Il gioco delle plusvalenze ha rovinato tante carriere di calciatori nei primi anni 2000, quando si dovevano gonfiare i bilanci perchè le TV non pagavano più quanto si sperava.
Servì il "decreto salvacalcio" per non far fallire mezza serie A.
Ricordo un portiere che fu scambiato ad un valore tipo di 10 miliardi di lire. Non giocò mai più... perchè era troppo scarso per la squadra che lo aveva comprato, ma non poteva essere ceduto ad un prezzo congruo perchè avrebbe generato minusvalenza, facendo riapparire la perdita vera che si era abilmente nascosta con una valutazione finta.
Questo caso probabilmente è simile, però non è che Caprari valga proprio zero.
Quindi non si può dire:
Skriniar = 35 = Caprari + 23 milioni
e siccome Caprari vale zero, allora Skriniar costa 23.
Caprari è un 23 enne con un buon curriculum, sicuramente potrù fare una dignitosa carriera in serie A, chissà poi che non abbia uno sviluppo fisico che lo possa far migliorare.
Non mi sembra una valutazione scandalosa.
Anche perchè, se ricordo bene le regole del FPF, non basta scrivere su un pezzo di carta un valore, ma serve una giustificazione economica sottostante, sennò la plusvalenza non viene considerata valida nei calcoli.
Come con le sponsorizzazioni: se una società sponsorizza per 1 miliardo ma non c'è alcun ritorno (es. è un marchio non commerciale), le entrate da sponsorizzazioni non si considerano valide nei calcoli.
Ma tanto a che ci serve il fpf se arriviamo ottavi?