ennesimo caso poco chiaro proveniente dallo sport spagnolo.
in pratica, la procura antidoping del doping avrebbe le prove sul coinvolgimento di valverde col dottor fuentes.
le prove consistono in un prelievo di sangue effettuato lo scorso anno in una tappa del tour con arrivo a prato nevoso.
questo campione coinciderebbe con alcune sacche di sangue che teneva il dottor fuentes (lo stesso che all'ultimo australian open sedeva all'angolo di nadal), che fin dall'inizio si ipotizzava fossero proprio di valverde.
dalla spagna sono arrivate queste incredibili reazioni:
MADRID, 18 febbraio - La sezione istruttoria numero 31 del Tribunale superiore di giustizia di Madrid, titolare dell'inchiesta sull'Operacion Puerto (l'indagine antidoping della Guardia Civil che aveva portato fra le altre cose al sequestro di numerose sacche di sangue al dottor Eufemiano Fuentes), ha dichiarato oggi «la nullità dell'intero processo di richiesta di prove realizzato dal Coni» in relazione alla presunta implicazione nell'affare di doping del ciclista Alejando Valverde, che verrà ascoltato domani dalla Procura del comitato olimpico italiano. In sostanza, non riconosce al Coni la competenza a indagare sul caso.
L'ordinanza emessa oggi dal titolare della sezione istruttoria, Antonio Serrano, citata dall'agenzia Efe, dichiara nulla le richieste avanzate dalla procura antidoping del Coni. In particolare considera «nulla la richiesta di campioni personali di sangue» del ciclista, «ponendosi manifesto - scrive il magistrato - che la cosiddetta Procura Antidoping del Coni, organismo richiedente, sebbene appaia nei suoi comunicati come Ufficio della Procura Antidoping, è un organo amministrativo dipendente dal ministero della Cultura italiano, in nessun caso vincolato all'amministrazione della Giustizia italiana».
Il magistrato, che indaga sull'Operazione Puerto per un presunto reato contro la salute pubblica, «proibisce espressamente di impiegare le evidenze ottenute nella commissione di un delitto per l'indagine di reati diversi, come nel caso riferito al ciclista spagnolo Alejandro Valverde». Nell'indagine penale in Spagna, ha affermato il giudice, «non era stato considerato necessario indagare sulle persone alle quali appartenevano le sacche di sangue»: quindi queste prove non possono essere usate in un altro procedimento. Il corridore pertanto non sarà tenuto, almeno da un punto di vista legale, a presentarsi domani davanti alla Procura del Coni.
poi ci sono le dichiarazioni di un compagno di squadra di valverde che parla anche della situazione riguardo al doping in spagna:
«A Valverde davano le stesse cose che prendevo io - confessa Manzano al quotidiano “As” -. Se mi davano qualche cosa, la davano anche a lui».
«In Italia - afferma - si fanno le cose per bene, mentre in Spagna si lasciano a metà. Qui il giudice non ha potuto confrontare il Dna, lì lo hanno fatto ed è emerso tutto. Loro hanno messo sotto accusa Ivan Basso. Qui se un ciclista di spicco è implicato, lo coprono»
non solo ciclisti aggiungerei
certo che sono proprio forti questi spagnoli negli sport
naturalmente il ciclismo è più chiacchierato perchè ogni tanto escono fuori le magagne, ma la situazione è generale
certo, non dico che il doping esista solo in spagna, ma in spagna siamo proprio all'apoteosi.
la spagna sta al doping come il far west sta all'illegalità