00 03/12/2016 17:29
Grazie ragazzi. Purtroppo quanto dite è vero, festeggiare per un posto di lavoro in un'età neanche tanto precoce è per certi versi paradossale.

Ma d'altro canto è paradossale l'intera situazione del nostro paese, e faccio poca fatica a comprendere scelte come quelle di Raffaeles o tanti miei ex compagni di università che hanno deciso di emigrare in Inghilterra o in Germania, dove il mio lavoro è molto più rispettato e remunerato.

Puntualmente però, e lo sto scoprendo nei concorsi dove mi confronto e stringo amicizia con tantissimi infermieri che lavorano all'estero e vengono appositamente per affrontare concorsi pubblici, il 90% di loro dopo un anno o due fanno di tutto per tornare in Italia. Non per la qualità del lavoro, ma per lo stile di vita che fanno fatica ad assimilare, per la lontananza dai propri cari, e perché a detta di molti non ci si sentirà mai davvero a casa.

Non saprei dire se personalmente sarebbe stato lo stesso anche per me, per un periodo avevo anche pensato seriamente di trasferirmi (lavorare in Inghilterra come infermiere è praticamente una formalità, tuttora continuano a telefonarmi proponendomi colloqui) ma ora come ora tengo in considerazione l'ipotesi soltanto per un'eventuale esperienza annuale, per il resto mi accontento di un posto di lavoro molto più sudato in termini di selezione per ottenerlo
[Modificato da Hitman 88 03/12/2016 17:30]