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[Liga BBVA 15/16] 38^ Giornata

Ultimo Aggiornamento: 15/05/2016 10:27
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14/05/2016 11:19
 
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Liga, l'ultima volata a distanza: sarà ancora Luis Enrique contro Zidane
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90' alla fine del campionato, questa volta va in scena un Clàsico tra Barcellona e Real Madrid a 1000 km di distanza. Lucho contro Zizou si sfidano per chiudere un conto aperto 13 anni fa.




Di tre ne sono rimaste due. Il titolo in Liga si consegna all’ultimo secondo: Barcellona primo a 88 punti, Real Madrid secondo un passo più indietro. Un Clásico a distanza ma che vale il campionato. I blaugrana giocheranno per vincere con il Granada matematicamente salvo, i blancos andranno al Riazor di La Coruña con molta speranza e voglia di tre punti. 90’ per trionfare, Luis Enrique e Zinedine Zidane sono carichi: tra di loro è l’ennesima sfida.

Un uomo tranquillo

Il Barça ha fatto passare la tempesta di primavera: tra il 20 marzo e il 17 aprile ci ha rimesso 9 punti di vantaggio in Liga e ha subito pure l’eliminazione dalla Champions League. Luis Enrique non si è mai nascosto, ha ammesso le difficoltà rimboccandosi le maniche e ripartendo con i suoi. Qualcuno lo aveva criticato pesantemente, accusandolo di essere un uomo di poco carattere. E invece Lucho ci ha messo la faccia in quel momento burrascoso.

"Niente crisi, sono soddisfatto dei miei giocatori. Senza Champions siamo più freschi."

Detto-fatto, il Barcellona torna a correre. La quiete dopo la tempesta: 4 vittorie consecutive, 21 reti all’attivo e zero subite. Il tecnico con una mano sul titolo ammette:

"Non ci resta che finire il lavoro a Granada e prenderci una Liga che ci meritiamo."

Il peggio è passato, alle spalle ci è rimasto solo il Real Madrid. Con la calma è riuscito a togliersi dalle sabbie mobili delle critiche e dei pessimi risultati. E con coraggio si è scrollato di dosso il paragone infinito con Guardiola. Più istintivo e rabbioso Pep, più pacato e sereno Luis. Il campo ha detto pure che è stato migliore: 29 gare senza una sconfitta, meglio del record registrato dall'ormai ex allenatore del Bayern Monaco. Pazienza se quest’anno non si possa ripetere il triplete: un double va già bene per ripartire con la giusta spinta in vista della prossima stagione.

Lì non per caso

Zizou, l’uomo della provvidenza. Il Real Madrid nel 2016 riparte da lui, altro che Benitez. L’esordio è boom, 10 gol in 2 partite. Vince, ma non convince dal punto di vista del gioco. A Madrid se sei un allenatore blanco è meglio coprisi bene dalle raffiche di critiche. Il francese indossa il cappotto, qualcuno gli fa notare che ha la stessa media punti di Rafa, si alza il colletto e se ne infischia. 19 partite totali (in attesa della 20esima) sotto la sua guida: 16 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta. Mica male per uno che fino a poco tempo fa era relegato al Real Madrid Castilla, la seconda squadra del club.




Ora si gioca all’ultimo respiro la Liga, l’ennesima battaglia contro il Barcellona. E poi si pensa alla finale di Champions League, perché Zizou battendo la Roma, il Wolfsburg e il Manchester City, si è regalato anche questa possibilità contro l’Atlético.

Numero magico

No, per Zidane non sono il 10 o il 5 i numeri magici. C’è ne è uno ora, con il quale il quotidiano Marca ci si è divertito, che rispecchia il momento: l’11. È l’undicesimo allenatore di Florentino Pérez, ha in tasca undici vittorie consecutive, ha rimontato 11 punti al Barça e a Milano può vincere l'Undécima.

Schiaffo morale

"Lo so cosa state pensando… Certe cose a volte succedono in un campo da calcio. "





Valencia-Real Sociedad 0-1: fischi e contestazione al Mestalla
foxsports

Si chiude con la contestazione dei tifosi la deludente Liga del Valencia, sconfitto in casa dalla Real Sociedad: decisivo il gol allo scadere del baby Oyarzabal.




I fischi del Mestalla, scanditi durante tutto l'incontro, raccontano tutto della sfida tra Valencia e Real Sociedad, anticipo dell'ultima giornata della Liga. La panolada rabbiosa sugli spalti, al termine della gara, sottolinea la peggiore stagione degli ultimi 28 anni per i Pipistrelli. Contestazione totale per la squadra, per l'allenatore Pako Ayestaran e per la dirigenza. Per i baschi decide il gol - all'ultimo secondo utile - di Mikel Oyarzabal, in un match in scialbo equilibrio per tutti i 90 minuti.

Primo tempo

Le due formazioni fanno a gara per trovare motivazioni utili, senza ormai più obiettivi di classifica. I padroni di casa vogliono quantomeno chiudere con una vittoria davanti al proprio, deluso pubblico. Più sollevata la formazione di Eusebio Sacristan, soddisfatta per una stagione che l'ha vista piazzarsi a ridosso della zona europea. La partita prende avvio a ritmi contenuti, ma un paio di occasioni fanno ben sperare per il prosieguo dell'incontro: al 20', per esempio, la difesa ospite devia provvidenzialmente un cross velenoso di Pablo Piatti. Lo stesso trequartista argentino è poi costretto ad abbandonare il campo dopo appena 35 minuti, per un infortunio alla coscia: stagione da dimenticare per lui, titolare solamente nove volte in campionato. La prima frazione termina poi con un altro cross pericoloso di Parejo, che non trova però la deviazione vincente nell'area della Real Sociedad.





Secondo tempo

Un pizzico più frizzante il match nella ripresa, con gli ospiti più convinti nel cercare il gol del vantaggio. L'ingresso al 58' di Bruma si rivelerà poi la carta vincente per Sacristan. È proprio il portoghese, dopo dieci minuti dal suo ingresso, a scaldare le mani a Jaume Domenech. L'occasione più ghiotta è però a marca Valencia: André Gomez imbecca al 73' Santi Mina, che da posizione ravvicinata calcia a lato della porta difesa da Rulli. Sei minuti più tardi è di nuovo Bruma, con una conclusione deviata, a chiamare il miracolo di Domenech. La Real Sociedad ci crede, consapevole di meritare il vantaggio. Tra il 90' e il 91' sono invece i padroni di casa a sfiorarlo con il neo-entrato Negredo: entrambe le conclusioni dello Squalo terminano alte di pochissimo. Si arriva così alla doccia fredda per il Valencia: minuto 94, il solito Bruma semina il terrore in area e calcia a botta sicura, Domenech ribatte ma sul pallone si avventa Oyarzabal. Per il centrocampista classe '97 è il sesto gol alla sua prima Liga.

I baschi chiudono così il campionato a quota 48 punti, all'ottavo posto dove possono essere raggiunti solo dal Malaga. Per il Valencia, invece, si apre la parte bassa della classifica: per ritrovare l'ultima volta in cui i Murcielagos erano arrivati al di sotto della decima posizione, bisogna risalire al 14° posto della stagione 1987/88. In bilico la conferma di Ayestaran sulla panchina, con le ipotesi Sampaoli, Lopetegui e Camacho che incombono minacciose.


[Modificato da li4m 14/05/2016 11:19]







14/05/2016 17:20
 
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il real sta vincendo la liga
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14/05/2016 18:33
 
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Re:
bostrom155, 14/05/2016 17.20:

il real sta vincendo la liga




Stava [SM=g1431652]







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15/05/2016 10:27
 
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grande LE
peccato per quelle 4-5 partite dove si sono suicidati... il triplete poteva essere benissimo alla portata







Lo sai che mi diceva Lady D nel 79 prima di conoscere Carlo?
Arberto, quanno baci tu non c'hai na lingua c'hai n pennello mortacci tua
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