Intanto La Repubblica aggiorna lo stato della trattativa:
Adesso c'è una data limite per la cessione della maggioranza del Milan alla cordata cinese: il 10 giugno. E' il termine fissato per il passaggio del 70% delle azioni al gruppo asiatico. Prima, però, è previsto un passaggio essenziale e ineludibile: entro una settimana - mercoledì 28 aprile, giorno dell'assemblea degli azionisti, che approverà il bilancio 2015 con una perdita di 89 milioni - Silvio Berlusconi dovrà dire sì o no alla prosecuzione della trattativa, che è praticamente ultimata negli aspetti tecnico-burocratici. Restano vivi i dubbi del proprietario, che vorrebbe lasciarsi una scappatoia, in caso di ripensamento: una clausola che eviti il completo trasferimento della società ai nuovi soci entro un anno. Non si tratta di un aspetto secondario della laboriosa vicenda. Nel frattempo le due parti - Fininvest, la holding della famiglia Berlusconi, e i rappresentanti degli imprenditori cinesi - proseguono negli incontri.
E' invece ferma ogni attività societaria, ad eccezione di quella della squadra, che lavora a Milanello col neoallenatore Brocchi per preparare la partita di San Siro col Carpi. La doppia paralisi, del mercato calcistico e dei contatti commerciali, non potrà continuare a lungo: è in questo periodo, infatti, che si costruiscono sia la squadra per la prossima stagione sia gli accordi commerciali e le sponsorizzazioni. E' una ragione in più per l'accelerazione decisiva: in un senso o nell'altro, Berlusconi è ormai chiamato a decidere in fretta.