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[PC] [PS4] Death Stranding

Ultimo Aggiornamento: 12/04/2020 08:52
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16/06/2016 13:01
 
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Uscita: TBA 2018
Tipologia: Action, Adventure
Piattaforme: PS4
Sviluppato: Kojima Productions
Pubblicato: Sony
Giocatori: 1/Multi Online
Lingua: Eng (audio)
PEGI: 18+
Supporto: Digital Download, Blu-Ray







[Modificato da li4m 28/10/2019 11:01]







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16/06/2016 13:04
 
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Kojima la tocca piano
multiplayer

Hideo Kojima è stato protagonista della conferenza Sony, il suo nuovo progetto è realtà

La storia di Hideo Kojima e Konami ci ricorda quella tra due fidanzati che sono stati troppo tempo assieme, prigionieri l'uno dell'altro e con l'amore di un tempo sotterrato da continui litigi e cose non dette.

Perché ne riparliamo adesso? Beh, il talentuoso designer giapponese sembra essere rinato dopo il divorzio dal produttore giapponese: molto più attivo sui Social Network, disponibile in maggiore misura durante le interviste, volto rilassato, addirittura qualche parola in inglese quando è salito sul palco della conferenza Sony di questo E3 2016.

E come al solito l'ha toccata piano, col pavimento illuminato ad ogni suo passo in stile Michael Jackson, mentre il pubblico esultava, applaudiva e pregustava l'annuncio del suo primo progetto con Kojima Production e in collaborazione con Sony Interactive Entertainment: Death Stranding. Durato pochi minuti, in realtà, ma sufficienti per infuocare la platea e scatenare centinaia di post sui Social Network, allo scopo di analizzare ogni singolo fotogramma del video e teorizzare su quanto il gioco sarà differente dalle precedenti produzioni.





La teoria del tutto

Dopo il progetto cancellato di Silent Hill con Konami, Hideo Kojima ha rimesso subito in pista il suo amico Norman Reedus, il quale probabilmente sarà il protagonista principale o perlomeno rivestirà un ruolo molto importante.

Il titolo del gioco fa riferimento alla definizione che si dà alle balene e ai delfini morti dopo essersi arenati su una spiaggia, nel caso specifico anche a delle creature di un altro mondo. Come al solito una regia e una musica magistrali hanno fatto da sfondo a quanto mostrato, col protagonista che si ritrova nudo sulla riva e cinque personaggi in alto che ricordano i Cavalieri dell'Apocalisse, anche se sono uno in più, in un contesto visivo desaturato e altamente ispirato.

Un trailer concettuale che lascia capire ben poco sull'ambientazione, ancora meno su che tipologia di gioco avremo a che fare; per fortuna un paio di interviste successive ci hanno permesso perlomeno di contestualizzare qualcosa: Death Stranding sarà un titolo action con una forte componente narrativa, e dopo le prime ore, testuali parole, "i giocatori capiranno che si tratta di qualcosa di completamente diverso da quanto hanno sperimentato in passato". Ci troviamo ancora in fase embrionale di sviluppo, perfino il motore grafico non è stato ancora definito, seppure quanto visto nel trailer girasse in tempo reale su PlayStation 4.

Analizzando il filmato ancora più nel dettaglio, che per vostra comodità abbiamo inserito nell'articolo, si nota come Norman Reedus abbia al collo alcune piastrine con sul lato delle scritte, corrispondenti ad equazioni di fisica quantistica e teoria della relatività. Un tocco di classe in stile Kojima che potrebbe significare la presenza di elementi di fantascienza nel gioco, se notate presenti anche nelle manette lasciate sulla sabbia.

Il bambino in braccio al protagonista potrebbe avere un significato metaforico - Kojima ha confermato che non c'è nessun riferimento a P.T. - al punto che i più fantasiosi lo hanno associato al senso di mancanza di Kojima verso Metal Gear Solid, e di abbandono subito da Konami. Altri invece hanno notato come anche tutte le creature morte abbiano una sorta di cordone ombelicale, e di conseguenza il bambino potrebbe essere una sorta di clone di Reedus, in questo mondo distopico che continuerà a stuzzicare per mesi e anni i numerosi fan del designer giapponese.

Teorie fondate o meno siamo sicuri, infatti, che di Death Stranding sentiremo parlare molte volte e in maniera sempre creativa e un po' ermetica. Dovete sapere inoltre che quel "troll" di Hideo Kojima qualche giorno fa, in un'intervista rilasciata alla stampa americana, aveva indosso una maglietta con la scritta "DS": nessuno ci ha fatto caso, ovviamente, ma è chiaro che da oggi in poi dovremo essere ancora più attenti del solito nell'analizzare ogni tweet, spostamento, allusione o vestiario del disegnatore giapponese. Roba da ricovero in ospedale, ma non siamo tutti un po' eccentrici, noi appassionati di videogiochi?






Certezze

+ Il primo progetto inedito di Kojima dopo tanti anni
+ Le premesse, come sempre, non sono mai banali

Dubbi

- Quanto tempo ci vorrà per vederlo in forma definitiva?










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16/06/2016 13:05
 
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E3 2016: Kojima rivela che Death Stranding sarà un titolo action
eurogamer

"Giocandolo capirete che è difficile da catalogare".




Tra gli annunci che hanno maggiormente incuriosito nel corso delle conferenze pre-E3 non possiamo non citare il nuovo progetto di Hideo Kojima, quel Death Stranding che rimane un vero e proprio mistero.

Kojima ha recentemente rivelato alcune informazioni della propria creatura in un'intervista concessa a Digital Spy in cui ha parlato del genere di gioco che proporrà e della possibile presenza del multiplayer.

"C'è un autore giapponese di cui sono un grande fan che si chiama Kobo Abe. Ha scritto un racconto breve chiamato 'Rope' (corda) in cui fa una dichiarazione, rivela una definizione: il primo strumento che l'umanità ha costruito è stato un bastone. È stato creato per tenere lontane le cose cattive. È un arma.

"Lo strumento che è stato creato dopo è stata la corda. La corda non allontana le cose cattive. Al contrario è utilizzata per tenere vicine le cose buone, per avvicinare le cose buone. Bastoni e corde sono alcuni tra gli strumenti più usati dall'umanità ancora oggi. Nella maggior parte dei giochi che sono multiplayer online o co-op - o anche nei singleplayer- la comunicazione avviene attraverso bastoni. In questo gioco sarete in grado di usare ciò che equivale ai bastoni ma voglio anche che le persone usino ciò che equivale alle corde."

Parlando del genere di gioco che possiamo aspettarci da Death Stranding, Kojima ha rivelato che ci troveremo di fronte a un action ma che i giocatori "troveranno qualcosa di diverso, qualcosa che non rientra in termini prestabiliti."

Un progetto, quindi, che non vuole rientrare nei canoni di un genere ben preciso.





Death Stranding di Kojima non ha ancora un motore grafico
multiplayer

Altri dettagli sul gioco



Se avete visto la conferenza di Sony all'E3 2016, allora saprete già che il nuovo gioco di Hideo Kojima per PlayStation 4 si chiama Death Stranding. Il noto game designer ha svelato qualche dettaglio del progetto durante la trasmissione su YouTube di Geoff Keighley.

L'informazione più interessante è che non ha ancora scelto un motore grafico per il gioco, segno che si trova ancora nelle primissime fasi di sviluppo. Ci sono un paio di candidati, ma Kojima e il suo team devono ancora valutare quale utilizzare.

Guillermo del Toro non fa parte del progetto, almeno per ora, così come la mascotte "Ludens". Death Stranding sarà un gioco d'azione. Dopo alcune ore di gameplay i giocatori capiranno che si tratta di qualcosa di completamente diverso da quanto hanno sperimentato in passato.

L'ambientazione è ancora segreta, così come il nome del protagonista, ma Kojima vuole che i fan ragionino su quanto visto nel trailer.

Insomma, in sostanza ci vorrà ancora parecchio prima di vedere il gioco vero e proprio in forma giocabile. Intanto però sappiamo che il titolo deriva dalla definizione che si dà alle balene e ai delfini morti dopo essersi arenati su una spiaggia. Nel caso di Death Stranding ad essersi arenate dovrebbero essere delle creature di un altro mondo.









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25/07/2016 11:21
 
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Hideo Kojima parla di Death Stranding: è un action game, il video mostrato all'E3 farà parte del gioco e altro
multiplayer

Hideo Kojima è intervenuto al Comic Con di San Diego per parlare della sua nuova creatura: Death Stranding




Anche Hideo Kojima ha partecipato al Comic Con di San Diego con un'intervista in streaming in cui ha parlato principalmente di Death Stranding, il suo nuovo titolo che è stato mostrato, ancora in maniera piuttosto vaga, nel corso dell'E3 2016.

Il fatto che il progetto sia ancora in fase decisamente embrionale è stato confermato di nuovo dalle parole di Kojima, che ha affermato come al momento il team sia impegnato sul provare vari engine per scegliere quale si adatti in maniera migliore alle esigenze di Kojima Productions. Ulteriore conferma arriva dal fatto che manchi ancora una sceneggiatura completa, perché l'autore sta ancora pensando a quali aspetti inserire, evidenziare o eliminare della storia che (pare) sia più o meno nella mente di Kojima, a questo punto.

Il game designer ha comunque confermato che il video mostrato all'E3 2016 è in effetti una scena d'intermezzo che sarà presente nel gioco, ed è costruita con grafica in real time, tanto che era possibile muovere l'inquadratura all'interno del video. Confermato anche il fatto che si tratti di un action game, ma la questione dei generi è volutamente sfumata, perché l'autore non vuole limitare il suo progetto a qualche genere preciso, cosa confermata anche dalla stranezza del teaser, che in effetti racchiude in sé elementi eclettici. Tutto quello che sappiamo è il riferimento all'affascinante metafora delle corde e dei bastoni.

Il gioco sembrerà ambientato in un mondo diverso e particolare, ma al suo interno si troveranno anche tanti riferimenti al mondo reale e attuale, ha affermato Kojima, che ha peraltro riferito come gradirebbe poter collaborare con John Carpenter e Dario Argento, tra coloro con cui non ha avuto ancora il piacere di lavorare.

Anche nei gusti e nel modo di passare il tempo, a quanto pare, Kojima si dimostra più vicino al cinema che ai videogiochi: nell'intervista ha riferito di aver visto circa 85 film dall'inizio dell'anno, ma di aver giocato a pochi videogiochi. Tuttavia, ha affermato di voler provare Pokémon GO, cosa che farà non appena tornerà in Giappone.









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05/12/2016 17:05
 
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Death Stranding | Anteprima
multiplayer

Saper di non sapere
I The Game Awards di quest'anno sono stati piuttosto deludenti in termini di annunci, escluso un solo picco: Death Stranding!




Kojima lo si può adorare come una divinità o detestare visceralmente, e le sue parole possono venir prese come dogmi quanto ignorate come fossero i deliri di un folle, tanto eccentriche e all'apparenza inapplicabili possono sembrare.

Questo ormai leggendario director nipponico non può però venir ignorato: ogni volta che fa un annuncio tutta la rete trema come se fosse passato un cataclisma, nell'era dell'informazione globale è forse l'unico a riuscire ancora a sorprendere con trovate virali e imprevedibili legate ai suoi giochi, e anche quando svela parte delle carte del suo mazzo riesce sempre e comunque a mantenere segreti alcuni degli elementi più significativi e spettacolari dei suoi lavori. Privato delle poche catene contenitive che ne limitavano l'estro dopo il divorzio da Konami, poi, il buon Hideo si è trasformato in un tornado di creatività e concetti che sembrano aver preso forma nell'attesissimo Death Stranding: un videogioco capace di distorcere l'espressione di qualunque appassionato già con il suo primo trailer, che oggi - durante i The Game Awards - ha raddoppiato la dose di follia con un secondo video di presentazione difficilissimo da interpretare.

Ci proviamo al volo, tentando di mettere in campo qualche teoria sul gioco e di capire quali novità potrebbe portare nell'industria. Speriamo di beccarne qualcuna, perché siamo di fronte a una bestia davvero non facile da domare con la sola forza della logica e dell'osservazione.





Hello Guillermo

Il primo elemento shock del trailer mostrato è sicuramente la comparsa in forma digitalizzata di Guillermo del Toro, regista molto amico di Kojima e coinvolto nello sviluppo del fu Silent Hills. Nel trailer Guillermo porta delle manette simili a quelle di Norman Reedus nel primo video ma invertite, e contrariamente al primo protagonista gironzola vestito e nascondendosi da un nemico abbastanza evidente, in compagnia di un feto sotto vetro.

Ora, tralasciamo per un momento il suo atipico partner e torniamo al suo ruolo nel titolo, perché è davvero poco chiaro: Del Toro è evidentemente un personaggio importante nel video (e abbastanza noto da poter essere sfoggiato a mo' di trofeo per la sua partecipazione), eppure non viene mai nominato nella locandina di chiusura, dove appare invece il nome di Mads Mikkelsen, svelato poco dopo.





Questo rende difficile al momento capire se la sua comparsa è solo un omaggio o se effettivamente il regista sarà uno dei volti principali di Death Stranding, una risposta che probabilmente arriverà da lui stesso nei prossimi giorni o molto più avanti con una demo giocabile. Quel che è certo è che né Mikkelsen né del Toro sostituiranno Reedus come protagonista, poiché Kojima stesso ha confermato via Twitter che il giocatore interpreta proprio la star di The Walking Dead nella sua nuova creatura. Non è però impossibile che in Death Stranding compaiano personaggi extra utilizzabili, o comunque comprimari di grande peso dal punto di vista narrativo.

C'è qualcosa di molto losco nella storia del gioco, che riguarda con ogni probabilità i viaggi nel tempo e le dimensioni alternative. Sono dopotutto molti gli elementi dei video mostrati che paiono confermare tale teoria... L'equazione di Schwartzchild del primo trailer è direttamente correlata alla formazione dei buchi neri, ricollegati spessissimo nella fantascienza ai viaggi dimensionali o temporali. Non bastasse questa conferma, però, il secondo trailer ci mette del suo inserendo dei soldati con abiti e armamenti chiaramente vicini a quelli della seconda guerra mondiale, all'interno di un mondo dove le stranezze non mancano.





Un arcobaleno al contrario solca il cielo durante la fuga di Del Toro, e se si osserva la bussola sul vestito di Mikkelsen (che peraltro è vestito in modo ben più moderno dei "soldati non morti" che controlla) si può notare come l'ago sia impazzito a causa di un forte campo elettrico o magnetico.

Qualunque sia il mondo di gioco, è un posto simile al nostro ma nettamente più disturbante (la spilletta di Del Toro ad esempio riporta la scritta "United Cities of America", indicando plausibilmente Stati Uniti alternativi), dove una strana melma nera sembra rappresentare una costante minaccia, e grossi carri armati semi organici e coperti di budella e resti umani popolano le strade. Se qualcuno ha messo le mani sulla linea temporale, in parole povere, ha combinato un bel casino.

Non bastasse, è del tutto ignoto al momento il legame tra i personaggi visti e le loro cicatrici: quella di Del Toro è sulla fronte, Reedus ha invece una ferita chiarissima sull'addome - simile a quella della bambola che galleggia nel secondo trailer - mentre Mikkelsen ha cicatrici nella zona delle sopracciglia. Con ogni probabilità, queste ferite potrebbero indicare abilità di qualche tipo, a loro volta connesse ai cordoni ombelicali di cui i tre sono dotati. Tuttavia è qua che si entra nel reame della speculazione più becera, perché a livello di meccaniche non si è visto davvero nulla di concreto.





Corde e bastoni, once again

Torniamo per un attimo alla discussione di Kojima sulle corde e sui bastoni, e sulla sua volontà di offrire un titolo con un approccio molto diverso all'azione, dove la collaborazione tra personaggi risulterà importante.

È già stato confermato che il gioco avrà una modalità cooperativa, ma magari non si tratterà di una co-op obbligata: Mikkelsen non è necessariamente un antagonista (anche se i segnali perché lo sia ci sono tutti), potrebbe infatti essere un personaggio dotato di abilità prettamente offensive e capace di controllare i soldati nemici, laddove Del Toro, col suo feto attivato, sembra avere capacità sensoriali aumentate.

Chissà che i "poteri" di questi comprimari non vadano utilizzati per avanzare nell'avventura; d'altronde Kojima ha confermato che Reedus sarà il protagonista, ma non ha ancora detto nulla sull'eventualità di formare un "party" di personaggi con vari poteri, magari con meccaniche basate su una sorta di simbiosi che richiederebbe obbligatoriamente l'uso coordinato delle abilità per risolvere situazioni complesse.

Se poi alla base si tratterà di una avventura fortemente narrativa, di un action/sparatutto o di tutt'altro... non è dato saperlo. Meno oscuro, invece, il motore grafico, su cui sembrano esserci alcune conferme. Si vocifera sia una versione modificata di quello di InFAMOUS: Second Son chiamato Decima; quel che è certo è che Kojima punta ad avere una incredibile espressività dei volti nel suo gioco, tenendo moltissimo all'interpretazione digitalizzata dei suoi attori. Con un cast di questo calibro non dubitiamo che la sua sia una scelta sensata, anche perché il numero di star fa ancora tempo ad aumentare. Ne abbiamo viste tre, per ora, ma nel primo trailer le figure in lontananza erano ben cinque; chissà che non appaiano altri attoroni nei prossimi video dedicati a questo gioco ricco di misteri.





Certezze

+ Misterioso e ricco di fascino
+ Nomi di calibro notevole nel cast
+ C'è di mezzo Kojima, senza più freno alcuno

Dubbi

- C'è di mezzo Kojima, senza più freno alcuno, appunto... chissà cosa può combinare


[Modificato da li4m 05/12/2016 17:06]







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05/12/2016 17:10
 
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Hideo Kojima ha confermato che Death Stranding si basa sull'engine Decima, di Guerrilla Games
multiplayer

Il motore grafico di Death Stranding è Decima, usato anche per Horizon: Zero Dawn

Le teorie sull'engine alla base di Death Stranding, il nuovo titolo di Hideo Kojima che è tornato a mostrarsi nel corso dei recenti Game Awards, trovano conferma alla PlayStation Experience 2016.

Durante la conferenza Sony, Kojima ha tenuto un panel in cui ha confermato che il suo nuovo gioco si basa sull'engine Decima, come era stato previsto da varie voci di corridoio. Si tratta del motore grafico proprietario di Guerrilla Games, utilizzato anche per Horizon: Zero Dawn. Secondo quanto riferito, il trailer mostrato nel corso del Game Awards gira in real time su PlayStation 4 Pro grazie alla potenza dell'engine in questione.

A quanto pare, dunque, dopo tanto vagare per il mondo Kojima è riuscito a trovare presso Guerrilla la tecnologia di cui aveva bisogno per sviluppare Death Stranding.





Mark Cerny: difficile dire fino a dove si spingeranno Kojima e Guerrilla Games con l'engine Decima
multiplayer

I due studi stanno collaborando attivamente per migliorare il motore grafico di Death Stranding e Horizon: Zero Dawn

In occasione di un panel organizzato al PlayStation Experience, Mark Cerny ha discusso della collaborazione tra Kojima Productions e Guerrilla Games sull'engine Decima. Secondo il lead architect di Sony è difficile riuscire a valutare dove si spingeranno i due studi nell'evoluzione del motore grafico che farà girare Horizon: Zero Dawn e Death Stranding.

"Ciò che è interessante, nella tecnologia di Guerrilla Games, è che non si tratta solo di grafica ma di una quantità più ampia di elementi. È possibile creare un mondo, impostare l'intelligenza artificiale dei nemici. È un toolset davvero profondo e intuitivo", ha commentato. "Non ho assolutamente idea fino a dove si spingeranno. L'unica cosa che posso dire è che, essendo compagnie al lavoro sulla tecnologia, continueranno ad evolvere e a migliorare. Non posso scommettere sulla direzione che verrà intrapresa".

Cerny ha fatto presente che l'iniziativa, nata con l'intento di Guerrilla di mettere a disposizione i propri strumenti, si è presto trasformata in una collaborazione molto più ampia. Sia Guerrilla che Kojima Productions sono infatti impegnate attivamente sul codice, secondo un approccio che Cerny ammette di non aver mai visto in precedenza. Grazie a questa nuova organizzazione non sarà possibile distinguere gli apporti di ciascun team nella creazione dei tool, sebbene la maggioranza del materiale sia ancora realizzata da Guerrilla. Secondo Cerny un criterio così dinamico dovrebbe permettere alla tecnologia di raggiungere nuovi livelli.





Death Stranding andrà a 4K nativi su PlayStation 4 Pro?
multiplayer

Secondo Geoff Keighley, Death Stranding andrà a 4K nativi su PlayStation 4 Pro

Vista l'enigmaticità solita del nuovo trailer di Death Stranding, in rete si stanno scatenando varie voci di corridoio sul nuovo gioco di Hideo Kojima, a partire dalle questioni tecniche inerenti l'engine di base.

Secondo quanto riferito da Geoff Keighley, conduttore della serata dei Game Awards, Death Stranding dovrebbe andare a 4K nativi su PlayStation 4 Pro. La questione sembra piuttosto dubbia, considerando che al momento gli unici giochi a 4K nativi sul nuovo modello della console Sony hanno una grafica solitamente piuttosto semplice e poco impegnativa, vista la potenza richiesta per raggiungere tale risoluzione rispetto alla situazione hardware di PlayStation 4 Pro.

Prendiamo dunque la questione solo come voce di corridoio, ovviamente. Intanto, arrivano altri rumor sul motore grafico utilizzato da Kojima Productions, che secondo altre fonti potrebbe essere derivato da quello utilizzato da Guerrilla Games, cosa che legherebbe ulteriormente la produzione all'ambito Sony, nel caso.








Guillermo del Toro ha mandato a fan**lo Konami tramite Twitter
multiplayer

C'è rimasto maluccio per la cancellazione di P.T.

È un vaffan***o liberatorio quello del regista Guillermo del Toro verso Konami, pubblicato qualche ora dopo che il suo amico Hideo Kojima ha ricevuto il premio alla carriera nel corso della cerimonia dei Game Awards 2016, portando con sé un nuovo trailer di Death Stranding, in cui appare come attore Del Toro stesso.

Il bersaglio è, nemmeno a dirlo, Konami, rea di aver costretto Kojima ad andarsene e di aver cancellato Silent Hills dopo il lancio della demo P.T., nonostante il grande successo ottenuto, come spiegato dallo stesso Del Toro in un tweet successivo.

Secondo lui cancellare Silent Hills è stata una delle idiozie più grandi a cui abbia mai assistito nella sua vita (l'ha toccata piano anche qui). Insomma, nonostante il tempo trascorso, la ferita a quanto pare brucia ancora.
















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05/12/2016 17:15
 
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Death Stranding: la riproduzione simultanea dei due trailer nasconde una sorpresa?
eurogamer

Uno dei tanti possibili indizi lasciati da Kojima.

Il maestro dell'hype e del mistero Hideo Kojima poteva forse farsi mancare un easter egg che spunta fuori solo se si osservano entrambi i trailer di Death Stranding contemporaneamente?

Un utente su YouTube di nome TiLMENDOMiNATiON ha pubblicato un curioso video in cui i due video, quello dell'E3 e quello dei The Game Awards, vengono messi a confronto, mettendo alla luce una simpatica sorpresa.








Parliamone: Come promesso Kojima è tornato a non mostrare Death Stranding, scatenando l’eccitazione collettiva. Siamo davvero così succubi dell’hype?
multiplayer

Death Stranding sarà un capolavoro? Prima di dirlo, aspettiamo di vederlo

Nel corso della cerimonia dei Game Awards 2016, Hideo Kojima, lo storico ideatore della serie Metal Gear, ha ricevuto il premio alla carriera come icona dell'industria dei videogiochi.
Come promesso Kojima è tornato a non mostrare Death Stranding, scatenando l’eccitazione collettiva. Siamo davvero così succubi dell’hype?

Per l'occasione ha parlato brevemente sul palco per ringraziare tutti e per presentare il secondo trailer del suo nuovo titolo: Death Stranding.

Applausi a scena aperta, eccitazione palpabile tra la folla e il pubblico a casa, quindi è partito il filmato, che non ha deluso le aspettative, tra scene criptiche e attori di lusso come Guillermo del Toro e Mads Mikkelsen. Tutto bellissimo, l'effetto è stato incredibile, il filmato effettivamente è realizzato in modo magistrale secondo i canoni del formato e tutto quel che volete di positivo si possa dire sull'effetto scenico della presentazione in sé.





Ovviamente ne è seguita un'esplosione di hype incontrollabile che sta già facendo urlare molti al capolavoro, con gente nuda che fa sacrifici umani sotto gli altari di pietra di del buon Kojima (si scherza), e con quest'ultimo, evidentemente conscio del suo "potere" su una vasta fetta dell'utenza più tradizionalista del medium videoludico, che alimenta l'hype con grande maestria pubblicando commenti e materiale di lavorazione sul gioco.

Pensando al tutto a mente fredda il problema rimane però sempre lo stesso: va bene, il filmato ci è piaciuto e possiamo passare i prossimi mesi a ragionarci sopra, elaborando teorie su quello che sarà il gioco e sul suo scenario, ma per il resto cos'è che ci ha eccitato tanto? Esplicitiamo: quali appigli ci sono stati dati per ritenere che Death Stranding sarà un capolavoro? Nessuno, verrebbe da dire con grande facilità, ma molti preferiscono fare finta di non accorgersene e alimentare da subito il sogno, ottimo per il morale e la monetizzazione.

Certo, guardando la situazione qualche dubbio è lecito farselo venire, non tanto sul gioco in sé, di cui ancora non si è visto nulla, ma sull'intera comunicazione del gioco. Mettiamo sul piatto tutti i dubbi che rendono di fatto prematura ogni forma di hype:

- Kojima non sta più in Konami. Non vi piace come si è comportata Konami con lui e con il mercato tradizionale negli ultimi anni? Condividiamo, ma ciò non toglie che lo storico publisher giapponese per Kojima significasse non solo soldi, ma anche un team ben rodato capace di produrre senza esitazioni un titolo tripla A. Per Death Stranding Kojima ha dovuto riformare l'intero gruppo. Noi siamo certi delle sua capacità di gestirlo, ma ciò non toglie che ci vuole un certo tempo prima che la squadra carburi completamente.
- Kojima Productions non utilizza più una tecnologia proprietaria (il Fox Engine, rimasto a Konami), ma si appoggia su un motore di terze parti; probabilmente una versione custom di quello con cui Sucker Punch ha realizzato inFamous: Second Son ed espansione. Niente di male, ma tenendo presente il punto precedente, è chiaro che il team di sviluppo dovrà acclimatarsi con questa tecnologia (molto dipenderà dal supporto che gli sarà dato).
- Death Stranding è stato annunciato durante l'E3 2016. Dopo qualche mese è stato presentato un nuovo filmato senza gameplay. Una mossa del genere significa che del gioco non c'è ancora niente di mostrabile al pubblico, ma che si vuole comunque tenere alto l'hype. Per "niente di mostrabile" intendiamo pezzi di gioco completi che possano fungere da demo per gli elementi chiave del gameplay. Giusto così, perché è probabile che per adesso Death Stranding sia formato da tanti cubi grigi, da mesh incomplete e da schermate di codice da rifinire in ogni aspetto. Lo sviluppo di ogni videogioco inizia in questo modo, ma proprio per questo è impossibile trarre conclusioni su Death Stranding, perché ogni idea, anche la più grandiosa, va poi realizzata e di problemi in corso d'opera possono essercene tanti.

Detto questo non vogliamo smontarvi l'eccitazione, ma solo ricordarvi che già in passato sono stati molti i casi di giochi presentati con ottimi filmati in computer grafica o pre-renderizzati che poi si sono fatti attendere per anni o che sono stati inferiori alle aspettative. Anche noi speriamo che Kojima produca un nuovo capolavoro, ma cercate di capire che non dipende solo da lui e, soprattutto, che è proprio quando si portano alle stelle le aspettative che la caduta diventa più rovinosa.












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05/12/2016 18:21
 
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Mads Mikkelsen :O
Il coinvolgimento di attori di questo calibro mi fa ben sperare su una uscita non troppo lontana.
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06/12/2016 12:27
 
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effettivamente la cancellazione di sh dopo pt pure a me è sembrata una cosa assurda...mai avuto così tanta paura nel giocare a una demo..figurarsi il gioco completo...certo che con kojima che è matto col botto, sarà successo il finimondo!!







fiuto11...before it's too late
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09/12/2017 10:36
 
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Death Stranding: nella mente di Hideo Kojima
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I The Game Awards 2017 ci hanno regalato il nuovo trailer di Death Stranding: proviamo a ricavarne qualche dettaglio sul gioco

Sin dai tempi di Metal Gear, Hideo Kojima ci ha abituati a di tutto e di più. Senza ombra di dubbio quella del game designer giapponese è una delle menti più estrose dell'industria videoludica, e non è un caso se il mondo si divide sostanzialmente tra chi lo venera come una divinità e chi invece pensa sia un matto. Lo ricordavamo esattamente un anno fa, dopo aver visto il trailer di Death Stranding proveniente dai The Game Awards 2016: un filmato che ci lasciò a dir poco confusi, in preda a supposizioni di ogni tipo incuriositi dalla prima fatica di Kojima dopo il suo divorzio da Konami e dalla serie Metal Gear Solid. Un divorzio che ha sciolto del tutto le redini della creatività del padre di Solid Snake, portandoci insieme a lui ad attraversare il viaggio che si sta rivelando lo sviluppo di Death Stranding, durante il quale ne stiamo ancora vedendo di tutti i colori. Dopo aver visto gente fluttuare, balene spiaggiate, neonati sotto vetro e carri armati ricoperti di robaccia organica, i The Game Awards 2017 sono ancora una volta teatro del nuovo trailer di Death Stranding: più lungo dei precedenti, con forse qualche indicazione in più, ma sempre in grado di confondere tanto quanto affascinare chi lo guarda, in un'esplosione (è proprio il caso di dirlo) sci-fi nella quale proviamo nel nostro piccolo a mettere ordine.

Stranger Hideo

Dopo averci mostrato Guillermo del Toro e Mads Mikkelsen in occasione del precedente trailer, questa volta Death Stranding torna a farsi vedere con un video in cui compare Norman Reedus, star della serie televisiva The Walking Dead. Lo avevamo lasciato su una spiaggia in compagnia di un feto e cinque loschi figuri fluttuanti, lo ritroviamo sulla scena di un incidente che ha sbalzato il suo personaggio Sam fuori da un veicolo, insieme a quelli che sembrano essere i suoi compagni di viaggio. L'inizio della scena, realizzata anche stavolta in piano sequenza, ci parla di due esplosioni: una prima che ha dato il via alla vita così come la conosciamo, più una seconda di cui non si ha tempo di apprendere altro. Ripresosi dall'incidente, Sam si accorge infatti che uno dei suoi compagni è rimasto schiacciato dal veicolo su cui essi stavano viaggiando. Un secondo membro della squadra sta provando a tirarlo fuori, quando una specie di drone alle sue spalle entra in funzione. Nello stesso momento, il personaggio disteso inizia a invecchiare a vista d'occhio, riportandoci così a tutte le teorie sulla manipolazione dello spazio e del tempo che sono state fatte su Death Stranding, soprattutto dopo aver visto l'ormai famosa targhetta con incisa la formula del Raggio di Schwarzschild, porta d'ingresso al legame che il gioco potrebbe avere coi buchi neri. Anche in questo caso, c'è poco tempo per perdersi in divagazioni, perché il drone di cui sopra inizia a fare un rumore infernale, mostrandosi così come una sorta di rilevatore per alcune creature misteriose, all'apparenza invisibili ma in grado di lasciare un'impronta a forma di mano umana nel fango. La loro pericolosità diventa evidente quando Sam dice al suo compagno di non respirare neanche, cosa che nonostante l'evidente dolore inizia a fare anche il malcapitato disteso per terra. La creatura continua comunque ad aggirarsi nei paraggi, prima di palesarsi nella nebbia con una silhouette che ricorda quella del Demogorgone di Stranger Things, opera alla quale forse Hideo Kojima vuole strizzare un occhio, permettendoci di ricordare il legame della serie dei fratelli Duffer con il sottosopra e il multiverso. La concomitanza tra la comparsa della creatura e l'invecchiamento del personaggio schiacciato sembra suggerire che questo strano essere sia in grado di manipolare a proprio piacere il tempo, ma c'è ovviamente altro su cui discutere.

Anche voi galleggerete

In pochi istanti l'azione diventa frenetica: il personaggio disteso, ormai intorno alla novantina d'anni, viene trascinato via da alcuni esseri comparsi dal fango, mentre l'altro compagno decide di porre fine alle sue sofferenze. Dall'alto compare sul veicolo una nuova figura, il cui gesto con la mano richiama quello di Mads Mikkelsen alla fine del trailer precedente. Potrebbe dunque essere proprio lui, rafforzando così la teoria secondo la quale il personaggio interpretato dall'attore danese non sarebbe l'antagonista che pensavamo. Lo conferma il fatto che anche dalle sue spalle si affaccia un drone simile a quello posseduto da Sam e compagni, che appaiono inoltre amichevoli nei suoi confronti e non ostili. Un lampo di luce evidenzia la presenza sui suoi vestiti di un contenitore per feti come quello visto nelle mani di Guillermo del Toro nel vecchio trailer, presente dopo qualche secondo anche tra le mani del compagno di Sam. In pericolo, quest'ultimo lascia cadere il contenitore sacrificandosi per esso, a conferma che la nuova vita umana sembra avere un valore inestimabile nell'universo di Death Stranding. Il personaggio viene catturato dai misteriosi esseri, e prova a suicidarsi pugnalandosi più volte in preda al terrore: è un aspetto importante, perché a quanto pare queste creature cercano esseri umani vivi, come testimonia il fatto che anche l'altro personaggio, quello finito sotto al veicolo, non risulta più di loro interesse una volta ucciso dal compagno. L'unico a non fluttuare - non sappiamo perché e ce lo chiediamo - è Sam, che si accorge della presenza di un essere gigantesco, con pugni che sembrano stringere alcuni fili e una testa che esplode dopo aver inghiottito il compagno di Sam.

Dentro un sogno?

A posteriori crediamo di poter dire che è questa la seconda esplosione di cui si parlava, ma qui le cose si complicano ancora di più. Il personaggio interpretato da Reedus finisce sul fondo del mare, mentre una strana creatura si vede nuotare più in superficie: l'atmosfera sembra suggerire una sorta di dimensione onirica, alla quale si finisce per pensare dopo aver visto fluttuare un acchiappasogni. Lo stesso oggetto, tra l'altro, s'intravede appeso all'uniforme di Sam a inizio trailer. Mondi paralleli, sogni e viaggi nel tempo sembrano dunque fondersi in Death Stranding, al punto che i tre trailer potrebbero anche non avere una consequenzialità temporale, ma essere collocati sullo stesso punto di tre linee diverse. La scena successiva ci mostra la presenza di un feto nel corpo di Sam, prima di tornare all'ambientazione iniziale per la fine del trailer: sul bordo del cratere dell'esplosione, una lacrima solca il volto di Norman Reedus, forse dopo aver constatato che nel contenitore non c'è più il feto. I cinque loschi figuri fluttuanti si mostrano ancora una volta, mentre la voce fuori campo parla di questa seconda esplosione come "nostra ultima". Come da tradizione, Hideo Kojima si diverte dunque a rivelare e confondere allo stesso tempo, rendendo davvero difficile il compito di chi vuole provare a districare i fili di una matassa dotata di un d'ambizione con pochi precedenti.

Per dire cosa sarà Death Stranding è ovviamente prestissimo, e molto probabilmente sarà il gioco stesso a dircelo mentre il suo creatore continuerà a giocare nelle prossime occasioni. L'impressione di potersi trovare di fronte a un capolavoro epico - narrato nel modo in cui solo Kojima sa fare in ambito videoludico e forte dell'impatto visivo del Decima Engine - è alta, ma anche il timore che senza freni la mente del designer giapponese possa andare essere schiacciata dalla sua stessa fantasia. Staremo a vedere.

CERTEZZE
  • Visivamente impressionante
  • Produzione di evidente spessore
  • Non un mondo, ma un universo dotato di proprie regole

DUBBI

  • L'unico pericolo per Kojima sembra essere proprio Kojima
  • Quando avremo qualcosa di tangibile in mano?










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07/06/2018 14:46
 
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Death Stranding, un possibile leak rivela dettagli sul gioco e sul trailer dell'E3 2018
multiplayer

Qualcuno ha scoperto delle informazioni su Death Stranding, ma saranno vere?

Un leak sembra aver anticipato numerosi dettagli su Death Stranding e sul trailer del gioco che vedremo durante la conferenza Sony all'E3 2018. Riportiamo i rumor di seguito, chiedendovi naturalmente di prenderli con le pinze perché potrebbero rivelarsi un clamoroso fake.

Secondo le informazioni trapelate, Death Stranding includerà molte armi, veicoli, gadget e attrazzature provenienti da epoche diverse: da mazze a moschetti, passando per spade a energia. Il neonato che si è visto nei trailer è un'entità persistente ed è lui che causa le distorsioni temporali e dimensionali che danno vita al multiplayer del gioco. Quando la community avrà raggiunto l'endgame, verrà presa una decisione comune per scegliere se uccidere il bambino e dunque porre fine per sempre al multiplayer, oppure lasciarlo vivere e continuare a giocare anche online.

Le azioni dei giocatori potranno influenzare ciò che accade in altre partite online, secondo il principio dell'effetto farfalla, in modo positivo o negativo. Match PvP potranno partire in qualsiasi momento ci si imbatta in un altro utente durante un viaggio nel tempo. Quando si muore, quella linea temporale ci verrà preclusa per sempre, ma le cose importanti capitate al protagonista verranno trasportate in una nuova timeline. Non è stata confermata l'ambientazione islandese.

Death Stranding uscirà all'inizio del 2020 per via di un ritardo pianificato internamente. Il gioco sarà un'esclusiva PlayStation 4, ma potrebbe non rimanerlo per sempre e al momento non è stato deciso nulla in proposito. Secondo alcune teorie, dopo un anno potrebbe anche approdare su PC.

Per quanto riguarda il trailer dell'E3 2018, sembra che le scene saranno un "more of the same" ripetto a quanto già mostrato da Hideo Kojima, con un finale che vedrà Sam disteso nudo sulla spiaggia, privo di vita. Sarà a quel punto che il game director debutterà sul palco con un controller e ci mostrerà per la prima volta il gameplay del gioco.

La luce del DualShock si sincronizzerà con quella del braccialetto di Sam, che si rialzerà e viaggerà a ritroso nel tempo, tornando all'inizio degli eventi mostrati nel trailer, visti stavolta da un'angolazione differente. Secondo la fonte del leak, tuttavia, la demo farà solo finta di essere in tempo reale e si baserà invece su sequenze predeterminate.



[Modificato da li4m 07/06/2018 14:47]







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12/06/2018 09:02
 
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ma quanto sta fuori kojima?? :asd:

se fosse un film lo andrei a vedere di corsa

primi sprazzi di gameplay ma non si capisce praticamente niente
visto cosi sembra che avrà parecchie fasi stealth e di esplorazione

bellissimo comunque :inchino:



Death Stranding, ecco l'attesa demo dell'E3 2018
multiplayer

Sony ha mostrato Death Stranding in azione durante la conferenza all'E3 2018





Death Stranding è stato finalnente mostrato in azione durante la conferenza Sony all'E3 2018, con un'interessante demo che sembra in parte confermare i rumor di qualche giorno fa.

Le prime sequenze mostrano il protagonista, Sam, impegnato nell'esplorazione di uno scenario particolarmente ampio, portando sulle spalle diversi carichi, in un caso probabilmente i resti di una persona.

Diversi personaggi si alternano nelle scene, finché non si torna a quello interpretato da Norman Reedus, che si trova in un luogo misterioso, dove a un certo punto si manifesta una presenza minacciosa e invisibile: una delle creature viste nell'ultimo trailer.

Una donna fa cenno a Sam di fare silenzio per non essere individuato, e i due restano immobili mentre il "mostro" si aggira nella grotta dove si trovano. Pericolo scampato?

Si passa quindi a una nuova sequenza, con il protagonista che esplora un edificio mentre comunica con alcuni compagni, per poi attivare misteriosi dispositivi: in uno di essi si trova il neonato già visto in precedenza, che in qualche modo rivela la presenza dei nemici e consente a Sam di evitarli muovendosi di soppiatto.

A un certo punto, tuttavia, il personaggio viene individuato e inghiottito dall'oscurità. Il video ha presentato due nuove attrici che fanno parte del cast, Lea Seydoux e Lindsay Wagner, quest'ultima comparsa solo nella scena finale.

Death Stranding ci lascia così, con più domande che risposte, senza ancora una finestra di lancio né un quadro chiaro della situazione










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12/06/2018 17:18
 
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Kojima un genio vero

:inchino: :inchino: :inchino:








IO NON SONO MALATO
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12/06/2018 17:24
 
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la scena dell'unghia [SM=x4176883]
[Modificato da (six75) 12/06/2018 17:24]
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13/06/2018 10:17
 
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Death Stranding si potrà giocare come uno shooter, ma Hideo Kojima lo sconsiglia
multiplayer

Death Stranding ha letteralmente stregato l'attrice Lindsay Wagner


Dopo due anni di attesa, finalmente abbiamo avuto l'occasione di vedere immagini di gioco di Death Stranding in occasione dello Showcase di Sony. Le dinamiche del gameplay sono ancora oscure, ma l'atmosfera che si respira sembra davvero qualcosa di unico.
Nel corso di un'intervista ai microfoni di Geoff Keighley, Hideo Kojima e l'attrice Lidsay Wagner hanno rivelato nuovi dettagli, confermando innanzitutto che il personaggio interpretato da Norman Reedus sarà l'unico giocabile.

Keighley ha chiesto a Wagner se abbia avuto riserve prima di decidere di prendere parte al progetto, visto che spesso i giochi vengono ancora filtrati come un medium violento e poco comprensibile. "Se si fosse trattato del tipico scontro tra buono e cattivo, qualcosa del tipo 'vinco perché sono più violento e più forte', non sarei stata interessata. Ma ho scoperto che lui (Kojima) è una persona davvero, davvero profonda, con un bel team e ho trovato che la sua idea fosse splendida", ha dichiarato l'attrice.

Contestualmente Kojima ha spiegato che Death Stranding sarà giocabile in molti modi diversi. L'opera non prevede di sparare ai nemici, ma di ricreare un mondo; sarà pertanto possibile fruirla come se si trattasse di uno sparatutto, ma il designer giapponese sconsiglia caldamente questo tipo di approccio.





Death Stranding, Lindsay sarà uno dei cinque spiriti?
eurogamer

I fan stanno già analizzando per bene il trailer di Death Stranding: Lindsay potrebbe essere una delle cinque figure fluttuanti


Alzi la mano chi ci ha capito qualcosa con il nuovo trailer di Death Stranding: siamo sicuri che siete stati in pochi ad alzarla. La nuova, probabilmente incredibile opera di Hideo Kojima è tornata alla ribalta nella conferenza Sony dell'E3 2018, a base di feti, Norman Reedus, uno strano pianeta, e cinque misteriose figure fluttuanti. Non sarà moltissimo, ma è abbastanza per tenere desta l'attenzione e sperare in una data di uscita al più presto.

I fan hanno già iniziato a sviscerare per bene il trailer, e hanno trovato un collegamento (plausibile) tra il poster di Lindsay (che riportiamo in calce alla notizia) e le cinque figure fluttuanti del trailer: Lindsay potrebbe essere uno degli spiriti di Death Stranding, perché il suo corpo nel poster sembra trasparente, come se non fosse più reale. C'è davvero un collegamento? A rendere più credibile il tutto, anche gli spiriti sembrano tenere in mano dei feti. Chissà se prima o poi, oltre a tante suggestioni, spunti e fasi di gioco evocative, avremo anche delle risposte: con Kojima non si sa mai.







[Modificato da li4m 13/06/2018 10:17]







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16/06/2018 13:28
 
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questo non è un gioco è un ACIDO!









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02/06/2019 20:09
 
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In uscita 8 Novembre 2019 [SM=g2173878] [SM=g2173878]

[Modificato da Thunder105 02/06/2019 20:10]








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03/06/2019 18:14
 
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[SM=g1431652]

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Re:
nstrange, 03/06/2019 18.14:

[SM=g1431652]

day one




Assolutamente.







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06/07/2019 21:33
 
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sarà solo in inglese?







[COLOR="Red"] Buono di 200 euro su amazon per apertura conto corrente senza vincoli per info via pm sono a vostra disposizione!

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Re:
fabiondo8383, 06/07/2019 21.33:

sarà solo in inglese?




Non credo. Molto probabile che avremo dialoghi in Inglese e tutte le scritte in Italiano, come in fondo è sempre stato Metal Gear Solid, fatta eccezione per il primo capitolo per PsOne.







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22/10/2019 12:09
 
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mamma mia che trappola!

non capisco se è bellissimo o inutile
o tutte e due

magari usato (?)







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Re:
li4m, 22/10/2019 12.09:

mamma mia che trappola!

non capisco se è bellissimo o inutile
o tutte e due

magari usato (?)




Io l'ho prenotato su Amazon.
Lo commenterò qui sul Forum,speriamo si capisca qualcosa... :asd:








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Re:
li4m, 22/10/2019 12.09:

mamma mia che trappola!

non capisco se è bellissimo o inutile
o tutte e due

magari usato (?)




Io l'ho prenotato su Amazon.
Lo commenterò qui sul Forum,speriamo si capisca qualcosa... :asd:
Ah,il gioco è completamente in Italiano








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anche io lo stavo per prenotare a 50 euro poi tra una cosa e l'altra non l'ho piu fatto, aspetto il tuo parere! l'idea comunque è che prima o dopo va giocato







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Re:
li4m, 22/10/2019 12.24:

anche io lo stavo per prenotare a 50 euro poi tra una cosa e l'altra non l'ho piu fatto, aspetto il tuo parere! l'idea comunque è che prima o dopo va giocato




Alla fine io compro 3/4 giochi l'anno e penso che questo titolo meriti molto.

Forse un po' contorto ma sicuramente il gameplay sarà all'altezza.
comunque dal 1 novembre ci saranno le prime recensioni visto che scade l'embargo.








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26/10/2019 21:57
 
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Anche io titubante,non riesco a comprare un gioco non sapendo nulla dello stesso..Anche se fatto dal grandissimo Kojima..Aspetterò i pareri compreso il tuo thunder..







Barabba..barabba..barabba.barabba..barabba...
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28/10/2019 09:19
 
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Re: Re:
Thunder105, 22/10/2019 13.54:




Alla fine io compro 3/4 giochi l'anno e penso che questo titolo meriti molto.

Forse un po' contorto ma sicuramente il gameplay sarà all'altezza.
comunque dal 1 novembre ci saranno le prime recensioni visto che scade l'embargo.




...Kojima è sempre una garanzia...già preordinato.

Ciao
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28/10/2019 13:54
 
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ufficiale, anche su pc, estate 2020









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