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26/09/2005 16:46 | |
Fernando Alonso è il più giovane campione del mondo della storia della Formula 1, l'asturiano della Renault, 24 anni e un mese, toglie un altro record ad Emerson Fittipaldi, iridato a 25 anni e nove mesi nel 1972, centrando il primo grande traguardo della sua carriera a Interlagos, nei dintorni di San Paolo, col terzo posto nel Gran Premio del Brasile, terzultima prova del campionato 2005, che segna l'ennesimo, quanto inutile, se non per il titolo costruttori, strapotere McLaren.
Vince infatti, come lo scorso anno, Juan Pablo Montoya, che nel finale Kimi Raikkonen non insidia, a giochi ormai fatti, limitandosi a completare una doppietta inevitabile per quanto visto in pista, nonostante le qualifiche avessero proiettato in pole proprio Alonso che, partito bene, si vede sfuggire presto il colombiano e poi il finlandese.
Safety car subito in pista per un incidente fra Coulthard, Pizzonia, tamponato dallo scozzese, e Webber, seconda partenza senza ulteriori problemi, e gara che si sviluppa linearmente, decide la tattica dei pit stop, Sato è l'unico, senza costrutto, a optare per una sola sosta, rimontano Michael Schumacher, quarto sotto la bandiera a scacchi con una Ferrari in lieve miglioramento, che abdica dopo cinque titoli di fila, Fisichella (quinto), Barrichello, sesto nell'ultimo GP sulla pista di casa in Rosso, a punti Button e Ralf, sfortunato Trulli, attardato dalla penalizzazione di dieci posizioni in griglia per aver sostituito il motore sabato.
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