Trovato accordo con Agenzia Entrate
Giancarlo Fisichella ha raggiunto un accordo con il fisco, che gli contestava la sua residenza a Montecarlo. Secondo quanto risulta all'Ansa il pilota di Formula Uno, dopo avere ricevuto una cartella esattoriale da 17,2 milioni di euro, dovrebbe versarne soltanto 3,8 in base al concordato stilato con l'Agenzia delle Entrate. Fisichella avrebbe già staccato un assegno da 1,4 milioni di euro.
Per il fisco si tratta ora di una storia chiusa che nasce come quella di tanti campioni, impegnati nelle gare in giro per il mondo: lo spostamento all'estero della residenza. Le casse dell'erario ottengono così un incasso milionario e il campione di Formula Uno, che ha pagato alla fine meno di quanto inizialmente richiesto, è tornato ad essere italiano a tutti gli effetti, anche sul fronte delle tasse. La vicenda parte dal 2000, quando il pilota che ora corre con la Renault, aveva scelto Montecarlo per la propria residenza. Il fisco aveva avviato una verifica e alla fine aveva inviato una cartella esattoriale con sei zeri: una richiesta di pagamento da 17,2 milioni di euro per cinque anni (1998-2002) di imposte dovute, comprensive di sanzioni e interessi. La scelta del campione di Formula 1 di dialogare con il fisco avrebbe consentito ai consulenti fiscali di ridurre decisamente quanto chiesto dagli ispettori delle Entrate, sia verificando i costi sostenuti, sia ottenendo le riduzioni previste dalla legge per chi concorda. In questo caso il fisco, a fronte di incassi certi e immediati, concede infatti una riduzione delle sanzioni.
Davanti alle richieste dell' Ufficio di Roma 4 dell'Agenzia delle Entrate gli esperti fiscali del campione avrebbero documentato i costi sostenuti da Fisichella come spesa di produzione del reddito, riuscendo così a farsi ridurre la maggiore imposta accertata di circa il 40 per cento. Dall'importo della cartella esattoriale, poi, sarebbero state tolte le imposte che Fisichella aveva già pagato all'estero e una ulteriore riduzione legata ad un compenso che - è stato poi verificato - non è stato effettivamente incassato dalla Jordan. Alla fine la maggiore imposta accertata sarebbe scesa da 9 a 2,7 milioni. Ancora più deciso il taglio delle sanzioni richieste. Dopo le ultime vicende che hanno riguardato i campioni del motociclismo Valentino Rossi e Loris Capirossi, la ''pax fiscale'' raggiunta tra Agenzia delle Entrate e Fisichella sembrerebbe fornire un'indicazione: con il fisco è meglio concordare.