Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

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Last.fm

Ultimo Aggiornamento: 10/03/2010 19:51
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24/03/2009 09:41
 
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chi di voi lo usa?
dite che sia comodo?
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24/03/2009 09:57
 
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dovrebbe esserci già un topic del genere..
molti utenti qui lo usano ;)







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24/03/2009 11:14
 
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per me ormai da più di un anno è una droga: sia perché tiene traccia di tutta la roba che ascolti e ti suggerisce artisti, concerti nella tua zona (con calendario sincronizzabile con iCal e simili), sia perché c'è una infinità di radio (per genere, per artista, per librerie tue e di altri) da ascoltare e in cui scoprire una marea di roba nuova. e in più qualche amico lo utilizza anche per pubblicizzare serate e concerti...







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24/03/2009 13:08
 
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idem come sopra ;)

ottimo










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24/03/2009 14:03
 
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quoto, ottimo







Sono per la chirurgia etica, bisognerebbe rifarsi il senno.



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24/03/2009 16:30
 
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Io lo uso, è straordinario

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24/03/2009 19:47
 
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lo uso pure io,ce in firma il mio link








id ps4 Svag3llo
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25/03/2009 10:33
 
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il mio uso è limitato forse

nel senso che metto l'artista...vado alla radio dell'artista e poi da lì ascolto tutte le cose simili che last.fm propone

lo tengo come sottofondo quando lavoro

esiste un uso più "professionale" o comunque personalizzabile?









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25/03/2009 13:24
 
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Re:
+Vincent+, 25/03/2009 10.33:


il mio uso è limitato forse

nel senso che metto l'artista...vado alla radio dell'artista e poi da lì ascolto tutte le cose simili che last.fm propone

lo tengo come sottofondo quando lavoro

esiste un uso più "professionale" o comunque personalizzabile?




Si, ma è a pagamento, quindi ciccia...










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25/03/2009 13:46
 
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questo Last.fm ti avverte anche in caso di nuove uscite discografiche degli artisti che hai in playlist? e se no, conoscete un software che fa una cosa del genere su un database musicale?










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25/03/2009 13:52
 
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Re:
+Vincent+, 25/03/2009 10.33:


il mio uso è limitato forse

nel senso che metto l'artista...vado alla radio dell'artista e poi da lì ascolto tutte le cose simili che last.fm propone

lo tengo come sottofondo quando lavoro

esiste un uso più "professionale" o comunque personalizzabile?




non so che intendi per uso personalizzabile, però ad esempio nella sezione eventi puoi mettere una città e ti trova tutti i concerti/festival/dj set entro certo raggio, evidenziando quelli degli artisti presenti nella tua libreria. se tipo pensi che il 10 giugno sarai a barcellona e vuoi vedere se c'è in programma qualche serata, cambi la sede e vedi cosa ti propone il calendario

se invece vuoi inserirti come artista per pubblicizzare le tue cose, non penso sia a pagamento, o anche se lo fosse mi sembra sia di 2€ al mese







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26/03/2009 11:44
 
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Roma - Last.fm chiude i rubinetti agli utenti di mezzo mondo: questo è quanto emerge dal recente annuncio che vede il portale dedicato alla musica costretto per motivi di budget a rendere a pagamento il servizio Radio. Gli unici esenti saranno i tre maggiori bacini di utenza, ovvero USA, Germania e UK. Per chi non vorrà pagare, comunque, il sito rimarrà aperto per quanto riguarda il suo lato dedicato al social networking e all'informazione.

La decisione, accolta con indubbio malcontento da parte degli utenti, sarà effettiva il 30 marzo, data fissata per l'inizio delle sottoscrizioni premium, stimate intorno ai 3 euro mensili: è questa la cifra indicata dai vertici del sito, un obolo necessario per poter usufruire dell'archivio di oltre 7 milioni di brani a disposizione dei netizen.

Una forma di abbonamento, quella proposta, del tutto simile a quelle già sottoscrivibili in precedenza, nonché libera dagli annunci pubblicitari. La motivazione è piuttosto semplice: negli altri paesi i costi di gestione superano i ricavi, stimati in positivo soltanto nelle realtà già citate, che potranno continuare ad usufruire gratuitamente dei servizi.

"Negli Stati Uniti, in Germania e nel Regno Unito, tutto rimarrà uguale" si legge nel post che spiega l'aria di cambiamento interna all'azienda di recente acquisita da CBS. Comunque, per chi non volesse pagare, il sito offre accesso ad un numero gratuito di brani, precisamente 30, per saggiare le funzionalità del servizio. Come sottolineato dall'azienda, le modifiche sono relative solo al servizio Radio: tutte le altre feature offerte dal sito, ovvero scrobbling, segnalazione di eventi e classifiche, rimarranno accessibili gratuitamente.

Secondo una fonte vicina all'entourage di Last.fm, la scelta dei tre paesi che potranno godere del privilegio di usufruire gratuitamente non è da attribuire solo al fattore economico. Secondo Matthew Ogle, dipendente dell'azienda, la decisione avrebbe anche carattere strategico: "siamo focalizzati su UK, USA e Germania non solo perché questi paesi giocano il ruolo di mercato chiave - spiega - ma anche perché il nostro quartier generale è nel Regno Unito e da sempre abbiamo avuto una massiccia presenza in Germania".

fonte: punto informatico











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26/03/2009 12:24
 
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ecco ora che mi sono iscritto io................










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26/03/2009 18:45
 
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sì cazzo, ma voi portate sfiga, mortacci vostra







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26/03/2009 19:34
 
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infatti mi sono appena iscritto pure io
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26/03/2009 21:44
 
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Re:
+Vincent+, 26/03/2009 11.44:


Roma - Last.fm chiude i rubinetti agli utenti di mezzo mondo: questo è quanto emerge dal recente annuncio che vede il portale dedicato alla musica costretto per motivi di budget a rendere a pagamento il servizio Radio. Gli unici esenti saranno i tre maggiori bacini di utenza, ovvero USA, Germania e UK. Per chi non vorrà pagare, comunque, il sito rimarrà aperto per quanto riguarda il suo lato dedicato al social networking e all'informazione.

La decisione, accolta con indubbio malcontento da parte degli utenti, sarà effettiva il 30 marzo, data fissata per l'inizio delle sottoscrizioni premium, stimate intorno ai 3 euro mensili: è questa la cifra indicata dai vertici del sito, un obolo necessario per poter usufruire dell'archivio di oltre 7 milioni di brani a disposizione dei netizen.

Una forma di abbonamento, quella proposta, del tutto simile a quelle già sottoscrivibili in precedenza, nonché libera dagli annunci pubblicitari. La motivazione è piuttosto semplice: negli altri paesi i costi di gestione superano i ricavi, stimati in positivo soltanto nelle realtà già citate, che potranno continuare ad usufruire gratuitamente dei servizi.

"Negli Stati Uniti, in Germania e nel Regno Unito, tutto rimarrà uguale" si legge nel post che spiega l'aria di cambiamento interna all'azienda di recente acquisita da CBS. Comunque, per chi non volesse pagare, il sito offre accesso ad un numero gratuito di brani, precisamente 30, per saggiare le funzionalità del servizio. Come sottolineato dall'azienda, le modifiche sono relative solo al servizio Radio: tutte le altre feature offerte dal sito, ovvero scrobbling, segnalazione di eventi e classifiche, rimarranno accessibili gratuitamente.

Secondo una fonte vicina all'entourage di Last.fm, la scelta dei tre paesi che potranno godere del privilegio di usufruire gratuitamente non è da attribuire solo al fattore economico. Secondo Matthew Ogle, dipendente dell'azienda, la decisione avrebbe anche carattere strategico: "siamo focalizzati su UK, USA e Germania non solo perché questi paesi giocano il ruolo di mercato chiave - spiega - ma anche perché il nostro quartier generale è nel Regno Unito e da sempre abbiamo avuto una massiccia presenza in Germania".

fonte: punto informatico






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26/03/2009 22:07
 
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O ma voi portate una sfiga disumana

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26/03/2009 22:21
 
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minchia ps2maniaco non azzardarti a chiedere qualcosa su emule :D








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26/03/2009 22:27
 
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bhuhauhauhuahuahuauhauh porto proprio fortuna
29/03/2009 22:04
 
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3€, non fate i tirchi
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01/04/2009 08:56
 
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Slitta l'abbonamento, le radio di Last.fm restano gratis

Il social network annuncia che il cambiamento avverrà, ma in un futuro non precisato.

Con un messaggio firmato da uno dei fondatori e pubblicato sul blog ufficiale, Last.fm ha annunciato di aver rinviato la trasformazione a pagamento del suo servizio di webradio musicali in streaming. Per ora le radio rimangono gratuite non soltanto per gli utenti di Stati Uniti, Regno Unito e Germania (che non erano coinvolti dalla novità) ma anche per tutti gli altri. Richard Jones ha spiegato che in questo modo Last.fm potrà provvedere ad aggiungere al servizio alcune funzionalità aggiuntive richieste dagli utenti, come la possibilità di regalare l'abbonamento a qualche amico, nuovi metodi di pagamento e nuove opzioni per gli sviluppatori di software esterni che utilizzano le radio.

"Abbiamo ricevuto molto feedback da parte degli utenti e siamo in ascolto", scrive Jones. Se - come è presumibile - il feedback è simile a quello ricevuto dal mio precedente post sulla questione, dove la stragrande maggioranza degli intervenuti ha dichiarato di non avere alcuna intenzione di pagare la quota di abbonamento mensile, negli uffici di Last.fm non devono aver certo passato dei giorni tranquilli. Per molte ragioni psicologiche e "ambientali" (dalla crisi economica globale alla presenza di molte alternative gratuite al difficile ostacolo di un servizio gratis che diventa a pagamento senza offrire niente di più), il cambiamento sembra arrivare proprio nel momento e nel modo meno indicato. E per un servizio come Last.fm, in un ambiente dominato dalla concorrenza come è quello dei social network musicali, un'emorragia di utenti sarebbe un colpo molto duro da assorbire.

Jones ha anche cercato di spiegare nuovamente le ragioni che hanno spinto Last.fm verso la rivoluzione a pagamento. Ragioni che poi sono sempre le solite due, inesorabilmente intrecciate: le basse entrate pubblicitarie e le richieste di case discografiche e agenzie di raccolta royalties. I soldi che Last.fm riceve dalla pubblicità evidentemente non bastano a soddisfare le richieste di major e siae assortite. La scelta di "salvare" gli Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania è legata al fatto che evidentemente in quei paesi la base di utenti è più numerosa e garantisce delle entrate che Last.fm considera sufficienti a pagare i diritti (anche se, facendo l'avvocato del diavolo, qualcuno potrebbe sospettare che i soldi pagati dagli utenti degli altri paesi possano venire utilizzati anche per coprire le royalties in Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania, mercati chiave dove è molto più importante mantenere una forte comunità).

Il problema non riguarda solo Last.fm. Persino un gigante come YouTube (e il suo padrone Google) sta tribolando non poco nella fase negoziale per ottenere le licenze per i suoi video. E altre storie, anche piuttosto paradossali, emergono qua e là. Pochi giorni fa, Michael Arrington di TechCrunch ha pubblicato la vicenda di un servizio in streaming (anonimo) che ha implorato lo stesso Arrington di non esaltarlo con un articolo positivo, perchè una buona stampa gli avrebbe reso la vita molto più difficile nelle trattative con le società detentrici dei diritti sui contenuti che il servizio vorrebbe proporre in streaming. Strategie, ovviamente. Ma strategie che rivelano una situazione di stallo che si tira avanti da ormai diversi anni, senza dare segni di un vicino sblocco.

Da un lato ci sono le start-up che provano a lanciare nuovi modelli in streaming, sfruttando le immense potenzialità offerte dalle infrastrutture digitali ma senza avere ancora trovato un modello di business significativo (la situazione ovviamente varia caso per caso: un conto è Last.fm, un conto Google). Dall'altra ci sono i padroni tradizionali dell'industria dei contenuti che esigono un'immediata compensazione economica in cambio delle licenze per lo streaming. Se le due parti non trovano l'accordo, il rischio è il fallimento del servizio: un'ipotesi che ovviamente preoccupa più le neonate start up che non l'industria dei contenuti (che, anzi, inizia a vedere i modelli in streaming con la stessa diffidenza storicamente mostrata nei confronti di qualsiasi altra novità di Internet).

Rimane solo un'impressione, che è probabilmente anche la radice del problema. Su Internet non si possono applicare le stesse regole utilizzate per altri servizi precedenti alla rivoluzione digitale. Nel regno dell'abbondanza della fruizione musicale (in streaming, in download, video, sonora, testuale), non si può pensare che ogni singola riproduzione in streaming di un brano possa avere un suo valore economico unitario, per quanto risicato. Gli stessi 3 euro mensili di abbonamento richiesti da Last.fm probabilmente non basterebbero a soddisfare le esigenze economiche di un simile schema. Per molti utenti, la musica su Internet è ormai un servizio in flusso continuo. Radio come quelle di Last.fm si lasciano accese anche per diverse ore consecutive.

L'utente è ormai abituato a un'esperienza musicale totalizzante, potenzialmente spalmata su 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana. Di conseguenza, il valore economico della musica non è più quello di un tempo. Il valore economico non sta più nel singolo streaming, ma nel servizio preso nel suo complesso. Se l'abbonamento è la modalità di transazione commerciale con cui Last.fm prova a rivolgersi all'utente, allora una forma di abbonamento (e non la percentuale sul singolo streaming) dovrebbe probabilmente essere anche il tipo di rapporto che lega Last.fm a case discografiche, società di raccolta royalties e affini.












"Insegui i sogni fino a quando li credi veri" 16/11/2011 & 21/07/2014
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22/04/2009 22:37
 
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Ciao! La versione di prova gratuita della radio di Last.fm include 30 brani. Se ti piace, abbonati a soli €3.00 al mese!
[SM=g1439201]







23/04/2009 00:43
 
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futuro non precisato (cit.)

dopo 20 giorni...
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23/04/2009 09:55
 
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Re:
method, 26/03/2009 12.24:

ecco ora che mi sono iscritto io................




[SM=x35281] [SM=x35281] [SM=x35281]



Pussa vià...Ahahah
15/11/2009 16:19
 
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una domanda per chi se ne intende.

ma i pezzi che durano poco, per esempio 30 secondi, non vengono registrati nella libreria?
c'è un modo per far si che vengano registrati?
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15/11/2009 16:38
 
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Re:
bostrom155, 15/11/2009 16.19:

una domanda per chi se ne intende.

ma i pezzi che durano poco, per esempio 30 secondi, non vengono registrati nella libreria?
c'è un modo per far si che vengano registrati?


mi pare che ci sia un limite di durata per essere 'scrobblati', forse 30 sec. ma non ricordo. non mi sono mai posto seriamente il problema [SM=g1432559]
ps: sei te california155?

method, 25/03/2009 13.46:

questo Last.fm ti avverte anche in caso di nuove uscite discografiche degli artisti che hai in playlist? e se no, conoscete un software che fa una cosa del genere su un database musicale?




rate your music lo fa. [SM=x35361]
nuova droga, l'unica cosa è che non va con gli ascolti che fai/hai fatto, ma con gli album che hai votato/aggiunto in libreria. di fianco ti mette tutte le uscite (singoli, album, compilation, ep...) con relative date, di tutti quello che hai catalogato nel tuo profilo. è in perfezionamento, soprattutto la sezione film, però è comodo e divertente soprattutto a chi piace fare classifiche e robe del genere [SM=x35275]







15/11/2009 16:41
 
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sì sono io. mi pare una grave pecca comunque
io ascolto pezzi anche di 7 secondi e non me li registra [SM=x1899721]

edit: ti ho aggiunto fra gli amici. [SM=x35361]
ti aggiungo anche su rym
[Modificato da bostrom155 15/11/2009 17:29]
10/03/2010 18:57
 
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da quando ho scaricato la nuova versione di foobar non riesco più ad usare last.fm, eppure ho scaricato anche la libreria nuova con cui dovrebbe funzionare.

boh, speriamo risolvano, anche perchè ormai mi trovo troppo bene con foobar e non ho intenzione di cambiarlo
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10/03/2010 19:51
 
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per chi lo chiedeva: Last.fm ha da poco integrato la funzione di segnalazione delle nuove uscite discografiche degli artisti presenti nelle proprie librerie







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