Copa America Centenario USA 2016

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Coppa America, Cile di nuovo in finale: Colombia ko, 2-0
gazzetta

Il Cile chiude la pratica con due gol nei primi 11 minuti. Dopo la goleada col Messico, la Roja si propone come sfidante più accreditata per l'Argentina di Messi in vista della finalissima di domenica




Il Cile sembra riprendere da dove ha lasciato: il 7-0 con il Messico nel quarto di finale. Perché nei primi undici minuti ne fa due alla Colombia, mettendo subito un'ipoteca sulla partita. Ma poi il 2-0 sarà anche il risultato che sigilla l'incontro, quello con cui i campioni in carica eliminano la Colombia e raggiungono in finale l'Argentina. Il modo per concedere a Messi e compagni la possibilità di rivincita, visto che a East Rutherford nel New Jersey da dove si vede lo skyline di Manhattan, domenica si replicherà la sfida dell'edizione dell'anno passato, quando il Cile alzò la Coppa dopo i calci di rigore proprio a scapito dell'Albiceleste.

Alla Roja riesce tutto facile nella prima parte della gara, anche se a centrocampo c'è Silva invece di Marcelo Diaz infortunato e Vidal è squalificato, ma oltre ai colombiani per spuntarla dovrà vedersela con il tornado che si abbatte su Chicago durante l'intervallo. La legge Usa è inflessibile nelle circostanze: temporale con lampi e tuoni significa automaticamente evacuazione delle tribune e sospensione della partita.

Stavolta la pausa è interminabile, due ore e 25' chiusi negli spogliatoi in attesa di tornare in campo. Immaginabile il disagio per entrambe le squadre che forse compromette la regolarità del match. La Colombia, che rinuncia a Bacca causa botta alla caviglia, ha pure Cuadrado in serata no. È lui a servire di testa involontariamente l'assist per il primo gol cileno. Poi il Sanchez colombiano combina il patatrac che elimina le residue speranze di rimonta: si fa ammonire due volte nell'arco di una ventina di minuti (fra il 41' p.t e il 12' S.t.) e viene espulso. In dieci diventa più dura, ma bisogna dare atto ai Cafeteros di non mollare mai. Una giornata infausta un po' per tutti, anche se ai cileni la danza della pioggia alla fine porta straordinaria felicità.

LA PARTITA — Appena 7' e passa il Cile. Bella discesa sulla fascia destra di Fuenzalida, che mette al centro, Cuadrado pressato tocca indietro di testa, e per il centrocampista del Bayer Leverkusen, Aranguiz, il tocco in rete è cosa semplice. La Colombia sembra un pugile colpito a freddo, stordita e incapace di riordinare le idee. Avrebbe bisogno di un time-out e invece quattro minuti dopo finisce ancora al tappeto.

È Bravo a lanciare direttamente Sanchez, controllo perfetto in corsa, scarto all'interno, Arias che lo marca abbocca alla finta, tiro dell'ex Udinese, palla sul palo, e sulla ribattuta è uno scherzo per Fuenzalida insaccare il 2-0. Difficile cominciare meglio di così una semifinale. Unico intoppo per Pizzi in questa prima metà è l'infortunio che capita alla mezz'ora a Hernandez: cambio forzato e dentro il bolognese Pulgar.

Poi la Colombia passata la sbornia, reagisce e punge. Al 24' James Rodriguez spedisce un preciso passaggio a Martinez che incrocia bene, ma Bravo si allunga e smanaccia alla grande. Ora la Colombia fa pressione, alta. Al 33' Arias entra in area ed è ancora Bravo in uscita a intervenire sul pallonetto. A tempo scaduto il Sanchez colombiano costringe Bravo alla respinta e Cuadrado rimette in mezzo con il numero uno del Barca che allontana di pugno. Bella gara. Peccato che sullo stadio cada il finimondo.





TEMPORALE — In verità, era quello che era stato previsto potesse accadere per tutto il giorno. Succede invece Alle 20.15 ora locale, arrivano gli attesi nuvoloni, i lampi, i tuoni è una pioggia biblica. Tutte le tribune vengono sgomberate: in America i temporali sono le minacce più temute e così ci vogliono circa 2h25' prima di avere l'autorizzazione per ricominciare. Al 2' la Colombia recrimina per un rigore non fischiato per un atterramento di Jara su Torres. Al 21' la prima palla gol del Cile della ripresa capita sulla testa di Pulgar, ma Ospina fa... il bravo. Al 25' si vede Rodriguez che spara e Bravo si fa sfuggire senza conseguenze la palla di mano. A due minuti dal termine ci sarebbe anche un rigore per il Cile per entrata di Zapata su Sanchez, ma l'arbitro sorvola. Finisce con un paio d'invasori inseguiti da un manipolo di addetti alla sicurezza mentre si stanno giocando gli ultimi spiccioli di match. Scivoloni sul campo fradicio e partita che si allunga ancora, fino a oltre 4 ore. Pazzesco.

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