LAROMA24.IT ha contattato l'ufficio dirigenziale dell'area comunicazione di UNICREDIT, cercando di capire qual'è lo stato attuale della trattativa per il piano di rientro di Italpetroli, debitrice nei confronti dell'istituto di credito di 277 milioni di euro.
Questo quanto emerso dalle dichiarazioni che abbiamo raccolto e che riportiamo di seguito.
'Unicredit si è stancata della fase di immobilismo di Italpetroli. Italpetroli non ci sembra abbia fatto granchè per mostrare almeno la buona volontà di rientrare del debito. E' vero che il debito è di 277 milioni. Ci sono stati accordi disattesi e nessuna operazione, anche solo di buona volontà, per rientrare. Ora chiediamo di ottenere le cifre dovute e in tempi ragionevoli. L'AS Roma è uno degli asset, come tanti altri. A noi non interessa nessun assett in psrticolare, ma solo rientrare del debito.
Angelini si è mosso a tutto campo. Noi siamo stati contattati dallo stesso Angelini, come verosimilmente immaginiamo abbia fatto con la famiglia Sensi. L’offerta di cui siamo venuti a conoscenza è all'incirca di 130 milioni più 90 per il flottante.
Rispetto a poco piùdi un anno fa la situazione era differente, come pure l’esposizione. Le scadenze erano state rispettate e la famiglia poteva ancora decidere di vendere altri asset e salvaguardare la Roma. Oggi sono cambiate un pò di cose. La famiglia Sensi venda quello che vuole, ma noi non aspettiamo più. Se in breve tempo riescono a vendere altri beni e tenersi la Roma, a noi non interessa.
Con Mediobanca abbiamo solo rapporti di cordiale professionalità. Ci faranno le loro proposte e noi le vaglieremo. Ma dobbiamo rientrare del debito. Unicredit ha detto basta. La nostra strategia è piuttosto semplice ora: pressing costante e forte su Italpetroli per rientrare del debito in tempi brevi'.
Ma magari li devono mettere in mutande, con le spalle al muro!
"Era tutto previsto, sappiamo quello che stiamo facendo"