00 12/06/2017 17:30
Anteprime



FIFA 18: provate le novità!
IGN

Ci vuole davvero un fisico bestiale.

Qualche mese fa avevamo preparato un articolo ad hoc su quello che ci saremmo aspettati da FIFA 18. Nel giro di qualche settimana è stato annunciato Cristiano Ronaldo come testimonial globale, poi è arrivata la convocazione, non dal commissario tecnico Giampiero Ventura, bensì da EA Italia. Sam Rivera (Gameplay Producer) e Matt Prior (Creative Director) erano pronti a parlarci della loro nuova creatura.

Le sorprese durante l'evento non sono mancate e, cosa più importante, siamo riusciti a giocare una decina di partite con una prima build di FIFA 18 su PlayStation 4 Pro. Sappiamo benissimo che il gioco da qui a settembre cambierà e non poco, tra implementazioni e ritocchi continui al gameplay (lo abbiamo sperimentato più volte nel corso degli anni), ma la base da cui parte il nuovo FIFA sembra solida.





Andamento lento

L'anno scorso il passaggio al motore fisico/grafico Frostbite aveva creato una forte aspettativa e una certa apprensione negli appassionati della serie. Alla fine il cambio di motore si è rivelato meno traumatico di quello che era lecito aspettarsi, e in questa nuova versione si possono apprezzare i passi in avanti compiuti dal team di sviluppo. Uno degli aspetti maggiormente criticati dagli appassionati riguarda la velocità di gioco. Puntualmente, in ogni recensione, viene fatto notare come il gioco sia stato rallentato rispetto al passato, ma mai in modo soddisfacente. Nella versione da noi provata il gioco era molto più lento, ragionato e fisico rispetto a FIFA 17. Merito del Frostbite? Non solo.

Non solo fisico

Oltre a una maggiore fisicità negli scontri di gioco, abbiamo notato un'Intelligenza Artificiale progredita: non siamo al livello di Pro Evolution Soccer per quanto riguarda la gestione dei movimenti del proprio undici, ma la strada intrapresa è nella direzione giusta.

Per esempio, il “deserto dei tartari” che accompagnava i contropiedi (o le ripartenze) delle passate edizioni è quasi scomparso: i giocatori si muovono nello spazio alla ricerca dell'imbeccata giusta, accompagnano in modo più credibile l'azione di gioco e si propongono per sovrapposizioni in modo da creare la superiorità numerica.

Per quanto riguarda gli stili di gioco, in FIFA 18 si dovrebbero (usiamo il condizionale) avere squadre che si muovono in modo diverso sul manto erboso, e capaci di modificare il proprio credo tattico nel corso della partita. Stando alle dichiarazioni del duo Rivera-Prior la Cpu dovrebbe far giocare il Manchester City di Guardiola con un “tiki taka” in salsa inglese, mentre i Red Devils di Mourinho dovrebbero piazzare un bel “bus in mezzo all'area” (la versione portoghese del nostro Catenaccio) e ripartire con fulminei contropiedi. Avendo disputato tutte le partite contro avversari umani, non possiamo né confermare né smentire queste migliorie.

La carta d'identità

Sam Rivera, il responsabile del gameplay di FIFA 18, ha martellato e non poco noi poveri giornalisti nel decantare la nuova tecnologia sviluppata per avere animazioni più realistiche. Prendendo come esempio il geniale folletto del Chelsea, Eden Hazard, ci ha fatto vedere come sono stati rivoluzionati i dribbling. Non contento, in una sfida tutta in famiglia col Creative Director Matt Prior ha piazzato ben quattro gol dribblando il portiere del Manchester City con il sopracitato Hazard. Nuove animazioni anche per stoppare il pallone e controllarlo, per le giocate al volo e per gli spostamenti laterali. Per quanto riguarda la parte difensiva abbiamo nuove animazioni per i tackle energici e per le entrate laterali.

Il sistema di passaggi, invece, sembra ispirarsi al Ronaldinho dei giorni migliori: possibilità di assist “no look” e tocchi immaginifici per mandare in porta il vostro bomber di fiducia lasciando impietrita anche una difesa come la BBC. Rivoluzionata in parte anche la gestione dei cross: peccato che di gol di testa non ne abbiamo fatto nemmeno uno...

Comunque, la novità più intrigante è senza dubbio la personalizzazione dei giocatori: il Cristiano Ronaldo di FIFA 18 si muoverà nello stesso modo della sua controparte reale, non solo visivamente ma anche a livello tattico. L'operazione realismo è stata accompagnata da massicce dosi di motion capture per simulare la corsa del fuoriclasse portoghese: il movimento dei piedi, la posizione del busto e quella delle braccia, tutto è stato riprodotto con la solita cura maniacale da parte di EA Sports. Non solo CR7 ma anche altri fuoriclasse riceveranno questo trattamento speciale. Per quanto riguarda l’aspetto fisico dei calciatori sono stati aggiunti ulteriori dettagli, come rughe e ombre al di sotto degli occhi per avere sguardi più realistici (manco fossero delle modelle!), aggiungendo animazioni più realistiche per il battito delle ciglia e i movimenti della pupilla. Come al solito, però, avranno il loro volto ricreato in maniera perfetta solo una piccola parte dei calciatori di FIFA 18...

I portieri, invece, necessitano di molto “fosforo”: nelle partite disputate si sono viste un gran numero di botte da fuori area (decisamente troppe!) e deviazioni poco realistiche sui tiri ravvicinati. C'è da lavorare e non poco...

I rigori, dopo lo scempio della passata stagione, sono stati ritoccati: una volta capito come tirarli sono più facili e intuitivi da segnare.

Sostituzioni veloci

Le squadre disponibili nella nostra prova erano una decina: Chelsea, Manchester United, Manchester City, Atletico Madrid, Toronto FC, L.A. Galaxy, Real Madrid, PSG, Juventus e Bayer Monaco. La sfida più gettonata è stata quella tra Juventus contro Real Madrid, con risultati diversi da quelli ottenuti dalla banda Allegri in quel di Cardiff.

Personalmente, ho giocato gran parte delle partite col Chelsea (Kanté è qualcosa di incredibile!) e col Toronto per sfruttare l'agilità di Giovinco (che contro difensori prestanti fisicamente non la vede neanche a sto giro...). Sono riuscito a disputare una delle più brutte partite della storia giocando con il Bayer Monaco contro l'Atletico Madrid di un amico giornalista: in una Bombonera strapiena, lo spettacolo proposto è stato a dir poco decoroso...

Nonostante tutto, il pubblico ha seguito con grande attenzione ed enfasi l'andamento del match, esaltandosi per qualche sporadica giocata spettacolare. EA Sports, infatti, ha lavorato molto per rendere le reazioni del pubblico più realistiche, migliorando non solo le animazioni e i comportamenti della folla, ma anche quelli degli allenatori. Per esempio, dopo un gol del Chelsea vi capiterà di osservare l'Antonio Conte virtuale correre come un esaltato tra la folla e festeggiare con tutto il suo staff.

Per rendere l'esperienza di gioco ancor più realistica, il team di sviluppo ha riprogrammato l'illuminazione dinamica in campo. Il risultato raggiunto è notevole, soprattutto quando si disputa una partita nel tardo pomeriggio/inizio sera: il cambio di luce lascia a bocca aperta!

Un'ultima cosa da segnalare riguarda le sostituzioni che sono state velocizzate: infatti, è possibile preimpostarle o seguire i “consigli” della Cpu senza dover più mettere in pausa la partita. Infine, durante i caricamenti delle partite abbiamo intravisto anche qualche minigioco nuovo.

Hunter 2, la vendetta

La modalità il “Viaggio” è stata, senza alcun dubbio, il fiore all'occhiello della passata edizione di FIFA. Giocata da più di 13 milioni di giocatori non poteva mancare l'appuntamento con FIFA 18.

Il buon Alex Hunter avrà a disposizione una personalizzazione pressoché infinita del proprio guardaroba e potrà sbizzarrirsi in look estrosi alla Pogba. Il ragazzo, ormai cresciuto, si troverà a prendere decisioni importanti che riguarderanno non solo la sua carriera professionale, ma anche la sfera privata. Non mancheranno incontri con altri calciatori famosi (CR7) e neanche ingaggi da parte di squadre straniere. Insomma, la carriera di Alex Hunter non sarà più limitata alla Premiership ma potrà aspirare a diventare un'icona globale. Restando in tema, le “Icone” è l'unica novità annunciata – per ora – per quanto riguarda la celebre modalità Ultimate Team. Da Rijkaard a Beckenbauer, da Zola a Maldini, da Van Basten a Pelè, a questo gruppo di leggende ora si è unito ufficialmente anche Ronaldo Luís Nazário de Lima, presente tra l'altro in una speciale edizione di FIFA 18. Infatti le leggende, esclusiva fino alla scorso anno della versione per Xbox di FIFA (è semplicemente scaduto l'accordo con Microsoft), non esistono più e sono state trasformate tutte in icone. Resta da vedere quali icone affiancheranno il “fenomeno” in FIFA 18.

Infine, per la versione Nintendo Switch e per quella della nuova console Microsoft non sono state fornite ulteriori informazioni. Il dinamico duo, infatti, si è trincerato dietro un inusuale “non confermo, non smentisco...”.





FIFA 18: le novità del simulatore calcistico di EA Sports nella nostra Video Anteprima
everyeye




FIFA 18 è stato uno degli assoluti protagonisti dell'evento EA Play 2017: Electronic Arts ha svelato nuovi dettagli sul progetto, confermando il ritorno delle modalità FIFA Ultimate Team e Il Viaggio, che ci vedrà ancora una volta impegnati a seguire le gesta di Alex Hunter.

FIFA 18 sarà disponibile dal 29 settembre 2017 su PlayStation 4, PlayStation 4 Pro, Xbox One, Xbox Scorpio, PC Windows, Xbox 360, PlayStation 3 e in una versione leggermente rivisitata anche su Nintendo Switch.





FIFA 18: il salto di qualità
multiplayer

Abbiamo messo le mani sul nuovo calcistico di EA Sports, testandone migliorie e inedite caratteristiche


La versione di FIFA in uscita il prossimo settembre promette di essere particolarmente interessante. Il capitolo precedente ha aggiunto diverse novità che quest'anno verranno espanse, consolidate e ove necessario riviste. In fondo un prodotto che ha l'ambizione di divertire (e far spendere, attraverso Ultimate Team) per tutto l'anno non può che cercare costantemente un equilibrio tra le richieste del proprio pubblico e la necessità di andare avanti, aggiungere e rifinire la formula. Stare fermi è un rischio, chiedere a Pro Evolution Soccer e Konami per informazioni, ma in Canada sembrano saperlo bene: ecco quindi che FIFA 18 nasce sotto la stella di Cristiano Ronaldo, partner ufficiale che sembra voler diventare qualcosa in più che un semplice volto di copertina, tanto da avere una sua edizione dedicata, ma anche di una serie di cambiamenti che coinvolgono tanto l'aspetto del titolo, quanto il gameplay. È evidente che qualche partita in compagnia dei colleghi non può essere risolutiva sulla qualità di un gioco dall'offerta così articolata, però siamo usciti dalla nostra recente prova avvenuta in quel di Milano con delle sensazioni parecchio positive...





La tecnica conta

Se siete del partito "la grafica non conta", potete passare al prossimo paragrafo. Se invece siete sensibili all'argomento vi farà piacere che il secondo anno del Frostbite Engine prestato a FIFA porta con sé diverse gustose novità. Il motore nato nella fredda Svezia per servire gli sparatutto sviluppati da DICE è oramai uno strumento versatile, utilizzato da Electronic Arts per gli scopi più different e qui capace di mettere in mostra giocatori, terreno di gioco e spalti meglio illuminati, grazie ad un più che pregevole lavoro su luci e ombre, e forte dell'inedito supporto all'ambient occlusion. Il contorno, quindi gli spalti e i tifosi che li popolano, sono stati poi "localizzati" per riproporre almeno in parte i diversi colori delle culture calcistiche mondiali: in Sud America sarà consueto vederli riversarsi verso le transenne ad ogni gol segnato mentre in Gran Bretagna lo stile, almeno dentro alle mura dello stadio, è quello più composto imposto e poi interiorizzato dagli appassionati negli ultimi decenni. In maniera simile curva e tribuna accoglieranno diversamente le reti fatte e subite. Si tratta di dettagli, chiaro, ma sono quelli che possono fare la differenza alla centesima o millesima partita dell'anno.





Non è un dettaglio invece la Motion Technology System: nome che dice poco per una interessante evoluzione nel campo delle animazioni. Per farla breve, in passato i movimenti dei giocatori ( si pensi ad una falcata durante la corsa o a una rotazione del busto in fase di dribbling) venivano calcolati per intero; una volta dato l'input quello successivo veniva eseguito solo ad animazione conclusa. Ora i passaggi sono stati ridotti e il comando impartito tramite il controller può essere eseguito all'istante perché ogni singolo frame viene calcolato in modo indipendente. Il risultato è una maggior reattività e fluidità che, nella nostra prova della versione definitiva, si accompagnava ad un ritmo forse più compassato, donando all'esperienza un feeling maggiormente realistico rispetto alla versione di dodici mesi fa. Questioni di bilanciamento, comunque, che potrebbero cambiare nel corso dello sviluppo e prima del lancio ufficiale. La novità è stata resa possibile da alcuni modifiche fatte al software con cui Electronic Arts lavora in fase di motion capture, non a telecamere o hardware inediti, il che ha permesso non solo di avere una resa più fluida dei calciatori ma anche di velocizzare il processo di registrazione e cattura con gli atleti. Il che vuol dire, ad esempio, che il lavoro volto a riprodurre le movenze particolari e lo stile di ciascun atleta, potrà essere curato per un numero superiore di top player.

I protagonisti

Parlando di chi scende in campo, anche se solo in forma virtuale, il team di sviluppo ha scelto per FIFA 18 di investire parecchie risorse per meglio rendere la fisicità dei calciatori. Ciascuno di loro fa riferimento ad un particolare archetipo (alto, medio o basso; magro o robusto) che determina come si muove sul terreno di gioco. Un esempio per capirsi: fino a FIFA 17 Messi e Ibrahimovic avevano la stessa falcata, mentre in questo nuovo capitolo per percorrere la stessa distanza il primo dovrà fare più passi essendo dotato di leve corte.

Il discorso sulle animazioni di prima è poi tornato utile per rivedere il sistema di dribbling, ora forte di movimenti più fluidi e, ma anche qui bisognerà verificare la cosa, in generale più efficace e quindi decisivo sulle sorti del match. Ci sono una serie di altre aggiunte che coinvolgono i controlli, come un rinnovato sistema di cross che si appoggia sulla combinazione del tasto frontale preposto con i grilletti per eseguire quelli bassi, ma soprattutto è stato speso del tempo per rivedere il comportamento dell'intelligenza artificiale di squadra. Anziché calcolare l'atteggiamento degli avversari uno ad uno, singolarmente, FIFA 18 prende in considerazione il posizionamento sul campo dell'intero reparto per determinare quello che i compagni devo fare. Ancora più interessante la volontà di riprodurre a seconda della squadra con cui ci si scontra le strategie di base e quelle avanzate che la distinguono; in tal senso il Tiki Taka del Barcellona non può che venire in mente come primo e miglior esempio.





Una storia epica

Dopo l'esperienza dello scorso anno, Electronic Art non ha comunque più solo da curarsi di rifinire gameplay, net code e FIFA Ultimate Team. La modalità The Journey, introdotta quasi come bonus o esperimento per capire come un titolo calcistico si potesse prestare ad una narrazione vera e propria, è stata giocata da oltre 13 milioni di persone, tutte con una loro opinione su come potesse essere migliorato. Il successo di tale feature ha reso inevitabile la scelta di investirci più risorse ed espanderla, rendendola più che un film interattivo sul calcio. Noi ne abbiamo potuto giocare una porzione abbastanza limitata, buona per introdurre il tema della possibile cessione del nostro Alex Hunter dal Chealse di Conte, che da quanto testato sembrava oramai imminente. In realtà ci è stato detto che ci saranno diverse novità: la personalizzazione estetica del nostro alter ego, innanzitutto, che potrà scegliere differenti look sia per le partite, attraverso capigliature personalizzate, che per la sua vita al di fuori del campo. Stesso discorso per il guardaroba, ma si prospettano soprattutto delle scelte morali e sul proprio destino professionale, con un'avventura divisa in sei capitoli che andranno dall'Inghilterra fino al Brasile.

Il tutto con un cast allargato che vedrà più personaggi di fantasia ma anche realmente esistenti, come il già citato Cristiano Ronaldo. Infine, oltre a un sistema di obiettivi più chiari sia per la stagione che per la singola partita, ci è stato confermato che The Journey conterà una modalità multiplayer locale e ci sarà più di un personaggio utilizzabile. Ulteriori dettagli non ce ne sono ma così, ad uno primo sguardo, il salto in avanti sembra sostanzioso. Come tutti gli anni il primo contatto con il nuovo FIFA è fatto per dare una panoramica su quello che sarà il capitolo in uscita in autunno, lasciando a prove successive giudizi più articolati e soprattutto educati.

La prima impressione è in ogni caso molto promettente e contiamo di darvi delle novità sul resto dell'offerta incluso FUT (che quest'anno vede le Leggende su tutte le piattaforme) nel corso dell'estate. Intanto potete segnare sul calendario il gioco dell'uscita, prevista il 29 settembre per tutti, il 26 per chi effettuerà il pre-ordine e il 21 per gli abbonati EA Access.


Il primo impatto con il nuovo FIFA è di quelli che non lasciano dubbi: il titolo calcistico di Electronic Arts è figlio di una serie oramai ultra solida e consolidata, ma riesce comunque ad aggiungere parecchio sui diversi fronti aperti, sia tecnici che ludici. A settembre l'appuntamento nei negozi.

CERTEZZE

+ Il Frostbite sembra aver raggiunto la sua maturità anche su FIFA
+ Buon mix di novità sia tecniche che di gameplay
+ The Journey torna con ambizioni ben superiori al passato...

DUBBI

- ...e che andranno tutte verificate
- Ancora non si sa praticamente nulla di cosa cambierà in Ultimate Team





Fifa 18 Anteprima
spaziogames

Si apre la nuova stagione calcistica di EA

Fifa 17 può essere considerato come il capitolo più importante della storica saga targata EA. Dopo anni di incertezze, coincisi con lo sbarco sulle console di nuova generazione, la scelta di rivoluzionare il gioco grazie all’utilizzo di Frostbite è riuscita a convincere critica e pubblico, battendo l’ennesimo record di vendite. C’era quindi grande curiosità per Fifa 18, titolo chiamato a riconfermarsi ad alti livelli e a sistemare tutti quei piccoli difetti emersi durante il corso della stagione. Qualche settimana fa siamo stati a Milano per provare per quasi 5 ore il nuovo capitolo e queste sono le nostre impressioni.





Grafica

Fifa 18 non rappresenta una rivoluzione per la serie ma, piuttosto, un pesante miglioramento delle basi gettate sul precedente capitolo. Tutto questo lo si nota immediatamente dal comparto grafico: non ci troviamo davanti a un miglioramento pari a quello avuto in occasione dello sbarco su Xbox One e PS4, ma la maggiore esperienza con Frostbite ha comunque permesso di offrire agli sviluppatori un colpo d’occhio notevole, con i giocatori che (almeno per quanto riguarda i club più importanti) sono riprodotti davvero in maniera egregia.
Grande attenzione è stata posta sulla riproduzione dei diversi stadi, da sempre uno dei punti deboli della produzione EA. Fino a Fifa 17 infatti, giocare una partita a San Siro o al Monumental era praticamente uguale, con la stessa tipologia di luce e con il pubblico che reagiva alla stessa maniera durante la partita.

Su Fifa 18 tutto questo è stato finalmente migliorato, con un grandissimo lavoro fatto sugli effetti della luce che rendono gli stadi diversi tra loro proprio come avviene nella realtà, dove le partite del campionato argentino sono immediatamente distinguibili da quelle inglesi. Grandissimo lavoro anche sul pubblico che, fino allo scorso anno, agiva come un’entità unica, reagendo in maniera uniforme ai vari eventi durante la partita.

Al contrario, in questo nuovo capitolo, vedremo la gente sugli spalti reagire in maniera diversa, con il risultato che, dopo un gol segnato, vedremo per esempio i tifosi delle prime file sporgersi verso il campo per esultare insieme ai giocatori, mentre quelli seduti nelle file più indietro reagiranno in maniera completamente diversa. Tutte novità dunque che servono per sentirsi maggiormente all’interno della partita, con i tifosi che diventano il dodicesimo uomo in campo nelle partite più sentite, fischiando la squadra avversaria quando in possesso palla o contestando le decisioni arbitrali.





Gameplay

Il cuore di Fifa rimane però il gameplay, e proprio qui si sono concentrati gli sforzi degli sviluppatori. La più grossa novità di questa edizione, visibile appena si gioca la prima partita, è il sistema di animazioni, riscritto completamente da zero. Fino a Fifa 17 le animazioni erano gestite passo dopo passo, con un intervallo pari dunque a circa 5 frames. Il risultato era quello di avere difficoltà nel dribbling, diventato praticamente inutile nello scorso capitolo, e di assistere spesso a movimenti poco realistici durante le mischie, i cambi di direzione e nei contrasti.

Grazie invece al Motion Technology System, le animazioni su Fifa 18 sono gestite frame by frame, con un miglioramento dunque di 5 volte rispetto al precedente capitolo. Il risultato è davvero notevole, con Fifa 18 in grado di proporre una fluidità di gioco impensabile fino allo scorso anno. I movimenti dei giocatori sono più fluidi e molto più reali, donandoci finalmente maggior controllo delle nostre azioni, e anche i rimbalzi del pallone sono molto più realistici, tanto da essere influenzati anche dal diverso attrito dell’erba.

Grande attenzione è stata poi posta nel riprodurre in maniera fedele i movimenti dei giocatori più famosi, ed è qui che entra in scena Cristiano Ronaldo: il giocatore del Real Madrid, oltre ad apparire sulla copertina del titolo, ha contribuito in prima persona nelle sessioni di motion capture e i suoi movimenti, dalla tipica corsa all’esultanza, sono riprodotti in maniera egregia all’interno del gioco.

Il lavoro non è stato svolto però solo per Cristiano Ronaldo ma è stato utilizzato per differenziare maggiormente i giocatori: se in Fifa 17 non c’erano sostanziali differenze tra la corsa di Messi e di Ibrahimovic, in Fifa 18 assistiamo a cambiamenti evidenti, con movimento e frequenza di passi diversa a seconda dell’altezza dei giocatori. 
Migliorata poi l’IA dei compagni di squadra durante la manovra offensiva: se già l’anno scorso avevamo visto i compagni di squadra cercare di smarcarsi per offrire linee di passaggio sicure, su Fifa 18 assistiamo ad un ulteriore passo in avanti.

Non è raro ora vedere gli attaccanti cercare di attaccare alle spalle i difensori, rischiando di finire in fuorigioco ma con la possibilità di presentarsi solo davanti al portiere, terzini che vanno a sovrapporsi, centrocampisti bravi ad offrire una linea di passaggio sicura e così via.

Queste novità si notano particolarmente nelle partite contro la CPU. Se nelle scorse edizioni giocare contro il computer era un’esperienza frustrante ad alti livelli, con la squadra avversaria in grado di tenere costantemente il possesso palla per poi colpire al primo errore, su Fifa 18, da quanto visto, la CPU è molto più diretta e sembra quasi di affrontare una persona in carne e d’ossa. Perdiamo palla sulla nostra trequarti? La CPU punterà subito la porta tentando di segnare immediatamente. Lasciamo due avversari in contropiede contro il portiere? I due si passeranno la palla per segnare a porta vuota. Se tutto questo troverà poi riscontro nelle partite contro le squadre di seconda fascia (nella demo presente erano infatti presenti solo squadre di primo piano), Fifa 18 potrebbe finalmente restituire una dignità al comparto single player, da anni snobbato in favore della componente online. 
Grazie ai feedback ricevuti dai giocatori professionisti, il team di sviluppo ha deciso di rivisitare i cross, inutilizzabili nelle scorse edizioni, con gli utenti obbligati a sviluppare la manovra di gioco solo per vie centrali.

Grazie al lavoro sull’IA dei giocatori, con gli attaccanti che cercano di prendere il tempo ai difensori, e a nuove traiettorie del pallone, Fifa 18 dona finalmente importanza al gioco delle fasce, offrendo di fatto una nuova arma ai giocatori. Da quanto visto nella demo il risultato è buono, con la possibilità di creare maggiori pericoli alle difese senza però arrivare alle situazioni viste su in passato, dove bastava mettere un pallone in mezzo per insaccarlo di testa. Novità anche per i tiri al volo, praticamente assenti in passato, e sulla difesa, con una minore efficacia dell’azione della CPU che non sarà più in grado di fare tutto da sola come nella scorsa edizione e con l’introduzione di un nuovo tipo di tackle, a metà strada tra una scivolata e il contrasto in piedi, utile per fermare nettamente l’avversario senza rischiare l’espulsione.

Per finire, una novità che farà contenti un grande numero di utenti, ossia le sostituzioni rapide: prima della partita sarà infatti possibile impostare dei giocatori da far subentrare e, durante la partita, ogni volta che il pallone verrà fermato per una punizione o per una rimessa, tramite la semplice pressione di un tasto potremo effettuare la sostituzione pensata in precedenza. Unica nota parzialmente negativa sono i calci di rigore, che diventano un ibrido tra quelli visti su Fifa 17 e quelli delle edizioni precedenti, e anche i portieri, ancora da calibrare.

Così come avviene nella realtà, gli estremi difensori non stanno più fissi sulla linea di porta ma si alzano leggermente: scelta che avvantaggia molto sulle uscite, dove ci sono sembrati molto più sicuri che in passato, ma che crea qualche problema sui tiri dalla distanza, spesso troppo facili da mandare a segno. La speranza è che questi mesi servano agli sviluppatori per sistemare la cosa, depotenziando magari le conclusioni da fuori area che potrebbero rivelarsi, in particolare su Ultimate Team, l’arma preferita dei giocatori.





The Journey

The Journey è stata la più grande novità di Fifa 17, con la community pronta a giocare nei panni di Alex Hunter, giovane talento inglese alle prese con la sua prima stagione tra i professionisti. Nonostante fosse attesa da anni, questa modalità presentava però qualche piccolo problema, tra l’impossibilità di personalizzare il proprio giocatore e l’obbligo di disputare una sola stagione nella Premier League, senza potersi misurare con altri campionati. Per Hunter Returns, questo il titolo della stagione 2, EA ha deciso dunque di fare le cose in grande introducendo la possibilità di giocare in più campionati.

All’evento è stato infatti mostrato un trailer con varie persone, da personaggi dello sport come Ronaldo e Harden a giornalisti reali, che si domandavano dove sarebbe finito Alex Hunter durante la sessione di calciomercato. Probabilmente dunque, nelle prime fasi di gioco, saremo chiamati ad una scelta importante: continuare con la nostra squadra o cercare fortuna in altri posti. Purtroppo gli sviluppatori non hanno voluto sbottonarsi troppo per evitare spoiler, non sappiamo ancora dove poter portare il nostro alter ego virtuale ma ci piace pensare che la stagione terminerà con i Mondiali di Russia 2018, l’appuntamento più importante della prossima stagione calcistica.

Alex Hunter sarà poi, finalmente, personalizzabile: attenzione però, non pensate di poterlo rivoluzionare, il modello del giocatore rimarrà sempre lo stesso. Potremo intervenire solo sugli abiti, visibili durante le cut scene, sui tatuaggi e sul taglio di capelli.

Un passo in avanti dunque, anche se non quello che molti si aspettavano. Durante la storia troveremo poi nuovi calciatori reali da incontrare, tra i quali spicca ovviamente il nome di CR7, assieme a nuove figure che influenzeranno il nostro percorso, con gli sviluppatori che promettono l’introduzione di veri e propri bivi narrativi e la possibilità di impersonare altri personaggi durante la storia, magari proprio il nonno di Alex Hunter, stella del passato e figura chiave della prima stagione. In chiusura, gli sviluppatori hanno poi annunciato il multiplayer locale per la modalità, con i giocatori che potranno disputare questa season 2 insieme ai propri amici sulla stessa console.


+ Upgrade grafico
+ Nuovo sistema di animazioni
+ AI dei giocatori raffinata
+ Hunter Returns


Il primo incontro con Fifa 18 è stato positivo, con il titolo in grado di esaudire le nostre alte aspettative dopo un capitolo da record lo scorso anno. La seconda stagione di The Journey promette di portarci intorno al mondo per seguire le gesta di Alex Hunter, accontentando la community che non voleva essere limitata alla solo Inghilterra. Il gameplay, grazie al nuovo sistema di animazioni, è il più fluido e fedele alla realtà di tutta la serie, con un focus particolare sull'attacco per far emergere i giocatori più bravi e capaci. L'unico dubbio rimangono i portieri sui tiri dalla distanza ma, nel caso i problemi venissero risolti, potremmo trovarci di fronte il miglior Fifa di questa generazione.





FIFA 18 - Provato
the games machine

Come è noto (qui la recensione, nel caso), rientro nel novero di coloro che hanno trovato FIFA 17 un ottimo titolo se giocato offline (escludendo il problema della CPU un po’ troppo infallibile ai livelli di difficoltà alti) o assieme ad amici amanti del “bel giuoco”, ma con l’eccessiva propensione a favorire i dribblomani al momento di calcare i difficili terreni del multiplayer online.

Ci ho provato per tutto l’anno, di tanto in tanto, a tornare sui server per verificare se col tempo la situazione fosse cambiata, ma non c’è stato niente da fare: è una vera impresa trovare utenti che cerchino di giocare a pallone e non si lascino attrarre dalle sirene del calciatore veloce e tecnico cui dare la palla e fargli puntare la porta a botte di zigo-zago, e la cosa non mi piace neanche un po’. Mi fa imbestialire, a dirla tutta. È stato quindi con sommo piacere che ho accettato l’invito di Electronic Arts a partecipare al consueto Producer Tour pre-E3, così da mettere le mani su una versione preliminare di FIFA 18 e farmi una prima, sommaria idea dei cambiamenti che troveremo nella versione finale, prevista al solito durante il mese di settembre.

REATTIVO A DIR POCO

Vi dico subito che non posso sciogliere alcun dubbio a proposito di quanto scritto poco sopra: le partite che ho portato a termine si sono svolte in un clima più che amichevole, con gli altri giornalisti che hanno assecondato la mia atavica voglia di costruire l’azione, anziché forzarla sfruttando le proprietà “ludiche” del simulatore calcistico griffato EA Sports.

Per avere certezze, in tal senso, ho il sospetto toccherà attendere un codice review e l’apertura del server, al netto del fatto che – come accade tutti gli anni – mi aspetto che la versione finale di FIFA 18 sia comunque assai diversa da quella messa a disposizione dal team di sviluppo durante il Producer Tour. D’altronde, molto spesso capita che perfino la demo pubblicata un paio di settimane prima del lancio si comporti in maniera diversa dal prodotto definitivo!

Prima di sciorinare nomi e novità, voglio subito darvi qualche sensazione “pad in mano”, su una demo che prevedeva la presenza di ben otto squadre: Real Madrid, Juventus, Atletico Madrid, Chelsea, Toronto, LA Galaxy, PSG e le due compagini di Manchester. La prima cosa da dire è che, nel mio essere abituato a giocare su Xbox One, ho trovato quantomeno strano affrontare le partite impugnando un DualShock. Le postazioni erano tutte arrangiate con PlayStation 4 Pro: questo fatto, unito alla presenza del logo della console Sony in ogni dove e all’annuncio che tutte le Leggende di FIFA Ultimate Team non saranno più un’esclusiva Microsoft (ma vedranno invero la luce su tutte le piattaforme), sottolinea ulteriormente come Electronic Arts abbia voltato pagina dal punto di vista degli accordi commerciali, con buona pace della casa di Redmond e per la gioia di tutti i giocatori che popolano la serie su piattaforme diverse da Xbox One.

La seconda cosa da sottolineare è che FIFA 18 mi è parso clamorosamente più votato alla reattività rispetto al precedente episodio. Quando questo sia un bene o un male (soprattutto nell’ottica di quanto vi ho esposto a inizio articolo) lo scopriremo solo vivendo, ma è evidente l’intenzione degli sviluppatori di metterci in mano un prodotto che non ci costringa più a ragionare continuamente sui tempi di reazione. Per tradurre tutto in termini più tecnici, il Motion Technology System di FIFA 18 si occuperà di interpretare in nostri comandi “frame by frame” e non più “step by step”, come invece succedeva in FIFA 17. In questo scenario, anche solo muovere il giocatore con lo stick analogico sinistro permetterà di operare finezze e piccoli spostamenti istantanei prima impossibili, sia offensivamente, sia difensivamente.

A integrazione di questo importante cambiamento ci è stato mostrato come gli atleti avranno movenze diverse a seconda dell’altezza, oltre che in relazione ai soliti parametri distintivi. Questo aspetto, assieme a quanto detto poco fa a proposito del Motion Technology System, è apparso un game changer importante anche solo con qualche amichevole sulle spalle, proprio come il nuovo sistema di gestione dell’Intelligenza Artificiale dei compagni, basato certo sulle solide fondamenta di quello dello scorso anno, ma qui impreziosito da alcune finezze; in particolare, ho trovato davvero clamorosa la routine di occupazione degli spazi a centrocampo, dove i nostri compagni seguono l’azione e, all’occorrenza, arretrano o bloccano la corsa anziché avanzare, così da aprire una linea di passaggio più comoda.

Solo il tempo ci dirà se queste novità ci restituiranno un videogioco calcistico più spinto verso la simulazione o, al contrario, aumenteranno le possibilità ludiche a discapito del realismo: quel che è certo è che il team di sviluppo ha sicuramente ritoccato in modo importante il modello fisico, anche perché hanno avuto sicuramente più tempo per prendere confidenza con il Frostbyte, che in FIFA 17 ha fatto il suo esordio nella serie ma che solo in FIFA 18 sembrerebbe esprimersi finalmente al massimo delle potenzialità.

NON SOLO CRISTIANO

Come ormai sanno anche quei sassi che placidi stanziano in fondo alla Fossa delle Marianne, il testimonial di quest’anno di FIFA 18 è Cristiano Ronaldo, fresco vincitore della Champions League col Real Madrid e candidato accreditato alla vittoria dell’ennesimo Pallone d’Oro della carriera. L’asso portoghese è stato oggetto di un’intensa sessione di motion capturing, evidentissima sul campo in quanto alle inconfondibili posture da fermo e in corsa. Più in generale, tutto FIFA 18, dal punto di vista grafico, dona l’impressione che gli sviluppatori abbiano finalmente padroneggiato il Frostbite, anche se nel fantastico giochino dei paragoni va segnalato come la demo su cui ho messo le mani girasse su PlayStation 4 Pro, laddove ancora non è chiaro come (e se) il gioco ne sfrutterà la potenza aggiuntiva.

A ogni modo, la visione d’insieme è clamorosa. Il pubblico è assai più vivo che in passato, con molti meno spettatori copia/incollati e, soprattutto, più capaci di reagire alle situazioni in campo. Un esempio? Segnate un gol e provate a festeggiare a ridosso delle balaustre della curva, e vedrete gente correre giù dalle gradinate per accalcarsi nei pressi del vostro marcatore. Anche il sistema di illuminazione è stato rivisto in modo importante, un fatto percepibile soprattutto nei match di giorno, dove il passaggio dalle zone di sole a quelle in ombra avviene in maniera naturale e “morbida”, senza che l’occhio ne rimanga offeso. Un gran lavoro, poi, è stato fatto sulla resa dei volti, almeno dei calciatori più noti: nulla che infici il gameplay, s’intende, ma di certo chi ama perdere qualche minuto nei replay troverà grandi motivi di soddisfazione.

Due paroline conclusive su The Journey, la seconda parte della storia di Alex Hunter che abbiamo iniziato (e brutalmente interrotto) in FIFA 17 e che in FIFA 18 vedrà la bellezza di sei atti, ognuno con obiettivi ben precisi da portare a termine. Stando alle parole degli sviluppatori, i nostri comportamenti modificheranno in modo importante l’andazzo; inoltre, le “ospitate” di calciatori famosi dovrebbero essere aumentate di numero, a cominciare dallo stesso Ronaldo; infine, ci sarà data la possibilità di personalizzare il look di Alex, cambiandogli i vestiti, modificandone la pettinatura o anche ricoprendolo di tatuaggi (Icardi e Nainggolan, siete avvisati!).

FIFA 18 sarà disponibile su PC, Xbox One e PS4 a partire dal prossimo 29 settembre. Chi avrà prenotato il gioco potrà metterci le mani sopra a partire dal 26 settembre, mentre se avete attivo un abbonamento EA Access la data del calcio d’inizio è fissata per il 21 settembre.





Fifa 18 visto e provato in anteprima!
italiatopgames




Amici di ItaliaTopGames, abbiamo provato in anteprima per voi Fifa 18! Ancora prima del primo trailer rilasciato il 5 giugno da Ea sports annunciando Cristiano Ronaldo come testimonial, il nostro Rudy Salerno ha partecipato al press tour italiano di EA Sports dove ha potuto provare con mano il videogame in arrivo il prossimo 29 settembre. E passiamo subito a Rudy la linea…


La versione che ho avuto modo di provare di Fifa 18 nel corso del press tour organizzato da EA Sports a Milano, era al 50/60% di completamento ed erano presenti le seguenti squadre: Juventus, Real Madrid, Atletico di Madrid, PSG, Bayern Monaco, Chelsea, Manchester United, Manchester City, Toronto e Galaxy.

Dopo l’implementazione del primo anno del motore grafico Frostbite, quest’anno ci attende un prodotto molto più definito nella fluidità di gioco e nei movimenti dei singoli giocatori.


La sensazione visiva generale è molto simile al capitolo precedente, ma giocandoci poi si notano delle nette differenze. La prima è il movimento dei giocatori che è più fluido ed omogeneo nel cambio di corsa e nei cambi di direzione.

Un cambiamento che balza all’occhio sono i movimenti reali di vari giocatori come il pallone d’oro Cr7: il movimento, il tocco di corsa è simile alla controfigura reale. La differenza nel controllo del giocatore la si noterà subito rispetto ai compagni di squadra.

Riguardo la grafica possiamo dire che hanno migliorato e rifinito i dettagli, il pubblico, l’atmosfera dello stadio che renderanno ogni partita diversa. I dettagli dei tifosi sono incredibili e hanno aggiunto dopo di un goal che il marcatore può andare verso il pubblico e festeggiare coi in propri tifosi.

L’effetto dello stadio è stato ritoccato con molti più dettagli negli spalti ed in certi stadi vedremo i coriandoli in campo come succede spesso nella Bombonera a Buenos Aires ad esempio. Oltre ad avere inserito la grafica della Liga Spagnola, erano già presenti anche quelle della Premier League e della Bundesliga.

Un’altra novità è la sostituzione veloce: potremmo decidere nello schema di gioco le sostituzioni. Se prenderemo il Real Madrid ad esempio un cambio Morata per Benzema, durante la partita ci verrà fuori di premere R2 (su PS4) per effettuare la sostituzione oppure sarà il gioco stesso a consigliare un cambio in caso di stanchezza del giocatore.

E’ stato anche introdotto un calcio d’inizio nuovo: ci sarà un unico giocatore a calciare il pallone verso la propria metà campo.

Passiamo a The Journey, la modalità Viaggio che in Fifa 17 ha ottenuto un grandissimo successo. In Fifa 18 sarà possibile personalizzare Alex Hunter visto che potremmo cambiargli il look: taglio di capelli, scarpe, vestiti. Dovrebbero inoltre introdurre anche dei nuovi allenamenti per personalizzare le caratteristiche del nostro alter ego.

Personalmente ho trovato Fifa 18 un ottimo prodotto, non troppo differente da Fifa 17 ma con diverse novità a cominciare da una maggiore fluidità in ogni aspetto. Poi per tutti gli appassionati di calcio, con l’introduzione delle leggende chiamante Icon, su PS4 e PC si è fatto un ulteriore ed importante passo in avanti. Per PS4 Pro, sono curioso di scoprire se ci sarà qualcosa in più oltre alla risoluzione a 4K ma di questo nel corso della conferenza non si è parlato.





E3 2017: FIFA 18 - prova
eurogamer

La caccia continua.

Archiviata, in maniera tragica, la stagione 2016/17, Electronic Arts è subito pronta ad aprire un nuovo capitolo della sua simulazione sportiva di punta. Lo fa, come da tradizione, all'E3 di Los Angeles, durante l'annuale conferenza nella quale il colosso americano svela al mondo i suoi piani per i prossimi mesi. E come previsto, EA Sports negli ultimi mesi ha lavorato per perfezionare e cesellare un prodotto che ormai da anni è stabilmente ai vertici della categoria, grazie a vendite che ad ogni capitolo superano abbondantemente i dieci milioni di copie.

Un lavoro che va avanti su due fronti apparentemente paralleli, che però convergono nel gioco finale: il primo riguarda il gameplay, partendo dalle indicazioni della community e migliorando l'engine che lavora silenziosamente sotto la scocca della simulazione. Il secondo filone è quello dei contenuti e della verosimiglianza con la realtà, ovvero il campo nel quale anche quest'anno EA Sports vuole dare le piste alla concorrenza.

Gli sviluppatori, infatti, hanno intenzione di espandere praticamente ogni modalità di gioco partendo da The Journey, il Viaggio, ovvero la modalità nella quale interpreteremo Alex Hunter, una giovane promessa del calcio inglese che lo scorso anno abbiamo aiutato ad imporsi a livello nazionale. Adesso per Alex è arrivato il momento di diventare una star ancora più celebre, cominciando ad affrontare le coppe europee e ad imporsi come personaggio a livello globale. Questo vuol dire che incontreremo superstar anche di campionati differenti dalla Premier League, per esempio l'immancabile Cristiano Ronaldo, e che potremo modificare l'aspetto del "nostro" Alex con centinaia di oggetti e vestiti delle marche più disparate, in modo da renderlo immediatamente riconoscibile quando lo confronteremo con quello di altri giocatori.





In FIFA 18 la storia sarà composta da sei capitoli, ognuno dei quali chiederà di portare a termine tre obiettivi secondari. Il tema principale sarà la nuova destinazione della giovane promessa: rimarrà nel suo club o lo lascerà cercando fortune altrove? Inoltre sembra proprio che durante il nuovo capitolo della storia di Hunter dovremo controllare altri personaggi, così da mostrare nuovi punti di vista oltre a quello del protagonista. Infine, sarà possibile affrontare la carriera in compagnia di un'altra persona, in modo da poter giocare anche questa modalità con un fratello o un amico. Il Viaggio vi farà entrare sempre più profondamente all'interno dello star system del calcio europeo, facendo assaporare una parte di quello che i vari Pogba o Dybala stanno vivendo. Uno sforzo apprezzato da oltre 13 milioni di giocatori e che EA vuole ringraziare dando loro più storie, più libertà e contenuti.

Un altro aspetto che lo sviluppatore vuole migliorare è quello dell'atmosfera. Ogni stadio ha una sua storia e un modo tutto particolare di influenzare le squadre in campo. Il "dodicesimo uomo" è un elemento molto importante per ricostruire l'atmosfera di una partita e per questo in FIFA 18, EA Sports cercherà di dare maggiore personalità alle tifoserie. Le curve, infatti, reagiranno in maniera molto più varia alla partita, lanciando coriandoli e stelle filanti durante i match più sentiti in Sudamerica, o correndo ad abbracciare il bomber che è corso sotto la curva dopo aver segnato un gol. Inoltre, alcuni stadi mostreranno una cura superiore per i dettagli, attraverso luci più curate, cori personalizzati e una migliore modellazione poligonale.

Tutti cambiamenti apparentemente ininfluenti per la qualità generale dell'esperienza, ma che in realtà aiutano a compiere un ulteriore e deciso passo verso la verosimiglianza con la realtà. Un cambiamento che potrebbe sembrare "estetico", ma che ha una potente ricaduta sul filone del gameplay è quello delle animazioni. In FIFA 18, EA Sports ha lavorato su due fronti: da una parte ha spezzato le animazioni che regolano i movimenti dei calciatori e dall'altra ha creato sei modelli diversi di animazioni, chiamati archetipi, legati alla statura e alla stazza degli atleti.





Nel nuovo FIFA il Frostbite Engine sarà in grado di modificare un'animazione dopo ogni frame e non più dopo ogni passo. In questo modo il motore fisico sarà in grado sia di rispondere in maniera più puntuale alle nostre sollecitazioni, sia di calcolare con maggiore precisione la posizione in campo dei calciatori. In FIFA 17, per esempio, prima di una conclusione al volo si poteva notare come l'attaccante dovesse fare diversi passetti per posizionarsi in maniera corretta per la battuta a rete. Da quest'anno saranno necessari meno movimenti per trovarsi nella posizione ideale per tirare, migliorando sia la resa estetica del gesto tecnico, sia la sensazione di controllo sul calciatore.

La velocità e il numero di passi necessari, poi, dipenderà dalla stazza dell'atleta. EA ha previsto tre tipi di animazioni differenti in base all'altezza dei calciatori (alto, medio e basso) declinate in base alla loro struttura fisica (magro o robusto). In questo modo Chiellini si muoverà in maniera sensibilmente diversa rispetto a Messi o Giovinco, dato che correrà con falcate più lente, ma ampie. Ognuno di questi archetipi, inoltre, è caratterizzato anche da due animazioni differenti per la corsa e per lo scatto, così da restituire anche visivamente le differenti velocità in campo.

Partendo da questa base, poi, è bastato poco agli sviluppatori per dare maggiore personalità ai movimenti dei calciatori più celebri: tenendo leggermente più eretto il busto di un atleta di stazza piccola hanno ottenuto un perfetto Robben, per esempio. L'unico calciatore che è stato scansionato dalla testa ai piedi è stato Cristiano Ronaldo, praticamente perfetto nella sua versione digitale.

Lo stesso lavoro è stato fatto sui portieri, che potranno contare su diversi stili di parate e di uscite, che dovrebbero renderli più simili a estremi difensori molto diversi come Buffon o Neuer. Il nuovo sistema di animazioni consentirà loro di posizionarsi meglio sulla linea di porta, in modo da essere più efficienti sui tiri da fuori o sulle palombelle. Da quest'anno, inoltre, durante le uscite sarà possibile dire loro di battezzare un palo (premendo R3) rispetto ad un altro, così da aumentare le chance di prendere i palloni indirizzati nell'angolo lontano.

La loro maggiore efficacia sarà tangibile anche nelle uscite sui cross. Anche perché EA sostiene che i difensori saranno meno vulnerabili sulle palle alte e meno propensi a farsi superare da dietro. Tutto girerà intorno al momentum, che non è quello che pensate, ma il tempismo con il quale si arriverà sulla palla. Dando un maggior controllo sulla traiettoria dei cross gli sviluppatori sperano di bilanciare la maggiore efficacia difensiva, mettendo nelle mani dei giocatori, e non in quelle del caso, le sorti di un'azione. Queste saranno le situazioni nelle quali si noterà meglio il nuovo sistema di posizionamento dei calciatori che consentirà loro di colpire al volo in maniera più efficace il pallone. Per bilanciare questo miglioramento offensivo è stato pensato un sistema che calcola la pressione dei difensori, che diminuirà esponenzialmente la precisione e la forza di un tiro con un avversario nelle vicinanze.

Altri miglioramenti dovrebbero riguardare la gestione dei passaggi filtranti, meno propensi a finire nel nulla, e nella gestione dei movimenti senza palla dei calciatori. Se prima EA cercava di gestirli calcolando quello che doveva fare un singolo atleta, in FIFA 18 il movimento sarà anche di squadra. In una situazione con due compagni nelle vicinanze, uno accorcerà per consentire una facile sponda, mentre l'altro attaccherà la profondità. Questo consentirà agli sviluppatori di dare maggiore personalità ai vari club, che potranno esibirsi in tattiche più avanzate come il tiki-taka o il catenaccio, ovvero strategie che non comportano solo un atteggiamento diverso in campo, ma un differente modo si muoversi per il campo da gioco.

Come da tradizione dopo l'E3 EA organizzerà un evento legato a Ultimate Team, l'amatissima modalità che mescola un gioco di carte collezionabili con un manageriale. Da questo punto di vista il produttore non si è sbottonato a riguardo. L'unica cosa che il team si è lasciato sfuggire è che le leggende non saranno più un'esclusiva di Xbox e dal prossimo anno approderanno anche su PS4. Gli interisti saranno felici di sapere che Ronaldo, il Fenomeno, debutterà nel gioco e sarà pronto a devastare con le sue falcate le difese avversarie. La conseguenza più tangibile del "cambio di casacca" è che da adesso in poi la comunicazione non sarà più incentrata sulle piattaforme di Microsoft, ma potrà avvenire anche su quelle di Sony.





Per esempio, abbiamo giocato alla versione PS4 Pro di FIFA 18. Pad alla mano il gioco si sente che è differente rispetto allo scorso anno. Certo, è difficile fermarsi e dire "ehi, guarda l'animazione calcolata dopo ogni frame", ma chi ha giocato tanto a FIFA 17 noterà movimenti differenti in campo, una maggiore reattività dei calciatori, nonostante la velocità del gioco sia stata ridotta. Inoltre, sarà possibile effettuare cambi al volo con la semplice pressione di R3, senza dover interrompere l'azione. Alcune delle novità, come i nuovi portieri, non erano del tutto inserite, con la conseguenza che alcuni fondamentali, come per esempio i tiri da fuori, erano ancora troppo efficaci.

Anche il tempo atmosferico non era attivabile e non abbiamo potuto vedere se variava durante il match o come influenzava la palla. Le impressioni generali sono comunque state buone. Si riconoscono le basi e l'impronta tipica di FIFA, ma si vedono anche delle novità, figlie principalmente della maggiore conoscenza che il team ha del Frostbite Engine. I passaggi sono più precisi, il ritmo è più ragionato, i controlli sono puntuali, così come sembra funzionare meglio la schermatura della palla con il fisico, soprattutto spalle ai difensori.

Il balzo principale, comunque, lo si ha sotto il profilo grafico, con texture ancora più dettagliate a coprire i volti e le braccia dei calciatori, nuovi effetti volumetrici in grado di dare ancora maggiore personalità agli stadi e un pubblico finalmente vivo, animato con cura e che partecipa attivamente al match. Su PS4 Pro, FIFA 18 era già notevole da guardare e piuttosto gustoso da giocare. Mancano comunque diversi appuntamenti (e mesi di sviluppo) prima dell'uscita del gioco, prevista per il 29 di settembre. Coloro che prenoteranno il gioco potranno metterci le mani tre giorni prima, il 26, mentre coloro in possesso dell'EA Access cominceranno a giocarci ancora prima, ovvero a partire dal 21. Tutto può dunque ancora cambiare. Rimanete con noi per tutti gli aggiornamenti sull'E3 2017 e FIFA 18.

[Modificato da li4m 12/06/2017 17:41]