00 04/12/2017 08:07

IL MILAN DI GATTUSO — Tutto strano, ma meritato. La partita infatti aveva mandato un messaggio da Benevento a Pomigliano d’Arco, distanza 41 chilometri: non è più il Milan di Montella. Se questo sia il Milan di Gattuso - e se tutto questo sia un bene o un male - non è ancora chiaro, ma di sicuro la squadra è diversa. Non necessariamente migliore o peggiore, diversa. Hanno segnato Bonaventura e Kalinic, entrambi in fase decisamente scura negli ultimi tempi con l’allenatore-Aeroplanino, e il Milan ha giocato una partita molto più difensiva del previsto. Molto meno possesso rispetto alle abitudini, tanto aiuto reciproco come piace a Gattuso e qualche momento di sofferenza sia in undici sia nell’ultimo quarto d’ora più recupero, quando Mariani ha espulso Romagnoli per doppia ammonizione. Gattuso in difesa è passato immediatamente a quattro, poi addirittura a cinque quando ha scelto Zapata per Suso. L’uomo è concreto e non si fa problemi se gli ultimi cinque minuti diventano un assedio del Benevento, che altri allenatori delle grandi non tollererebbero.

È concreto







Lo sai che mi diceva Lady D nel 79 prima di conoscere Carlo?
Arberto, quanno baci tu non c'hai na lingua c'hai n pennello mortacci tua