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[PSN] Tokyo Jungle

Ultimo Aggiornamento: 01/10/2012 11:25
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01/10/2012 10:29
 
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In un mercato composto principalmente da sparatutto, FPS, strategici e RTS, è bello notare che di tanto in tanto anche i publisher più importanti propongono al pubblico giochi sperimentali e di nicchia. Il Giappone sotto questo punto di vista vanta un parco di titoli "bizzarri" a dir poco enorme e negli ultimi tempi, grazie anche ad alcuni distributori indipendenti, abbiamo potuto giocare e ammirare alcuni di essi anche in occidente.
Sony, dal canto suo, sopratutto grazie alla piattaforma digitale PSN ha saputo far apprezzare ai nostri palati piccole gemme nipponiche come il puzzle "100-man ton no Bara Bara" per PSP, il raccapricciante "Siren: Blood Course" e "The Last Guy", folle titolo nella quale si devono scortare quanti più esseri umani sopravvissuti dentro una navicella durante un'invasione aliena. Oggi, dopo due anni dall'annuncio risalente al Tokyo Game Show 2010, si affaccia sul suolo europeo questo interessante Tokyo Jungle, titolo sviluppato dai Sony Japan Studios in collaborazione con i membri del team C.A.M.P.



Devo ancora giocarci, ma il titolo pare sia davvero una piccola perla.

Ovviamente per chi ama giocare a titoli che si scostano dai soliti giochi clonati all'infinito senza un briciolo di creatività.

Sviluppato da Sony Japan Studio (quindi non è nemmeno un team sconosciuto anzi tutt'altro) è una di quelle esclusive che tanto mancano al psn sony rispetto a quello microsoft.

Il gioco è molto particolare, vi posto qualche spiegazione in merito.

SETTING E IDEA BASE


Nell’immaginario di Tokyo Jungle l’uomo è scomparso dalla terra e la natura si è lentamente riappropriata dei suoi spazi, sottratti all’avanzata del cemento imposta dalle autorità della capitale nipponica.
La particolarità di Tokyo Jungle è il porre gli animali sotto i riflettori, trasformandoli da semplici comparse in una città abbandonata in veri e propri protagonisti, in grado di plasmare il gameplay in base alle razze e alle modalità di sopravvivenza di ognuna.
Proprio la sopravvivenza, quindi è al centro della vicenda, e Tokyo Jungle ne dà una rappresentazione cruda, diretta, a partire dagli artwork che introducono la particolare situazione, a base di palazzi abbandonati, strade ormai invase dai detriti e distese di asfalto ormai incrinato, dalle cui crepe la vegetazione cresce rigogliosa.
Tokyo Jungle non si sottrae nemmeno ad una rappresentazione della violenza che ricalca le leggi della natura, non nascondendo ne il sangue ne i comportamenti che portano invariabilmente verso la fine di una vita per prolungarne un’altra



GAMEPLAY


Dopo la rapida introduzione si verrà subito catapultati tra le vie di una Shibuya deserta, nel quale l’uomo non è più al vertice della catena alimentare da ormai un decennio, non prima però di aver scelto una tra le due modalità di gioco: in Sopravvivenza si dovrà far vivere il proprio esemplare il più a lungo possibile, cercando nel contempo di soddisfare dei criteri che il gioco proporrà all’utente sotto forma di obiettivi di difficoltà crescente, differenti per ogni tipologia di animale scelto.
Differente invece la modalità Storia, composta da episodi da sbloccare singolarmente che offriranno uno spaccato della vita di Tokyo nel prossimo futuro, nei quali si prenderà il controllo di un esemplare specifico, seguendo la sua evoluzione che, parallelamente, svelerà un passo alla volta ciò che realmente è accaduto in passato e che, quindi, ha decretato la fine dell’uomo e il ritorno della natura.
Inizialmente si potrà scegliere solo Sopravvivenza, partecipando quindi ad un tutorial lungo ed elaborato che illustrerà tutte le meccaniche di gioco, introducendole in modo molto semplice e mettendo subito a proprio agio il giocatore, rendendogli disponibili le due razze più comuni nell’immaginario collettivo: i cani e i gatti.
Verranno quindi mostrate le differenze sostanziali tra i predatori e gli erbivori, cacciatori carnivori i primi e scaltri esploratori i secondi, dando subito un assaggio del dualismo del gameplay, che si ricongiunge poi nelle fasi di controllo del territorio, nell’accoppiamento e nella procreazione, unico mezzo per poter continuare a giocare anche dopo il passaggio degli anni corrispondenti alla vita media di un esemplare.
Il tempo, infatti, è accelerato e il suo scorrere è dettato da una barra posta nella parte superiore dello schermo, utile a segnalare il passare degli anni in modo da capire quando è ormai necessario trovare una femmina con la quale poter dar luce a dei cuccioli, in modo da proseguire con la generazione successiva che, inoltre, erediterà parte degli attributi fisici relativi alla precedente.
Sempre con delle barre viene identificato lo stato di salute, la fatica e la fame, l’ultima delle quali è fondamentale poiché bisognerà necessariamente mangiare per riuscire a mantenere in perfetta forma l’animale che abbiamo scelto.
Proprio per mangiare sarà necessario andare a caccia, nel caso dei predatori, o in cerca di piante specifiche, se si è optato per un erbivoro.
In entrambi i casi, comunque, entra in gioco il sistema di combattimento che prevede l’uso di un tasto frontale per gli attacchi lievi, utili per indebolire un avversario e rompere la sua guardia, con il dorsale superiore destro che è invece deputato agli affondi, normalmente attacchi critici o letali se eseguiti con il giusto tempismo, segnalato grazie ad un indicatore a forma di morso che assume progressivamente una tinta rossa accesa.
In fase di difesa, invece, si potrà schivare inclinando rapidamente la levetta analogica destra, tentando di far scoprire un predatore troppo irruento che, andando a vuoto, permetterà di contrattaccare rapidamente, mettendolo in difficoltà.
Molto importante è comunque la stazza degli animali coinvolti e il loro numero: difficilmente un cane riuscirà ad avere la meglio su una zebra, imponente e pericolosa, sebbene erbivora, così come un cinghiale potrà scagliarsi all’attacco contro un gatto ma dovrà valutare se ricorrere ad una ritirata strategica se quest’ultimo chiamerà i rinforzi, coinvolgendo nello scontro numerosi suoi compagni di branco.
Il sistema di combattimento è quindi molto dinamico e reattivo, ben calibrato sulle varie razze e decisamente appagante, soprattutto quando c’è la possibilità di avvicinarsi di soppiatto sfruttando l’ambiente e chiudere un confronto ancor prima che sia iniziato ufficialmente.
Proprio in seguito ad una fuga, poi, emergono elementi stealth grazie ai quali sarà possibile interrompere il contatto visivo spostandosi in un vicolo laterale o entrando in un edificio crollato, per poi utilizzare ampie aree di erba incolta ed arbusti per nascondersi, con tanto di indicatore del pericolo ben visibile su schermo, espresso in percentuale in base al successo dell’operazione di depistaggio.




Inutile dire che a me il titolo ispira veramente tantissimo.
Stas procedo all'acquisto.

Max mi segui? [SM=x35307]
[Modificato da brughita 01/10/2012 10:29]
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01/10/2012 11:25
 
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Re:


Inutile dire che a me il titolo ispira veramente tantissimo.
Stas procedo all'acquisto.

Max mi segui? [SM=x35307]



Non mi mettete altre scimmie in testa abbiate pietà [SM=g1432559]

[Modificato da 19max80 01/10/2012 11:26]







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