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Copa America Centenario USA 2016

Ultimo Aggiornamento: 29/06/2016 17:28
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Coppa America: Brasile, che disastro. Eliminato dal Perù ai gironi con un gol di mano
gazzetta

Per la prima volta in 31 anni, la nazionale peruviana batte i brasiliani e li manda subito a casa dalla Coppa America del centenario. Decide un gol di Raul Ruidiaz super contestato




Il Brasile va a casa, Dunga fa addirittura peggio dell'anno passato, quando venne eliminato ai quarti dal Paraguay ai rigori. Stavolta è il Perù che lo batte per 1-0 nel gruppo con un gol di Ruidiaz alla mezz'ora della ripresa. Ma è un gol che rimarrà nella storia, perché Ruidiaz lo segna di mano. Da alcune inquadrature la nuova "Mano de Dios" sembra inequivocabile. E poi ci sono le proteste vibranti, soprattutto del portiere Alisson che per forza è l'unico a vedere perfettamente cosa è successo: troppo vibranti perché non siano genuine. Ci vogliono almeno tre minuti prima che l'arbitro prenda una decisione definitiva. Lui e il guardalinee parlano fitto nel microfonino, consultandosi chiaramente con qualcuno che sta in tribuna. Questa è la parte della vicenda che per ora rimane avvolta nel mistero. Il Perù, così, batte per la prima volta in 31 anni la nazionale verdeoro e chiude al primo posto il girone davanti all'Ecuador (anch'esso qualificato) di questa Coppa America.

difettuccio pericoloso — Il calcio è incredibilmente appassionante, proprio perché può giocare scherzi simili. Nel primo tempo si vede il Brasile che è nei sogni di Dunga: possesso, tagli, lanci, inserimenti e Coutinho che ricama passaggi al bacio. Ma anche un ottimo Lucas Lima e Filipe Luis. Manca solo la concretezza, il gol: un difettuccio evidentemente pericoloso. Il Perù sparisce, sembra accettare il fato dell'eliminazione. Come se su un ring ci fossero il campione dei massimi e dall'altra parte uno sparring senza licenza di far del male. Ma nel secondo tempo, i ragazzi dell'argentino Gareca si svegliano, tolgono per un po' l'iniziativa a Miranda e soci. Al 90' il risultato, però, è inesorabile, con Elias che si mangia il pareggio davanti a Gallese. E pensare che al Brasile sarebbe bastato anche quello striminzito zero a zero.





la partita — Giornalisti schierati in alto e dietro la porta, insomma in curva, senza troppe spiegazioni. E' una partita che ha in palio la qualificazione al primo posto del gruppo, ma anche l'eliminazione: per entrambe le squadre. Un occhio va, naturalmente, allo stadio di New York dove il risultato fra Ecuador e Haiti (4-0) determina i destini di chi gioca a Boston. Il Perù sa che il pareggio non è sufficiente. Dunga è costretto a rinunciare a Casemiro squalificato (al suo posto Elias) e poi, rispetto al 7-1 su Haiti, cambia soltanto Jonas con Gabriel e Marquinhos con Lucas Lima del Santos. E pure il collega Gareca lascia fuori tre dei titolari (Revoredo, Tapia e Hohberg) della gara precedente con l'Ecuador per far posto a Corzo, Polo e Balbin. E dopo il minuto di silenzio per le vittime di Orlando, si parte.

l'illusione — Il Brasile sembra finalmente tonico, domina il gioco. Coutinho è l'ispiratore con i suoi piedi sopraffini e cambi improvvisi di direzione. Il prodotto però è scarno. Il primo tiro in porta, al 12': merito di Filipe Luis che intercetta palla, la porta avanti, ma la sua saetta viene respinta a pugni da Gallese. Al 24' un altro disimpegno sbagliato del Perù, Lucas Lima si avventa sulla palla e cade: ci poteva stare il rigore. Due minuti più tardi la miglior occasione dei carioca con Elias che ruba il pallone lo mette al centro per Gabriel che si gira e lo piazza. Pare gol, ma Gallese si allunga sul prato ben oltre la sua altezza.

costerà caro a dunga? — O il Brasile è troppo superiore o a i peruviani forse non hanno spiegato con chiarezza che il pari non basta ad andare ai quarti. Perché raramente passano la metà campo, mentre continuano a fioccare le occasioni per i giallo oro. Come al 36' quando Filipe Luis mette al centro e William spara alto da posizione favorevolissima. Poi, però, allo scadere della prima metà reclama, a ragione, un penalty pure il Perù: Flores si trova appena dentro l'area e Gil gli aggancia il piede. Fallo stupido, ma la fa franca. Si va all'intervallo sullo 0-0. Il riposo deve far bene ai peruviani, perché sembrano più vivi e consapevoli. Al 4' Cueva su punizione costringe Alisson alla sua prima paratona. Ora è il Brasile che per molti minuti fatica a ripresentarsi in area avversaria e prova la via del contropiede. Si fa viva con una bomba di Coutinho rimpallato e un tiruccio di Gabriel al 25'. Che poi esce per far posto a Hulk. Poi il gol contestato che però conta e potrebbe costare caro a Dunga.









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