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[News] I consumi restano in Italia, ma la produzione e i ricavi vanno all'estero

Ultimo Aggiornamento: 27/06/2013 17:40
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27/06/2013 12:21
 
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Rispondo qui a questo messaggio di un utente del forum, che ricordavo non proprio digiuno di nozioni di economia, ma che evidentemente le ha dimenticate.

Parto da questo articolo:


MILANO - L'Italia si allontana dalla ripresa. E la recessione si aggrava. Secondo le ultime stime del Centro studi di Confindustria si uscirà dalla crisi solo a fine anno, quando l'ultimo trimestre del 2013 segnerà un timido recupero dello 0,2%. A fine anno, però, il Pil calerà dell'1,9% contro l'1,1% atteso. Limite anche le stime di crescita per l'anno prossimo al +0,5% dal precedente +0,6%: "La ripresa è attesa nel quatro trimestre, non più in estate". A questo scenario drammatico, si aggiunge il crollo dei consumi che caleranno del 3% quest'anno e di un altro 0,3% il prossimo per arrivare a un -8,1% dal 2007.

La ripresa sarà però "lenta, soprattutto per il perdurare del credit crunch, la perdita di competitività di costo, gli ampi vuoti di capacità che si sono accumulati in molti settori industriali e le gravi difficoltà delle costruzioni". Dall'inizio della crisi sono stati persi 700mila posti di lavoro che potrebbero salire a 817mila l'anno prossimo. La disoccupazione, invece, salirà a fine anno fino al 12,4% (al 13,9% includendo la Cig), mentre nel 2014 potrebbe toccare il 12,7%: "Il tasso salirà anche a causa dell'aumento delle persone in cerca di lavoro che nel 2012 si è accentuato anche per la necessità di trovare nuove entrate per i bilanci familiari".

Alla fine di questa seconda recessione - che se verranno confermate le ultime stime durerà nove trimestri, tre in più rispetto alla precedente - "il livello del Pil sarà più basso del 9,2% raggiungendo valori inferiori del 2,2% ai minimi toccati nel secondo trimestre 2009". Per Confindustria, l'Italia ha toccato il fondo, "ma non ci sono ancora i germogli di ripresa che erano ben visibili nella primavera del 2009 e che sbocciarono in estate. Giusto a metà del 2013, sul finire del sesto anno della crisi, questo mazzo misto di evidenze sparse lascia solo intravedere l'avvio della risalita. Non costituisce solide fondamenta per prevederla".

A preoccupare Confindustria è anche la pressione fiscale salita al picco storico del 44,6% del Pil "e rimane insostenibilmente elevata nel 2014, specie quella effettiva al 53,4% sottratto il sommerso dal denominatore".Con l'aggiustamento dei conti, l'anno prossimo "ci sarà ulteriore sottrazione di risorse dal circuito domanda-produzione-debito". E "questo effetto sarà rafforzato dalle azioni del governo tutte orientate a promuovere la crescita, anche se rese molto selettive dalla scarsità di fondi", ma "comunque rilevanti per l'impegno e la tensione verso il traguardo di far ripartire il Paese". Tradotto: "Bene l'enfasi verso la crescita, ma le misure varate sono ancora molto limitate". Come a dire che ancora manca un piano.
(27 giugno 2013)



L'Italia è un paese che consuma tantissimo. Diciamo che questo tantissimo sia pari a 100.

Però sempre di più quello che consumiamo arriva dall'estero (anche da altri stati UE) e i nostri consumi diventano ricavi e utili fatti all'estero e tassati all'estero, imposte sul valore aggiunto pagate all'estero (si pensi a quando compriamo su amazon).

Ma soprattutto, il prezzo che pagniamo va a pagare lavoratori esteri, fornitori esteri, materie prime estere, ecc.
Anche perchè in Italia non produciamo più nulla di rilevante, con tante piccole medie imprese incapaci di competere e di innovare.

Insomma, possibile che dobbiamo arrenderci a vedere tutti i nostri risparmi fatti preda di catene di disribuzione francesi e spagnole?

E' un discorso complicato, se a qualcuno interessa parlarne, ne discutiamo.










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27/06/2013 12:26
 
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Wholly, io ne capisco meno di niente di economia, però non capisco una cosa su tutte.
Se la pressione fiscale così alta in Italia ha praticamente fatto si che i pochi soldi che girano, girano male e non contribuiscono al PIL a quanto pare...perchè non la si abbassa drasticamente?
Mi diranno che non si può, il debito pubblico e tutt sti strunzate, ma se fino ad oggi con una delle tassazioni più alte d'europa siamo arrivati a sto punto, io credo che non sia quello il problema più grande.
Qui si pagano ancora le accise per la guerra d'Abissinia...ma stiamo scherzando?
Prendiamo l'IVA.
Cosa comporterebbe a tuo avviso, o di chi ne capisce più di me, un abbassamento dell'IVA di 5 punti percentuali (esempio ad cazzum)?
[Modificato da drygo 27/06/2013 12:26]







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27/06/2013 13:36
 
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L'iva in europa si attesta tra il 19 ed il 21 %.... Ovviamente se abbassassero l'iva di 5 punti...cosa saggiamente impossibile...l'italia imploderebbe in2 mesi netti..

Nei primi 3 mesi del 2013 per una piccola variazione di % il governo ha perso circa 2 miliardi derivanti dall'iva!..soliti calcoli ad minchiam di persone incapaci.

Chiaramente non e' il problema dell'iva al 21% ma della gestione scellerata che ne fanno i gvernanti....con pagamenti ritardati,burocrazia anni 20 e magna magna generali...il tutto fa pesare tantissimo l'imposta su tutto il sistema industriale italico!

L'italia attualmente e' la puttana (usata) d'europa...e' Marcia! Gestita malissimo! Fatta di ladri ed ipocriti!....e se non avessimo delle risorse economiche nel territorio il mondo gia ci avrebbe abbandonato da dieci anni! E saremmo diventati l'africa!....ma comunque ci siamo molto vicini.

Solo un invasione e un azzeramento totale ci risolevva!
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27/06/2013 13:38
 
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se fosse questo il problema valerio sarebbe anche sopportabie la verita' e che le decisioni a livello politico che stanno prendendo per non sborsare di tasca propria soldi faranno si che fra qualche mese la protesta non sara' piu' tanto civile un avvisaglia e' stata gia' il cosidetto"serpico" l'annullamento forzoso del segreto bancario volto solo a favorire futuri prelievi bancari forzosi e di cui si assumeranno le responsabilita' fara' si che quelle che oggi sono solo decisioni reattive prese per ritorsione economica nei confronti della tassazione esasperante diventino una vera e propria "fuga" piu' o meno pubblica di capitali sempre aspettando le calende ottobrine teutoniche (altra mazzata se le previsioni saranno rispettate)
[Modificato da grizzly 62 27/06/2013 13:39]







"E quanno more er prete,
sonàno le campane,
piangono le puttane
e i loro protettori;
ma quando moro io
non voglio gesù cristi
ma solo gagliardetti
dei Fedayn teppisti"
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Re:
raffaeles1982@, 27/06/2013 13:36:

L'iva in europa si attesta tra il 19 ed il 21 %.... Ovviamente se abbassassero l'iva di 5 punti...cosa saggiamente impossibile...l'italia imploderebbe in2 mesi netti..

Nei primi 3 mesi del 2013 per una piccola variazione di % il governo ha perso circa 2 miliardi derivanti dall'iva!..soliti calcoli ad minchiam di persone incapaci.

Chiaramente non e' il problema dell'iva al 21% ma della gestione scellerata che ne fanno i gvernanti....con pagamenti ritardati,burocrazia anni 20 e magna magna generali...il tutto fa pesare tantissimo l'imposta su tutto il sistema industriale italico!

L'italia attualmente e' la puttana (usata) d'europa...e' Marcia! Gestita malissimo! Fatta di ladri ed ipocriti!....e se non avessimo delle risorse economiche nel territorio il mondo gia ci avrebbe abbandonato da dieci anni! E saremmo diventati l'africa!....ma comunque ci siamo molto vicini.

Solo un invasione e un azzeramento totale ci risolevva!




Ok
Soluzioni meno catastrofiche e decisamente più verosimili?
L'economia sta a 0
Tu devi darmi soldi affinchè io possa comprare qualcosa "made in italy", che è decisamente migliore, ma che costa quanto meno il triplo.
Quindi che facciamo?
Incentivi per produrre in Italia ed aumento di stipendi?
Secondo me è più catastrofico di un abbassamento delle imposte.







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27/06/2013 13:54
 
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Troppo complicata la situazione italiana.

La classe politca italiana di oggi e di ieri....con poche eccezioni in un paese democratico con senso civico e morale starebbe in galera in tronco!...escludendo forse alcuni giovani appena entrati..

Sono 5 mesi che parlano di soldi,stipendi,diarie,insulti,processi...palesi ed evidenti prese per il culo....ci hanno portato alla rovina totale...assieme alla classe piu ricca del paese che ovviamente ci sguazza in queste condizioni..

Le soluzioni attualmente non ci saranno...fin quando paghi 80 miliardi d'interessi di debito..che saranno 100 entro il 2015...



L'italia non ha soldi...e dove potrebbe recuperarli non lo fa..perche toccherebbe settori appartenenti alla casta..
La sola soluzione e' la guerra civile.
[Modificato da raffaeles1982@ 27/06/2013 13:58]
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27/06/2013 14:04
 
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I Cinesi....almeno ste merde di politici hanno smesso di dare la colpa ai cinesi!

Quando i cinesi per 20 anni vendevano a prezzi stracciati direttamente alle aziende Italiane....era tutto ok! Nessuno osava parlare..nessuno se ne sbatteva se gli operai lavoravano 90 ore alla settimana per due spicci..

Oggi che con l'evoluzione del commercio elettronico e l'industralizzazione asiatica i cinesi hanno capito che possono vendere direttamente al consumatore guadagnando molto di piu...tutti a lamentarsi dei cinesi..sfruttatori e destabilizzatori del mercato con prezzi fuorinconcorrenza!

Questa e' l'italia drygo...cosa vuoi migliorare....mi ripeto forse ta 50 anni avremo la ripresa.
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27/06/2013 14:08
 
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Re:
raffaeles1982@, 27/06/2013 14:04:

I Cinesi....almeno ste merde di politici hanno smesso di dare la colpa ai cinesi!

Quando i cinesi per 20 anni vendevano a prezzi stracciati direttamente alle aziende Italiane....era tutto ok! Nessuno osava parlare..nessuno se ne sbatteva se gli operai lavoravano 90 ore alla settimana per due spicci..

Oggi che con l'evoluzione del commercio elettronico e l'industralizzazione asiatica i cinesi hanno capito che possono vendere direttamente al consumatore guadagnando molto di piu...tutti a lamentarsi dei cinesi..sfruttatori e destabilizzatori del mercato con prezzi fuorinconcorrenza!

Questa e' l'italia drygo...cosa vuoi migliorare....mi ripeto forse ta 50 anni avremo la ripresa.




Allora, io non penso che la guerra civile sia l'unica soluzione a tutto.
Ma tu che lo pensi, stai facendo qualcosa, contattando qualcuno, per far si che avvenga?
No, capiamoci perchè parlare per parlare non serve a nulla.
Io credo che la guerra civile sarebbe l'unica cosa che possa vedere protagonisti i cittadini stessi in prima linea.
Ma chi la fa se non chi lo pensa?







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27/06/2013 14:15
 
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dobbiamo tornare all'era pre industrializzata

+0,5 -1,9 sottrazioni bilanci previsioni

A VANGARE!

come facciamo a consumare soprattutto prodotti italiani quando chi compra ha sempre meno soldi e chi produce è sempre meno competitivo per gettito fiscale & co.?

troppe persone sedute in poltrone e poche persone a sudare











"Insegui i sogni fino a quando li credi veri" 16/11/2011 & 21/07/2014
dalsbeer.blogspot.it
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27/06/2013 14:23
 
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Drygo io ho fatto tante battaglie..manifestazioni di ogni genere da quando avevo 15 anni...prendevo i "passaggi" autospot per andare a roma...fino alla manifestazione dello scorso anno a Roma....poi mi sono arreso perche non e' servito mai a nulla...anni e anni e siamo sempre circondati dalle solite merde..dalle solite ingiustizie..e va sempre peggio.quindi qualche tempo fa ho avviato la lunga trafila burocratica per non essere piu italiano!..e manca poco!
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27/06/2013 14:25
 
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Re:
raffaeles1982@, 27/06/2013 14:23:

Drygo io ho fatto tante battaglie..manifestazioni di ogni genere da quando avevo 15 anni...prendevo i "passaggi" autospot per andare a roma...fino alla manifestazione dello scorso anno a Roma....poi mi sono arreso perche non e' servito mai a nulla...anni e anni e siamo sempre circondati dalle solite merde..dalle solite ingiustizie..e va sempre peggio.quindi qualche tempo fa ho avviato la lunga trafila burocratica per non essere piu italiano!..e manca poco!




Come si fa a "non essere più italiano"?
[SM=x35301]
E comunque manifestazioni ne ho fatte anche io e tante nella mia vita.
A rivoluzione o guerra civile è tutt n'atu cazz proprio.







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27/06/2013 14:37
 
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Ho iniziato da quache tempo il cambio di cittadinanza ...britannica.
In realta' so x meta' belga.

Cioe' essere governato da Razzi proprio non ce la faccio..
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27/06/2013 14:42
 
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Re:
raffaeles1982@, 27/06/2013 14:37:

Ho iniziato da quache tempo il cambio di cittadinanza ...britannica.
In realta' so x meta' belga.

Cioe' essere governato da Razzi proprio non ce la faccio..




Quindi tu sarai uno di quegli italiani che scapperà appena ne avrà la possibilità?
E che poco prima di farlo cerca di aizzare gli altri alla guerra civile?
Potrei paragonarti a un personaggio...ma ultimamente s'è dato alla politica e non posso farlo
[SM=x35315]







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27/06/2013 14:57
 
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Ti ripeto che sono piu Belga che Italiano..

Io non scappo! Ho vissuto in gran parte d'europa per viaggi,studio,lavoro e solo in Italia ho visto calpestare i miei diritti in tutti i campi possibili!

Non ho problemi economici ne di famiglia ne personali...avrei sempre potuto sbattermene i coglioni standomene seduto a bordo piscina...facendo prima il figlio di papa' e poi starmene al fresco di uno studio gia avviato!

Invece a differenza di molti italiani che se ne sbattono dei loro diritti e del loro paese io mi son preso manganellate da qualsiasi forza armata italiana!

Poi ad un certo punto ho detto basta....vedere tanta gente che se ne sbatte..e aspetta sempre gli altri che facciano qualcosa...mi son detto ma chi me lo fa fare?

Quindi caro drygo ce ne fossero di mezziitaliani come il sottoscritto!
[Modificato da raffaeles1982@ 27/06/2013 15:01]
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27/06/2013 15:07
 
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Re:
raffaeles1982@, 27/06/2013 14:57:

Ti ripeto che sono piu Belga che Italiano..

Io non scappo! Ho vissuto in gran parte d'europa per viaggi,studio,lavoro e solo in Italia ho visto calpestare i miei diritti in tutti i campi possibili!

Non ho problemi economici ne di famiglia ne personali...avrei sempre potuto sbattermene i coglioni standomene seduto a bordo piscina...facendo prima il figlio di papa' e poi starmene al fresco di uno studio gia avviato!

Invece a differenza di molti italiani che se ne sbattono dei loro diritti e del loro paese io mi son preso manganellate da qualsiasi forza armata italiana!

Poi ad un certo punto ho detto basta....vedere tanta gente che se ne sbatte..e aspetta sempre gli altri che facciano qualcosa...mi son detto ma chi me lo fa fare?

Quindi caro drygo ce ne fossero di mezziitaliani come il sottoscritto!



L'autocelebrazione non mi è mai piaciuta.
Contento tu, amen.
Farommene una ratio.

Qualcuno meno catastrofico e disfattista e un pò più risolutivo a livello economico?
Io davvero non capisco perchè in un periodo di tale crisi, con gente che non riesce a mangiare e fruga nella mondezza, nonostante abbia un lavoro, non si applica una tassa patrimoniale a chi il piatto a tavola ce lo mette ed anche abbondante.
Dato che in una situazione del genere, molto verosimilmente, ci siamo finiti più per colpa sua che per colpa di quei poveri cristi succitati.

[Modificato da drygo 27/06/2013 15:07]







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27/06/2013 15:18
 
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www.blitzquotidiano.it/economia/cose-la-tassa-patrimoniale-significato-amato-wikipedia-...

Leggendo questo articolo, da ignorante quale sono, mi spiego perchè gli italiani che hanno i soldi, li spostano fuori.
Mi pare di capire che da noi la patrimoniale funzioni tassando gli investimenti di capitale, non i redditi.
Potrebbe essere una soluzione d'emergenza per rimetterci in carreggiata?







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27/06/2013 15:30
 
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Re:
drygo, 27/06/2013 12:26:

Wholly, io ne capisco meno di niente di economia, però non capisco una cosa su tutte.
Se la pressione fiscale così alta in Italia ha praticamente fatto si che i pochi soldi che girano, girano male e non contribuiscono al PIL a quanto pare...perchè non la si abbassa drasticamente?
Mi diranno che non si può, il debito pubblico e tutt sti strunzate, ma se fino ad oggi con una delle tassazioni più alte d'europa siamo arrivati a sto punto, io credo che non sia quello il problema più grande.
Qui si pagano ancora le accise per la guerra d'Abissinia...ma stiamo scherzando?
Prendiamo l'IVA.
Cosa comporterebbe a tuo avviso, o di chi ne capisce più di me, un abbassamento dell'IVA di 5 punti percentuali (esempio ad cazzum)?



Considera che l'iva è un fiume di denaro che arriva ogni mese allo stato, quindi sostituirla con altre imposte è un problema perchè non avrebbero la stessa periodicità.
Metteremmo in crisi la gestione di cassa dello stato.
Inoltre non c'è una risposta così immediata sui consumi, perchè non sono quei 3 punti percentuali che cambiano le scelte di risparmio dei consumatori.

Purtroppo la spesa pubblica è bloccata, perchè il nostro diritto amministrativo è tale per cui quello che ha promesso di pagare lo Stato è praticamente incontrovertibile.
Un diritto acquisito nei confronti della PA è praticamente sicuro. Un dipendente pubblico entra per concorso (in teoria) e non si può mandare via perchè l'ente a cui appartiene è fallimentare nella gestione. Al massimo, si può ricollocare in altra amministrazione.

I contratti pubblici? Blindatissimi pure loro, salvo pochissimi casi. Guarda cosa succede a Parma con l'inceneritore: sugli impegni presi non si può tornare.

Detto questo, il discorso è molto più ampio e non ci sono bacchette magiche...

Una cosa è certa: le imprese industriali stanno chiudendo in massa, mentre continuano ad aprire centri commerciali con negozi di grandi catene straniere e fioriscono i siti di vendite online con sede in altri paesi europei vicini (Slovenia, Francia, Germania).

Per me sono due le cose: o (ed è la soluzione che preferisco) si va verso una vera unione politica e fiscale dell'Europa, oppure si torna alle frontiere commerciali, ma sapendo che in vacanza all'estero non ci andremo più per 15 anni perchè il potere d'acquisto della nuova lira crollerebbe.

Di sicuro servirebbero dei dazi doganali contro le importazioni dai paesi esterni alla UE, peccato che la Germania (grande esportatrice) non li voglia, perchè ha paura di ritorsioni dei paesi in cui esporta.

Di certo è che sarebbe bello se cercassimo dei modi per preservare le produzioni italiane.

Per esempio, anche un bollino sui prodotti italiani (da definire) potrebbe aiutare i consumatori a puntare un po' di più sulla italianità.

Io nei centri commerciali, a vedere le varie catene di algtri paesi europei (carrefour, zara, h&M, kiabi, stradivarius, ecc.) mi sento male.
Possibile che non siamo capaci di riprenderci almeno il commercio, non dico la produzione?

Perchè non c'è un amazon italiano?












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27/06/2013 15:32
 
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Re:
drygo, 27/06/2013 15:18:

http://www.blitzquotidiano.it/economia/cose-la-tassa-patrimoniale-significato-amato-wikipedia-1393362/

Leggendo questo articolo, da ignorante quale sono, mi spiego perchè gli italiani che hanno i soldi, li spostano fuori.
Mi pare di capire che da noi la patrimoniale funzioni tassando gli investimenti di capitale, non i redditi.
Potrebbe essere una soluzione d'emergenza per rimetterci in carreggiata?



Le imposte patrimoniali gravano sulla ricchezza accumulata.

Le imposte sul reddito gravano sul reddito in un certo periodo.














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27/06/2013 17:40
 
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Re:
wholly, 27/06/2013 12:21:

Rispondo qui a questo messaggio di un utente del forum, che ricordavo non proprio digiuno di nozioni di economia, ma che evidentemente le ha dimenticate.

Parto da questo articolo:


MILANO - L'Italia si allontana dalla ripresa. E la recessione si aggrava. Secondo le ultime stime del Centro studi di Confindustria si uscirà dalla crisi solo a fine anno, quando l'ultimo trimestre del 2013 segnerà un timido recupero dello 0,2%. A fine anno, però, il Pil calerà dell'1,9% contro l'1,1% atteso. Limite anche le stime di crescita per l'anno prossimo al +0,5% dal precedente +0,6%: "La ripresa è attesa nel quatro trimestre, non più in estate". A questo scenario drammatico, si aggiunge il crollo dei consumi che caleranno del 3% quest'anno e di un altro 0,3% il prossimo per arrivare a un -8,1% dal 2007.

La ripresa sarà però "lenta, soprattutto per il perdurare del credit crunch, la perdita di competitività di costo, gli ampi vuoti di capacità che si sono accumulati in molti settori industriali e le gravi difficoltà delle costruzioni". Dall'inizio della crisi sono stati persi 700mila posti di lavoro che potrebbero salire a 817mila l'anno prossimo. La disoccupazione, invece, salirà a fine anno fino al 12,4% (al 13,9% includendo la Cig), mentre nel 2014 potrebbe toccare il 12,7%: "Il tasso salirà anche a causa dell'aumento delle persone in cerca di lavoro che nel 2012 si è accentuato anche per la necessità di trovare nuove entrate per i bilanci familiari".

Alla fine di questa seconda recessione - che se verranno confermate le ultime stime durerà nove trimestri, tre in più rispetto alla precedente - "il livello del Pil sarà più basso del 9,2% raggiungendo valori inferiori del 2,2% ai minimi toccati nel secondo trimestre 2009". Per Confindustria, l'Italia ha toccato il fondo, "ma non ci sono ancora i germogli di ripresa che erano ben visibili nella primavera del 2009 e che sbocciarono in estate. Giusto a metà del 2013, sul finire del sesto anno della crisi, questo mazzo misto di evidenze sparse lascia solo intravedere l'avvio della risalita. Non costituisce solide fondamenta per prevederla".

A preoccupare Confindustria è anche la pressione fiscale salita al picco storico del 44,6% del Pil "e rimane insostenibilmente elevata nel 2014, specie quella effettiva al 53,4% sottratto il sommerso dal denominatore".Con l'aggiustamento dei conti, l'anno prossimo "ci sarà ulteriore sottrazione di risorse dal circuito domanda-produzione-debito". E "questo effetto sarà rafforzato dalle azioni del governo tutte orientate a promuovere la crescita, anche se rese molto selettive dalla scarsità di fondi", ma "comunque rilevanti per l'impegno e la tensione verso il traguardo di far ripartire il Paese". Tradotto: "Bene l'enfasi verso la crescita, ma le misure varate sono ancora molto limitate". Come a dire che ancora manca un piano.
(27 giugno 2013)



L'Italia è un paese che consuma tantissimo. Diciamo che questo tantissimo sia pari a 100.

Però sempre di più quello che consumiamo arriva dall'estero (anche da altri stati UE) e i nostri consumi diventano ricavi e utili fatti all'estero e tassati all'estero, imposte sul valore aggiunto pagate all'estero (si pensi a quando compriamo su amazon).

Ma soprattutto, il prezzo che pagniamo va a pagare lavoratori esteri, fornitori esteri, materie prime estere, ecc.
Anche perchè in Italia non produciamo più nulla di rilevante, con tante piccole medie imprese incapaci di competere e di innovare.

Insomma, possibile che dobbiamo arrenderci a vedere tutti i nostri risparmi fatti preda di catene di disribuzione francesi e spagnole?

E' un discorso complicato, se a qualcuno interessa parlarne, ne discutiamo.



non ho capito sono io? A digiuno di nozioni di economia perche' ti ho chiesto se volessi reintrodurre il protezionismo?
Per me e' normale che nel paese delle barriere all' entrata non si siano sviluppate aziende nei settori "nuovi" dell' economia, basta guardare l' elettronica di consumo, e di conseguenza le aziende estere ci abbiano piano piano conquistato. Le tasse sono alte, le leggi sul lavoro pessime, le uniche aziende che si reggono sono quelle che nei decenni scorsi si sono consolidate e mantengono il mercato anche grazie ad una serie di barriere all' entrata che pero' danneggiano chi vuole partire da zero con nuove idee. Per me e' emblematico di questo paese come avessimo 3 case automobilistiche dalle grandi potenzialita' e poi ad un certo punto, quando la fiat ha avuto un boom, gli agnelli con la complicita' dello stato si siano mangiati la concorrenza interna comprando alfa e lancia che piano piano sono diventate sussidiarie con quote di mercato e prodotti sempre piu' ridicoli. Da noi puoi pensare di far partire da zero, ad esempio, una software house, tanto per restare in tema forum? Che molte aziende spostino la manodopera non specializzata all' estero succede ovunque ma questo e' un problema che accade in tutti i paesi avanzati e non e' l' origine di tutti i mali. Perche' non c' e' un amazon italiano o un auchan italiano? Dalla tu la tua risposta che sono curioso. Tra l' altro non capisco perche' mischi e confondi il discorso delle aziende italiani che non innovano ne producono piu' con quello della grande distribuzione in mano agli stranieri, sono due tematiche distinte.
Ci sono tanti problemi per le aziende italiane, soprattutto quelle che non sono sorrette da accordi statali chiari o occulti che ne garantiscono la vita. Un problema e' ad esempio il costo dell' energia, posso chiederti come la pensi sulla rinuncia al nucleare?
www.energrid-energia.it/prezzo-energia-elettrica-maggiore-per-le-imprese-italiane-rispetto-all%E2%...

Non so cosa dirti, se per te e' giusto reintrodurre le barriere doganali o altre maniere restrittive rimango basito.
Mettere un bollino sui prodotti italiani per cosa, per far leva sul "nazionalismo" in maniera ancora piu' ridicola di come fa la fiat? Non funzionerebbe, forse meglio obbligare le famiglie a comprare italiano [SM=x35391]
[Modificato da NewAdventuresInHi-Fi 27/06/2013 17:44]







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