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AS Roma: La situazione societaria

Ultimo Aggiornamento: 11/09/2020 15:36
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16/04/2011 17:48
 
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Re:
SirD@rio, 16/04/2011 17.09:

se devono investire su giovani e forti penso sia meglio comprarne 5 a 10 milioni in giro per il mondo, prima dell' esplosione definitiva, che spenderne 50 per Pastore.




Si il discorso in teoria è più o meno quello. Infatti dico "tipo Pastore NEL Palermo", non che debba per forza arrivare lui.. a meno che non si pensi che l'argentino in futuro possa innalzare il suo valore a livelli esagerati, e li' sarebbe pure un affare. Certo costa già tanto di suo adesso e mi sembra strano lo si voglia comprare. A sto punto personalmente punterei su Neymar [SM=x35274] ..

Cmq riguardo questa politica mi auguro non si faccia nemmeno come la Fiorentina, ovvero l'identikit che tu hai dato. Perchè è vero che i viola hanno comprato tanti giovani di talento, ma poi andando a vedere nessuno di loro è ancora "sbocciato". Il che è anche normale magari, ci vorrà tempo.. Però il mio discorso è: non si può unicamente puntare sui giovani, a meno che questi diano grandissime garanzie di forte crescita. Insomma mirare bene gli obbiettivi, magari prenderne un paio e non di più, tenendosi chiaramente i migliori che già abbiamo. Mi pare che questa sia la linea di Di Benedetto (a parte un accrocco di parole riguardo i giocatori romani, sicuramente anche mal tradotto dal figuro al suo fianco)..


Riguardo la conferenza:

- il primo che parla è appunto Camiglieri.. con la maglia della Roma appena sotto [SM=x35315] .

- A Di Benedetto je sta a veni' la stimmata del lupetto sulla testa [SM=g1431647] .

- il traduttore mi pare leggermente incapace (e pure daa Lazio? lol).

- "l'amico Silvio"? [SM=x35363] [SM=g1432559]

- Piero Torri imparate l'inglese [SM=x35315] !



Domani dovrebbe uscire anche l'intervista a Pallotta.




Per wholly se mi dai una risposta veloce: ma se fosse vero che già da un anno si sapeva dei bostoniani, che le altre proposte siano state scartate a priori proprio perchè la scelta di Di Benedetto & co. garantiva alla banca maggiori introiti in ottica futura?
[Modificato da weILL 16/04/2011 17:48]







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16/04/2011 18:10
 
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Che io sappia, questa offerta e quella di Angelucci erano le uniche serie, credibili e con un progetto dietro. A dicembre, era già stata scelta di fatto l'offerta americana.

Gli americani si sono presentati subito in modo serio e deciso e si sono serviti dei migliori professionisti su Roma, facendo un dossier molto meglio confezionato rispetto a tutti gli altri.

Angelucci ha, inutile dirlo, ottimi agganci politici e nei giornali, ma la sua offerta era peggiore, non ultimo per il fatto che il personaggio avrebbe dovuto vincere l'antipatia diffusa e la banca avrebbe potuto pagare in termini d'immagine.

E' stata scelta la via più lineare e non ci sono mai state situazioni davvero fondate che abbiano fatto ripensare a qualcuno sulle scelte fatte.

Personalmente, in alcune fasi ho avuto delle piccole notizie da insider e mi sono stupito di come certi giornalisti abbiano il coraggio di mettere in dubbio fatti assolutamente incontrovertibili, pur di vendere se stessi e quello che scrivono.

La banca non regala niente a nessuno, ma va ricordato che la questione Italpetroli, che vale qualche decina di milioni di euro, è relativamente poco importante per uno dei principali gruppi bancari al mondo.
Non ci sarebbe stato motivo di mettere su aste strane con decine di compratori. Si è scelta la via più affidabile e la si è portata avanti.










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16/04/2011 18:13
 
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Re: Re:
weILL, 16/04/2011 17.48:




Per wholly se mi dai una risposta veloce: ma se fosse vero che già da un anno si sapeva dei bostoniani, che le altre proposte siano state scartate a priori proprio perchè la scelta di Di Benedetto & co. garantiva alla banca maggiori introiti in ottica futura?



Rileggo meglio la domanda e ti dico che un anno mi sembra troppo. Il momento in cui si è deciso per l'America è tra novembre e dicembre, non prima.

Poi si sono continuate a raccogliere offerte, senza scartare nulla, ma non ci sono mai state offerte che abbiano fatto ripensare alla decisione iniziale.

Insomma, se fosse arrivato con un offerta lo sceicco Mansour, non gli si sarebbe sicuramente chiusa la porta. Ma non è arrivato.
[Modificato da wholly 16/04/2011 18:13]










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Messaggio in attesa della convalida dei moderatori
16/04/2011 18:49
 
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Re: Re: Re:
aeiouipsilon, 16/04/2011 18.19:



Messaggio in attesa della convalida dei moderatori




il rigore per il palermo è inventato
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16/04/2011 18:52
 
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Re: Re: Re: Re:
bostrom155, 16/04/2011 18.49:




il rigore per il palermo è inventato




ma quale, quello dato, o quello non dato al terzo minuto?


cmq sei un genio per aver capito cosa ho scritto [SM=g1431649] [SM=x35291]
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17/04/2011 22:05
 
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L’intervista integrale di James Pallotta, rilasciata poco prima della conferenza stampa di Thomas DiBenedetto:

www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-c6c139d2-f63b-4b05-af5a-0dc2f30be7f1-raisp...








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17/04/2011 23:03
 
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Re: Re: Re:
wholly, 16/04/2011 18.13:



Rileggo meglio la domanda e ti dico che un anno mi sembra troppo. Il momento in cui si è deciso per l'America è tra novembre e dicembre, non prima.

Poi si sono continuate a raccogliere offerte, senza scartare nulla, ma non ci sono mai state offerte che abbiano fatto ripensare alla decisione iniziale.

Insomma, se fosse arrivato con un offerta lo sceicco Mansour, non gli si sarebbe sicuramente chiusa la porta. Ma non è arrivato.




sei sicuro di quello che scrivi vale'?
se ti facessi parlare con qualcuno che ha materialmente fatto un offerta per l'aquisto della roma e si e' sentito rispondere che non venivano prese in considerazioni offerte per l'intero pacchetto? allora cambieresti un pochino il tuo modo di vedere le cose? non credo perche' vi piace troppo questo status quo' a prescindere me lo sento ripetere da parecchio da persone che non vivono la nostra realta' per non cominciare a pensare che davvero viviamo di luoghi comuni
"meio un ovo oggi che una gallina domani" pure se la gallina fa' le uova d'oro







"E quanno more er prete,
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18/04/2011 18:20
 
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(18/04/2011) A.S. Roma
Fiorentino (Unicredit): "Speriamo che la cessione sia un affare per la Roma"

"Speriamo che la Roma e la città di Roma abbia fatto l'affare nella cessione alla cordata americana. È stata una trattativa, anzi un percorso lunghissimo partito alla fine del 2010". Paolo Fiorentino, vice direttore generale di Unicredit, parla della lunga trattativa che ha portato alla firma di un preliminare di accordo con la cordata statunitense capeggiata da Thomas DiBenedetto. "Con il supporto di una banca di investimento come Rothschild, che ha fatto per noi il giro del mondo dei potenziali investitori, siamo arrivati ad una prima offerta non vincolate, poi abbiamo dato accesso alla due diligence. Successivamente siamo arrivati a delle offerte vincolati e abbiamo scelto quella che oggettivamente era la più significativa. Da lì siamo passati ad una contrattazione in esclusiva che ha portato agli accordi di venerdì a Boston. La scelta migliore? Non vorrei dire che è stata solo una scelta -aggiunge Fiorentino-, ma vorrei dire che documentalmente è stata la migliore. Nei numeri e nella modalità in cui è stata formulata l'offerta direi che è stata la migliore. Al di là dell'aspetto economico ci sono tutte le garanzie sullo sviluppo del progetto che non è mai stato un elemento marginale nella valutazione di tutto il processo". Il confronto tra Unicredit e la cordata statunitense è stato lungo e serrato. "Gli obiettivi? Mi sono confrontato con loro sin dai primissimi incontri e sono rimasto molto colpito dalla loro esperienza nella gestione di marchi sportivi e nella capacità, di costruire intorno al team, una serie di eventi che trasformano quasi la squadra in un oggetto da media, che diventa il pretesto per poi fare del maketing su calciatori, maglie, eventi. Non chiacchiere ma cose che loro hanno fatto, in particolare DiBenedetto sui Red Sox e Pallotta sui Boston Celtics", spiega il vice direttore generale di UniCredit.

"Sulla base di questo riteniamo ci sia un grande potenziale. Il brand Roma è straordinario non solo in Italia ma anche all'estero e questa prospettiva ci ha subito interessato. Questo ci ha fatto intendere quella di una futura valorizzazione della Roma, e questo per noi è il team ideale". Fiorentino parla anche delle cifre dell'affare, con gli statunitensi che deterranno il 60%. "L'accordo con gli americani è quello di ampliare la base dei soci. Noi abbiamo il 40% ma siamo disposti a scendere, nella prospettiva di creare intorno alla Roma un team di investitori che possono dare valore. Gli americani stanno dando forze fresche in azienda, un grosso contributo sulla loro expertise sullo gestire gli eventi sportivi come spettacolo. Noi stiamo dando il nostro supporto finanziario -aggiunge Fiorentino- e riteniamo che ci possano essere altri investitori che possano dare un contributo su altri aspetti nell'ambito della gestione della Roma. Il tema è avere intorno al tavolo dei profili di investitori, che possano dare su aree diverse, il proprio contributo sulla valorizzazione dell'asset. Si fa marketing su un oggetto che vince, nessuno si appassiona a team perdenti. È chiaro che uno dei presupposti degli investitori è garantire una squadra competitiva per poi creare una positiva attenzione intorno al brand". "C'è stata un'offerta che vale 100 milioni di euro, verrà una volta ottenuta l'autorizzazione dell'Antitrust, lanceremo l'Opa e dopo ci sarà un aumento di capitale che darà risorse fresche all'azienda e ci sarà da parte nostra un supporto strutturale, dei crediti a medio e lungo termine che consentiranno una gestione ordinata anche dei ricavi e delle spese e faranno uscire dalla Roma una logica di anticipazione da ricavi futuri che è la modalità in cui in questo momento la Roma si sta finanziando. Avere una stabilità di flussi di cassa che è uno degli elementi fondamentali per poter tarare investimenti in base alle ambizioni e alle esigenze", aggiunge Fiorentino parlando della trattativa e dei prossimi passi. Unicredit fornirà poi una linea di credito alla cordata Usa per poter operare anche sul mercato. "Noi forniremo questo prestito ma sulla gestione lasceremo la palla a DiBenedetto. Dovremo affrontare il mercato per essere competitivi ma sono argomenti che lascio al nuovo manager". Proprio DiBenedetto dovrebbe diventare presidente "agli inizi di giugno".

Il numero due di Unicredit fa poi una analisi completa di come si sia arrivati alla vendita agli americani. "L'Italia credo paghi la logica con le quali sono stati gestiti i grandi club delle grandi città italiane, una logica di mecenatismo. Se si pensa alla famiglia Agnelli, a Moratti, a Berlusconi -aggiunge Fiorentino-, alla stessa famiglia Sensi, a cui va dato l'onore di aver gestito l'onere della gestione per 18 anni della Roma e con grandissimi investimenti. In Italia c'era l'idea che questo sia il solo modo di gestire un asset su piazze molto calde. Una modalità alternativa è stata vista molto di più all'estero. Oggi gli imprenditori italiani erano spaventati".



Quel "speriamo" non mi piace per niente, proprio a livello di stile. Quasi a confermare che loro si sono fatti gli affari loro fregandosene della Roma, e il resto sarà quel che sarà..


Tornando ai tempi della cessione, Fiorentino parla di fine 2010 come inizio degli accordi. Invece Alemanno in un'intervista nell'ottobre 2010 (per cui il periodo al quale fa riferimento Fiorentino) parlava di essere stato contattato da investitori americani "mesi e mesi" prima. Questi erano molto più interessati allo stadio che al resto e il sindaco non li volle più sentire.. Più tardi è stato praticamente confermato (dal portavoce di Alemanno e da Alemanno stesso) che quegli americani erano proprio Di Benedetto & co.. Quelli dei quali lo stesso Alemanno ora parla un gran bene.


Cmq mi auguro che i bostoniani abbiano cambiato un pò registro e si diano da fare alla grande per riportare in alto (e ancor più su) la Roma. [SM=g2173859]







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18/04/2011 19:17
 
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l'unica cosa che potete sperare sempre che vi piaccia "l'italian style" e' che dietro a questi ci sia qualcuno molto piu' grosso che sta aspettando di entrare dopo i vari passaggi burocratici italiani antitrust e comitato di controllo borsistico a me interessava di piu' qualcuno che arrivasse a muso duro a sbattacchiare un po' la morale di quei quattro capisaldi del comunque vada vinco io che "regnano" in italia con l'aria di chi la sa' lunga con il culo degli altri pero'







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20/04/2011 09:05
 
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I debiti paa Roma
Rosella ha ereditato i debiti per l amore del padre. Lei non c entra nulla

Benvenuti americani, pagate i debiti una voragine nei conti della Roma
Ecco la due diligence: da Batistuta al geometra, 60 milioni di pendenze

Il dossier inedito: in 5 anni 402 contratti firmati dai Sensi. E c´è pure un prestito di favore a Conti
Decine di creditori: Villa Stuart chiede 1,3 milioni, l´ex Bartelt 9 milioni come Batigol...

CARLO BONINI
ROMA
In una città che vive e si abbevera di chiacchiere, la vendita della "As Roma" e il tramonto della famiglia Sensi offrono da mesi uno spettacolo variopinto. Che molto dice sullo stato dell´industria del pallone e sul rumoroso circo che le si muove attorno («papponi», ebbe a definirli Daniele De Rossi qualche tempo fa) e che, naturalmente, gira alla larga da un paio di domande chiave. Insieme a un marchio dalle straordinarie potenzialità, a una storia e a una passione cieca nella sua fede, cosa si sono comprati Thomas DiBenedetto, James Pallotta, Richard D´Amore e Michael Ruane? Cosa c´è, davvero, nella pancia della "As Roma"?
Si strepita sul prezzo di vendita («basso», disquisiscono alcuni), si lamenta un danno ai piccoli azionisti (che solo oggi scoprono di aver scommesso in borsa su una società tecnicamente fallita). Si confonde la futura linea di finanziamento operativa assicurata dal venditore Unicredit ai compratori con un´operazione di leverage (l´acquisto a debito, da caricare sui bilanci di ciò che si acquista) che non c´è stata. Si arriccia il naso sulla consistenza patrimoniale degli acquirenti americani che hanno evidentemente la colpa, nel Paese del capitalismo senza capitali, di aver tirato fuori una settantina di milioni di euro di tasca propria tra acquisto del 67 per cento delle azioni e immediato aumento di capitale per far fronte a perdite di 36 milioni di euro. Qualcuno - e vale la pena ricordarlo non per ragioni di campanile - è arrivato a sfidarli neanche fossero dei bari, come Claudio Lotito, presidente di una società, la "Ss Lazio", impiombata da un debito con il Fisco che, nel 2005, ammontava a 140 milioni di euro e che «ragioni di ordine pubblico» consigliarono di rateizzare in 23 comodi anni. Dunque?
Se si ha la pazienza di leggere le centinaia di pagine e allegati del "Legal due diligence report" redatto dall´advisor dei venditori di "As Roma" il 23 novembre del 2010, si comprendono le ragioni di una trattativa lunga e complicata. Si scopre di quale sostanza è fatto il Colosseo che, consapevoli del rischio, gli americani hanno comprato. Quale Paese dei Balocchi e fabbrica di "buffi", come a Roma si definisce il "pagherò", sia stata Trigoria in questi anni. E lo sforzo titanico che sarà necessario per rimetterla al mondo e alle regole del mercato.
Conviene insomma sapere, tanto per dirne una, che su "As Roma" grava un contenzioso giudiziario (tra cause intentate, ingiunzioni di pagamento, azioni annunciate) tra i 50 e i 60 milioni di euro, più o meno l´importo di una buona campagna acquisti. Che tra chi bussa ancora a quattrini ai cancelli di Trigoria si avvistano ex giocatori come Gabriel Batistuta (chiede 9 milioni), Gustavo Bartelt (9 milioni anche lui), Ivan Helguera (un tribunale di Albacete, Spagna, gli ha già riconosciuto un indennizzo di 185 mila euro), Mauro Esposito (475 mila euro), Sebastiano Siviglia (pretende la differenza di salario che ancora deve ricevere a distanza di dieci anni). Ma conviene anche sapere che la lista di chi non è stato mai pagato o, se lo è stato, solo in parte, è lunga come la fila ai tornelli della Curva Sud. Un´umanità varia di cui la due diligence dà conto solo «per le cause di valore superiore ai 100 mila euro» - e in cui capita di trovare un fior di professionista come l´avvocato Filippo Lubrano, già presidente del Consiglio dell´Ordine degli avvocati di Roma ed ex componente del cda della società, in causa, a Milano, per 2,5 milioni di euro. O l´ex medico sociale e oggi consigliere regionale Mario Brozzi (che chiede al giudice del lavoro che il suo vecchio contratto a tempo determinato sia trasformato in impiego a tempo pieno). E, ancora, la società di marketing "Dls" (2 milioni e mezzo), la casa di cura "Villa Stuart", dove i calciatori della Roma, evidentemente si sono curati "a uffa", come si direbbe da queste parti, visto che le fatture non saldate sfiorano 1 milione e 300 mila euro.
Del resto, appena il 18 ottobre scorso, i sindacati avevano recapitato alla società una lettera di messa in mora in cui si denunciavano «i ritardi, senza alcun preavviso, nel pagamento degli stipendi; il mancato rispetto della definizione dei piani ferie e del loro godimento; l´uso frequente di lavoro straordinario; il mancato rispetto delle norme sulla privacy; il mancato rispetto degli accordi sui bonus». Insomma, una pratica avventurosa nei rapporti di lavoro. Un po´ come avvenuto con i 402 contratti a tempo determinato firmati dalla società negli ultimi 5 anni (189 con pensionati), buoni evidentemente per retribuire un indotto di professionisti spesso dallo oscuro mandato. Come nel caso del geometra Coricelli, saldato con 70 mila euro lordi annui, per adempiere, si legge nel suo contratto, a mansioni che neppure un asso dell´enigmistica sarebbe in grado di decrittare: «Attività di conduzione, avanzamento, finalizzazione di parti progettuali e avvio delle operazioni di cantiere per la costruzione delle opere previste nell´ambito delle specifiche dei tempi e costi, determinati di volta in volta dai progetti».
«I Sensi sono stati una famiglia generosa», si sente ripetere. Andrebbe aggiunto, con i soldi di una banca, "Unicredit", e con il piglio di quei padri che ipotecano la casa per comprarsi la macchina. I numeri, del resto, danno ragione all´adagio, se si pensa che a Bruno Conti (stipendio lordo annuo di 500 mila euro), l´As Roma, che fatica a pagare gli stipendi, concede un prestito in scadenza nel 2012 di oltre 200 mila euro (a oggi restituito per la metà). Che a Trigoria sono 7 le auto a disposizione della dirigenza, che nessuno ha mai trovato il tempo neppure di occuparsi dei contratti da 15 mila euro al mese dei giardinieri dei campi di allenamento, scaduti e apparentemente tacitamente rinnovati.
Cari americani, benvenuti al Colosseo.

repubblica







Lo sai che mi diceva Lady D nel 79 prima di conoscere Carlo?
Arberto, quanno baci tu non c'hai na lingua c'hai n pennello mortacci tua
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Re:
flavioti, 20/04/2011 09:05:

I debiti paa Roma
Rosella ha ereditato i debiti per l amore del padre. Lei non c entra nulla

Benvenuti americani, pagate i debiti una voragine nei conti della Roma
Ecco la due diligence: da Batistuta al geometra, 60 milioni di pendenze

Il dossier inedito: in 5 anni 402 contratti firmati dai Sensi. E c´è pure un prestito di favore a Conti
Decine di creditori: Villa Stuart chiede 1,3 milioni, l´ex Bartelt 9 milioni come Batigol...

CARLO BONINI
ROMA
In una città che vive e si abbevera di chiacchiere, la vendita della "As Roma" e il tramonto della famiglia Sensi offrono da mesi uno spettacolo variopinto. Che molto dice sullo stato dell´industria del pallone e sul rumoroso circo che le si muove attorno («papponi», ebbe a definirli Daniele De Rossi qualche tempo fa) e che, naturalmente, gira alla larga da un paio di domande chiave. Insieme a un marchio dalle straordinarie potenzialità, a una storia e a una passione cieca nella sua fede, cosa si sono comprati Thomas DiBenedetto, James Pallotta, Richard D´Amore e Michael Ruane? Cosa c´è, davvero, nella pancia della "As Roma"?
Si strepita sul prezzo di vendita («basso», disquisiscono alcuni), si lamenta un danno ai piccoli azionisti (che solo oggi scoprono di aver scommesso in borsa su una società tecnicamente fallita). Si confonde la futura linea di finanziamento operativa assicurata dal venditore Unicredit ai compratori con un´operazione di leverage (l´acquisto a debito, da caricare sui bilanci di ciò che si acquista) che non c´è stata. Si arriccia il naso sulla consistenza patrimoniale degli acquirenti americani che hanno evidentemente la colpa, nel Paese del capitalismo senza capitali, di aver tirato fuori una settantina di milioni di euro di tasca propria tra acquisto del 67 per cento delle azioni e immediato aumento di capitale per far fronte a perdite di 36 milioni di euro. Qualcuno - e vale la pena ricordarlo non per ragioni di campanile - è arrivato a sfidarli neanche fossero dei bari, come Claudio Lotito, presidente di una società, la "Ss Lazio", impiombata da un debito con il Fisco che, nel 2005, ammontava a 140 milioni di euro e che «ragioni di ordine pubblico» consigliarono di rateizzare in 23 comodi anni. Dunque?
Se si ha la pazienza di leggere le centinaia di pagine e allegati del "Legal due diligence report" redatto dall´advisor dei venditori di "As Roma" il 23 novembre del 2010, si comprendono le ragioni di una trattativa lunga e complicata. Si scopre di quale sostanza è fatto il Colosseo che, consapevoli del rischio, gli americani hanno comprato. Quale Paese dei Balocchi e fabbrica di "buffi", come a Roma si definisce il "pagherò", sia stata Trigoria in questi anni. E lo sforzo titanico che sarà necessario per rimetterla al mondo e alle regole del mercato.
Conviene insomma sapere, tanto per dirne una, che su "As Roma" grava un contenzioso giudiziario (tra cause intentate, ingiunzioni di pagamento, azioni annunciate) tra i 50 e i 60 milioni di euro, più o meno l´importo di una buona campagna acquisti. Che tra chi bussa ancora a quattrini ai cancelli di Trigoria si avvistano ex giocatori come Gabriel Batistuta (chiede 9 milioni), Gustavo Bartelt (9 milioni anche lui), Ivan Helguera (un tribunale di Albacete, Spagna, gli ha già riconosciuto un indennizzo di 185 mila euro), Mauro Esposito (475 mila euro), Sebastiano Siviglia (pretende la differenza di salario che ancora deve ricevere a distanza di dieci anni). Ma conviene anche sapere che la lista di chi non è stato mai pagato o, se lo è stato, solo in parte, è lunga come la fila ai tornelli della Curva Sud. Un´umanità varia di cui la due diligence dà conto solo «per le cause di valore superiore ai 100 mila euro» - e in cui capita di trovare un fior di professionista come l´avvocato Filippo Lubrano, già presidente del Consiglio dell´Ordine degli avvocati di Roma ed ex componente del cda della società, in causa, a Milano, per 2,5 milioni di euro. O l´ex medico sociale e oggi consigliere regionale Mario Brozzi (che chiede al giudice del lavoro che il suo vecchio contratto a tempo determinato sia trasformato in impiego a tempo pieno). E, ancora, la società di marketing "Dls" (2 milioni e mezzo), la casa di cura "Villa Stuart", dove i calciatori della Roma, evidentemente si sono curati "a uffa", come si direbbe da queste parti, visto che le fatture non saldate sfiorano 1 milione e 300 mila euro.
Del resto, appena il 18 ottobre scorso, i sindacati avevano recapitato alla società una lettera di messa in mora in cui si denunciavano «i ritardi, senza alcun preavviso, nel pagamento degli stipendi; il mancato rispetto della definizione dei piani ferie e del loro godimento; l´uso frequente di lavoro straordinario; il mancato rispetto delle norme sulla privacy; il mancato rispetto degli accordi sui bonus». Insomma, una pratica avventurosa nei rapporti di lavoro. Un po´ come avvenuto con i 402 contratti a tempo determinato firmati dalla società negli ultimi 5 anni (189 con pensionati), buoni evidentemente per retribuire un indotto di professionisti spesso dallo oscuro mandato. Come nel caso del geometra Coricelli, saldato con 70 mila euro lordi annui, per adempiere, si legge nel suo contratto, a mansioni che neppure un asso dell´enigmistica sarebbe in grado di decrittare: «Attività di conduzione, avanzamento, finalizzazione di parti progettuali e avvio delle operazioni di cantiere per la costruzione delle opere previste nell´ambito delle specifiche dei tempi e costi, determinati di volta in volta dai progetti».
«I Sensi sono stati una famiglia generosa», si sente ripetere. Andrebbe aggiunto, con i soldi di una banca, "Unicredit", e con il piglio di quei padri che ipotecano la casa per comprarsi la macchina. I numeri, del resto, danno ragione all´adagio, se si pensa che a Bruno Conti (stipendio lordo annuo di 500 mila euro), l´As Roma, che fatica a pagare gli stipendi, concede un prestito in scadenza nel 2012 di oltre 200 mila euro (a oggi restituito per la metà). Che a Trigoria sono 7 le auto a disposizione della dirigenza, che nessuno ha mai trovato il tempo neppure di occuparsi dei contratti da 15 mila euro al mese dei giardinieri dei campi di allenamento, scaduti e apparentemente tacitamente rinnovati.
Cari americani, benvenuti al Colosseo.

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Con la Roma nun ce magno



[SM=x35279]







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20/04/2011 10:32
 
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no ma poi ci si lamenta che siamo finiti in mano ad una banca che GIUSTAMENTE ci userà per lucrarci sopra
c'era qualcuno meglio degli americani, Grizzly? io questo non lo so, so solo che erano i Sensi che dovevano pensarci prima










Firma fatta da Jorginha, a me piace ma lei non ci vuole credere.


http://img460.imageshack.us/img460/1156/154019hakke5radioheadnq6.jpg
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20/04/2011 11:21
 
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Volevo solo aggiungere che eravamo in mano ad un gruppo di infami, a cominciare da quella mignottona della Staffoli.

Ci siamo finalmente levati dalle palle una gestione casareccia, disonesta, a conduzione familiare, che con la Roma ci magnava eccome altroche'......la presentazione dello stadio fantasma.....quante ne abbiamo viste in questi anni....altro che gestione virtuosa


Via dalla AS Roma:

Conti
Prade'
Mazzoleni


Mai piu' nella Roma!!!

Chissa' cosa diranno ora l'antennista Galopeira ed il terrorista Marione..... [SM=x35279]
[Modificato da theropithecus 20/04/2011 11:21]







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20/04/2011 16:30
 
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Mi sembra un bell'articolo per preparare i tifosi ad una campagna acquisti al ribasso, una campagna mediatica di denigramento fatta apposta per poter giustificare i piani futuri.. E infatti sui giornali si leggono pure altri articoli sull'interessamento a giocatori dall'età avanzata come Pirlo, Diarrà, Santana.. Sono veramente questi i giocatori di valore che vorremmo per rafforzare la Roma visto che ora finalmente sono andati via i Sensi? Senza considerare gli allenatori. Si parla di Ancelotti.. e per fortuna, visto che si legge pure di Gasperini e Delio Rossi [SM=g2173874] ..


Se ne dicono di stronzate, e infatti mi auguro da parte di Di Benedetto un trend esattamente all'opposto, e che i nomi che si leggono in certi articoli siano frutto di pura fantasia/idiozia.


Certo è che (ogni tanto parliamo anche dell'attualità magari) è uscita fuori anche una notizia secondo la quale nel progetto americano sarebbe stato fissato un tetto ingaggi: 15 milioni massimo per ogni singolo giocatore. Se fosse vero non sarebbe esattamente il miglior primo passo da parte di una nuova dirigenza o sbaglio? Dopo una proprietà "pulciara" l'idea di un tifoso dovrebbe essere assai diversa.. Ma di queste cose qui non si discute mai giusto..
Fatto sta che ogni giorno, se fossi veramente malizioso come alcuni di voi, dovrei riportare certe notizie.. Ma voglio mantenere un certo ottimismo, quello che ho sempre per la Roma.



Cmq Conti è, semplicemente, un meritevole simbolo della Roma. Come Totti (al quale gli è stata tirata dietro la maglia va ricordato). Per cui spero che non sia vero che gli abbiamo dato quei soldi, ma molti di più..

[Modificato da weILL 20/04/2011 16:33]







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Re:
weILL, 16/04/2011 17.09:

La conferenza stampa di Boston.

Cliccate qui: ilromanista.xoom.it/

e poi sul video (e anche su "play" se serve).

Trascinate fino al 2:35 per l'inizio della conferenza stampa.

(il primo che parla, l'occhialuto, è Camiglieri [SM=x1899721] )



Domani dovrebbe uscire anche l'intervista a Pallotta.




Ah poi, cosi' per dire eh, ma per oggi daje Roma [SM=g2173881] contro l'ostico Palermo..




che spettacolo vedere matteo presentare a roma channel...uno dei difensori che mi ha legnato di più quando eravamo piccolini.un grande!!!







fiuto11...before it's too late
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20/04/2011 17:08
 
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Re:
weILL, 20/04/2011 16.30:

Mi sembra un bell'articolo per preparare i tifosi ad una campagna acquisti al ribasso, una campagna mediatica di denigramento fatta apposta per poter giustificare i piani futuri.. E infatti sui giornali si leggono pure altri articoli sull'interessamento a giocatori dall'età avanzata come Pirlo, Diarrà, Santana.. Sono veramente questi i giocatori di valore che vorremmo per rafforzare la Roma visto che ora finalmente sono andati via i Sensi? Senza considerare gli allenatori. Si parla di Ancelotti.. e per fortuna, visto che si legge pure di Gasperini e Delio Rossi [SM=g2173874] ..


Se ne dicono di stronzate, e infatti mi auguro da parte di Di Benedetto un trend esattamente all'opposto, e che i nomi che si leggono in certi articoli siano frutto di pura fantasia/idiozia.


Certo è che (ogni tanto parliamo anche dell'attualità magari) è uscita fuori anche una notizia secondo la quale nel progetto americano sarebbe stato fissato un tetto ingaggi: 15 milioni massimo per ogni singolo giocatore. Se fosse vero non sarebbe esattamente il miglior primo passo da parte di una nuova dirigenza o sbaglio? Dopo una proprietà "pulciara" l'idea di un tifoso dovrebbe essere assai diversa.. Ma di queste cose qui non si discute mai giusto..
Fatto sta che ogni giorno, se fossi veramente malizioso come alcuni di voi, dovrei riportare certe notizie.. Ma voglio mantenere un certo ottimismo, quello che ho sempre per la Roma.



Cmq Conti è, semplicemente, un meritevole simbolo della Roma. Come Totti (al quale gli è stata tirata dietro la maglia va ricordato). Per cui spero che non sia vero che gli abbiamo dato quei soldi, ma molti di più..





Aspettiamo prima di giudicare questa nuova dirigenza...Di sicuro se ne sentiranno di tutti i colori sui giornali e nelle radio.
Per il mercato poi neanche a parlarne, si facevano tanti nomi campati per aria già con la Sensi che c'aveva 5€ da spendere e voleva pure il resto figuriamoci con questi che hanno (si spera) più capitali da investire. Poi prima di parlare di giocatori deciso chi sarà l'allenatore e progettata una campagna acquisti con lui altrimenti già si comincia male.







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20/04/2011 17:28
 
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Re:
Weill fantastico come al solito







Lo sai che mi diceva Lady D nel 79 prima di conoscere Carlo?
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20/04/2011 17:46
 
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Re: Re:
19max80, 20/04/2011 17.08:




Aspettiamo prima di giudicare questa nuova dirigenza...Di sicuro se ne sentiranno di tutti i colori sui giornali e nelle radio.
Per il mercato poi neanche a parlarne, si facevano tanti nomi campati per aria già con la Sensi che c'aveva 5€ da spendere e voleva pure il resto figuriamoci con questi che hanno (si spera) più capitali da investire. Poi prima di parlare di giocatori deciso chi sarà l'allenatore e progettata una campagna acquisti con lui altrimenti già si comincia male.



Io non giudico la nuova proprietà, dico solo che appunto se ne dicono e scrivono talmente tante e disparate che ognuno può prendere e riportare ciò che meglio crede a suo uso e consumo da una parte come dall'altra.

Che poi io non disdegnerei nemmeno i 15 milioni a giocatore, per dire. Se saranno di più, molto meglio.. L'importante è cercare di fare le cose per bene (mirare i giocatori giusti ad es), come dici tu.


@ flavioti: grazie.
[Modificato da weILL 20/04/2011 17:49]







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Incredibile. Quello parla della documentazione fornita agli interressati a comprare la Roma
E tu me lo paragoni ai 80038 giocatori che escono per il mercato ?

Neghi l evidenza totale per difendere una famiglia di incapaci che ha magnato con i soldi nostri , o almeno non con i loro
Vergognosi
Via da Roma







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20/04/2011 22:24
 
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AS Roma: ariticolo de “La Repubblica” è una rappresentazione fuoriviante della situazione economica


In merito all’articolo pubblicato in data odierna dal quotidiano “la Repubblica” dal titolo “Benvenuti americani, pagate i debiti - una voragine nei conti della Roma” nell’ambito del quale vengono effettuate alcune valutazioni in merito alle posizioni debitorie della A.S. Roma S.p.A. e alla gestione di quest’ultima, A.S. Roma precisa che tale articolo fornisce una rappresentazione del tutto fuorviante rispetto all’effettiva situazione economica della Società. Infatti, A.S. Roma è gestita in maniera assolutamente professionale ed in totale e piena osservanza della normativa e della regolamentazione applicabile, nel caso della Società, peraltro, particolarmente stringente essendo le sue azioni quotate presso il Mercato Telematico Azionario gestito dalla Borsa Italiana S.p.A..

Del tutto priva di fondamento è poi l’affermazione di una gestione fuori “dalle regole di mercato”. In particolare, si precisa che tutte le posizioni debitorie ed i rischi esistenti della Società sono riportati nei propri documenti contabili, in linea con i requisiti di legge e della normativa federale di riferimento. Si invitano, pertanto, gli organi di stampa a non diffondere notizie fuorvianti che producono esclusivamente l’effetto di generare turbativa dell’ambiente di lavoro e di alterare il normale del corso del titolo. Infine, si precisa che A.S. Roma valuterà ogni iniziativa legale a tutela della propria immagine.

www.corederoma.it/online/?p=41030



Per completezza di informazioni. E dubito che qualcuno l'avrebbe pubblicato qui dentro..

Cmq è proprio nel tono dell'articolo che si nota che c'è qualcosa che non va..


Detto questo, non vedo l'ora di vedere Di Benedetto in action.







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21/04/2011 00:06
 
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Infine, si precisa che A.S. Roma valuterà ogni iniziativa legale a tutela della propria immagine [SM=g2173855] [SM=g2173855]


naturalmente ti straquoto sull'ultima frase , daje npo







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21/04/2011 00:22
 
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Risponde pure

Bruno Conti: "Quello che ho avuto me lo sono guadagnato"

Il dirigente della Roma, accostato a situazioni debitorie da un articolo di Repubblica, si è sentito leso.

"Ho giocato a calcio per tanti anni, e per altrettanti sono stato dirigente del settore giovanile della Roma: tutto quello che ho avuto me lo sono sempre guadagnato". Ha risposto così Bruno Conti, che in queste ore è stato accostato a situazioni debitorie che -si dice- ricadranno sui nuovi proprietari. Lo riferisce l'Ansa.

"Mi sento diffamato dal vedere pubblicato in quel contesto il mio nome, il mio ingaggio e la storia del prestito, una situazione normale in qualsiasi azienda. Dunque ho dato mandato all'avvocato della Roma, Antonio Conte, di verificare se ci sono gli estremi per una questione legale".


Grande Brunetto.. [SM=x35317]







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Re:
weILL, 4/20/2011 4:30 PM:

Mi sembra un bell'articolo per preparare i tifosi ad una campagna acquisti al ribasso, una campagna mediatica di denigramento fatta apposta per poter giustificare i piani futuri.. E infatti sui giornali si leggono pure altri articoli sull'interessamento a giocatori dall'età avanzata come Pirlo, Diarrà, Santana.. Sono veramente questi i giocatori di valore che vorremmo per rafforzare la Roma visto che ora finalmente sono andati via i Sensi? Senza considerare gli allenatori. Si parla di Ancelotti.. e per fortuna, visto che si legge pure di Gasperini e Delio Rossi [SM=g2173874] ..


Se ne dicono di stronzate, e infatti mi auguro da parte di Di Benedetto un trend esattamente all'opposto, e che i nomi che si leggono in certi articoli siano frutto di pura fantasia/idiozia.


Certo è che (ogni tanto parliamo anche dell'attualità magari) è uscita fuori anche una notizia secondo la quale nel progetto americano sarebbe stato fissato un tetto ingaggi: 15 milioni massimo per ogni singolo giocatore. Se fosse vero non sarebbe esattamente il miglior primo passo da parte di una nuova dirigenza o sbaglio? Dopo una proprietà "pulciara" l'idea di un tifoso dovrebbe essere assai diversa.. Ma di queste cose qui non si discute mai giusto..
Fatto sta che ogni giorno, se fossi veramente malizioso come alcuni di voi, dovrei riportare certe notizie.. Ma voglio mantenere un certo ottimismo, quello che ho sempre per la Roma.



Cmq Conti è, semplicemente, un meritevole simbolo della Roma. Come Totti (al quale gli è stata tirata dietro la maglia va ricordato). Per cui spero che non sia vero che gli abbiamo dato quei soldi, ma molti di più..





Sei capace di dire tutto ed il contrario di tutto per difendere quella zoccola, te lo faresti mettere pure in cxxo.... [SM=g1431647]







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Re:
weILL, 4/20/2011 10:24 PM:


AS Roma: ariticolo de “La Repubblica” è una rappresentazione fuoriviante della situazione economica


In merito all’articolo pubblicato in data odierna dal quotidiano “la Repubblica” dal titolo “Benvenuti americani, pagate i debiti - una voragine nei conti della Roma” nell’ambito del quale vengono effettuate alcune valutazioni in merito alle posizioni debitorie della A.S. Roma S.p.A. e alla gestione di quest’ultima, A.S. Roma precisa che tale articolo fornisce una rappresentazione del tutto fuorviante rispetto all’effettiva situazione economica della Società. Infatti, A.S. Roma è gestita in maniera assolutamente professionale ed in totale e piena osservanza della normativa e della regolamentazione applicabile, nel caso della Società, peraltro, particolarmente stringente essendo le sue azioni quotate presso il Mercato Telematico Azionario gestito dalla Borsa Italiana S.p.A..

Del tutto priva di fondamento è poi l’affermazione di una gestione fuori “dalle regole di mercato”. In particolare, si precisa che tutte le posizioni debitorie ed i rischi esistenti della Società sono riportati nei propri documenti contabili, in linea con i requisiti di legge e della normativa federale di riferimento. Si invitano, pertanto, gli organi di stampa a non diffondere notizie fuorvianti che producono esclusivamente l’effetto di generare turbativa dell’ambiente di lavoro e di alterare il normale del corso del titolo. Infine, si precisa che A.S. Roma valuterà ogni iniziativa legale a tutela della propria immagine.

www.corederoma.it/online/?p=41030



Per completezza di informazioni. E dubito che qualcuno l'avrebbe pubblicato qui dentro..

Cmq è proprio nel tono dell'articolo che si nota che c'è qualcosa che non va..


Detto questo, non vedo l'ora di vedere Di Benedetto in action.




Se quell'articolo e' basato su informazioni infondate, allora la vecchia societa' e' autorizzata a querelare quel giornalista. Dal momento che non vedo nessun provvedimento giuridico di tutela, ma solo delle chiacchere via comunicato stampa, il tutto mi fa pensare che quelle cose scritte siano vere.

E' come la querela a Tacopina...... [SM=x35322] [SM=x35322]


PUTTANA!!!







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21/04/2011 08:11
 
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LAROMA24.IT - L’éra iniziò con un proclama, all’alba della stagione 2004-2005: “Non vogliamo la luna, ma almeno continuare a guardare le stelle”.

Le stelle le videro i tifosi della Roma: quattro allenatori cambiati in pochi mesi e salvezza raggiunta alla penultima giornata di campionato. Altro che chiacchiere: “I Pelé e i Maradona li prenderemo quando le cose saranno del tutto a posto”. Non amava molto le critiche, ripeteva: “Basta polemiche e illusioni, fateci lavorare in pace”. Litigava con la stampa: “Ora mi diranno che parlo solo ai canali bulgari (Roma Channel, ndr)”. “Non accetto le offese e gli insulti”. Organizzava conferenze a inviti o in luoghi poco opportuni: “Non siete potuti entrare tutti perché la stanza era troppo piccola”.

Contestava chi definiva la Roma una società a gestione famigliare: “La Roma dei Sensi non è un’allegra brigata di parenti: è una società piena di fior di professionisti. Siamo stufi di sentirne parlare come di un’azienda a gestione famigliare: si manca di rispetto a noi e a tutte le famiglie italiane” . A parte Rosella, figlia di Franco. A parte Cristina e Silvia, sorelle di Rosella e figlie di Franco. A parte Marco, marito di Rosella. A parte Angela Nanni Fioravanti, cognata di Franco, sorella di Maria. A parte Maria, moglie di Franco, non c’erano proprio motivi per affermare una roba simile.

E a chi le faceva notare i lauti emolumenti percepiti per la gestione del club, rassicurava: “Deciderò io quando rinunciare ai nostri compensi”. E ancora, per fugare il dubbio da qualsiasi equivoco: “Io nun ce magno co’ la Roma (testuale, ndr)”. Il papà Franco era un tipo battagliero, combatteva un calcio marcio, smascherato anni dopo da tante intercettazioni. Tra i protagonisti di quel sistema: Luciano Moggi, Adriano Galliani, Antonio Giraudo. “Un’associazione a delinquere”, la dura accusa di Franco. Più associazione, meno a delinquere, secondo qualcun altro: “Moggi? Ha un grande senso dell’umorismo. Giraudo ti guarda come se ti volesse prendere in giro (questo burlone, ndr). Galliani è un signore. Una persona amabile” . Parole, queste, rilasciate a Tony Damascelli, in un’intervista al Giornale. “Mio padre nelle interviste era più aggressivo e simpatico, io sono più pacata. Non è cambiato nulla rispetto al passato”. Qualcosa, forse, era cambiato davvero.

E i romanisti se n’erano accorti presto: “I tifosi devono capire: non possono fare la guerra a Sky perché ci offre poco e prendersela perché votiamo per chi ci fa incassare di più, come Galliani”. “Niente compromessi col Palazzo. Non posso leggere accuse di servilismo”. Tutto cambiò davanti ad un caffè in Campidoglio, alla presenza del Sindaco Veltroni e dell’ex amministratore delegato della Juventus, Antonio Giraudo: “In Campidoglio mi invitò il Sindaco. E ci trovai Giraudo (che girava lì per caso, ndr). Parlammo da amministratori dei problemi e degli interessi di due club quotati. Basta. Con Franco Baldini, non c’è problema”. Franco Baldini, successivamente, liquidato senza indugio come “consulente di mercato”, seppur rivestì il ruolo di direttore sportivo per più di quattro anni.

Giochi di potere, forse per ambire a poltrone importanti del calcio italiano. Quella della Lega Calcio, per esempio: “Io presidente di Lega? Assolutamente no. Ribadisco: serve un manager esterno”. Presidente no, vicepresidente sì. E in futuro chissà. Problemi economici? Debiti verso le banche? No, tutto sotto controllo, “non sono abituata alle scadenze”: “La Roma è della banca? No, se ne facciano una ragione”. “Senza alcun tono polemico voglio in ultimo ribadire che l’As Roma non serve a finanziare Compagnia Italpetroli”. Questo no, ma serve a risanare oltre quattrocento milioni di euro di esposizione.

]Cessioni dolorose: Antonio Cassano, Alberto Aquilani e Philippe Mexes. A proposito del primo:“Cassano è il presente e il futuro della Roma”. Verrà ceduto per cinque milioni di euro nel gennaio del 2006. Discorsi simili per il centrocampista di Montesacro: “Finché la mia famiglia resterà alla guida della società, Totti, De Rossi e Aquilani non si muoveranno da Roma”. Promessa mantenuta per i primi due, non per il terzo, venduto al Liverpool per venti milioni di euro. Una decisione sofferta, ma doverosa per il bilancio. Ma guai rivolgere domande scomode: “Abbiamo fatto un mercato studiato (prestiti di Burdisso, Zamblera e Lobont, ndr) e non abbiamo ceduto nessuno”. Gli fanno notare la partenza di Aquilani: “Chi ha detto Aquilani?”. Il difensore francese, lasciato partire a parametro zero al Milan. Eppure, di tempo per rifare il contratto ce n’era. O forse sarebbe stato meglio non averne: “Racconto un aneddoto: quattro anni fa, quando ci occupammo del primo rinnovo, tornai prima dal viaggio di nozze per far firmare Philippe”.

Acquisti mirati, Mirko Vucinic: “Non è mai stato una scommessa. Era quasi una certezza”. Acquisti un po’ meno mirati, Adriano: “Non è una scommessa, è una certezza”. Una certezza di fallimento: risoluzione del contratto del brasiliano dopo otto mesi a Trigoria. Controversi i rapporti con gli allenatori. Luciano Spalletti si dimise e fu attaccato: “Non mi sarei aspettata che abbandonasse così la nave”. Ranieri si dimise e fu salutato con dispiacere: “Dispiace vederlo andare via. Ci ha dato tanto, lo ringraziamo”.

Dal 2004 al 2009 tre offerte per rilevare il pacchetto di maggioranza della Roma: quella dei russi della Nafta Mosca, quella di George Soros e quella di Vinicio Fioranelli. Affari veri, mai confermati del tutto a parole: “Siamo una società quotata in Borsa e ci affidiamo ai comunicati”. Eppure, il pensiero era che “forse solo un folle, oggi, investirebbe sulla Roma”. L’affare Soros, quello più indigesto agli appassionati giallorossi: “Un anno fa Soros ha detto che non era interessato alla Roma. confermando in sostanza il contenuto dei nostri comunicati”. “Ho un messaggio da parte di mio padre. Ringrazia Pippo Marra per l’amicizia che ancora una volta ha dimostrato e ringrazia tutti quei tifosi, ma solo quei tifosi, e sono tanti, che gli stanno dimostrando affetto, a lui e a tutti quelli che si impegnano per questa squadra”. Per chiarimenti rivolgersi agli avvocati Joe Tacopina e Mario Tonucci, all’imprenditore Francesco Angelini, all’amministratore delegato di Rothschild, Alessandro Daffinà, a Thomas DiBenedetto, prossimo presidente della Roma, a James J. Pallotta, futuro azionista della Roma.

Il sogno nel cassetto, l’impianto di proprietà “Franco Sensi”: “Realizzeremo il nuovo stadio con l’aiuto del sindaco, presto ufficializzeremo l’area. Sarà un regalo per i nostri tifosi ed è sempre stato il sogno di mio padre”. Per ora, resta il ricordo di una bella presentazione a Trigoria e di un video avvenistico: “Perdonate l’emozione, questo è un punto d’arrivo del nostro lavoro, via al filmato…”. Infine, ambizioni professionali extracalcio: “Avrei voluto fare la giornalista”, ma poi diceva: “Scusate l’italiano”. È la storia di Rosella Sensi in sette anni di gestione: tre secondi posti, due coppe Italia e una Supercoppa Italiana da amministratore delegato della Roma.







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Come nel caso del geometra Coricelli, saldato con 70 mila euro lordi annui, per adempiere, si legge nel suo contratto, a mansioni che neppure un asso dell’enigmistica sarebbe in grado di decrittare: «Attività di conduzione, avanzamento, finalizzazione di parti progettuali e avvio delle operazioni di cantiere la costruzione delle opere previste nell’ambito delle specifiche dei tempi e costi, determinati di volta in volta dai progetti».


Gazzetta dello Sport – “Stiamo lavorando, abbiamo una linea precisa, non ci facciamo disturbare” Impermeabile alla pioggia di critiche, il geometra Giancarlo Coricelli, project manager dello stadio Franco Sensi, guarda avanti: “Il progetto dell’impianto c’è da mesi. Ora lavoriamo su tutto il resto: infrastrutture, viabilità e ambiente. Per quello che compete a noi, siamo in fase di ultimazione: uno o due mesi e il progetto verrà fuori nella sua interezza”. Eppure è già stato presentato, con la complicità delle istituzioni, che ora dicono di non sapere nulla: “Non sta a me rispondere sulla tempistica della presentazione. E’ vero, non abbiamo ancora protocollato nulla, per farlo dovremo lavorare con le istituzioni. E lo faremo rispettando l’iter previsto”. A proposito dell’area circostante, si discute sulla cubatura inserita nel progetto. “Ma noi non abbiamo mai parlato di volumi, non sappiamo ancora quante e quali infrastrutture potremo inesrire, è un problema di costi”.








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Re:
weILL, 21/04/2011 00.22:

Risponde pure

Bruno Conti: "Quello che ho avuto me lo sono guadagnato"

Il dirigente della Roma, accostato a situazioni debitorie da un articolo di Repubblica, si è sentito leso.

"Ho giocato a calcio per tanti anni, e per altrettanti sono stato dirigente del settore giovanile della Roma: tutto quello che ho avuto me lo sono sempre guadagnato". Ha risposto così Bruno Conti, che in queste ore è stato accostato a situazioni debitorie che -si dice- ricadranno sui nuovi proprietari. Lo riferisce l'Ansa.

"Mi sento diffamato dal vedere pubblicato in quel contesto il mio nome, il mio ingaggio e la storia del prestito, una situazione normale in qualsiasi azienda. Dunque ho dato mandato all'avvocato della Roma, Antonio Conte, di verificare se ci sono gli estremi per una questione legale".


Grande Brunetto.. [SM=x35317]




rispetto per il calciatore, massimo rispetto.

rispetto per il dirigente delle giovanili, dove ha trovato giocatori niente male.

calci in culo per il dirigente staffoliano, insieme a pradè la mazzoleni e pippo marra deve essere cacciato subito dalla dirigenza. incapace, specialmente dopo aver litigato con L'UNICO DIRIGENTE ARRIVANO NEGLI ULTIMI ANNI, ovvero montali.

la dirigenza deve partire da Montali, Sabatini e Baldini
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Re: Re:
john kabira, 21/04/2011 09:08:




rispetto per il calciatore, massimo rispetto.

rispetto per il dirigente delle giovanili, dove ha trovato giocatori niente male.

calci in culo per il dirigente staffoliano, insieme a pradè la mazzoleni e pippo marra deve essere cacciato subito dalla dirigenza. incapace, specialmente dopo aver litigato con L'UNICO DIRIGENTE ARRIVANO NEGLI ULTIMI ANNI, ovvero montali.

la dirigenza deve partire da Montali, Sabatini e Baldini




Quoto

[SM=x35361]

H avvallato tutte le decisioni sensa senso, e dannose per la nostra Roma, ha quindi tutte le colpe. VIA!!!



"Non abbiamo nessun dubbio su Aquilani, ha la nostra tota­le fiducia, non è sul mercato, è il no­stro futuro, rimarrà con noi ancora a lungo e lui non ci ha mai manifesta­to l’idea di volersene andare"

"Mai avallata la cessione di Aquilani"

"Con Adriano siamo più forti dello scorso anno"

"Adriano ci ha impressionato"

«Sapevamo il valore del giocatore e avevamo ragione, perché è un grande campione. Per noi è una scommessa vinta. Ha una gran voglia di riproporsi ai livelli che gli competono, lavora tantissimo e si sta mettendo a disposizione del mister»










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Re:
flavioti, 20/04/2011 19.17:

Incredibile. Quello parla della documentazione fornita agli interressati a comprare la Roma
E tu me lo paragoni ai 80038 giocatori che escono per il mercato ?

Neghi l evidenza totale per difendere una famiglia di incapaci che ha magnato con i soldi nostri , o almeno non con i loro
Vergognosi
Via da Roma




mi hai letto nel pensiero

non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire








L'Universo è stato creato da un invisibile e non rilevabile Prodigioso Spaghetto Volante, quando questi era in preda a una marcata intossicazione alcolica.
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