[NBA] The Season

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Scritto da: redavide9 15/02/2007 12.57
è verissimo, alle volte ci sono dei play che prendono più di 10 rimbalzi in una partita!!!!

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ma questo non vuol dire niente, ti prego
Devi guardare CHE rimbalzi prende un play...un play prende i rimbalzi di tiri in transizione per far ripartire il contropiede, di certo non va a svettare con O'Neal e Ilgauskas O di certo non va a prendere i rimbalzi offensivi contro gente 25-30cm piu alta o 20-30kg piu pesante.

Bargnani ha un grosso problema: non taglia fuori gli avversari. O meglio, lo fa in maniera scandalosa e quindi lo umiliano sempre. Se tu non tagli fuori gli avversari professionisti, non hai speranze di vita. Se poi li tagli fuori in maniera buona, e loro sono bravi a prendere lo stesso il rimbalzo, tanto di cappello, ma Bargnani è 10 livelli sotto.

DEVE migliorare, perche un lungo che non prende rimbalzi in NBA non ha futuro. Il tempo è dalla sua parte.

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Scritto da: Kimbo 15/02/2007 13.07


te la cambio in: l'altezza conta, ma conta di più la tecnica con cui ci si va, la posizione e il sapersi piazzare, la voglia e la cattiveria, il saper fare taglia-fuori sia in situazioni dinamiche che semi-fisse

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Appunto, ste cose se ce l'hai nel DNA bene, sennò è dura inculcarle.
Il posizionamento poi non lo impari manco se vai a lezione 7 giorni su 7 da Dennis Rodman.
Quello è puro istinto.
Noi qui ne abbiamo proprio un esempio fatto in casa.

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Scritto da: drygo 15/02/2007 13.55


Appunto, ste cose se ce l'hai nel DNA bene, sennò è dura inculcarle.
Il posizionamento poi non lo impari manco se vai a lezione 7 giorni su 7 da Dennis Rodman.
Quello è puro istinto.
Noi qui ne abbiamo proprio un esempio fatto in casa.

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Stai parlando di lui... IL SINDACO?

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Scritto da: Kekkorag 15/02/2007 14.02


Stai parlando di lui... IL SINDACO?

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Scritto da: Husain 15/02/2007 13.21


ma questo non vuol dire niente, ti prego
Devi guardare CHE rimbalzi prende un play...un play prende i rimbalzi di tiri in transizione per far ripartire il contropiede, di certo non va a svettare con O'Neal e Ilgauskas O di certo non va a prendere i rimbalzi offensivi contro gente 25-30cm piu alta o 20-30kg piu pesante.

Bargnani ha un grosso problema: non taglia fuori gli avversari. O meglio, lo fa in maniera scandalosa e quindi lo umiliano sempre. Se tu non tagli fuori gli avversari professionisti, non hai speranze di vita. Se poi li tagli fuori in maniera buona, e loro sono bravi a prendere lo stesso il rimbalzo, tanto di cappello, ma Bargnani è 10 livelli sotto.

DEVE migliorare, perche un lungo che non prende rimbalzi in NBA non ha futuro. Il tempo è dalla sua parte.

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husa.... gli avversari non li taglia fuori (mi fido di te) perchè li tagli fuori con tecnica, tempismo.... ma anche e soprattutto fisico.. chili...

bargnani va bene che è un 2.10... ma se il vento soffia troppo forte se lo porta via, penso concorderai con me che forse non sarà mai un rimbalzista fenomeno.... ma con più esperienza e chili nei prossimi anni migliorerà sicuramente i RPG

[Modificato da El Magico Gonzalez 16/02/2007 15.40]

Toronto - Cleveland 85 - 86
grande prova del mago 18 + 7 rimbalzi e 50% dal campo

Partita vista in diretta con Josè e Bobox, Bargnani niente male, Lebron incontenibile, peccato per le solite discutibili decisioni di Ford che nuovamente sono costate la partita ai Raps

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Scritto da: Kekkorag 22/02/2007 13.49
Partita vista in diretta con Josè e Bobox, Bargnani niente male, Lebron incontenibile, peccato per le solite discutibili decisioni di Ford che nuovamente sono costate la partita ai Raps

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sono d'accordo, in quintetto dovrebbe partire Calderon e forse è ora che Mitchell riprovi a fa partire dall'inizio anche il Mago, viste le prestazioni pietose di Nesterovic...
...e poi Bosh umiliato da Varejao

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Scritto da: sir.obra 22/02/2007 14.33

sono d'accordo, in quintetto dovrebbe partire Calderon e forse è ora che Mitchell riprovi a fa partire dall'inizio anche il Mago, viste le prestazioni pietose di Nesterovic...
...e poi Bosh umiliato da Varejao

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Alla fine potendo scegliere, tra Andrea e Josè, farei partire titolare + lo spagnolo; che mi a mio avviso fa girare meglio la squadra essendo sicuramente meno protagonista di TJ, e anche essendo meno spettacolare, il suo rendimento è sicuramento pari a quello dell'americano se non addirittura superiore.
Per quanto riguarda Bargnani, cè da considerare che è il primo anno, magari mentalmente non è ancora pronto allo starting five, però ultimamente lo vedo migliorare gradualmente, specialmente in difesa,dove comincia a tenere, anche con avversari di livello superiore.
Il suo contributo offensivo ormai è assestato sui 15-18 punti a partita , al momento lo configura come un buon 6° uomo.
Il fatto che poi parta dalla panchina, e che magari Rasho giochi di + anche giocando non un ottimo basket, è dovuto anche a una serie di cambi ormai "standardizzati" e poi bisogna considerare la questione delle gerarchie, che in nba piu' che in italia ha una sua valenza.

Ragazzi, Ford non può giocare come Calderon, semplicemente perchè non è Calderon...sono due tipi di pg completamente diversi. E la colpa della stagione "deludente" di Ford va TUTTA a Mitchell, che lo sfrutta troppo e male per le caratteristiche che ha. TJ Ford non può e non deve fare la trottolina che gira per il campo come un flipper tipo James con D'antoni (e tanti altri esempi), quante volte Toronto con lui alla regia si prende un tiro nei primi 8-9 secondi (alla Suns), o un tiro forzato e difficile negli ultimi 4 dell'azione perchè il trottolare eccessivo di Ford rende confusionario o fermo l'attacco e le sue penetrazioni (chiamate da Mitchell sistematicamente dopo il p&r) a testa bassa non sortiscono l'effetto sperato? Mitchell gli ha dato più responsabilità ma gli ha dato le responsabilità sbagliate con i modi di giocare sbagliati, gli ha assegnato anche l'aggravante di fare il finalizzatore, e questo è il risultato: un giocatore troppo nevrotico palla in mano, ansioso, lontano parente del primo Ford a Milwaukee che aveva strabiliato tutti.

La verità è che Ford è un giocatore molto migliore di quello che si vede ora a Toronto, ma che non rende e non viene valorizzato da un mediocre come Mitchell...uno che nella testa è ancora troppo giocatore e molto poco head coach

Anche per me Ford non è un cattivo giocatore, ma non è il play di cui ha bisogno Toronto.
La verità è che fa più danni che altro, con scelte discutibili in momenti dove magari un pizzico di calma in + potrebbe esser decisivo, guarda l'ultima penetrazione di ieri sere
Non credo che la colpa sia tutta di Bitchell, o meglio solo sua, Tj cmq tende a rallentare il gioco tantissmo, palleggia troppo e questo toglie tempo di manovra alla squadra; e poi si avventura in penetrazioni impossibili, che uno col suo fisico non puo' sperare di portare a buon fine.

ma di chi è la colpa delle penetrazioni ossessive e frettolose, dell'abuso del palleggio in determinate situazioni e delle scelte ansiose? Anche di Ford, che le esegue in partita certo ma il problema è a monte: è Mitchell che gli fa eseguire giochi che non sono adatti a Ford, è Mitchell che lo manda al macello con le penetrazioni ossessive dopo ogni pick&roll che gioca, è sempre Mitchell che nel caso Toronto non trovi il tiro "alla Phoenix" nei primi 8-9 secondi gli chiede di fermare il moto perpetuo congelando il palleggio...il basket è uno sport in cui ai giocatori "non stelle" viene data ben poca carta bianca su che cosa fare, ci sono degli schemi e dei giochi, tanti tra l'altro, che vanno eseguiti sempre e se non li esegui, a prescindere se ti allena Mitchell o Jackson o Bucchi, puoi anche prenotarti un comodissimo e noiosissimo posto in panchina per l'intera stagione

il tipo di gioco che Mitchell richiede al suo play è un tipo di gioco che richiede o un fenomeno di fantasia e genialità (Nash) o un trottolino dalla penetrazione mortifera (James)...tutto ciò che Ford non è, e non sarà mai. Perciò, se lo deve far giocare così, tanto vale Toronto lo usi come merce da trade...

a proposito di trade: Toronto dà Jones a Portland e si prende Dixon...

Bargnani contro i Pacers:


sta cominciando a prendere qualche rimbalzo.

ultime 3 partite per bargnani:
7 6 e 11 rimbalzi.
ieri season high con 11, ma soli 8 punti.

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Scritto da: bostrom155 25/02/2007 11.38
ultime 3 partite per bargnani:
7 6 e 11 rimbalzi.
ieri season high con 11, ma soli 8 punti.

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le stiamo seguendo in diretta con josè e kekkorag ...

il fatto è che i rimbalzi li prende TUTTI, e dico TUTTI nel secondo quarto... quando lui è fresco e non c'è bosh che solitamente si riposa!

quando c'è bosh, non c'è trippa pè gatti

Buona partita in difesa di andrea, ottimi gli 11 rimbalzi, peccato per i soli 8 punti, poteva finire in DD.
Ma nel quarto periodo ha preso quanti tiri? mi sa 0
La prox contro gli spurs lunedi

Non so se era già stato detto....

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Accordo Nba-You Tube
La lega professionistica statunitense e il più famoso sito di video al mondo hanno inaugurato un canale dedicato dove raccogliere tutte le immagini

NEW YORK, 26 febbraio 2007 - You Tube, il sito di video più famoso al mondo, e la Nba hanno trovato un accordo per l'utilizzo delle immagini della lega professionistica statunitense ponendo fine a una querelle che durava da circa tre mesi quando i dirigenti della Nba avevano chiestoa quelli di You Tube, recentemente acquistata da Google, di togliere dai loro database tutte le immagini Nba che violavano il diritto di copyright.
In base all'accordo ha preso il via immediatamente un nuovo canale, chiamato Nba Channel, e gli utenti di You Tube potranno inserire tutti i loro videoclip, vedere quelli degli altri utenti, votare i preferiti e consultare le classifiche con i file più scaricati. La pagina, su cui la stessa Nba offre alcuni prodotti originali, rimanda a sua volta al sito ufficiale della lega che continuerà a offrire gli highlights di tutte le partite insieme ad altro materiale multimediale.
La Nba potrà anche controllare i contenuti pubblicati da tutti gli utenti e procedere alla rimozione di tutto ciò che violerà il copyright. A fine 2006 anche la Nhl, la lega pro nordamericana di hockey ghiaccio, aveva stipulato un accordo simile mentre più problematici sono i rapporti con i club calcistici europei: Il Bayer Monaco e la Lega Calcio Tedesca e i rappresentanti della Premier League inglese hanno da tempo richiesto che il loro materiale non appaia più nelle pagine di You Tube.

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L'indirizzo è questo

www.gazzetta.it/openxlink.shtml?http://www.youtube.com/nba

Toronto @ San Antonio 91 - 107
Bargnani miglior realizzatore dei Raptors con 17 punti ( + 6 rimbalzi) ,ma ha visto che significa essere un lungo fuoriclasse come Duncan, che lo ha battuto sia in attacco che stoppato in difesa. Partita impalpabile di Bosh, buona la prova di Nesterovic (season high con 16 punti).

In attesa degli highlights del mago guardate quanto è nervoso Adam Morrison perchè rosica ---->

Andrea Bargnani Highlights vs Spurs

ho visto l'infortunio di livingston

quasi come quello di demond greene quest'anno in alba berlino - montepaschi siena

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Scritto da: bostrom155 27/02/2007 13.44
ho visto l'infortunio di livingston

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porca puttana

non guardare se deboli di cuore/stomaco, fa veramente impressione

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Scritto da: bobox999 27/02/2007 23.16


porca puttana

non guardare se deboli di cuore/stomaco, fa veramente impressione

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Cazzo gli è saltato tutto, crociati, collaterali, tendine rotuleo...minchia.
La gamba la tenevano attaccata alla coscia solo i muscoli e la carne.


Poveraccio

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Scritto da: drygo 27/02/2007 23.21


Cazzo gli è saltato tutto, crociati, collaterali, tendine rotuleo...minchia.
La gamba la tenevano attaccata alla coscia solo i muscoli e la carne.


Poveraccio

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uà ma staje pe tt part???

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Scritto da: freezee 27/02/2007 23.24


uà ma staje pe tt part???

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E tu no?

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Scritto da: drygo 27/02/2007 23.25


E tu no?

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8-12 mesi fuori livingston
ma gli era già successo lo stesso nell'ALTRO ginocchio

[Modificato da chechumostovoi 28/02/2007 19.14]

ESPN The Magazine: Meet Andrea Bargnani
by Chris Broussard


Editor's note: This article appears in the March 12 issue of ESPN The Magazine.


Years from now -- when it's routine to see him dropping three-pointers over the outstretched arms of clumsy, lumbering big men and SportsCenter regularly features him spinning on the block and posterizing clawing defenders, when his uncanny passes draw comparisons to those of Bill Walton and Chris Webber -- we'll point to a cold November morning in Denver as the NBA birth of Andrea Bargnani.



Ron Turenne/Getty Images
Andrea Bargnani isn't your stereotypical soft Euro baller.
It was a Sunday, and the Raptors were coming off back-to-back road games. Coach Sam Mitchell had wanted to give his team the day off, but they were 2-7, losers of five straight and playing softer than smooth jazz. So he "invited" six big guys, including his tentative and unproductive No. 1 draft pick, to join him at a local health club.


You couldn't really call it a practice; there was no shooting, dribbling or passing to be seen. With patrons watching from stationary bikes and weekend warriors playing pickup on adjacent courts, Mitchell put one ball beneath the basket and two players at the foul line. One man's job was to get the ball, the other's was to keep him from touching it. By any means necessary.


"It was like a fight," Bargnani says three months later. "Nothing dirty, just a tough, physical practice. It was the right thing to do."


After Bargnani and his teammates banged bodies for nearly two hours, Mitchell pulled the rookie aside. This was the type of aggressiveness he wanted to see, he told him. The next night in Utah, Bargnani was unrecognizable, nearly quadrupling his then-season average with 15 points.


"From then on, he's played like a man," says star teammate Chris Bosh.



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Last June's critics didn't expect such compliments to be lobbed Bargnani's way when the Raptors made him the first Euro ever taken at the top of the draft. At least not this soon. In spite of Dirk's dominance and the capable contributions of imports like Mehmet Okur and Boris Diaw, many incoming Euros suffer the indignity of being compared to high-lottery busts Darko Milicic and Nikoloz Tskitishvili. Twice-bitten scouts won't soon forget that, blinded by overseas hype, they once overlooked Bosh, Carmelo, D-Wade and Amaré for those two. So when Bargnani's name was the first one David Stern called, a common sentiment was, Who'd the Raptors leave on the table by banking on the next Euro-bust?


The skeptics have been shamed. With a stroke as pure as bottled water, Bargnani is already one of the league's top sixth men and Brandon Roy's chief competition for Rookie of the Year honors. During the Raptors' surge to the top of the Atlantic, Bargnani averaged 13.5 ppg on 50% shooting in February. Fact is, not even his biggest supporters expected so much so soon. Before the season, if he hadn't done enough to earn a spot in the Rookie Challenge during All-Star Weekend, Raptors management wouldn't have been the least bit discouraged. But there he was in Vegas, foiling Andrew Bogut with a nasty scoop shot and earning raves from none other than the big German himself.




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Nowitzki, sitting in the bowels of the Thomas & Mack Center, first scoffed at the rush to compare the two: "Every tall, white shooter who comes over is going to be compared to me." But then he made the parallel himself. And he finds himself lacking. Dirk says that at 21, the newcomer is better than he was: "Sky's the limit for him."


Another prodigy confirms it. "He's like a junior Dirk," LeBron says after Bargnani's 18-point, seven-rebound effort in a one-point loss to the Cavaliers in their first game after the break. "He's going to be a very, very, very impressive player in this league."


More than skill level separates Bargnani from the Euros who have come before him. For one, Raptors management has surrounded him with a strong support group that's made playing in Toronto the next best thing to playing in Italy. While team president Bryan Colangelo claims it's all coincidence, he signed two of Bargnani's former teammates -- Spain's Jorge Garbajosa and Slovenia's Uros Slokar -- and named Bargnani's former GM at Benetton Treviso, Maurizio Gherardini, the club's assistant GM. With five other international players on the squad, Bargnani, who speaks English well, has no problem finding a teammate to converse with in Italian, too.


Critics have also ignored the fact that while Milicic and Tskitishvili played sparingly in Europe and thus were drafted solely on potential, Bargnani has been a key player in the top ranks of European basketball.


You'd never know Bargnani was a future force (or even a nouveau riche pro jock) by visiting his Toronto digs. Sure, he lives on prime downtown real estate on the shore of Lake Ontario, but a request for a tour of the tiny two-bedroom apartment draws embarrassed laughter from the big man. "This is it," he says, spreading his arms in the den and nearly touching the dining room table.


Mom, Luisella Balducci, was a roommate through January, and she's to be thanked for whatever sparse furnishings Bargnani has. Since she returned to Italy, he's added a 46-inch flat-screen on the wall, and that's about it. There's an iPod sound system for music, a tan couch and love seat for lounging, a closet full of multicolor Air Force 1's, and a PlayStation 3 console. Problem is, with just one controller, he's forced to play his video games solo. "Every time I go to the store, they're sold out," he says innocently, never thinking that a person of his stature could have one hand-delivered to his door.


About the only hint that someone with special gifts resides here is on a wall near the bedrooms, where several framed, self-made collages featuring Bargnani's exploits, as captured by Italian newspapers, hang. There's a picture of him blocking Lamond Murray's shot in an exhibition game he played against the Raptors two years ago and a portrait of him attempting a ferocious dunk over three defenders, one of whom is grabbing his arm. "They called a charge on me," Bargnani says, smiling. "But see right there? He fouled me."



Gary Dineen/NBAE via Getty Images
Bargnani is making a strong push for Rookie of the Year.
It's telling that there are no photos of Bargnani sinking soft jumpers or steering clear of contact. This is at heart one tough Euro. Curse at him, as Bosh did after Bargnani surrendered four straight offensive rebounds against Golden State on Dec. 17, and get instant improvement. Five of his 10 rebounds that night were offensive, and all five came after Bosh went off on him. Challenge him after he fails to grab a single rebound in a game, as Mitchell did Feb. 14, and get seven boards the next time out. Throw an elbow his way, as several opponents have, and you'd better duck. Unlike most Euro bigs, Bargnani yearns one day to set up in the post. He works on his inside game daily with assistant coaches and can't wait until he can regularly use his size advantage to exploit folks down low.


"He ain't no punk," Mitchell says. "He is Italian! Them Italians ain't backing down!"


He'll match your trash-talk, too. Even if you might not be able to understand a word of it. After being hounded by Mike Dunleavy, Bargnani faced him up, sank a jumper in his face and yelled something in Italian. During the next timeout, Raptors vet Darrick Martin ran to him to find out what he'd said. Bargnani just smiled.


The Raptors get a kick out of Bargnani's verbal mischief. Whenever he screams something after a dunk or in the heat of competition, the bench guys go crazy, then run to Slokar for a translation. He's often hesitant to give up the goods.


"He'll say, Andiamo!" Slokar says. "That means 'Let's go!' The other stuff? Let's just leave that where it is: on the court."


Everyone has a theory about where Bargnani gets his toughness and unusual swagger. Slokar believes it comes from his hometown. "In Europe, Roman people -- not necessarily Italians, but Romans -- are known for being confident," he says. "They're proud of their background." Others point to Bargnani's family backstory. The elder of two boys whose parents divorced when he was 13, perhaps Andrea was forced to develop a man-of-the-house persona early on.


Teammate Anthony Parker cuts through all the psycho-babble. He says, "He's absolutely fearless. Why? I think he was just born with it." Bargnani himself brushes off talk of his extraordinary self-confidence. "I'm just a normal person," he says. But the trait is real, measurable, in fact.


For years, NBA teams have used the Caliper Profile to evaluate potential draft picks. The Caliper is a personality profile used by numerous corporations and organizations to measure one's capacity to excel in specific situations. Over the past 24 years, Caliper has assessed more than 20,000 athletes, including NBA players from Detroit, San Antonio, Denver and Phoenix. Colangelo has long been sold on the system. When he heard how Bargnani measured up, he nearly dropped the phone.



Ron Turenne/Getty Images
Fans have embraced the Raptors' No. 1 pick.
"They said his upside and potential were off the charts," Colangelo says from the tunnel of the Air Canada Centre as Bargnani drains a three against the Cavaliers. "They said, 'Out of all the athletes we've profiled, we've never seen anything like this.' "


The test showed that Bargnani is virtually oblivious to what others think of him. And his tremendous ability to block out such potentially negative pressures enables him to focus completely on the task at hand. So the expectations and anxieties that come with being the No.1 pick, or the only Italian-born player in the league, or even taking a game-winning shot, don't even register with him.


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Skills? Check. Confidence? Check. But does he know how to play the game?


Rewind to a home contest against Atlanta on Jan. 5. Bargnani streaks down the right sideline on a break, heads toward the left block and receives a pass from Parker. In one motion, he catches the ball and throws a no-look bounce pass behind his back, past his defender and into the hands of Bosh, who is fouled as he attempts to finish with a dunk. The pass instantly earns YouTube status.


"That showed he's got a phenomenal basketball IQ," Martin says. "To see Bosh behind him and have the presence of mind to make that pass while he's running down the floor in transition? Some point guards can't see that."


The 35-year-old Martin, in his 12th season, has taken Bargnani under his wing. He's the one who coined the nickname everyone in Toronto uses: Big Rook. Bargnani likes it, but he likes what fans in Italy called him even better: Il Mago. Translation: The Magician.


"He's got a little ways to go before I call him that," Martin says with a laugh.


Yeah, it will be a cold November morning before that happens

20 punti del mago (miglior giocatore della partita secondo la CBS) e si passa a Houston

AB Highlights

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Scritto da: bobox999 01/03/2007 5.47


20 punti del mago (miglior giocatore della partita secondo la CBS) e si passa a Houston

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Go Mago Go

Te l'avevo detto che vs Houston poteva scapparci il colpaccio ...