intellettuale, la poesia dei piccoli gesti, l'orrore dell'abbandono, l'accettazione e la commozione. Detroit: Become Human è Quantic Dream all'ennesima potenza, con i suoi guizzi artistici e le sue cadute di stile. A questo punto, spetta solo a voi decidere se partire alla volta della Città degli Androidi. Noi abbiamo già fatto la nostra scelta.


https://www.everyeye.it/articoli/recensione-detroit-become-human-gli-androidi-david-cage-prendono-vita-ps4-38917.html




Detroit: Become Human, la recensione della nuova opera di David Cage
multiplayer

A distanza di cinque anni dal precedente progetto, Beyond: Due Anime, il director francese torna a dire la sua nel genere delle avventure interattive





8.0

Anche se con Detroit: Become Human siamo lontani dal pathos e dalle trovate narrative di Heavy Rain, il gioco è comunque in grado di intrattenerci con una bella e piacevole storia da ascoltare, vivere e alterare con le proprie scelte, forte di un comparto visivo ed estetico assolutamente eccezionali e con una buona dose di rigiocabilità. Vi dovete però approcciare a questo titolo ben consapevoli che il suo gameplay fatto esclusivamente di pulsanti da premere al momento giusto, potrebbe risultarvi indigesto o poco divertente. Se questo, per voi, non è un deterrente all'acquisto, allora procedete tranquilli perché Detroit saprà sicuramente coinvolgervi.

PRO

+ Ogni scena è incredibilmente ricca di bivi e alternative in grado di stimolare la rigiocabilità
+ Il rendering dei visi e le espressioni facciali sono splendidi
+ Non mancano alcune scene particolarmente toccanti...

CONTRO

- ...ma più in generale storia, atmosfera e tematiche sono già state affrontate molte volte nei racconti di fantascienza
- Il gameplay è quasi completamente relegato ai quick time event

https://multiplayer.it/recensioni/199703-detroit-become-human-detroit-become-human-la-recensione-della-nuova-opera-di-david-cage.html




Detroit: Become Human Recensione
IGN

Scegliere come vivere




8.9

Detroit: Become Human è la migliore avventura a scelte multiple in circolazione. Ricca di snodi narrativi e scelte che possono cambiare radicalmente quello che accade, capace di dare la sensazione che la storia ci stia sfuggendo di mano ma allo stesso tempo dandoci i mezzi per averne pieno controllo. Non presenta buchi narrativi, ma la gestione della trama a volte sfora un po' troppo in alcuni cliché tipici dei racconti che trattano il tema degli androidi. Scendendo a patti con qualche scivolone, il gioco di Quantic Dream è un'esperienza coinvolgente ed appassionante, che sa emozionare.

Detroit: Become Human è una storia affascinante e coinvolgente, dove le scelte fatte contano davvero.

+Comparto audio-visivo molto buono
+Storia ben narrata, senza buchi

-Abuso di alcuni cliché cinematografici
-Qualche dettaglio grafico da rivedere

http://it.ign.com/detroit-become-human-ps4/140331/review/detroit-become-human-la-recensione