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Draghi: «Tasse alte, penalizzate le famiglie»

Ultimo Aggiornamento: 15/12/2014 01:26
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14/12/2014 14:13
 
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Visto che si parla di imu, tasse, imposte patrimoniali etc., vorrei sapere cosa ne pensate di questa intervista a Draghi che imputa la crisi italiani alla pressione fiscale troppo alta su imprese e famiglie (ovviamente sul capita, se vogliamo considerare la prima casa e la prima auto come capitali da tassare)



Crescita interna: «L'economia italiana è trainata dall'Europa»
Draghi: «Tasse alte, penalizzate le famiglie»


«Ridurre le aliquote con i proventi della lotta all'evasione»



L'economia italiana che va bene ma solo grazie al traino dell'Europa, le tasse troppo alte che penalizzano famiglie e imprese, la riforma delle pensioni e la scelta di destinare il proprio Tfr alla previdenza complementare. Sono alcuni dei punti toccati dal presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi.


CRESCITA - L'economia italiana cresce, ma è solo grazie al buon andamento dell'Europa, trainata dalla Germania: occorre ora spingere la crescita interna. Questa la strada indicata da Draghi. Per il governatore «è necessario che alla crescita, finora per lo più indotta dal buon andamento delle economie europee e di quella tedesca in particolare, si sostituisca via via una crescita interna». Davanti alla platea del 13° congresso dell’Aiaf, Assiom, Atic-Forex, Draghi sprona, ancora una volta, ad avviare «un processo di aumento duraturo della produttività», che ristagna da metà anni Novanta. Occorre liberare le risorse materiali e soprattutto di capitale umano, in particolare giovane. Ci sono già segnali positivi, dice il governatore, «soprattutto nelle imprese più esposte alla concorrenza internazionale, ma è ancora difficile discernere con sicurezza l'effetto di cambiamento di natura strutturale da quello dei fattori» che si osservano normalmente nelle fasi di ripresa dell’economia.

DEBITO - «Il debito pubblico può essere ridotto significativamente in tempi brevi. Si deve puntare a un bilancio strutturalmente in pareggio» ha quindi sottolineato Draghi, aggiungendo che «una riduzione stabile del rapporto fra debito e prodotto interno lordo richiede due condizioni: crescita e riduzione della spesa». La ripresa in atto «crea condizioni anche per proseguire nel risanamento della finanza pubblica. Si deve resistere alla tentazione di spendere con leggerezza l'inatteso aumento del gettito fiscale».

TASSE ALTE - Un altro punto importante toccato da Draghi è stato quello delle tasse. «Il livello dell'imposizione tributaria in Italia è elevato - ha detto -. Penalizza le imprese e le famiglie che compiono il proprio dovere fiscale». Un livello che «in prospettiva va moderato» con i proventi della lotta all'evasione: «I frutti della lotta all'evasione devono trovare compensazione nella riduzione delle aliquote». Secondo Draghi inoltre «si può stimare che nel 2014 le entrate delle amministrazioni pubbliche siano cresciute di circa un punto percentuale del pil; aumenteranno ancora, secondo le previsioni, nel 2015».

PENSIONI E TFR - Per arrivare a una riforma delle pensioni «occorre uno sforzo di consapevolezza collettiva simile a quello che alla metà degli anni Ottanta e successivamente con gli accordi del 1992-93 portò il Paese, con decisioni sofferte ma lungimiranti sulla scala mobile, a infrangere la rigida spirale dei prezzi e dei salari» ha detto Draghi. Il governatore ha poi parlato della scelta da parte dei lavoratori circa la destinazione del proprio trattamento di fine rapporto. «L'impiego del Tfr nella previdenza complementare può comportare benefici considerevoli per i lavoratori - ha detto -. Il raggiungimento di pensioni adeguate richiede un'accumulazione su un ampio orizzonte temporale». In base a indagini recenti, dice il numero uno di Bankitalia, «i lavoratori continuano a sovrastimare ampiamente l'entità delle future pensioni; resta basso il grado di conoscenza degli strumenti della previdenza complementare».

BANCHE - Draghi ha poi parlato delle recenti operazioni di fusione tra istituti bancari. Le banche, ha detto, «sono oggi più forti in Italia e all'estero, ma vi è ancora spazio per operazioni di concentrazione che sprigionino sinergie con benefici per gli azionisti e per i clienti». Draghi ha auspicato che le fusioni portino vantaggi per i clienti: «Prezzi più bassi e migliore qualità dei servizi». «I gruppi nati dalle concentrazioni devono dimostrare di essere in grado di ridurre significativamente e rapidamente gli oneri per la clientela accelerando l'integrazione di strutture prima distinte - ha detto -. Il consolidamento dell'industria bancaria può e deve produrre una maggiore efficienza degli intermediari, non una minore concorrenza: deve tradursi in prezzi più bassi e migliore qualità dei servizi».








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PENDE
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14/12/2014 14:26
 
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penso che quello che Draghi dice sulle tasse, lo pensino tutti gli italiani

in concreto però è sempre stata una favoletta: si è sempre parlato di crediti recuperati dalla lotta all'evasione ma non si è mai sentito parlare di riduzione delle imposte (salvo in alcuni casi per mera propaganda elettorale)


per come la vedo io, sentendo varie campane in giro, stanno spingendo ancora di più le piccole imprese all'evasione quasi totale

mi spiego:

un muratore che conosco ha chiuso tutto; la partita iva ora ce l'ha il suo vecchio operaio con il primo che fa il procacciatore e lavora totalmente in nero, mentre il secondo al bisogno fattura qualcosa

un altro muratore l'ho visto con l'ape car; gli ho chiesto come mai visto che aveva poco tempo fa un grosso camion acquistato da poco e mi ha risposto che ha comprato il camion a 60000 euro usato con tutti i suoi risparmi ma gli faceva reddito e doveva dichiarare molto di più di quello che effettivamente incassava; l'ha subito venduto e si è comprato quel catorcio a poche centinaia di euro e fa tutto il nero che può, quasi per ripicca

la verità poi sta sempre nel mezzo ma una mano dai piani alti non te la danno di certo

aiutati che il ciel t'aiuta













Non è vero che le pago per farle venire a letto con me. Le pago per farle andare via dopo. (Marat Safin)

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14/12/2014 14:37
 
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Le tasse alte derivano da una concezione socialista dello stato, del forzare l'uguaglianza sociale attraverso un'alta tassazione.
Non credo proprio che tutti gli italiani la pensino come Draghi o non avremmo, dal 2010 ad oggi, percentuali bulgare per la sinistra a qualsiasi livello.

Non per scendere troppo nella politica ma penso che oramai il sistema di tassazione italiano sia troppo ingegnerizzato per poterci fare qualcosa. Lo stesso Renzi, che è di sinistra, si sta perdendo per strada tutti quelli più a sinistra di lui; sta facendo delle riforme liberali minime e lo fanno passare come il Ronald Reagan italiano.

Sinceramente, a livello personale, a me era venuto in mente di poter avviare una piccola attivita' privata ma facendo due calcoli e sentendo un po' di amici ho rinunciato a priori. Praticamente penso che sarei stato costretto a diventare un evasore quindi ho rinunciato senza rammarico e mi sono tenuto il mio lavoro a intermittenza con contratto interinale.

L' unica soluzione oramai è entrare come dipendente in qualche grande aziena oppure in un posto pubblico (ma oramai il posto pubblico e' oro colato e ci vuole una raccomandazione da parentela di primo o secondo grado :D). Oppure andare all'estero in qualche paese dove il mercato del lavoro e' veramente libero e la concorrenza e la liberta' d'impresa e' garantita.
[Modificato da NewAdventuresInHi-Fi 14/12/2014 14:38]







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PENDE
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14/12/2014 14:45
 
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non credo faccia differenza destra, sinistra o centro


arrivati sulla poltrona cambiano le parole ma i fatti rimangono immutati

un anno ti tolgono l'ici poi però non bastano i soldi e l'anno dopo ti raddoppiano l'imu

è un giochino che va avanti da troppi anni


il problema è sempre lo stesso: chi è povero è ancora più povero e chi è ricco è ancora più ricco

quello che sta nel mezzo sta diventando povero e qualcuno evade quel poco per restare in corsia e viene stangato al primo passo falso

il ricco ha sempre evaso ed evade ancora di più e non lo beccheranno mai; nei casi più unici che rari la si chiude a tarallucci e vino e ci sia accontenta degli spiccioli (vedi Pavarotti, Valentino Rossi, Maradona, ecc..)



è un sistema che non cambierà mai













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14/12/2014 14:55
 
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Se non e' un problema di destra o sinistra, visto che italia e' tutto pasticciato e confuso, perlomeno penso sia un problema di concezione liberale o sociale (o meglio socialista) dello stato.








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14/12/2014 15:57
 
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Le imposte patrimoniali, in un mondo con pochi ricchissimi e moltissimi poveri, sono sacrosante. Dovrebbero essere di più.

Però i tributi in generale sono sopportabili se di fronte hai uno Stato credibile, presente e serio.

Per il resto, le imposte elevate nel nostro paese sono figlie di decenni di gestione dissennata della pubblica amministrazione, prima su tutti punto il dito alla politica pensionistica, che era manifestamente insostenibile dagli anni 70 ma che è stata rivista definitivamente solo nel 2012, con 40 anni di ritardo...
Quando hai un debito di 2100 miliardi di euro devi pagarne il prezzo e la cosa terribile è che chi ha beneficiato della corrispondente spesa pubblica negli anni passati e si è arricchito, ora è il primo che punta i piedi di fronte alle patrimoniali.

Purtroppo il nostro è un paese che ha tanti pregi, ma che sconta da sempre (direi dai tempi dei romani) quella cultura clientelare e del primato della furbizia che ci porta a fenomeni di corruzione a ogni livello.

Non è un topic su questo forum il posto ideale dove discutere di temi così complicati, io stesso nonostante abbia avuto il privilegio di poter studiare almeno in parte certe tematiche, non me la sento di formulare conclusioni di poche righe.










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14/12/2014 16:06
 
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Nemmeno io me la sento di riversare il mio odio in poche righe.
Per tanto faccio.
Faccio il mio. Faccio l'animale... sopravvivo con le MIE regole in sta jungla appunto. [SM=x35279]

Dico solo che i ladri sono ovunque, ma ad altre latitudini e longitudini sono più furbi. Rubano poco alla volta per permettere al paese di avere comunque un futuro e rubarsi sempre la loro fetta anche un domani.
Qui invece sono ingordi, avidi e impazienti. Vogliono mangiare a più non posso subito. Il paese non ha di certo futuro e un domani si troveranno col culo per terra pure loro perchè non ci sarà più nulla da intascarsi.

Tempismo e lungimiranza, due concetti oscuri nel belpaese, sia nel bene che nel male. Non sanno poprio dove stanno di casa.
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14/12/2014 17:32
 
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wholly, 14/12/2014 15:57:

Le imposte patrimoniali, in un mondo con pochi ricchissimi e moltissimi poveri, sono sacrosante. Dovrebbero essere di più.



Beh questo e' un classico pensiero da dottrina socialista, puo' essere sacrosanto per te ma in tanti paesi che hanno una cultura liberale e' una dottrina accantonata, altro che sacrosanta.

Inoltre ho seri dubbi che sia giusto o sacrosanto considerare la prima casa, o un veicolo vecchio e il cui proprietario ha solo quello intestato, come "patrimoni" su cui esigere tasse.
Non parliamo poi di altre tasse come il canone rai dove si e' rimasti agli anni '60 quando la tv era monocanale ed era necessariamente servizio pubblico a monopolio statale mentre oggi e' un mero servizio commerciale.

Purtroppo se allarghi la presenza statale in ogni campo e' fisiologico che dilaghino la corruzione ed il clientelismo, ma soprattutto che queste pratiche rimangano praticamente impunite non essendoci concorrenza ne' libero mercato. E non e' una cosa che e' successa solo in italia ma in tutto il mondo le cose sono andate in questo modo.

Le imposte patrimoniali come le abbiamo noi adesso colpiscono tutti i ceti, soprattutto quelli medi e quelli che galleggiano al di sopra della poverta', e pretendono tasse su beni primari; pensare di erodere la ricchezza delle classi abbienti per ridistribuirla, attraverso l' azione dello stato, alle persone che ne hanno bisogno, secondo me e' semplicemente una dottrina socialista che non funzionera' mai e portera' solo ad ulteriori ingiustizie, cosi' come ad un appassimento ulteriore della situazione economica e vedremo che chi stara' bene saranno quelli che hanno accumulato o nascosto ricchezza o chi ha la fortuna di essere gia' entrato in un posto statale.

Comunque non e' che lo dica io, l' imposizione patrimoniale ha avuto un forte declino negli ultimi 30 anni in tutti i paesi che poi hanno avuto uno sviluppo economico (corea del sud, francia, germania, olanda, canada etc.) non parliamo poi degli stati uniti.

PS
ho fatto un piccolo scherzetto, l' intervista di Draghi e' vecchia di piu' di 7 anni, risale al tempo in cui era governatore della banca d'italia e al governo c'era berlusconi. Ho dovuto solo cambiare qualche data e aggiornare un paio di riferimenti :D
Le cose sono rimaste IDENTICHE, Draghi e' andato via dall' italia e ha continuato a ripetere le stesse cose ma penso che oramai si sia stufato.
[Modificato da NewAdventuresInHi-Fi 14/12/2014 17:33]







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15/12/2014 01:26
 
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gli italiani vorrebbero le tasse basse e continuare a sollazzarsi come succede oggi. Al netto di operazioni di debito shock, per abbassare le tasse bisognerebbe tagliare privilegi incrostati in 40 anni di politica.
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