Ci si vedeva il sabaro. Ogni sabato. Alle 15. 12 malati, due televisori e tanta voglia di stare insieme. Si finiva alle 21 con un solo vincitore, ma con tutti gli altri a vedere la finale. Batistuta, Ortega, Veron, Amocachi, oltre Babangida, erano gli idoli indiscussi.
Avevamo comprato la coppa che riproduceva quella del mondiali.
Chi vinceva il torneo per tre volte di seguito la portava definitivamente a casa.
Dopo quattro anni l'ho fatta mia.
Non c'era l'online. Non c''era il momentum. Non c'era l'alta definizione. Ma c'era la passione e un divertimento mai piu' provato.
E se vincevi il torneo, la settimana era piu' bella