xavier 75, 04/12/2012 02:10:
Mi permetto di riportare un commento molto bello di un utente di un altro forum:
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mi spiace dirlo ma questo gioco è perfetto paradigma del perchè, tra i vari motivi, la critica videoludica non riuscirà mai ad affrancarsi da una dimensione di svalutazione rispetto ad una critica letteraria piuttosto che da una critica cinematografica.
Questo è un gioco ottimo, ed è un dato di fatto. Tecnicamente è discreto e probabilmente per le potenzialità delle console (almeno si spera) solamente sufficiente, però questo non può e non deve permettere a chi giudica il gioco di ancorarsi su una valutazione che sia inferiore ai reali meriti del titolo.
Questo è un survival horror come ne sono stati fatti pochi nel recente ma anche nel lontano passato. E' un pò come se i film di zombie di Romero (giusto per rimanere in linea con il leit motiv del gioco) fossero stati giudicati ai tempi come solamente dei discreti film perchè il trucco e gli effetti speciali non erano all'altezza (e non lo erano davvero, guardatevi la Notte dei morti viventi) dei tempi.
L'immedesimazione di cui è capace questo gioco, la tensione che riesce a infondere, la claustrofobia dettata dalle giuste atmosfere e dalle risicate risorse, sono tutti elementi non comuni che andavano premiati. E non si può pretendere che questi aspetti siano meramente soggettivi, perchè allora qualsiasi romanzo sarebbe ingiudicabile.
Capisco che un appassionato di horror, e nello specifico di zombie, come il sottoscritto possa aumentare l'enfasi nei confronti del titolo, ma questo accade fino ad un certo punto, perchè il titolo merita di per sè e anche guardandolo con un occhio distaccato (che a me non è mancato, Ubisoft e Nintendo insieme non mi hanno mai convinto, tanto che non ho apprezzato granchè nemmeno Red Steel 2) non si può non compiacersi di un titolo del genere che allo stesso tempo svecchia e riporta in auge un genere che sembrava più morto degli zombie stessi. Teniamoci dunque gli ultimi Resident Evil con i loro bei votoni se poi un vero survival horror dev'essere svalutato unicamente perchè realizzato con budget inferiore.
ero molto dubbioso sul Wii U e a dirla tutta avevo anche del "rancore" verso Nintendo per come si è comportata con il Wii.
Con Zombi U un inizio migliore difficilmente avrebbe potuto averlo"
Bel commento. Io questo gioco in un certo senso lo paragonerei per molti aspetti a Dark Souls. E' difficile, bisogna centellinare tutte le proprie risorse, bisogna avanzare passo per passo senza fretta e scrutando tutto l'ambiente che ci circonda. Un passo falso, una leggerezza di troppo e sei morto. Quando si muore il proprio alter ego diventa uno zombie (manterrà però l'equipaggiamento che dovremo andare a recuperare!) e a quel punto incarneremo un altro sopravvissuto. Bisogna districarsi in luoghi buii e angusti in cerca di scorciatoie (tombini) che ci consentono di muoversi velocemente per la mappa di gioco. Tutto questo nella costante angoscia di incontrare uno o più zombie nel nostro cammino. Non è un gioco che fa saltare dalla sedia, non ci sono colpi di scena alla Dead Space ma c'è una tensione costante derivata da tutti gli elementi descritti e che ci accompagna di missione in missione, di rifugio in rifugio.
Secondo me questo è un gioco particolare che, come Dark Souls, o lo si ama o lo si odia. Non è un gioco per tutti, non si gira per la mappa con fucile a pompa e si massacrano decine di zombie. Tecnicamente non è eccelso anzi, direi abbastanza deludente e questo non ha certo aiutato nei giudizi.
Secondo me è un grandissimo gioco ma che ha bisogno di essere affrontato con un approccio ragionato, lento e di avere molta pazienza nel procedere e gustarsi ogni momento...tutte cose che purtroppo ,abituati ormai a tanti giochi tutta grafica ma "usa e getta", in molti abbiamo perso.