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FIFA 18 - News, Rumors e Commenti

Ultimo Aggiornamento: 30/09/2017 11:05
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FIFA 18 voto 9... per me è da 10... e precisiamo senza dover editare nulla
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real madrid-psg




bayern-man utd




man utd-man city




trattative mercato modalità carriera








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08/09/2017 12:04
 
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Belle le trattative ma non vorrei che alla lunga venissero a noia... Ma saranno per tutti gli acquisti o solo per i giocatori importanti? C'erano news al riguardo?
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08/09/2017 12:22
 
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Re:
Fuuuuu, 08/09/2017 12.04:

Belle le trattative ma non vorrei che alla lunga venissero a noia... Ma saranno per tutti gli acquisti o solo per i giocatori importanti? C'erano news al riguardo?




puoi decidere


L'introduzione delle decisioni interattive permette di trattare in prima persona con l'altro club e con i rappresentanti dei calciatori, compresi allenatori e procuratori, nel tentativo di aggiudicarti il giocatore che ti interessa. È possibile inoltre delegare le trattative al proprio assistente dal nuovo hub mercato, nel caso in cui non si vogliano condurre direttamente.








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08/09/2017 12:24
 
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Ecco perfetto, ne farò una o due e poi ampi poteri all'assistente! :asd:
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08/09/2017 12:36
 
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Dai video una cosa che noto - e sono pure a vel normale quasi sicuramente - è che i giocatori non muovono le gambe a 200 all'ora.
Mi pare di notare però tagli nel campo un po' troppo esagerati, con il giocatore che si mangia troppo velocemente porzioni di campo; i tagli in diagonale sono un punto debole di fifa.

Per il resto è inutile ribadire la merdosità del gioco in assistito. Non voglio offendere nessuno, ma come si fa divertirsi o esultare con i comandi assistiti non lo capirò mai nemmeno ad 80 anni.
[Modificato da LoO 08/09/2017 12:37]
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08/09/2017 12:44
 
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Neanche in semi? [SM=g1439199] :lol: :lol: :lol:
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08/09/2017 18:14
 
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Forse no [SM=x3065266]
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09/09/2017 12:25
 
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nella notte aggiornamento dello store microsoft, demo anticipata al 12

quindi probabilmente potremmo già averla lunedi con account NZ












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09/09/2017 13:16
 
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:banana:
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09/09/2017 18:17
 
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Ci sarà di nuovo la possibilità di giocare la carriera con una squadra personalizzata?
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09/09/2017 19:38
 
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Re:
li4m, 09/09/2017 12.25:

nella notte aggiornamento dello store microsoft, demo anticipata al 12

quindi probabilmente potremmo già averla lunedi con account NZ





Probabilmente su One uscità prima che su PS4.

Ma su One si deve avere il live attivo per scaricare la demo? A me è scaduto da mesi....


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09/09/2017 20:19
 
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Non so su one, ma su ps4 ho scaricato la demo di pes senza abbonamento...
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10/09/2017 13:11
 
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DA SPAZIOGAMES
Mancano ormai poche settimane all’uscita di Fifa 18, titolo come ogni anno attesissimo dagli appassionati di calcio. Come sempre, l’E3 di Los Angeles è servito per svelare ufficialmente il titolo e mostrare le principali novità di gameplay ed Agosto è stato completamente dedicato a Fifa Ultimate Team, ormai trattato quasi come un gioco a parte. L’assenza di notizie dalla Gamescom aveva preoccupato gli appassionati delle altre modalità ma, negli scorsi giorni, sono iniziate ad emergere tutte le novità per le licenze, la carriera allenatore e per la seconda stagione di The Journey. Abbiamo quindi provato a raccoglierle per fare il punto della situazione sul titolo.

Nuove trattative
Dopo aver permesso la creazione di The Journey, il motore grafico Frostbite arriva in soccorso anche della carriera allenatore: su Fifa 18 infatti, durante il calciomercato, saremo protagonisti in prima persona delle varie trattative, incontrando nel nostro ufficio i vari calciatori, procuratori e presidenti delle altre squadre, un modo per rendere le negoziazioni più simili a quelle reali. Ea è poi intervenuta per dare maggiore profondità alle varie sessioni di scambi, aggiungendo la possibilità di contribuire all’ingaggio di un giocatore mandato in prestito, gli accordi con i giocatori in scadenza e l’inserimento delle clausole rescissorie. In sede di trattative si potrà finalmente blindare i propri migliori giocatori dietro clausole stellari o trasformarsi in novelli sceicchi e fare shopping nelle migliori squadre del continente. Gli sviluppatori hanno infine promesso miglioramenti sull’IA che gestisce le squadre avversarie, ora più attente in fase di trattativa: il tutto dovrebbe servire ad evitare le situazioni viste su Fifa 17, con lo United a comprare tutti i migliori attaccanti e la Juventus pronta ad investire soltanto nel reparto difensivo.

Filmati dinamici
Avete appena realizzato il colpo dell’estate strappando quell’attaccante inseguito da mezza Europa? Avete appena vinto la Coppa del Mondo o la Premier League? Il vostro difensore è stato nominato miglior giocatore del mese? Nei vecchi Fifa tutte queste notizie si traducevano in delle semplici schermate, spesso ignorate dalla maggior parte degli utenti. Su Fifa 18 assisteremo a dei veri propri filmati per celebrare questi traguardi, altro modo per rendere più reale la carriera allenatore.

Più campionati per Il Viaggio
The Journey è stata forse la novità più importante di Fifa 17, con milioni di giocatori pronti a seguire le gesta di Alex Hunter, giovane promessa del calcio inglese impegnato nella sua prima stagione tra i professionisti. Una delle critiche rivolte a questa modalità era l’impossibilità di spostarsi in altri campionati, rimanendo relegati in Premier League. Su Fifa 18 potremo finalmente cambiare aria, portando il nostro talento in una di queste squadre: Atletico Madrid, per sfidare in prima persona il nostro idolo Cristiano Ronaldo, Bayern Monaco, affidandoci agli insegnamenti di Carlo Ancelotti, PSG, per finire nella squadra più chiacchierata dell’estate o Los Angeles Galaxy, per diventare il volto della MLS, campionato sempre più in crescita negli ultimi anni.

Personalizzazione di Alex Hunter
Oltre all’impossibilità di spostarsi dall’Inghilterra, la prima stagione di The Journey era stata criticata per l’inutilità dello stipendio ricevuto e la mancata personalizzazione di Alex Hunter, rendendolo uguale a quello di tutti gli altri giocatori. Su Fifa 18 tutto questo è stato finalmente risolto: no, non potremo ancora modificare le sue caratteristiche fisiche ma potremo intervenire sull’abbigliamento, sul taglio di capelli e sui tatuaggi, sbloccabili raggiungendo determinati traguardi durante la nostra avventura.

Nuovi personaggi e scelte multiple
Ad accompagnare la stagione di Alex Hunter troveremo un cast stellare di atleti, da Cristiano Ronaldo fino ad arrivare a James Harden, uno dei giocatori più famosi della NBA e testimonial di NBA Live. Questi personaggi ci accompagneranno e ci metteranno di fronte a decisioni difficili, con gli sviluppatori che hanno promesso scelte multiple che cambieranno il corso della storia. A differenza dello scorso anno potremo poi impersonare anche altri personaggi: possibile qualche flashback per ripercorrere la storia del nonno, grande campione del passato e mentore del giovane Alex?

Il ritorno di Fifa Street?
Durante la scorsa Gamescom era circolato in rete il filmato di una partita 4vs4 in un campetto di strada: impossibile non far volare la mente a Fifa Street, brand amatissimo dal pubblico ma ormai da lungo tempo scomparso dai radar, con rumors su un possibile ritorno che ricompaiono ogni anno. Anche su Fifa 18 non potremo però rigiocare questa modalità: il video si riferivà infatti ad uno spezzone di The Journey, con Alex Hunter impegnato in una partita nelle favelas di Rio durante il fine stagione. Notizia che deluderà molti ma sembra quasi un teaser di cosa potremo vedere in futuro: il ritorno di Fifa Street non è mai stato così vicino.

Nuovi stadi e licenze
Durante il mese di Luglio ha iniziato a circolare sul web una notizia clamorosa: in Fifa 18 sarebbero state aggiunte la Dacia Arena, campo da gioco dell’Udinese, e il Mapei Stadium, casa del Sassuolo. Queste aggiunte avrebbero affiancato quelli già presenti nei vecchi Fifa, portando a 5 il numero degli stadi del gioco. Come prevedibile, questa notizia si è rivelata priva di ogni fondamento. Non ci sono infatti novità per il nostro paese che, anche per Fifa 18, non potrà godere né di nuovi stadi né della licenza della Serie A, chiamata ancora tristemente Calcio A. A tutto questo si aggiunge la diversa situazione negli altri paesi, con EA di stringere accordi e portare la grafica ufficiale di Premier League, Bundesliga, Liga Santander, MLS ed EFL. Diverso il discorso per gli stadi, dove anche all’estero la situazione è lontana dalla perfezione: se arrivano il Wanda Metropolitano dell’Atletico, lo Stubhub Center dei Galaxy e gli stadi delle neo promosse in Premier, sono da segnalare la perdita del Signal Iduna Park del Borussia Dortmund, del Mestalla del Valencia e l’assenza, per il secondo anno consecutivo, del Camp Nou, uno degli stati più celebri al mondo. Per quanto riguarda le licenze invece, da segnalare l’arrivo della nazionale islandese dopo le polemiche degli scorsi anni.

Coppa del Mondo
Fifa 18 è anche il capitolo che ci accompagnerà verso i Mondiali di Russia 2018. Durante l’ultima conferenza per gli azionisti è stato rivelato che ci saranno di sicuro novità durante il corso dell’anno. Al momento non sappiamo ancora le idee di EA, è possibile comunque aspettarsi un gioco stand alone dedicato alla manifestazione e qualche DLC per Fifa 18, sulla falsariga di quanto già visto ai tempi di Fifa 14.


















FIFA 18 FIFA 18 FIFA 18 FIFA 18 FIFA 18 FIFA 18+26


Le ultime novità emerse hanno permesso di far luce sugli ultimi aspetti di Fifa 18. Se il titolo riuscisse a mantenere tutte le promesse, Fifa 18 potrebbe diventare il capitolo più ricco di sempre, con la seconda stagione della storia di Alex Hunter in giro per il mondo e una carriera allenatore finalmente un minimo rinnovata









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per chi lo ha acquistato in digitale da oggi è possibile iniziare il download





web app e app companion per l'ultimate team in uscita 21 e 22 settembre








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Re:
li4m, 19/09/2017 12.26:

per chi lo ha acquistato in digitale da oggi è possibile iniziare il download





web app e app companion per l'ultimate team in uscita 21 e 22 settembre




scusa li4m ma te da quando puoi giocarci? io ho preso la Ronaldo edition e la posso andare a prendere tre giorni prima in mediaworld









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A me dà download disponibile dal 27







Sono per la chirurgia etica, bisognerebbe rifarsi il senno.



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Re: Re:
buffon1975, 19/09/2017 13.10:



scusa li4m ma te da quando puoi giocarci? io ho preso la Ronaldo edition e la posso andare a prendere tre giorni prima in mediaworld




chi ha la ronaldo o la icon edition digitale può giocarci già dal 26







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Re:
li4m, 19/09/2017 12.26:

per chi lo ha acquistato in digitale da oggi è possibile iniziare il download





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OTTIMO!
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a me dice scaricabile il 23 e dal 25 già ci posso giocare (vivo alle canarie) può essere che in spagna lo danno un giorno prima...boh
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patch day one già disponibile per chi ha il gioco

dimensione 1.08 gb









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Re:
li4m, 20/09/2017 09.49:

patch day one già disponibile per chi ha il gioco

dimensione 1.08 gb






questa è la differenza tra le due case produttrici di games esce il gioco già con una patch che va a sistemare tutti gli errori riscontarti dagli utilizzatori della BETA :ok:









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20/09/2017 11:07
 
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ma perché chi ha x-box one può giocare da domani?









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20/09/2017 11:09
 
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Re:
buffon1975, 20.09.2017 11:07:

ma perché chi ha x-box one può giocare da domani?



anche su pc puoi gicoare da domani usando il sevizio ea access








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20/09/2017 13:13
 
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Re: Re:
Pinturicchio10, 20/09/2017 11.09:



anche su pc puoi gicoare da domani usando il sevizio ea access



che consiste in cosa? :?:









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21/09/2017 06:58
 
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Fifa 18: la Recensione | Di nuovo in campo con EA
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La febbre dei giochi calcistici non sembra volersi fermare. Ogni anno, nonostante le polemiche su ogni capitolo uguale al precedente, Fifa riesce a sbriciolare ogni record di vendite, tra demo in grado di mettere in crisi gli store digitali e isterie degli utenti pronti a girare decine di negozi per assicurarsi una copia in anticipo. Dopo un anno positivo, con il gioco che ha iniziato ad esplorare il mondo dell’esports, FIFA 18 è chiamato a confermare e migliorare una formula ormai rodata, sarà riuscito nell’impresa?

Gameplay

Iniziamo facendo un leggero passo indietro, al momento del rilascio della demo. Su queste pagine scrivevamo che la demo non era rappresentativa del gioco completo e che molte cose sarebbero cambiate con la release finale. Dopo aver provato FIFA18 per quasi una settimana possiamo confermare, in parte, quanto detto: se infatti la fase difensiva risulta più facile da gestire, lo stesso non si può dire dei portieri. Andiamo con ordine però, iniziando con la vera novità sostanziale di FIFA 18, il nuovo motore delle animazioni. Fino allo scorso anno le animazioni erano gestite ogni 5 frames, l’equivalente di ogni passo dei vari calciatori, con il risultato di assistere a un gameplay volutamente non responsivo al 100%, con gli attaccanti che non tiravano nel momento esatto della pressione del tasto e con il dribbling che, a causa di questa variabile, era diventato poco usato nelle grandi competizioni. Tutto questo, in FIFA 18, è stato finalmente modificato, le animazioni sono ora calcolate dopo ogni singolo frame e il gioco diventa estremamente più fluido e responsivo. I benefici maggiori si avvertono in particolare nel dribbling, ora tornato arma importante per gli attaccanti. I giocatori più tecnici, i vari Messi e Neymar per intenderci, ora possono utilizzare le proprie doti tecniche per far ammattire i difensori, con velocissimi cambi di direzione con il pallone attaccato ai piedi.

Proprio la tecnica sembra essere stata messa sotto i riflettori da parte di EA, con gli sviluppatori canadesi che hanno cercato di smentire le voci che vorrebbero il loro titolo adatto solo ai giocatori veloci, tanto amati dagli inglesi su FUT. A differenza di quanto visto negli scorsi capitoli, però, avere giocatori in grado di trattare il pallone a centrocampo è fondamentale per giocarsela ad alti livelli, con le differenze che si notano soprattutto nei passaggi: è capitato infatti di sbagliare abbastanza clamorosamente questo fondamentale con giocatori dallo scarso tasso tecnico, quando invece uno come Kroos sarebbe riuscito a far arrivare alle punte il pallone senza particolari problemi.
Anche nel controllo palla si notano queste differenze, con alcuni giocatori che si allungano troppo il pallone perdendo miseramente il possesso. Il risultato è quello di assistere sì a una manovra veloce ma senza l'effetto ping pong dei precedenti capitoli.
Grande attenzione è stata poi dedicata all’IA: uno degli storici punti migliorabili di FIFA. Già lo scorso anno gli sviluppatori avevano iniziato a lavorare sulla manovra dei giocatori, con i compagni di squadra che attaccavano gli spazi e offrivano linee di passaggio sicure, ma a differenza dello scorso capitolo, dove l’IA funzionava a fasi alterne, i giocatori che attaccano alle spalle i difensori sui cross quest'anno cercano di non finire in fuorigioco e offrono diverse linee di passaggio, con una manovra di gioco estremamente più dinamica e varia.

Grande lavoro è stato fatto anche nella gestione del tasso di sfida offerto dall'avversario virtuale, fino all'anno scorso un autentico robot incapace di sbagliare ai livelli di difficoltà più alti. Su FIFA 18 la CPU è stata infatti resa molto più umana, dando la sensazione di trovarsi di fronte a un avversario in carne e d’ossa. Attenzione però, le partite non sono diventate più facili, sono solamente di una difficoltà diversa rispetto a prima. Dimentichiamoci di un computer in grado di gestire il pallone per tutti i 90 minuti senza commettere errori, ora ci troveremo ad affrontare un avversario in grado di punire i nostri buchi difensivi, di pressare al momento giusto e addirittura di passarsi il pallone nelle situazioni di 2vs1 contro il portiere, comportamento tipico degli utenti online ma mai visto in passato nelle partite in locale. A fronte di questi miglioramenti in fase offensiva, EA ha scelto la strada opposta per la difesa che subisce ora molti meno interventi da parte dall’IA. FIFA 17 è dunque un ricordo, perchè FIFA18 torna a dare importanza all’abilità del giocatore, nel bene e nel male. Senza la CPU a coprire i vari errori, lasciare troppi spazi al gioco avversario diventa un errore spesso fatale e non sarà raro assistere a partite ricchissime di gol. Ad aiutare gli attaccanti troviamo poi il grande lavoro svolto sui cross, tornati a essere un’arma sfruttabile durante gli incontri.

Il timore, dopo la prova lo scorso Giugno, era di rivedere un ritorno ai fasti di FIFA 14, in cui un giocatore come Mandzukic sarebbe stato assolutamente inarrestabile. Fortunatamente, su FIFA 18, la situazione è molto meno tragica del previsto, con i cross efficaci ma solo contro difensori di scarso livello o mal posizionati: pensare di segnare a ogni cross contro Juventus o Real Madrid, due tra le migliori squadre sul gioco aereo, è lontanissimo dalla realtà dei fatti. Come dicevamo all’inizio, però, FIFA 18 non è perfetto, e un passo indietro si nota proprio nei portieri. Dopo quanto visto su Fifa 17, con gli estremi difensori che commettevano molti meno errori rispetto ad alcuni capitoli precedenti, quest'anno si torna indietro con un leggero passo falso che non ci saremmo aspettati.

I portieri si sono dimostrati abbastanza sicuri nelle conclusioni da dentro l’area di rigore, mostrando dei buoni riflessi, ma bisogna fare il discorso inverso per i tiri scoccati da grande distanza. In particolare, quelli a giro, che si insaccano con una facilità disarmante. È chiaro che su questo aspetto si concentreranno le attenzioni degli sviluppatori nel primo update, o migliorando il posizionamento dei portieri o depotenziando l’efficacia delle conclusioni da fuori. La grossa sfida per EA sarà intervenire solo in questo campo, senza modificare sostanzialmente un gameplay che è migliorato tanto e che premia diverse categorie di giocatori, ma non quelle veloci, tanto amate dal pubblico quanto mal sopportate dalla simulazione.

Passiamo alle cose formali

Ricca, come da tradizione, l’offerta di modalità offline e online. Iniziamo parlando della carriera, un tempo modalità regina e ora relegata quasi in una posizione di secondo piano. L’attenzione degli sviluppatori si è concentrata sulle trattative, irrealistiche nei capitoli precedenti. Da quanto visto, sembrerebbero scongiurate le situazioni viste negli scorsi anni, con i vari team che ammassavano talento in posizioni ben coperte in rosa, preferendo stavolta intervenire sui reparti più scoperti. Il calciomercato diventa anche più interattivo vista la presenza di trattative in tempo reale permesse dalle potenzialità del Frostibite. Una volta che decideremo di acquistare o vendere un giocatore, la scena si sposterà nei nostri uffici dove dovremo discutere i termini dell’accordo con il presidente dell’altra squadra e con l’agente del giocatore. Qui potremo formulare le nostre proposte, introducendo anche la possibilità di bonus sulla rivendita futura e ascoltare le varie richieste che ci arriveranno, dall’alzare l’offerta dello stipendio all’inserire un bonus legato alle presenze. Nel caso in cui saremo interessati a un giocatore con una clausola rescissoria, novità per la serie, potremo decidere di scavalcare le volontà del club e trattare direttamente con l’interessato, trasformandoci in novelli sceicchi pronti a fare shopping in giro per l’Europa. Una volta acquistato il giocatore, o raggiunto un altro obiettivo importante come la vittoria in campionato o coppa, potremo assistere a un breve video in presenza della stampa, in maniera simile a quanto avviene nella realtà. EA ha poi introdotto la possibilità di accordarsi con i giocatori a mercato chiuso e affrontare diversi nuovi skill game per migliorare le abilità della nostra rosa. Peccato per la mancanza di una componente manageriale più marcata, potendo intervenire sulle finanze del club, e una gestione più profonda della rosa, magari dando la possibilità all’utente di impostare diverse formazioni in base alla difficoltà dell’avversario, utile per chi non ama intervenire di continuo. Poche invece le novità dedicate al Pro Club, con un nuovo sistema di progressione che permetterà di sviluppare in contemporanea più ruoli.

Ultimate Team

Come ogni anno, modalità regina di FIFA resta Ultimate Team, vera gallina dalle uova d’oro per EA, sempre pronta a supportarla con nuovi contenuti settimana dopo settimana. A differenza di quanto visto lo scorso anno, dove avevamo assistito all’arrivo delle Sfide Creazione Rosa e del FUT Champions, poche sono le novità di rilievo. La più importante sono le Squad Battle, una sorta di FUT Champions ma giocato offline. Ogni giorno potremo sfidare 4 squadre scelte casualmente da quelle di ogni utente, ognuna con modulo e caratteristiche uniche. Al termine di ogni partita, a seconda del livello di difficoltà scelto, riceveremo determinati punti che serviranno per posizionarci in una classifica e ricevere, al termine della settimana, un buon premio in credito, inferiore a quello che avremmo ricevuto con un buon piazzamento nel FUT Champions ma di gran lunga superiore a quello che avremmo ottenuto giocando offline su FIFA 17. Le Sfide Creazione Rosa, viste l’anno scorso, ritornano anche su FIFA18 con un nuovo look e con una difficoltà ulteriore. Se su FIFA 17 queste sfide erano abbastanza libere, dovendo sì rispettare determinati requisiti ma potendolo fare in varie combinazioni, su FIFA 18 gli sviluppatori hanno introdotto una difficoltà in più: dovremo sempre seguire determinati requisiti ma alcuni giocatori saranno decisi dagli sviluppatori, limitando la nostra possibilità di scelta. Ritorna, dal secondo weekend di ottobre, anche il Fut Champions, immutato rispetto allo scorso anno e che ci chiederà di completare fino a 40 partite in 72 ore, impresa particolarmente provante per la maggior parte dei giocatori e che aveva suscitato fortissime critiche, rimaste inascoltate.

Per diventare i migliori la cosa ideale da fare è guardare come giocano i più bravi, proprio per questo EA ha introdotto la Fut Champions TV, una sorta di modalità cinema in cui riguardare le partite dei giocatori ai vertici delle classifiche per cercare di copiare le loro tattiche e le loro squadre. La novità più pubblicizzata è però lo sbarco delle leggende, ora rinominate Icone, sulle varie console dopo la fine dell’esclusiva che le vedeva legate ad Xbox One. Potremo così arricchire il nostro Ultimate Team dei vari Maradona, Ronaldo, Pelè, Gullit e moltissimi altri ancora, a patto di sborsare qualche milione di crediti per portarseli a casa. Per fare le cose in grande, EA ha deciso di presentare 3 versioni diverse per ogni Icona, ognuna con caratteristiche diverse a simboleggiare diversi momenti della carriera. Potremo così vedere il Maldini terzino di inizio carriera o quello difensore centrale, il Maradona del Napoli o quello degli esordi, un modo per permettere a tutti di crearsi il proprio e unico Ultimate Team.

The Journey

Dopo l’esordio su Fifa 17, continuano le avventure di Alex Hunter in questo nuovo capitolo della saga. Avevamo lasciato Alex al termine del suo primo anno tra i professionisti, con il trionfo in FA Cup che lo aveva consacrato come uno degli astri nascenti del panorama mondiale. Poco possiamo dirvi di questa seconda stagione, se non che vedremo un Alex Hunter costretto a dover fronteggiare una popolarità sempre crescente e con il desiderio di esplorare il mondo, approdando in altri campionati oltre a quello inglese per misurarsi contro i migliori. Alex Hunter sarà poi finalmente personalizzabile anche se siamo rimasti piuttosto delusi dal numero di oggetti utilizzabili, veramente pochi anche rispetto all’editor del calciatore virtuale di Pro Club. Tutto nuovo anche il sistema di progressione, con alcune caratteristiche che saranno sbloccabili solamente completando determinate sfide nei vari capitoli, come ottenere una certa valutazione negli incontri o portare la propria squadra ai playoff. Alti e bassi per il doppiaggio italiano, con l’assurdo caso dei personaggi vip, come Harden, Ronaldo e Griezmann, che mantengono la loro voce originale in inglese riuscendo a comprendersi con Alex Hunter che risponderà alle loro domande nella nostra lingua.

Grafica e licenze

Graficamente, Fifa 18 si presenta con lievi migliorie nei modelli dei giocatori, con solo alcune stelle come Ronaldo dotate di movimenti riprodotti pari pari alla realtà. Gli sviluppatori si sono concentrati principalmente sull’atmosfera degli stadi. Assistiamo per la prima volta a un pubblico interattivo, che non agisce più come entità unica ma come insieme di individui con ogni persona che reagisce in maniera diversa ai momenti topici delle partite. Gli sviluppatori hanno poi lavorato sull’illuminazione, cercando di differenziare maggiormente le partite giocate in Europa da quelle in Sud America, con diverse palette cromatiche a seconda delle diverse combinazioni. In questo modo, giocare una partita alla Bombonera risulta un’esperienza completamente diversa da disputare lo stesso incontro a Wembley. Per quanto riguarda le licenze, arriva la terza lega di Germania (equivalente alla nostra Lega Pro) e le licenze di alcune nazionali di secondo piano, Arabia Saudita e Islanda su tutte. Ancora assente la Croazia, richiesta a gran voce dagli utenti, con la possibilità concreta di rivederla solo in un possibile titolo dedicato ai Mondiali di Russia 2018. Per chiudere, veniamo alla situazione della nostra Serie A o, per essere precisi, del Calcio A. Ebbene sì, anche in questa edizione dovremo rinunciare alla licenza ufficiale del nostro campionato, caso unico tra i maggiori campionati europei. Nonostante fosse immaginabile l’assenza delle grafiche ufficiali della Serie A, con EA che ha invece aggiunto quelle di MLS e Liga Santander, rimane un mistero l’assenza della licenza di un campionato capace di portare una squadra 2 volte in finale di Champions negli ultimi tre anni. Tre come il numero degli stadi del nostro paese presenti in Fifa 18, con gli sviluppatori che non hanno ascoltato i feedback degli utenti riguardo a San Siro, ancora ingiocabile durante il giorno e senza le modifiche apportate in occasione della finale di Champions League del 2016. Anche sui volti la situazione è quella di un campionato di Serie B e anche la Juventus, nonostante la partnership diretta, presenta parecchi alti e bassi, con il modello di Higuain ormai lontano da quello reale. Nessuna novità, se non per alcuni giocatori che già avevano la scan face, per Milan, Inter e Napoli, con la Roma che può accontentarsi del nuovo volto riservato a Radja Nainggolan. Chiudiamo parlando della telecronaca, affidata anche per questa edizione alla coppia Pardo-Nava, incapace anche per questo anno di convincerci. Gli sforzi riservati al campionato italiano ci sono dunque sembrati poco concreti, tanto che ci speriamo un cambio di tendenza perlomeno a partire dal prossimo anno.


9

Fifa 18 si è rivelato essere un buon titolo calcistico, probabilmente il migliore in uscita in questo 2017: con un gameplay rinnovato, più ragionato e maggiormente premiante verso i giocatori più tecnici, ora padroni del centrocampo e fondamentali per trionfare ad alti livelli. Ottimo finalmente il lavoro svolto sull'IA, umanizzata rispetto al passato e che rende piacevole giocare offline. Peccato aver rovinato i portieri, con i tiri da fuori troppo efficaci e che saranno sfruttati da tutti gli utenti online. Ricco come ogni anno il catalogo delle modalità, da una carriera parzialmente rinnovata al solito Ultimate Team, con i suoi pregi e i suoi difetti. Il piatto forte diventa quindi The Journey 2, con più campionati e più personaggi ad accompagnare la carriera del giovane Alex Hunter, impegnato a gestire la sua nuova popolarità. Deludente invece il trattamento riservato al nostro campionato di Serie A, con nessuna novità di rilievo e ormai snobbato in favore di altri campionati in ascesa come la MLS




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FIFA 18 - recensione | Il viaggio continua
eurogamer

Con il ritorno di PES e il continuo migliorarsi di serie come Madden e NBA 2K, anche per FIFA è giunta la necessità di ricominciare a correre, per non perdere il margine di vantaggio che si è creato nei confronti della concorrenza. L'introduzione del Frostbite Engine, avvenuta lo scorso anno, sta finalmente dando i suoi frutti e ha dato un nuovo impulso agli sviluppatori che progressivamente stanno mettendo mano a praticamente qualsiasi aspetto della loro produzione.

Come abbiamo già potuto sviscerare in un approfondimento pubblicato pochi giorni fa, la modalità che maggiormente ne ha beneficiato in FIFA 18 è Il Viaggio: Il ritorno di Hunter. Nel secondo capitolo dell'epopea calcistica di Alex Hunter potremo osservare tutta una serie di miglioramenti davvero notevoli, che elevano l'esperienza al rango di film interattivo. Grazie al Frostbite, infatti, non solo ogni filmato di gioco è incredibile nel suo realismo, con i volti delle diverse guest star che si alternano sullo schermo perfettamente riprodotti, ma anche tutto il confezionamento delle scene pre e post partita ha subito un netto balzo in avanti. Gli stadi sono riprodotti perfettamente e tutto è girato con un taglio registico che poco ha da invidiare alle produzioni di Sky o Mediaset.

Oltre al lato estetico, in FIFA 18 sono stati introdotti anche altri miglioramenti come la possibilità di modificare il look di Hunter o la possibilità di incidere su alcune piccole decisioni che il giovane dovrà prendere durante la nuova stagione calcistica. Decisamente più impattanti saranno la possibilità di giocare a una sorta di FIFA Street in miniatura (invero piuttosto divertente) o quella di giocare nei panni di altre persone oltre ad Alex. Non entriamo più nei dettagli per non rovinare la sorpresa.

Peccato per il fatto che Il Viaggio prosegua ancora con il pilota automatico attivato e non consenta di incidere realmente sull'evolversi della vicenda. Se sulla trama generale è una scelta che per costi di produzione capiamo, l'impossibilità di imporre il proprio stile sul campo da gioco è più dura da digerire. Per esempio tutto fila liscio scegliendo di essere una punta, ma cambiando il ruolo di Hunter spesso giocheremo fuori posizione, come esterno di centrocampo o centrocampista centrale.

Il mister virtuale, infatti, non adatta il suo modo di intendere il calcio alla vostra decisione, con il risultato che spesso raggiungere gli obiettivi prefissati diventa una vera e propria impresa. Anche decidendo di controllare tutta la squadra, infatti, non potremo influenzare né la disposizione in campo dei nostri compagni, né l'atteggiamento. Questo ha portato a volte a situazioni curiose, come la necessità di dover agguantare un pareggio con Alex schierato al centro della difesa, dato che erano entrate troppe punte sul campo da gioco e il mister non ha trovato nessuno meglio di lui da mettere dietro. Nulla incapace di rovinare l'esperienza, decisamente più lunga e soddisfacente rispetto a quella dello scorso anno, parentesi nella ignobile MLS a parte, ma ci sarebbe piaciuto vivere un'avventura più personale.

Il Frostbite riesce persino a rimodellare l'inossidabile modalità Carriera. In FIFA 18, infatti, sono stati ridisegnati praticamente tutti i passaggi di questa componente manageriale del gioco. Le trattative, per esempio, avverranno in tempo reale con una breve sequenza filmata nella quale i manager delle due squadre (per quelle inglesi, tedesche e spagnole sono gli allenatori reali) si incontrano
Poi è stato perfezionato il sistema di scouting, quello degli allenamenti e approfondita la gestione economica e manageriale della società. Mancano solo le panchine lunghe della Serie A, ma nel complesso anche le "semplici" Carriere sono diventate modalità complete e complesse, con le quali passare diverse ore anche offline. Siamo lontani da un Football Manager, ma per essere un prodotto incentrato su quello che avviene sul campo da gioco non abbiamo di che lamentarci.

Anche un'altra componente di FIFA 18 che quest'anno esce particolarmente arricchita è FIFA Ultimate Team. Non contenta delle vagonate di ore (e di euro) che questa modalità toglie dalla vita (e dalle tasche) di milioni di persone, EA Sports ha deciso di rimpolpare FUT con obiettivi da completare, classifiche da scalare e tornei da vincere.

Alle Stagioni, al Draft Online e alle Sfide Creazione Rosa si aggiungono le Squad Battles, una versione offline di FUT Champions nella quale battere quattro squadre scelte dal computer per poter vincere ricchissimi premi, gli obiettivi giornalieri e quelli settimanali. Quindi le occasioni per accrescere il proprio conto saranno molteplici, oltre che quelle per mettere la prova e sfidare avversari umani e artificiali.

Nel caso in cui volessimo non solo giocare ma vedere le partite migliori della settimana, potremo andare sul Champion Channel per goderci i migliori replay della settimana, non come semplici filmati, ma come partite interattive sulle quali agire liberamente modificando la telecamera o la velocità di riproduzione. Un piatto davvero ricchissimo nel quale potersi perdere per i prossimi 12 mesi.

A livello di contenuti, dunque, FIFA 18 imprime un'accelerazione alla serie come non se ne vedevano da parecchie edizioni. Ogni tipo di videogiocatore, da quello che ama i campionati minori a quello che segue il calcio femminile, troverà una modalità pensata per lui, non importa se ama giocare online o con i propri amici.

Le novità, però, non si fermano al contorno dell'esperienza. EA Sports ha lavorato duramente anche per cambiare il suo gioco dove importa di più: il campo. Il Frostbite non ha consentito solo di "far uscire" FIFA dagli stadi, ma ha permesso di cercare una simulazione senza compromessi, perlomeno sotto il profilo della fisica.

Il nuovo sistema di animazioni, chiamato Real Player, rende onore al nome che porta. FIFA 18 calcola le traiettorie di movimento, impartendo ai calciatori delle animazioni realistiche, che renderanno i cambi di direzione, gli interventi o le scivolate un piacere per gli occhi. Osservare un atleta che si abbassa all'improvviso per evitare un passaggio non indirizzato a lui, o un difensore che mette le mani per terra per recuperare più velocemente l'equilibrio dopo un improvviso cambio di direzione di un attaccante, sono chicche che un amante del calcio non può che apprezzare.

Il nuovo sistema di animazioni consente di avere un sistema di dribbling molto differente a seconda della velocità del calciatore, della sua tecnica e ovviamente della nostra bravura. Gli atleti saranno molto più reattivi che in passato e risponderanno ad ogni nostra sollecitazione in maniera precisa. Questo vuol dire che mostri come Dybala o Messi avranno la palla attaccata ai piedi e sarà difficile strappargliela. Questo anche perché il nuovo sistema delle animazioni accentua alcuni movimenti penalizzando, a nostro avviso troppo, quelli scomposti.

Se per esempio proveremo a fare un tackle fuori tempo il difensore non solo allungherà la gamba in maniera vistosa verso il nulla, ma ora che recupererà l'equilibrio e ritornerà sui suoi passi passeranno diversi istanti preziosi che potrebbero rivelarsi letali contro i giocatori più bravi o il computer. In questo modo una difesa aggressiva spesso si rivela controproducente, in quanto una mossa sbagliata apre varchi difficilmente colmabili.

Un altro esempio che possiamo fare è quando si perde un contrasto fisico. In questo caso colui che ha perso si blocca e perde del tutto lo slancio, anche nelle situazioni più spinose quando invece farebbe di tutto per resistere. Si è persa quindi l'occasione di dare un po' di personalità in più agli atleti, in modo da differenziare meglio profili come quello di Vidal e Khedira, Chiellini o Rugani, ovvero due calciatori che occupano la medesima posizione di campo ma che interpretano il ruolo e la fase di recupero del pallone in maniera completamente differente.

Difendere diventa quindi una questione di attesa, basata più sulla capacità di leggere le linee di passaggio e intercettare il pallone che sullo sradicare la sfera dai piedi dell'attaccante. Grazie al miglior posizionamento in campo dei calciatori, che sanno capire meglio gli spazi da occupare, questo modo di difendere è molto più redditizio che in passato e funziona alla grande a centrocampo, dove le grandi distanze da coprire diminuiscono la precisione del passaggio.

Sullo stretto o quando un calciatore si lancia in dribbling il discorso cambia. Nei pressi dell'area, infatti, i vecchi metodi sembrano essere diventati inefficaci. EA Sports sembra aver introdotto una rivoluzione all'interno del modo di difendere di FIFA 18. Una rivoluzione meno sbandierata di quella che aveva introdotto la difesa tattica, ma forse ancora più di impatto. Ha messo tutto nelle mani dei giocatori.

Entrambi i vecchi metodi di difendere sembrano superati. Uno perché concede troppo spazio agli attaccanti, che anche in area si trovano sempre con un metro e mezzo per girarsi e insaccarla, l'altro perché induce nell'errore. In questo modo il segreto per non imbarcare gol da tutte le parti sarà quello di dimenticarsi di come giocavamo gli anni passati e imparare a posizionarsi in maniera nuova e efficace. Alla fine del match vincerà chi sbaglierà di meno e chi saprà usare e non abusare la protezione del pallone, lo scatto e il tackle.

Un sistema pensato con la scena competitiva in mente, dato che dovrebbe mettere in risalto le qualità difensive di ogni cyber atleta, che però rischia di rendere davvero drammatico l'approccio iniziale da parte dell'utenza comune, che vedrà punita ogni disattenzione con il rischio di subire (o fare goleade) fino a quando non migliorerà questo fondamentale o si stuferà di andare a buscarle online. Al momento, infatti, i calciatori con un metro di spazio sembrano in grado di tirare sempre con troppa precisione e potenza, punendo quindi ogni minima sbavatura dell'avversario.

Quello che gli sviluppatori hanno creato è un equilibrio spinoso, che solo all'apertura pubblica dei server potremo capire come sarà accolto, se come il raggiungimento della terra promessa o come un motivo di lamentela da parte del pubblico. Per questo motivo non ce la sentiamo ancora di esprimere un giudizio definitivo e vogliamo aspettare l'arrivo di un numero maggiore di giocatori sui server per vedere da che parte pende la bilancia. Perché non capiamo se dobbiamo ancora perfezionare i meccanismi difensivi o se l'efficacia dei dribbling e la precisione dei passaggi nella trequarti rendono l'esperienza troppo sbilanciata verso l'attacco.

E sarebbe un peccato, perché EA Sports ha finalmente sistemato alcuni dei punti critici del passato. I cross, per esempio, saranno meno precisi e i difensori decisamente più sicuri negli interventi aerei. Le squadre mostreranno una personalità un più spiccata, con il Chelsea che mostra un gioco basato sul pressing e sulle ripartenze e il Manchester United che sviluppa maggiormente il suo gioco sulle ali.

Anche i calciatori, nonostante molti campioni della Serie A siano realizzati coi piedi, sul campo da gioco sono molto simili alla loro controparte reale, sia nella corsa che nel bagaglio tecnico. Abbiamo apprezzato anche il nuovo modo di calciare i rigori, così come quello di battere il calcio d'inizio. Inoltre l'intesa di FUT sembra essere un parametro molto più determinante per stabilire l'alchimia in campo e la stanchezza si farà sentire in maniera inequivocabile durante le fasi finali di una partita.

Permangono alcuni problemi, come una scelta automatica dell'atleta da controllare non sempre intelligente e abbiamo visto qualche rara collisione ridicola tra i calciatori. I portieri fanno generalmente un buon lavoro, ma sono ancora troppo in difficoltà con i tiri da fuori area. Nel complesso, però, FIFA 18 è un prodotto più pulito, ponderato, divertente e bilanciato rispetto alla scorsa edizione.

Dal punto di vista tecnico, infatti, il Frostbite è uno spettacolo, sia per come gestisce le animazioni dei calciatori e la fisica della palla (basta vedere alcune traiettorie deviate per rendersene conto), sia per come è in grado di restituire tutto il contesto della partita. Gli stadi sotto licenza sono praticamente perfetti come atmosfera, luci e resa estetica. Una partita in Sud america ha un sapore particolare che è impossibile ritrovare in Europa, così come le partite di Premier League avranno un fascino tutto speciale. Anche i calciatori scansionati sono notevoli, peccato che quelli che non lo sono (e in Italia solo la Juve è stata ricreata recentemente) sono a malapena sufficienti. E che un po' di sudore li renda più lucidi di uno specchio.

Ottima la scelta di brani musicali (potete anche ascoltarli tramite Spotify) e ben realizzati gli effetti da stadio. La telecronaca di Pardo e Nava è sicuramente più ricca e curata rispetto a quella di PES, tante sono infatti le nuove frasi recitate per il Viaggio e per raccontare le ultime novità del mondo del calcio, ma a parte il livello di recitazione non particolarmente convincente (ma questo è un fattore soggettivo) ogni tanto la descrizione dell'azione si incarta. Per esempio bolla come autogol anche quei tiri che finiscono in porta dopo che un portiere ha provato a deviarli.

Nel complesso, però, FIFA 18 ha compiuto uno dei più vistosi balzi in avanti degli ultimi anni. EA Sports ha rivisitato praticamente ogni aspetto del suo gioco, alzando notevolmente l'asticella per quanto riguarda la qualità e profondità delle modalità di gioco, ma anche dal punto di vista grafico e della simulazione fisica.

Molto è cambiato anche sul campo, a partire da i movimenti. Un elemento che costringerà i giocatori a imparare nuovamente a posizionarsi in campo, a dosare gli interventi e a giocare di posizione. Un cambio che potrebbe portare a partite dai tanti gol, ma che in mano ai pro player potrebbe dare vita a partite intense e spettacolari, nelle quali l'abilità è la discriminante tra la vittoria e la sconfitta.

FIFA 18 è allora un capitolo di rottura, che saprà tenervi impegnati a lungo, non importa che siate giocatori da salotto o da competizione online. L'appuntamento con il voto è però rimandato ancora di qualche giorno, il tempo necessario per darci modo di sfidare un maggior numero di avversari online.

Questo ci servirà anche per comprendere in maniera definitiva la portata dei cambiamenti introdotti da EA Sports, ovvero se la serie ha introdotto un nuovo modo di difendere o se gli sviluppatori hanno favorito il gameplay in favore dell'attacco

www.eurogamer.it/articles/2017-09-21-fifa-18-recensione

[Modificato da li4m 21/09/2017 09:11]









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Spero nella rottura a giovedì 28 altrimenti mi tocca aspettare lunedi :muro: :asd:
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