Meditando

fiuto11, 02/03/2012 00.56:

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premetto che sono bello storto, di quelle rare botte che poi sfociano nel meditatovo piuttosto che nel "fanculo giuro che è l'ultima volta che bevo".
oggi ci siamo ritrovati con degli amici di vecchia data, sapete quelli con cui sei praticamenre in simbiosi e poi ti ritrovi anni dopo a pensare come cazzo mai non vedi più da così tanto se prima erano praticamenre fratelli.
In ogni caso si pensava a quante cazzate e cose superdivertenti abbiamo fatto insieme; pazzie, sballi totali, donne, furti con e senza scasso, risse, lavoro, rapimenti etc etc...e si pensava con tanta malinconia che quei momenti ormai sono andati via...finchè il genio del gruppo non ha detto..."forse sarebbe stato meglio non vivere così per quegli anni se poi ti ritrovi a rimpiangere un tempo che non tornerà mai più"

codificando:

secondo voi vale la pena vivere in maniera meravigliosa pochi anni ma passarne il resto a non trovare più quel tipo di felicità o sarebbe meglio vivere sempre con una modesta felicità per evitare di rimpiangere i momenti migliori che poi non torneranno?

codificando per i lenti:

è meglio aver amato e aver perduto o non aver amato affatto?

Io personalmente sono sempre stato convinto che vale la pensa provare tutte le esperienze per farsi un'idea..ma devo ammettere che stasera al ricordo di quello che eravamo un po' ne ho sentito la mancanza...e la consapevolezza che non sarà mai più così mi ha rattristato(poi è arrivato altro alcol e bon)

e nn dite che poi la felicità cambia, te la dà una famiglia o un figlio perchè sì, quello sì senza dubbio...ma parliamo di 2 felicità diverse.
cmq dite la vostra se vi va.

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+Vincent+, 02/03/2012 09.17:

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ti sei risposto da solo, la felicità è relativa

all'età, alle persone, alle situazioni che incontri

a 40 anni quelle cose che ti davano felicità assoluta a 20 anni e che ora ricordi con malinconia potrebbero farti sentire uno sfigato irrealizzato

o forse no, quella è la tua vocazione eterna

la risposta è dentro ognuno di noi (cit.)

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Zks, 02/03/2012 09.20:

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Vincent la penso esattamente come te.

Il tipo di felicità e necessità che avevo a 18 anni sono diverse dalle attuali.

A parte per una cosa.

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Lupin_3rd, 02/03/2012 06.15:

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Se dovessi bere e poi trasformarmi in marzullo come hai fatto te....mi ammazzo prima

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fiuto11, 02/03/2012 10.44:

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sei sempre il solito superficiale aeiou!!

chissà se c'è del vero nella cazzata che hai detto...preferire ammazzarsi piuttosto che fare introspezione?ahia...raffa mi sa che c'ha bisogno di aiuto...



no raga occhio non sto parlando di azioni nello specifico o di un atteggiamento che puoi avere oppure no.
non dico che la felicità uno la trovi solo da ragazzino..ne ora ovviamente le cagate che facevamo a 20 anni darebbero le stesse emozioni..anzi come dice vinc probabilmente sarebbe imbarazzante.
io parlo semplicemente della sfera emotiva...conscio con il senno di poi che alcune esperienze (che sia tu 20enne o 40enne) ti hanno dato delle emozioni che non si ripeteranno(l'amore più importante della tua vita poi perso per esempio) decideresti lo stesso di riviverle o preferiresti non avere certi termini di paragone per definire la tua felicità?

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WEfanatic, 02/03/2012 10.54:

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Se non avessi vissuto quelle esperienze oggi staresti meditando sul fatto di non esserti goduto appieno la vita. Dei pensieri come i tuoi vengono periodicamentea tutti, è la mente umana che a volte li reprime per ovvie ragioni.

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fiuto11, 02/03/2012 10.55:

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non puoi pentirti realmente di cose che non conosci.

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fiuto11, 02/03/2012 10.44:

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sei sempre il solito superficiale aeiou!!

chissà se c'è del vero nella cazzata che hai detto...preferire ammazzarsi piuttosto che fare introspezione?ahia...raffa mi sa che c'ha bisogno di aiuto...



no raga occhio non sto parlando di azioni nello specifico o di un atteggiamento che puoi avere oppure no.
non dico che la felicità uno la trovi solo da ragazzino..ne ora ovviamente le cagate che facevamo a 20 anni darebbero le stesse emozioni..anzi come dice vinc probabilmente sarebbe imbarazzante.
io parlo semplicemente della sfera emotiva...conscio con il senno di poi che alcune esperienze (che sia tu 20enne o 40enne) ti hanno dato delle emozioni che non si ripeteranno(l'amore più importante della tua vita poi perso per esempio) decideresti lo stesso di riviverle o preferiresti non avere certi termini di paragone per definire la tua felicità?

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fiuto11, 02/03/2012 12.56:

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no "pentirsi" nel senso che non puoi rimpiangere o cmq avere un magone per cose che non hai mai provato ma solo supposto.Poi attenzione non sto parlando di essere depressi per il ricordo di quando si era giovani o sempliceemnte più appagati, non scopro certo io yin e yang, il male che completa il bene perchè il bene sia davvero visto come bene etc etc...e sono stra d'accordo con voi che più cresci più le cose che ti fanno felice si modificano a seconda di come si diventa adulti(nuovi bisogni, nuovi stimoli etc etc) e sono anche io estremamente del partito "meglio amare e perdere che non amare" però mi incuriosiva come "l'ignoranza" intesa come mancanza di esperienze(nel nostro caso l'amare e perdere) possa in qualche modo proteggerti ai rimpianti.

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catamount, 02/03/2012 18.05:

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noi in un certo qual modo siamo frutto delle nostre esperienze,
quindi nel momento in cui rinunci a una certa esperienza solo per evitare una malinconia postuma, ti impoverisci

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+Vincent+, 02/03/2012 18.58:

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ogni tanto ti viene fuori questa cosa fiuto

ricordo un altra discussione simile...dove dicevi (per farla breve) che un contadino o una persona umile che non è mai uscita dal paesello non potrà raggiungere la felicità piena delle persone che fanno esperienze, girano il mondo, lavorano ad alti livelli

hai bisogno di un analista che ti faccia capire il perchè di questo cruccio ahahahah

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Zks, 3/2/2012 9:20 AM:

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Vincent la penso esattamente come te.

Il tipo di felicità e necessità che avevo a 18 anni sono diverse dalle attuali.

A parte per una cosa.

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fiuto11, 02/03/2012 20.32:

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hahah e ma questo non nasce così in una notte di ubriacatura..è un lavoro che ho fatto sui gradi della felicità...infatti questo passaggio non è altro che continuare quanto detto..diciamo un risvolto che non avevo mai contemplato fino a ieri e che può tranquillamenre distruggere quello detto prima..se aver arricchito i gradi di felicità non fosse altro che un modo per ampliare i margini dell'infelicità?
quindi ha ragione il contadino a non rischiare e tenersi la sua media felicità e la sua media tristezza?

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Lupin_3rd, 02/03/2012 06.15:

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Se dovessi bere e poi trasformarmi in marzullo come hai fatto te....mi ammazzo prima

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