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[ALL] Sega Mega Drive Classics

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    Cpkirk
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    00 21/03/2018 16:28
    Re:
    El Magico Gonzalez, 21/03/2018 14.43:

    costi?


    ah dimenticavo in piu' devi metterci il costo del raspberry pi 3, intorno ai 40 euro, io gia' ce l'avevo. O mettere un mini pc, ma questi costano un po' in piu'. :ciao:

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    Fuuuuu
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    00 21/03/2018 16:32
    Lo schermo (8 pollici) mi pare un po' piccolo rispetto alla struttura in legno. Magari è possibile mettere un monitor più grande?
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    Cpkirk
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    00 21/03/2018 16:36
    Re:
    Fuuuuu, 21/03/2018 16.32:

    Lo schermo (8 pollici) mi pare un po' piccolo rispetto alla struttura in legno. Magari è possibile mettere un monitor più grande?



    So che si puo' mettere uno schermo da 12,1", pero' non mi sono fidato di comprarlo dai cinesi. Sul sito Pimoroni vendono il kit anche senza monitor cosi da poter montare uno schermo piu' grande. Devo dire pero' che il monitor da 8 pollice per me va bene, anche perchè poggio il tutto su una scrivania, quindi la distanza dal cabinato è minima.
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    bilbo baggins
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    00 26/03/2018 12:20
    Re:
    Fuuuuu, 21/03/2018 13.25:

    Vediamo se ci riesco :lol:




    Che meraviglia!!! Ci sto girando intorno da anni, non sono capace di trovarne uno...
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    Fuuuuu
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    00 26/03/2018 16:23
    Grazie :yee:

    Comunque io ho cercato presso i vecchi noleggiatori di videogiochi della mia città. Alla fine ne ho trovato uno che conosceva mio fratello e addirittura me lo ha regalato (con due joystick di ricambio, qualche tasto in più e due alimentatori). Non credere eh, anche a loro costa smaltire i vecchi cabinati che portano a distruggere...non è da escludere che con poco te ne porti uno a casa! Dai! [SM=g2173878]
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    NewAdventuresInHi-Fi
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    00 26/03/2018 22:36
    Fuu mi hai dato un'idea fantastica. Se riuscissi a prendere un cabinato neo geo con king of figther degli anni '90 sarebbe meraviglioso. Andro presto a sentire al baretto dove andavo sempre dal 95 al 2000 a giocare a king of fighters (adesso ci sono tre macchinette video poker che tristezza :( )







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    Fuuuuu
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    00 26/03/2018 23:29
    Chiedi del noleggiatore e vai a trovarlo. Sono quasi certo che nei magazzini tengono ancora un sacco di roba a prendere polvere. Io partirei col chiedere se hanno qualcosa di cui si vorrebbero disfare...poi vedi se è il caso o meno di dargli qualcosa per qualcosa di meglio. Alle brutte brutte ci sono mercatini su Facebook che ne vendono di revisionati...anche a cifre ragionevoli. :ciao:
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    li4m
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    00 23/05/2018 10:38
    un po' di gameplay in anteprima













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    Thunder105
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    00 23/05/2018 10:57
    Re:
    NewAdventuresInHi-Fi, 26/03/2018 22.36:

    Fuu mi hai dato un'idea fantastica. Se riuscissi a prendere un cabinato neo geo con king of figther degli anni '90 sarebbe meraviglioso. Andro presto a sentire al baretto dove andavo sempre dal 95 al 2000 a giocare a king of fighters (adesso ci sono tre macchinette video poker che tristezza :( )




    Un mio amico lo ha comprato e fatto ristrutturare. Ha dentro un migliaio di giochi.








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    li4m
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    00 28/05/2018 10:24

    Sega Mega Drive Classics - recensione
    eurogamer

    Una cameretta anni '80 tutta per voi.

    Iniziare una recensione del genere con l'ennesimo discorso sulla nostalgia è inutile, oltre che noioso. Gli anni '80 e '90 ormai non sono più solo un ricordo, sono presenti nelle nostre vite in ogni forma e colore. Sono tornati con i jeans a vita bassa, con i maglioni a doppio petto, persino con i gelati che dopo 30 anni vengono riproposti in versione riveduta e corretta (spesso in peggio). I videogiochi questa "moda passeggera" la cavalcano ormai da tanto tempo, al punto che nessuno è più in grado di calcolare quante compilation, riedizioni, remastered e reboot siano usciti sulle ultime due generazioni di console.

    Il Sega Mega Drive è sicuramente una delle macchine più replicate. Ne sono uscite versioni tascabili, microscopiche, ufficiali e non. I suoi giochi sono spuntati praticamente ovunque, manca solo il Dolce Forno Harbert, tanto per rimanere in tema. ripropone oltre 50 di quei videogame in vari formati e gusti, con una presentazione piacevole e originale.

    Il giocatore nostalgico viene accolto in una "cameretta virtuale" che riproduce le stanze dei teenager dell'epoca (uno dei quali vi sta scrivendo proprio ora). Non manca nulla, dai poster dei titoli più acclamati alle casse stereo, passando per action figure e VHS sparse un po' ovunque. Non manca neanche il televisore 14 pollici a tubo catodico, che tutti i 30/40enni attuali hanno avuto. Quasi ogni oggetto è legato ad un menù, che permette di modificare una lunga serie di parametri e di selezionare tutti i titoli della compilation.

    Rispetto alla Sega Mega Drive Collection uscita più di 10 anni da su PlayStation 2 e PSP (e alla Ultimate Collection riproposta su PS3 e Xbox 360 qualche anno dopo), ci sono parecchie novità, più sulla quantità che sulla qualità ma qualche piacevole new-entry non manca. È il caso ad esempio di Alien Soldier, un run 'n' gun a scorrimento laterale sviluppato dalla mai troppo osannata Treasure. Come da tradizione si tratta di un titolo piuttosto difficile, ma non è l'unico. Giocando con molti dei prodotti inclusi in questa raccolta vi accorgerete di come si giocava all'epoca, sudando sette camicie e cancellando le impronte digitali a forza di premere sui tasti.




    Stesso discorso per un altro grandissimo classico di Treasure, Gunstar Heroes, precursore di titoli da sala giochi quali Three Wonderers e via dicendo. Un tripudio di proiettili e nemici, senza un attimo di pausa. Ovvio che al giorno d'oggi alcune delle soluzioni di gameplay usate all'epoca per "allungare il brodo" potrebbero farvi sorridere ma facciamoci qualche domanda. Sarebbero esistiti Tekken e Injustice senza Eternal Champions? Ci sarebbe stato un Einhander se non fosse stato sviluppato Bio Hazard Battle? E i moderni action-GDR sarebbero stati gli stessi senza Landstalker? E infine, avremmo atteso con così tanta ansia l'imminente Dragon Quest XI senza uno Shining in the Darkness sulla sua strada? Probabilmente sì, ma senza ombra di dubbio anche questi precursori hanno a loro modo contribuito alla nascita dei capolavori odierni.

    Ovviamente all'appello non mancano neanche i soliti noti, quei giochi che chi ha acquistato un Mega Drive in quel freddo inverno del 1990 si aspetta di rivedere per l'ennesima volta. Ecco quindi presenti all'appello i tre Golden Axe, altrettanti Phantasy Star a partire dal secondo capitolo, l'immancabile gruppo di Sonic The Hedhehog e gli immortali Streets of Rage. Immortali e ancora oggi incredibilmente divertenti da giocare, anche per la centesima volta.

    Mega_01

    Sword of Vermilion, anno 1989. Al timone del progetto il mitico Yu Suzuki, reduce dai successi di OutRun e After Burn

    Altrettanto divertente è Wonder Boy in Monster World. Se di recente avere acquistato il remake di The Dragon's Trap, in questo titolo (e in Wonder Boy III: Monster Lair, anch'esso incluso nella compilation), troverete gran parte dello spirito originale, oltre ad un gameplay che non dimostra affatto gli anni che si porta dietro.

    La carne al fuoco insomma non manca, ma come potete facilmente intuire non tutti i bocconi sono gustosi, anche per chi li apprezzò all'epoca. Ad arricchire l'esperienza originale ci pensano un po' di chicche extra che metteranno alla prova anche i retro-giocatori più navigati. Oltre ad un set di Trofei/Obiettivi nuovi di zecca, Sega Mega Drive Classics propone anche una generosa manciata di sfide aggiuntive che sembrano fatte apposta per far cadere i capelli a chi ne ha ancora qualcuno in testa.

    Che ne dite ad esempio di completare un intero livello di Streets of Rage senza raccogliere alcun tipo di arma o bonus? Magari preferite cimentarvi in Golden Axe affrontando due potenti scheletri con un Gilius Thunderhead al minimo dell'energia. Sono parecchie le sfide estreme di questo tipo incluse nella raccolta Classics e vi assicuriamo che portarle a termine tutte non sarà cosa facile. Non vi basta? Con un colpo di genio gli sviluppatori hanno anche previsto una modalità Specchio, che rovescia tutti i livelli di tutti i giochi, rendendoli di fatto quasi nuovi e più difficili da portare a termine anche per chi li ha completati decine di volte.


    Mega_03

    La stanza che fa da interfaccia nasconde varie sorprese. È anche possibile scegliere l'ora del giorno in cui giocare, cambiando l'illuminazione.

    Chiude il sipario di questa presentazione la modalità online. È possibile giocare in coop sulla stessa console, ma questo era il minimo sindacale, giusto? Esatto ma stavolta potrete farlo anche online, tra l'altro continuando a giocare coi vostri titoli preferiti mentre tenete la "connessione" aperta. Non male, vero? Per rendere ancora più moderna la cosa è stata inoltre inserita la possibilità di salvare in qualsiasi momento le partite, ma i veri uomini giocheranno com'è giusto che sia: utilizzando le vite che gli sono state assegnate e proseguendo da dov'è giusto che lo facciano.

    È buffo che Sega Mega Drive Classics esca proprio nel periodo in cui tutti stanno facendo un salto nella Detroit del futuro. Forse è un segno divino che ci chiede di rimanere comunque con uno sguardo rivolto al passato. Più facile comunque che sia una pura casualità.

    In ogni caso vale la pena acquistare questo ennesimo pacchetto per chi magari ha già preso le due precedenti compilation? Molto dipende dalla vostra passione per i classici o dalla smania da collezionismo. I "nuovi" titoli inclusi sono giusto un pugno ma abbastanza divertenti. Anche l'interfaccia e le missioni extra meritano un plauso per lo sforzo creativo quindi sì, per noi è un acquisto consigliato. Ora però vogliamo la stessa cosa per Saturn e Dreamcast.

    8 /10






    SEGA Mega Drive Classics: la recensione
    multiplayer

    Alcuni dei grandi classici SEGA per Mega Drive e Genesis arrivano sulla nuova generazione di console!<header class="article__header">

    </header>

    Scrivere la recensione di una raccolta di titoli storici come questa SEGA Mega Drive Classics non è mai semplice, soprattutto perché diventa impossibile, e sarebbe tra l'altro illogico provare a farlo, dare giudizi di merito sulla grafica o sul gameplay, facendo magari paragoni diretti tra le meccaniche di gioco dell'epoca e quelle di oggi. Inoltre è innegabile che a condizionare o meno il giudizio e un certo interesse per questi titoli possa essere il classico "fattore nostalgia", fermo restando che alcuni titoli non hanno perso fascino e divertimento nonostante gli anni sul groppone. Pertanto, come abbiamo fatto spesso in passato per produzioni analoghe, valuteremo più l'offerta complessiva che il valore di ogni singolo gioco.

    Una raccolta per tutti i gusti

    SEGA Mega Drive Classics propone il meglio della produzione dell'epoca d'oro dei 16bit, con oltre cinquanta giochi tra i più interessanti in assoluto pubblicati su SEGA Mega Drive e Genesis. Una volta caricata la raccolta, l'utente si ritrova all'interno di una cameretta arredata in stile anni '80-'90, con tanto di poster, stereo, televisore vecchio stampo e Mega Drive.

    In questo spazio personalizzabile è possibile accedere alle varie opzioni e, soprattutto, alla libreria dei giochi, ordinati ciascuno nelle loro custodie originali su uno scaffale. Come nel sogno più proibito - rimanendo ovviamente in ambito prettamente ludico - dei ragazzini dell'epoca. Avvicinando l'inquadratura si può quindi scartabellare tra decine di custodie per scegliere i titoli da provare. E da questo punto di vista c'è solo l'imbarazzo della scelta tra vecchi classici (e relativi sequel) prodotti da SEGA come Golden Axe, Sonic, Space Harrier II, Altered Beast, Shinobi 3, Comix Zone, Virtua Fighter 2 o la trilogia di Streets of Rage.


    SEGA Mega Drive Classics: la recensione


    E ancora, giusto per citarne altri, Shining Force, Wonder Boy III: Monster Lair, Wonder Boy in Monster World e Phantasy Star. A conti fatti non ci si può lamentare più di tanto dell'offerta, vista la quantità e qualità, anche se ad una attenta analisi, si nota l'assenza di altri titoli di un certo spessore di cui non comprendiamo la mancanza. Se sul "solito" Moonwalker si può anche soprassedere vista la situazione legata alla figura di Michael Jackson e a possibili problemi legali, lo stesso non si può per capolavori dell'epoca come Out Run, Super Hang On, Mystic Defender e After Burner, giusto per citarne alcuni.

    Forse, insomma, si poteva fare qualcosa di più per venire incontro agli appassionati di SEGA.
    Comunque sia, a seconda dei giochi, premendo la levetta analogica sinistra del pad è possibile selezionare la regione, mentre con i tasti dorsali superiori accedere a degli extra o al comando che consente di inserirli tra i propri favoriti.


    SEGA Mega Drive Classics: la recensione


    Buon adattamento

    Una volta scelto il gioco con cui ci si vuole divertire, la cartuccia si avvia nel Mega Drive digitale e le immagini iniziano a scorrere sulla televisione nella stanza virtuale. A quel punto si può decidere se giocare a schermo intero o con l'inquadratura sulla vecchia tv. Per rendere i giochi meglio fruibili ai giorni nostri sulle nuove console sono state implementate alcune funzionalità come i Trofei, la possibilità di salvare la partita in qualsiasi momento, andando quindi oltre il limitato numero di "continua" di alcuni giochi, e di configurare a piacimento i comandi del pad.

    E ancora, è stata inserita la possibilità di giocare online con una modalità multigiocatore con tanto di inviti diretti o matchmaking per selezionare compagni occasionali, e sfide 2Vs2, oltre a una classifica che tiene conto dei progressi in ciascun gioco. Al momento del nostro test non abbiamo registrato grossi problemi di accesso o fruibilità delle modalità.


    SEGA Mega Drive Classics: la recensione


    A queste aggiunte si uniscono poi una serie di opzioni relative alla parte tecnologica. Tutti i giochi sono stati ottimizzati per il formato 1080p, con la possibilità di usare dei bordi laterali selezionabili per adattare il loro aspect ratio 4:3 agli schermi 16:9, e l'aggiunta di alcune utili quanto funzionali opzioni grafiche, così da risultare più "digeribili" ai televisori attuali.

    Attraverso i settaggi si possono inoltre abilitare la modalità specchio, oppure alterare la grafica impostando una serie di filtri nell'apposito spazio "pixel scaling". A seconda di quanto scelto le immagini abbandonano il loro aspetto quadrettato in favore di colori più impastati, ma perdono anche di brillantezza e, secondo noi, fascino. Ma è questione di gusti. Gli stessi che possono convincere un utente a sborsare o meno i 29,99€ che servono per comprare la raccolta in digitale o su disco.


    SEGA Mega Drive Classics: la recensione



    Versione testata PlayStation 4

    Digital Delivery PlayStation Store, Xbox Store

    Prezzo 29,99 €


    7.5

     

    SEGA Mega Drive Classics è il tipico compendio pensato principalmente per i videogiocatori più nostalgici e per coloro che, anche per una questione di età, non hanno avuto modo di godersi alcuni grandi classici del passato e vogliono rimediare. Per queste categorie di utenti la raccolta può rappresentare un'occasione interessante per giocare (o rigiocare) a Sonic e altri titoli di spessore a 16bit sulle nuove console, comodamente seduti in salotto. Il tutto ad un prezzo tutto sommato non altissimo per questo genere di compilation. Per gli altri, invece, una produzione evitabile, non tanto per la sua qualità intrinseca, chiaramente, ma per un tipo di contenuto a cui non è fortemente interessato o che magari ha già fruito altrove.

    PRO

    • Buon adattamento tecnico
    • Interessante l'aggiunta di nuove funzioni
    • Tanti grandi titoli SEGA dell'era 16bit...

    CONTRO

    • ... ma mancano alcuni giochi storici
    • Il prezzo, seppur non eccessivo, per qualcuno potrebbe risultare egualmente alto



    [Modificato da li4m 28/05/2018 10:26]







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