È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

[ALL] Metal Gear Survive

Ultimo Aggiornamento: 22/01/2018 14:34
Email Scheda Utente
Post: 13.050
Registrato il: 19/07/2003
Città: ROMA
Età: 42



OFFLINE
17/01/2018 09:49
 
Quota




Data di uscita: 22 Febbraio 2018
Piattaforme: PC, PS4, XBOX One
Tipologia di gioco: Online, Survival
Sviluppato: Konami
Pubblicato: Konami
Distribuito: Steam
Giocatori: 4
Lingua: Eng (audio), Ita (testi)
Manuale: Ita
PEGI: 18+









[Modificato da li4m 17/01/2018 09:49]







Email Scheda Utente
Post: 13.050
Registrato il: 19/07/2003
Città: ROMA
Età: 42



OFFLINE
17/01/2018 09:50
 
Quota














Email Scheda Utente
Post: 13.051
Registrato il: 19/07/2003
Città: ROMA
Età: 42



OFFLINE
17/01/2018 09:52
 
Quota


Metal Gear Survive: provato il nuovo spin-off della serie Konami
everyeye

Siamo volati a Parigi per provare con mano Metal Gear Survive, spin-off dell'omonima serie in uscita a febbraio su PlayStation 4, Xbox One e PC.

Va molto di moda, ultimamente, prendersela con Metal Gear Survive. Fin dal suo annuncio lo spin-off di Metal Gear Solid è stato il bersaglio di critiche durissime, piovute sul team di sviluppo non sempre per i giusti motivi. Se, da una parte, c'è chi proprio non riesce a mandar giù la deriva action e la contaminazione "zombesca" che porta il titolo lontanissimo dall'immaginario della serie principale, bisogna ammettere che su Survive si sono sfogate tante delle tensioni legate alla chiusura del rapporto tra Hideo Kojima e Konami. Una vicenda gestita in maniera sicuramente spiacevole, ma che non dovrebbe affatto influire sul giudizio dell'opera.

Chi critica ferocemente il progetto solo perché alla direzione non c'è Kojima-San si dimentica per altro che la saga di Metal Gear Solid ha spesso e volentieri espresso capitoli totalmente indipendenti dal brillante game designer che l'ha ideata.
E non serve andare a recuperare i due Metal Gear Ac!d: si potrebbe invece puntare il dito su quel Portable Ops uscito sulla sfortunata PSP, che è stato uno dei capitoli ludicamente più originali della serie. Molte delle meccaniche di gioco che sono filtrate, attraverso Peace Walker, fino a The Phantom Pain, arrivano proprio da lì: da un episodio, cioè, in cui Kojima non ha praticamente messo mano, e che espandeva in maniera brillante anche la continuity narrativa della saga (salvo poi essere "rigettato" - per motivi piuttosto fumosi - dal buon Hideo, che l'ha velatamente bollato come "non canonico").

Un altro fatto importante da considerare è che il producer di Metal Gear Survive è lo stesso di Revengeance. O meglio: Yuji Korekado è colui che Metal Gear Rising l'ha letteralmente salvato, riacchiappando un titolo che sembrava non avere né capo né coda, abbandonato dal precedente incaricato, Shigenobu Matsuyama (attenti tutti: quello di Silent Scope!), dopo un'evidente crisi creativa.
Nella lunga storia di Metal Gear, insomma, di prodotti "apocrifi" ce ne sono un bel po', e tutti hanno sempre avuto un loro perché. I due Ac!d sono ottimi card game, e Rising è un action game davvero eccezionale. Potrebbe darsi, allora, che Metal Gear Survive sia un buon Survival Game?

Il nuovo titolo Konami ha ovviamente tutto da dimostrare, e anche dopo una prova approfondita di single e multiplayer restano alcuni dubbi importanti. Ma quello che conta è avvicinarsi al titolo a mente aperta, consapevoli che le operazioni di questo tipo non necessariamente ledono la dignità della saga, e che i confini delle proprietà intellettuali sono, da sempre, molto labili.

Uno spin-off infernale

Le premesse narrative di Metal Gear Survive sono inaspettatamente articolate, spiegate nel corso di una lunga parte introduttiva che rischia, in qualche caso, di diventare persino prolissa. Il titolo inaugura una storyline parallela e alternativa a quella principale, che da essa si separa proprio dopo l'attacco alla Mother Base da parte dei soldati della XOF (in pratica, alla fine di Ground Zeroes). Durante l'attacco si materializza, proprio sopra alla piattaforma di Big Boss, un varco dimensionale che risucchia materiali, soldati e cadaveri, tranne il protagonista dell'avventura (creato dal giocatore grazie ad un editor decisamente complesso e colmo di opzioni).

Si scopre che lo wormhole conduce in una dimensione parallela, in cui la terrà è completamente abitata da Vaganti: creature infettate da un misterioso virus, che li trasforma in esseri aggressivi e brutalmente deturpati.

Il primo contatto con i Vaganti è avvenuto durante la Guerra del Vietnam, ma solo grazie all'apertura della nuova singolarità è stato possibile mappare le coordinate della dimensione alternativa e inviare una squadra d'assalto a studiarne le peculiarità, nel tentativo di raccogliere le informazioni necessarie a prevenire l'apertura dei portali e, eventualmente, a contenere il morbo.

Dietro alle operazioni della Sezione WardenClyffe, l'organizzazione segreta che ci spedisce "dall'altro lato" potrebbero esserci anche interessi economici, dal momento che i cristalli che spuntano sulla testa dei Vaganti sono pieni di energia Kuban, una risorsa il cui controllo potrebbe cambiare per sempre l'assetto politico del paese.

Al netto dell'integrale stravolgimento dell'immaginario classico di Metal Gear Solid, la trama sembra avere qualcosa di interessante, ma è purtroppo raccontata in maniera poco convincente. Al di là di un ritmo davvero troppo lento, sembra che Konami sia andata spesso al risparmio, sacrificando le cut-scene animate in favore di lunghi dialoghi accompagnati da sfondi statici.

Le (poche) scene di intermezzo restano comunque in linea con lo stile di The Phantom Pain: sequenze estese e inquadrature quasi "soffocanti", gesti plateali, un'ossessione quasi morbosa per le armi ed i feticci dei corpi militari.
Ma quello che più stuzzica l'interesse dei giocatori attenti, è il continuo parallelismo fra il viaggio del nostro soldato e l'immaginario infernale cristallizzato da Dante nel suo capolavoro letterario. La dimensione alternativa popolata dai Vaganti viene indicata come un luogo di eterna perdizione, e la zona in cui saremo chiamati a costruire il campo base viene chiamata Dite, come la città bruciata che nella Divina Commedia troneggia nel sesto cerchio. La squadra speciale inviata ad indagare prima del nostro protagonista, di cui ovviamente si è persa traccia, è indicata come i "Corpi di Caronte", e l'intelligenza artificiale che prende il controllo delle operazioni porta il nome di Virgilio.

Non si dica, insomma, che l'immaginario di Metal Gear Survive è costruito in maniera superficiale, perché la cura per i dettagli non manca. Il titolo dovrà dimostrare di poter capitalizzare questi buoni spunti, lavorando in maniera convincente sullo sviluppo dei personaggi e del racconto.

Sopravvivere all'orrore

Metal Gear Survive è chiaro fin da subito: una delle prime cose che il gioco vi chiede di fare è quella di recuperare acqua, cibo e risorse. Ci sono due indicatori sempre ben visibili sull'interfaccia di gioco che indicano il livello di fame e di sete del vostro personaggio. Questi valori finiscono anche per regolare l'energia vitale del protagonista e la sua resistenza, quindi tenerli sempre pieni diventa una necessità piuttosto pressante.
Le risorse servono invece per costruire armi, gadget, oggetti curativi nelle apposite stazioni, posizionate al centro di un campo base piuttosto cadente.

Le meccaniche di gioco ed il sistema di progressione sono insomma quelli tipici di un survival: si raccattano materie prime di ogni genere, si costruisce qualche arma rudimentale, si va a caccia di animali per mettere da parte una piccola scorta di cibo.

Successivamente, e con calma, si comincia a seguire le missioni della trama principale, che nel corso delle prime ore di gioco ci chiedono soltanto di recuperare i dati raccolti dai Corpi di Caronte, sparsi qua e là in una mappa di gioco che sembra decisamente vasta. Bisogna stare attenti ai Vaganti, colpirli con mazze improvvisate o con le frecce dell'arco. Recuperare i dati permette non solo di far avanzare la storia, ma anche di sbloccare nuove ricette: lacci emostatici con cui fermare le emorragie, oppure antiemetici per combattere le intossicazioni (il sistema di cura sembra uscito da Snake Eater); e ancora le prime pistole e le bombe molotv, con cui liberarsi di folti gruppi di nemici.

A livello di gameplay, il nucleo ludico di Survive è sostanzialmente identico a quello di The Phantom Pain. Qui mancano diversi tocchi di classe legati all'intelligenza artificiale del quinto Metal Gear Solid ed agli oggetti in dotazione a Venom Snake. Mancano le scatole di cartone, le sagome per attirare gli avversari, la possibilità di interrogarli, e la capacità delle guarnigioni di adattarsi alle strategie del giocatore. Il tutto è virato più in direzione dell'azione, e per il genere d'appartenenza va benissimo così. Resta, in sottofondo, anche la possibilità di aggirare le orde di Vaganti, e dedicarsi allo stealth quando vogliamo eliminare qualche nemico isolato, ma di certo non è l'opzione a cui ricorrete più spesso.

D'altro canto le meccaniche di gioco sono vivacizzate dalla possibilità di costruire e piazzare strutture difensive, come grate, recinzioni e barricate, che serviranno non solo nelle fasi multiplayer e quando dovremo difendere la base, ma anche per cavarsi d'impaccio da qualche situazione d'emergenza.
È difficile dire, dopo una prova di qualche ora, quanto diversificato sarà l'avanzamento nella campagna, ma francamente speriamo in qualche sorpresa a livello di struttura delle missioni, dal momento che le prime che abbiamo affrontato si limitavano a spedirci in una determinata zona della mappa per scaricare le informazioni di un terminale.

Abbiamo intravisto comunque la possibilità di migliorare il proprio campo base, costruendo ad esempio delle piantagioni e dei depuratori per diventare autosufficienti sul fronte della produzione di viveri.
Uccidendo i Vaganti è anche possibile raccogliere energia Kuban, con cui salire di livello potenziando le statistiche di base o sbloccando nuove combo e abilità.

C'è poi un'area misteriosa da esplorare completamente coperta dalla Polvere: un pulviscolo irrespirabile che ci costringe a procedere equipaggiati di una bombola d'ossigeno, tenendo d'occhio le riserve d'aria. Metal Gear Survive fa insomma di tutto per mettere pressione al giocatore, lo tiene sempre sull'attenti, e gli chiede di stare costantemente attento al suo stato di salute.

É vero, d'altro canto, che nelle prime ore di gioco le questioni legate al "mantenimento" del protagonista e delle strutture spezzano un po' il ritmo di gioco, ma è questa una caratteristica comune a molti survival (un genere, per altro, che su console deve ancora trovare un esponente di spicco). Per esprimerci in maniera definitiva dovremo quindi vedere in che modo l'esperienza di gioco sarà bilanciata, e come si evolverà la campagna single player, ma l'impalcatura ludica messa in piedi da Konami sembra capace di reggersi, se non altro, dignitosamente.

In quattro è meglio

Tutti i progressi compiuti nella campagna, nonché gli oggetti costruiti e infilati nel deposito, vengono poi traslati nella modalità multigiocatore (che sarà possibile provare grazie alla beta).

La struttura delle missioni cooperative prevede che un quartetto di giocatori si impegni a difendere un "estrattore", intento a raccogliere energia Kuban dal terreno. L'obiettivo è quello di resistere a a tre ondate di nemici progressivamente più agguerriti. I giocatori possono posizionare attorno all'area di gioco torrette automatiche, postazioni di fuoco fisse, mine ad innesco e una tutti gli oggetti che saranno riusciti a costruire grazie alle risorse raccolte.

Oltre a sparare come forsennati quando i Vaganti si avvicinano all'obiettivo è possibile allontanarsi dal campo-base per svolgere delle rapidissime missioni secondarie, che garantiscono qualche vantaggio, come ad esempio la possibilità di ricaricare le munizioni, o l'accesso ai letali mech bipedi visti anche in The Phantom Pain.

L'operazione, soprattutto per merito di un livello di difficoltà non certo banale, richiede attenzione e coordinazione. Il reparto online si presenta quindi come quello di uno shooter co-op con elementi da tower defense, impegnativo e tutto sommato stimolante.
Al termine della missione, oltre a incamerare l'energia Kuban raccolta, un sistema di loot attribuisce ai giocatori (anche a seconda della loro competenza) oggetti di varia rarità, costruendo un endgame fatto di missioni gradualmente più complesse e di una corsa agli equipaggiamenti unici e leggendari.

Durante la nostra prova, in ogni ogni caso, siamo rimasti un po' interdetti da un paio di dettagli. Da una parte ci siamo accorti che le missioni multiplayer sono incredibilmente più remunerative rispetto a quelle giocate in singolo. È vero che la campagna è in qualche modo "propedeutica", dal momento che gli schemi per forgiare le armi e le difese vanno recuperati durante l'avventura principale, ma d'altro canto è possibile buttarsi online e resistere a qualche ondata (anche con esito infausto) per trovarsi con le risorse energetiche necessarie a salire di parecchi livelli. In questa maniera sarebbero a rischio gli equilibri della produzione.

Un altro elemento potenzialmente critico è la presenza di microtransazioni, che permettono di fatto di accelerare l'accumulo di risorse. In un titolo survival, in cui il processo di acquisizione delle materie prime e dell'esperienza costituisce di fatto il perno della produzione, i boost pack e le lootbox potrebbero stonare più che altrove.


Come molti spin-off, Metal Gear Survive è un titolo a tratti derivativo. Ricicla in maniera esplicita asset grafici estratti da The Phantom Pain, inventando una continuity alternativa a quella del capitolo regolare senza preoccuparsi di rivendicare una propria identità dal punto di vista del look e delle atmosfere. Anche il nucleo del gameplay è quello che abbiamo imparato a conoscere nei panni di Venom Snake: manca l'attenzione meticolosa per lo stealth, sostituita qui da un'impronta più action e dalla possibilità di giocare con le strutture difensive. Al netto di queste similitudini, e delle sue bizzarrie narrative, questo Metal Gear “apocrifo” sembra avere le doti per rivelarsi un buon survival. Si presenta con un comparto multigiocatore impegnativo, un senso di progressione stimolante, un setting inaspettatamente curato. D'altro canto resta da valutare la varietà degli incarichi principali e, soprattutto, il bilanciamento complessivo e la quantità di contenuti. Speriamo che Konami sappia valorizzare questa impalcatura potenzialmente molto solida, costruendoci attorno un'esperienza sfaccettata e duratura. Sia mai che persino qualche scettico arrivi a ricredersi...



[Modificato da li4m 17/01/2018 09:53]







Email Scheda Utente
Post: 13.052
Registrato il: 19/07/2003
Città: ROMA
Età: 42



OFFLINE
17/01/2018 09:56
 
Quota


Metal Gear Survive, provata la modalità single player
spaziogames

Il futuro di Metal Gear non è più Metal Gear

Ho visto il futuro di Metal Gear e non è Metal Gear. Questo, però, lo sapevamo già tutti: d'altronde che dopo la cacciata di Hideo Kojima da Konami non ci sarebbe stato più un sequel delle vicende di Solid Snake, di Big Boss, di Ocelot e di tutti quei personaggi che hanno rappresentato un caposaldo della nostra cultura bellica a livello videoludico, era il segreto di Pulcinella.

Quello che non ci si aspettava, in un primo momento, era che Konami volesse comunque tenere in piedi il brand. Lo scetticismo iniziale è piano piano svanito, è andato a scemare, soprattutto grazie alle prove dello scorso E3 (e della Gamescom, che però ha proposto la medesima build): alla base di questo diradarsi, però, c'è stata la fiducia nei confronti di un prodotto che porta con sé soltanto il nome di un brand, oltre che alcune meccaniche di gameplay, ma per il resto parla una lingua completamente diversa. Facendo quindi finta che questo titolo non abbia il nome "Metal Gear" prima di "Survive", negli uffici francesi di Konami abbiamo provato il single player dell'ultima fatica legata alla Mother Base.

Metal Gear Survive, provata la modalità single player

Sopravvivenza

Della trama di Survive diremo davvero poco, principalmente perché ce ne occuperemo in sede di recensione e secondariamente perché per adesso le nozioni sono davvero poche e molto basilari. Siamo un soldato scelto, che si inserirà nelle vicende parallele a Metal Gear Solid V proprio come ci era stato annunciato a suo tempo e proprio come abbiamo ripetutamente specificato nei nostri precedenti articoli di analisi e di hands on del titolo Konami. La cura estetica, nella personalizzazione del personaggio stesso, è di alto livello, permettendoci di inserire il nostro avatar in tutti i contenuti visivi del gioco, sia i trailer che le fotografie che vestono i panni di archivio bellico.

Allo stesso modo il nostro nome verrà inserito in tutte le liste dei soldati appartenuti alla Mother Base, dandoci un senso di immedesimazione che parte proprio dai primi minuti della nostra avventura. Quando poi sarà il momento di scendere in campo inizieremo a capire la vera natura di survival game.

Nella nostra prova, grazie a un salvataggio precedentemente esistente sulla console di test, è stato possibile usufruire sin dalle prime battute di un arco e, conseguentemente, anche di svariate frecce per contrastare l'avanzata dei Vaganti, esseri che emulano il movimento degli zombie e che hanno il proprio tallone d'Achille in un cristallo posizionato al posto della testa, che sporge inesorabilmente.

Senza tale arco la nostra unica arma di difesa, almeno inizialmente, sarebbe stato un palo appuntito, che ci ha permesso di contrastare i Vaganti anche da dietro inferriate e cancelli, a volte anche eccessivamente supportati dalla compenetrazione particellare, che in qualsiasi contesto, soprattutto in un titolo molto pulito graficamente come Survive, stona. L'enunciare le armi a disposizione ci serve un importante assist per arrivare a spiegare la componente survival, che è forse troppo esasperata, ma che sicuramente incentiva la programmazione sul lungo termine.

Oltre all'indicatore della resistenza (una sorta di stamina) e della vita, saremo chiamati a tener d'occhio anche le voci di fame e sete, espressi entrambi in punti percentuale e che scenderanno inesorabilmente nel caso in cui ci dovessimo dimenticare di nutrirci: l'acqua è reperibile grazie ai fiumiciattoli e ai ruscelli che i trovano intorno al Campo Base, mentre il cibo dovrà essere recuperato cacciando la selvaggina, quindi dalle pecore ai lupi, fino agli uccelli e chissà quanti altri disparati animali che ci verranno proposti.

Una volta procacciata la carne, però, sarà necessario cuocerla sfruttando il falò del vostro accampamento: non per una fugace critica alla dieta paleo, ma per evitare infezioni che vi costringerebbero, altrimenti, a ricorrere a medicine intestinali o altri bisogni medici, che nei primi momenti dell'avventura fabbricherete con grande difficoltà. Un sistema che per quanto possa sembrare interessante e potrà affascinare il videogiocatore più accorto alle meccaniche di sopravvivenza, a lungo andare stancherà, soprattutto perché il respawn degli animali non ci è sembrato molto rapido e perché le ultime missioni provate, verso lo scadere delle due ore di gameplay, si sono dimostrate molto lunghe e orientate sulla resistenza sul lungo periodo.

Tutto il procedere di Survive, in ogni caso, si basa sul più sfrenato crafting: dalle armi ai proiettili, passando per gli indumenti e per tutte le migliorie al Campo Base, bisognerà sempre trovare i materiali necessari per arrivare ad avere gli ingredienti necessari per la vostra ricetta. Bisognerà sempre partire il più preparati possibili per la missione che vi accingete a compiere, senza lasciare nulla al caso, ma la curva di progressione è abbastanza complessa da seguire: non troverete quasi mai del rame, fondamentale per elaborare dei proiettili per la vostra pistola, il che vi costringerà ad affrontare le prime orde di Vaganti scappando oppure con un arco, che per quanto utile non è l'arma con la quale salverete il mondo.

Metal Gear Survive, provata la modalità single player

Puoi costruirlo con Virgil

Al di là di quelle che sono le meccaniche di sopravvivenza, Survive vi chiederà, almeno per le prime ore che abbiamo potuto testare, di lanciarvi verso il recupero di schede di memoria da restituire poi a Virgil, l'intelligenza artificiale che controlla il nostro Campo Base e che ci permetterà di acquisire informazioni sempre più dettagliate sulle vicende collegate alla Mother Base. Nel corso delle varie missioni abbiamo potuto constatare una lodevole intenzione a rendere variegata questa ricerca: dopo le prime molto basate sul trasferimento dal punto A al punto B, le successive ci hanno costretto ad armarci di bombola d'ossigeno per affrontare una tempesta di polvere e a tenere, di conseguenza, d'occhio anche l'indicatore stesso dell'ossigeno a nostra disposizione, o anche ad attivare dei teletrasporti difendendoli dall'assalto di orde di Vaganti. Sono tutti estremisti che se all'inizio affascinano perché impongono al giocatore di tenere d'occhio qualsiasi variante possibile, sul lungo periodo potrebbero effettivamente stancare.

Dal punto di vista delle meccaniche di gameplay, escluse queste appena enunciate, Metal Gear Survive si è presentato in un ottimo stato: sfruttando quelle animazioni che avevamo già visto in Metal Gear Solid V, il nostro alter ego si è posizionato sul campo di battaglia in maniera statuaria, convincente e gradevole da utilizzare.

Ovviamente non ci troviamo dinanzi a un action, quindi gli attacchi con armi bianche sembreranno più impacciati che altro: trattandosi di un gioco che vuole mantenere alta la bandiera dello stealth sarà necessario riuscire a interpretare al meglio tale filosofia, che non potrà essere sposata chiaramente quando dovrete scappare da orde inferocite e voi sarete armati di machete.

Un ultimo aspetto da tenere in considerazione è legato alla progressione del personaggio: perché se tutto ciò di cui avremo bisogno sarà craftabile, dall'altro lato bisogna tener conto di quelle che sono le statistiche da potenziare. La valuta da sfruttare per le progressioni è l'Energia Kuban, recuperabile dai cadaveri dei Vaganti: la dissonanza con il resto dell'esperienza sta nel fatto che per il recupero del loot basterà una semplice pressione del tasto quadrato, mentre per l'estrazione dell'energia dai cadaveri bisognerà attendere circa quattro secondi, ossia un tempo necessario per farci assalire da altri Vaganti nelle vicinanze.

Una scelta che potrà anche essere coerente nel tentativo di esasperare il concetto di survival, ma che non supporta minimamente l'esperienza, almeno all'inizio della nostra avventura. L'Energia Kuban, in ogni caso, sarà fondamentale per l'upgrade di livello e per lo sbocco, quindi, di punti abilità, da riutilizzare per ottenere dei potenziamenti e delle mosse finali per le combo, come per esempio la possibilità di sfoderare un attacco più potente con un'arma a una mano.

Un appunto a tal proposito è necessario: abbiamo avuto modo di testare, nuovamente, la modalità multiplayer, della quale abbiamo già ripetutamente parlato nei precedenti hands on ed è stato possibile constatare che con una sola partita il recupero di oggetti e di Kuban è talmente alto da sbeffeggiare in maniera abbastanza inopportuna qualsiasi sforzo compiuto nel single player. Sono diversi gli elementi che dovranno essere approfonditi in sede di recensione, perché le missioni in cooperativa ci sono state proposte senza alcun criterio e all'improvviso, quindi la curva di sviluppo potrebbe essere coerente con se stessa, ma se dovessero essere confermate le ipotesi di queste prime tre ore ci troveremmo dinanzi a un titolo che vanifica il single player e punta inesorabilmente al multiplayer, rendendo vano qualsiasi sforzo in solitaria, a questo punto finalizzato esclusivamente al recupero di cibarie e beveraggio vario da sfruttare in sede di coop.


Metal Gear Survive, come abbiamo potuto intuire, è un titolo che offre diversi spunti interessanti, tutti necessariamente da approfondire con svariate ore di gameplay. Il suo più grande problema è proporre un titolo che non c'entra assolutamente niente con il nome che porta: una critica che, in sede di valutazione del prodotto non inficia e non inficerà la valutazione, ma che nel momento dell'immissione sul mercato peserà. Noi ribadiamo quanto già specificato un anno fa: Survive è un titolo che promette discrete ore di divertimento, la qualità di queste ore va necessariamente compresa, ma non bisogna approcciarsi all'ultima fatica Konami con la speranza di ritrovare un Metal Gear. Quella, oramai, è una pagina passata.










Email Scheda Utente
Post: 13.053
Registrato il: 19/07/2003
Città: ROMA
Età: 42



OFFLINE
17/01/2018 10:00
 
Quota


Altri quindici minuti di gameplay in video per Metal Gear Survive
multiplayer




Dopo il lungo video di dicembre e quello pubblicato pochi giorni fa, Metal Gear Survive torna a mostrarsi con quindici minuti di gameplay inediti.

Le sequenze mostrano il personaggio mentre effettua un'esplorazione dello scenario alla ricerca di risorse, per trovarsi improvvisamente nelle vicinanze di uno degli "zombie" che popolano la mappa.

I tentativi di eliminare il nemico silenziosamente vanno a vuoto, e così arrivano sul posto numerosi avversari da affrontare, prima con la lancia e poi passando alla pistola e al pugnale.





Dettagli sulla trama di Metal Gear Survive: anche il protagonista è infetto
spaziogames

Come riferito dal noto fansite Metal Gear Survive in base ad una nota ufficiale di Konami, ci sono novità sulla sceneggiatura di Metal Gear Survive, spin-off dedicato alla sopravvivenza in co-op in un universo parallelo a quello di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. Secondo quanto indicato nel comunicato, apprendiamo che il soldato di cui vestiremo i panni sarà uno di quelli che sono riusciti ad evitare di essere risucchiati dal wormhole apertosi sopra la Mother Base alla fine di Ground Zeroes (questo secondo lo spin-off, non nei fatti canonici della serie, ricordiamo).

Dopo l'incidente, però, il soldato si risveglierà a sei mesi di distanza in una struttura di proprietà della Wardenclyffe Section, ossia del governo USA. Qui, un uomo noto come Goodluck lo informerà che è stato infettato da una sorta di parassita, motivo per cui dovrà viaggiare per dimensioni parallele per trovare una cura.

Apprendiamo anche che nel corso del gioco, che potrete vivere sia in compagnia che da soli, saranno presenti eventi giornalieri, settimanali e speciali, come accadeva nell'online di Metal Gear Solid V.





Metal Gear Survive richiederà di essere sempre online per giocare, anche in single player
multiplayer

A quanto pare Metal Gear Survive, di cui recentemente abbiamo visto nuovo materiale, richiederà una connessione a internet sempre attiva per giocare. Un utente su NeoGAF ha infatti scoperto, esaminando la pagina ufficiale del gioco, che tra i requisiti ufficiali, anche delle versioni console, è richiesta una connessione a internet.

Ad esempio per la versione PlayStation 4 viene specificato che per giocare online bisogna essere abbonati PlayStation Plus, ma che in generale bisogna essere collegati alla rete. Non viene specificato il motivo, anche se qualche sospetto lo abbiamo (salvataggi cloud, microtransazioni e così via).

Prima di lasciarvi vi ricordiamo che Metal Gear Survive è uno spinoff di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, previsto inizialmente per il 2017, ma rimandato a febbraio 2018. Uscirà per PlayStation 4, Xbox One e PC.









Email Scheda Utente
Post: 13.054
Registrato il: 19/07/2003
Città: ROMA
Età: 42



OFFLINE
17/01/2018 11:54
 
Quota


Le prime tre ore della campagna di Metal Gear Survive
multiplayer

Konami riprende in mano il brand Metal Gear a modo suo, abbandonando il genere stealth per darsi ai survival

Metal Gear non esiste più. Dopo l'abbandono di Hideo Kojima, Konami è rimasta in possesso di uno dei brand videoludici più amati ma è innegabile che, perso l'autore, riuscire a mantenere la medesima identità nella costruzione dei personaggi e, soprattutto, nella narrazione sarà praticamente impossibile. Kojima è stato ed è tuttora una delle menti più affascinanti presenti in questo settore, una persona in grado di dare un taglio specifico ai suoi giochi e di imbastire avventure incredibilmente profonde. È impensabile trovare qualcuno che lo possa sostituire, qualcuno che possa raccoglierne l'eredità e portare avanti il brand con efficacia; non tanto per mere questioni qualitative ma proprio perché il risultato sarebbe inevitabilmente troppo differente dall'opera originale.

Konami però ha comunque in mano un nome, quel Metal Gear che in questi anni ha inciso con prepotenza le sue iniziali nelle memorie di tutti i giocatori, portando Snake nel cuore. Un nome importante e di valore, che da solo può voler dire vendite milionarie. La serie allora muta ma non si ferma e come una creatura tornata dall'aldilà si rialza dopo essere stata decapitata, barcollante ma ancora in piedi. Una metafora azzeccata se pensiamo che in Metal Gear Survive il protagonista dovrà sopravvivere in un universo parallelo braccato da creature non morte con una trama piuttosto intricata a fare da sfondo. Siamo volati a Parigi negli uffici Konami per toccare con mano la campagna principale e testare in anteprima assoluta alcune missioni multiplayer, quelle stesse operazioni che tra qualche giorno saranno disponibili per tutti tramite l'open beta in arrivo su PlayStation 4 e Xbox One. Volete sapere cosa abbiamo scoperto? Continuate pure a leggere.

In your head, zombie

Metal Gear Survive parte esattamente dalla fine di Metal Gear Solid V: Ground Zeroes, con la Mother Base risucchiata all'interno di un Wormhole e Big Boss in lontananza in fuga su di un elicottero. Nonostante l'abbandono del suo creatore, il taglio della regia rimane quello classico dei Metal Gear, con una cutscene iniziale lunghissima ad introdurci al nuovo universo di gioco mostrandoci nel dettaglio tutti i tasselli del nuovo puzzle.

C'è quindi un nuovo protagonista senza nome, completamente inedito e che potete modellare secondo le vostre preferenze attraverso il più classico degli editor di personaggi; ci sono nuovi alleati, qualche faccia nota e soprattutto c'è Goodluck, un uomo del governo americano ben informato sugli accadimenti e pronto a tirare le fila in quella che sembra essere una storia al confine tra il paranormale e la fantascienza.

Senza entrare troppo nei dettagli della trama, vi basti comunque sapere che una forma di vita aliena ha trovato il modo di attaccare e infestare il corpo umano, prendendone il possesso e guidandolo come fosse il fungo Ophiocordyceps camponoti-balzani.


Invece di trattarsi di un fungo, l'alieno questa volta avrà una forma cristallina, spuntando dalle appendici dei suoi contenitori umani con escrescenze luminose. Gli infetti prendono il nome di Vaganti e, come vedremo tra qualche istante, le mutazioni apportate ne possono modificare pesantemente non solo l'aspetto ma cambiarne anche capacità e attitudini, portando poi ogni soggetto a divenire un semplice involucro senz'anima.

A quanto pare, la Terra non è nuova a questo genere di attacchi e anche nel Vietnam si erano già palesati i primi contagi, con il governo USA pronto a nascondere tutto sotto un telo di false informazioni. Ora le cose si fanno dannatamente più serie visto che si è scoperto esserci una potenziale cura per poter invertire il processo di mutazione, motivo più che sufficiente per imbarcarci in questa nuova operazione dato il nostro stato di salute estremamente precario. Esattamente come i suoi compagni d'arme, anche il nuovo protagonista sarà infetto e il suo compito sarà quello di dirigersi su Dice guidato dalle comunicazioni di Goodluck e tornare sano e salvo sulla terra: un compito tutt'altro che semplice.

Universo che vai, Mother Base che trovi

Le meccaniche di gioco di Metal Gear Survive sono abbastanza semplici da comprendere. Avremo un campo base di partenza con diverse stazioni di lavoro dove potremo riposare e costruire armi, munizioni e barricate, nel tentativo di sopravvivere il più a lungo possibile in questo universo ostile. Non abbiamo giocato abbastanza per scavare a fondo nella trama - parliamo di circa quattro ore di gioco inframezzate da lunghissimi dialoghi e cutscene - ma la narrazione sembra comunque essere un pilastro parecchio importante, definendo una progressione lineare dell'avventura.

I compiti proposti però non ci sono sembrati così ben strutturati e, vuoi per le fasi un po' scialbe iniziali, vuoi per una certa ripetitività di fondo, il gameplay non è riuscito a rapirci come avremmo voluto.

Ci siamo trovati a girovagare alla ricerca di materiali per rinforzare il nostro equipaggiamento, ma soprattutto cibo e bevande per mantenere alta la salute. Survive, come lascia intendere il nome, è un vero e proprio simulatore di sopravvivenza, con la costante necessità di mantenere il nostro personaggio in salute e lontano da radiazioni e avvelenamenti, pena ritrovarsi a combattere in un ambiente ostile con problemi alla vista o deficit motori.


I movimenti del nostro alter ego non ci sono sembrati particolarmente fluidi e la struttura del motore di gioco, pensato per appoggiarsi a dinamiche stealth, poco si adatta alle fasi concitate di questo spin off. Qui sarete soverchiati dai nemici e anche se potrete muovervi con circospezione cercando di evitare il contatto diretto, quando vi troverete a infiltrarvi nelle aree presidiate dai Vaganti dovrete affrontarli a viso aperto. Non parliamo di semplici scontri uno contro uno, da cui si esce abbastanza agevolmente anche con le prime rudimentali armi, ma dovrete combattere interi eserciti senza cervello e dai movimenti rapidi e imprevedibili.

La raccolta di risorse e la crescita del vostro personaggio diventano quindi enormemente importanti, perché solo mantenendo un buon livello di equipaggiamento sarete in grado di proseguire nella storia senza troppa frustrazione.
C'è infatti un elemento che è completamente da rivedere prima della release finale ed è il progresso della barra dell'esperienza e l'accumulo di risorse per la crescita.

La raccolta dell'energia Kuban (ottenibile dai nemici dopo averli uccisi) è il perno su cui ruota tutta l'esperienza di gioco visto che serve per potenziare il protagonista, riparare armi e rafforzarle ma è anche indispensabile per ottenere i punti abilità da sbloccare nel più classico schema di crescita a talenti. Purtroppo nelle nostre prime tre ore di gioco abbiamo faticato a raggiungere il terzo livello e l'accumulo di risorse è risultato davvero troppo limitante. Pochi pezzi di ferro e di legno in giro per il mondo e con essi poca varietà nella tipologie di equipaggiamento da costruire, con un cambiamento radicale della situazione non appena abbiamo messo piede nelle partite cooperative online.

In quattro c'è più gusto

Una volta lanciata la lobby online, da sbloccare attraverso la campagna single player, e affrontato il primo match abbiamo accumulato abbastanza punti da schizzare al settimo livello nel giro di una manciata di minuti, fallendo tra le altre cose clamorosamente la prima missione online, tarata per il livello 10. Nonostante il game over siamo saliti di esperienza e abbiamo raccolto tanto di quel materiale da riempire completamente il nostro magazzino virtuale: una mole di oggetti impensabile solo fino a qualche minuto prima. Crescita e bilanciamenti a parte, il multiplayer è quello classico che vi abbiamo già raccontato nelle nostre precedenti esperienze in quel di Los Angeles e Colonia e davvero poco è cambiato da allora .

Una volta raggruppati i vostri compagni d'arme dovrete semplicemente difendere la base dagli assalti dei Vaganti mentre un estrattore raccoglie energia dal sottosuolo. Qui potrete decidere di barricarvi costruendo protezioni, mura e piazzando trappole in una sorta di modalità orda non troppo originale ma comunque ben strutturata per il genere.


Ci sarà dunque da scoprire, una volta giunto il gioco sugli scaffali, come la progressione condivisa tra multiplayer e single player sarà bilanciata e come potrà essere diversificata per non rendere i cicli di difesa troppo simili tra loro. In questa build c'erano una manciata di mappe dagli obiettivi diversi e troneggiavano persino missioni giornaliere e settimanali con obiettivi inediti, da vedere poi come saranno strutturate al lancio.

Ci sono anche altri elementi che ci hanno fatto storcere il naso, incluse le tanto odiate microtransazioni che hanno tutto l'aspetto di non essere solo estetiche, nonostante ci sia stato detto il contrario.

Spulciando nei menu di gioco, in particolare nello store, abbiamo notato bonus all'esperienza e alle risorse ottenute, bonus difensivi che dovrebbero facilitare le missioni e altre cose del genere che poco ci fanno stare tranquilli. Speriamo che nella versione finale ci siano accortezze per evitare una possibile debacle del titolo, visto che la community e i fan di Metal Gear stanno osservando ogni più piccolo dettaglio con la lente di ingrandimento già da qualche mese e ogni inciampo potrebbe essere fatale.


Metal Gear Survive non è Metal Gear. Cerca di non perdere il contatto mantenendo un modo di narrare le vicende simile ma poi ne stravolge il genere, ne cambia completamente le meccaniche e abbandona persino lo stealth per un'azione più adrenalinica. Un survival insomma che del brand principale porta solo il nome e che, se estrapolato da questo concetto, si difende anche egregiamente nel suo genere di appartenenza. Certo, prima della release, prevista per il 22 febbraio, sono necessari ancora diversi lavori di rifinitura in termini di bilanciamento ma non ci troviamo certo per le mani un gioco disastroso come si era pensato qualche anno fa durante l'annuncio. Survive è un titolo più che buono su cui mettere le mani e non ci resta ora che attendere la versione finale, magari mettendo da parte i preconcetti.

CERTEZZE

  • Alcune trovate interessanti per il genere survival
  • Gran quantità di armi e strumenti di difesa
  • La trama potrebbe essere più interessante di quel che sembra

DUBBI

  • Non è più Metal Gear, anche se ne porta il nome
  • Le microtransazioni sono uno spettro preoccupante
  • Struttura di gioco poco originale









Email Scheda Utente
Post: 13.065
Registrato il: 19/07/2003
Città: ROMA
Età: 42



OFFLINE
18/01/2018 16:47
 
Quota

online la open beta

link:

PS4

https://store.playstation.com/it-it/product/EP0101-CUSA07667_00-MAINGAMEOPENBETA

XBOX One

https://www.microsoft.com/it-it/store/p/metal-gear-survive-beta/c1z82s61ng2t



Disponibile da oggi la versione beta di Metal Gear Survive
multiplayer

Come preannunciato, Konami rende disponibile da oggi la versione beta di Metal Gear Survive, il nuovo titolo della saga Metal Gear per PC, Xbox One e PlayStation 4. La beta sarà disponibile fino al 21 gennaio 2018, consentendo ai giocatori di provare la modalità co-op, comprese alcune missioni e vari eventi. Leggiamo il comunicato stampa ufficiale per altri dettagli: La beta include due mappe con tre missioni per la modalità co-op. I partecipanti alla beta potranno ottenere questi oggetti bonus in-game da utilizzare nel gioco finale:

1 name plate FOX HOUND
1 accessorio Metal Gear Rex head
1 accessorio bandana

La trama di METAL GEAR SURVIVE è ambientato dopo gli eventi di METAL GEAR SOLID V: GROUND ZEROES. I giocatori, dopo aver attraversato un wormhole, si ritroveranno in un terrificante universo alternativo, caratterizzato dalla presenza di creature e ambienti ostili e dovranno cercare di sopravvivere e di trovare il modo per tornare nel loro mondo. I protagonisti di METAL GEAR SURVIVE non si limiteranno a dover combattere orde di creature mortali ma dovranno anche esplorare il territorio alla ricerca di acqua e di cibo per sopravvivere. I materiali raccolti nel corso della campagna potranno essere utilizzati per costruire armi, barricate, campi base - dove poter anche coltivare la terra e allevare il bestiame - e tanti altri oggetti utili. Oltre ai celebri Walker Gear e Sistemi di Recupero Fulton, questo nuovo episodio vedrà la presenza di una nuova varietà di armi e di equipaggiamenti.






[Modificato da li4m 18/01/2018 16:49]







Email Scheda Utente
Post: 13.066
Registrato il: 19/07/2003
Città: ROMA
Età: 42



OFFLINE
19/01/2018 09:07
 
Quota


Metal Gear Survive: la modalità co-op si mostra nel nuovo trailer
eurogamer

Il titolo di Konami è attualmente in open beta.




Metal Gear Survive
, il titolo di Konami disponibile attualmente in open beta per PlayStation 4 e Xbox One, è il nuovo spin-off della famosa serie ambientato dopo gli eventi di Metal Gear Solid V: Ground Zeroes.

Nella beta in corso, come probabilmente saprete, sono incluse due mappe con tre missioni per la modalità co-op e, proprio alla cooperativa, è dedicato il nuovo gameplay trailer riportato da Gematsu, visibile qui di seguito:

Vi ricordiamo che Metal Gear Survive sarà disponibile per PlayStation 4, Xbox One e PC dal 22 febbraio 2018.











Email Scheda Utente
Post: 10.705
Registrato il: 29/03/2004
Città: ANCONA
Età: 42

Gaming XP User

OFFLINE
22/01/2018 06:38
 
Quota

Saro' una molletta sui coglioni con la mia nostalgia ma devo dirlo.
Ricordo il mio primo incontro con la serie metal gear. Era un pomeriggio di ottobre del 98 e dopo aver aspettato invano tutta l'estate l'uscita di ISS PRO 98, (passando i mondiali a giocare a iss pro con gli amici convinti che a giorni avremmo trovato iss pro 98 sugli scaffali) finalmente lo trovai al negozio di videogiochi della mia citta' (Mondo Console). Portato a casa, ci trovai dentro inaspettatamente la demo di Metal Gear Solid.
Il gioco di calcio konami era un capolavoro dal quale non mi staccai per piu' di un anno, ma la demo di Metal Gear mi lascio' con la mascella per terra.
Come vola il tempo, adesso e' tutto annunciato su internet, filmati su youtube, multipiattaforma su ps4, one e steam (nemmeno piu' microsoft windows).







Email Scheda Utente
Post: 19.316
Registrato il: 29/09/2003
Età: 52

Gaming XP User

OFFLINE
22/01/2018 14:34
 
Quota

sei un vecchiodimmerda

[SM=g2173859]








Jorge Barilla "El Mágico" González

Mucha gente me dice: Si hubieras vos o Si no hubieras.... Entonces no sería yo. La gente tiene razón en parte. Me preguntan por qué no estuve en el Barcelona, en París Saint Germain. Yo a Cádiz lo consideré normal, suficiente como para hacer algo por mi país. Tal vez no ahorré, pero a mí nadie me quita lo bailado.

Cada canuto que nos fumamos - Alucinamos con el Rayo Vallecano !

Más que en cualquier otro sitio, en Bilbao las victoria saben a gloria.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]
[ALL] Battlefield V (17 messaggi, agg.: 13/11/2018 10:47)

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 03:01. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com