Rocca concede subito il bis
Slalom speciale a Madonna di Campiglio: l'azzurro, già vincitore a Beaver Creek, risale dal terzo posto della prima manche e si impone davanti a Raich e Palander.
Il più forte slalomista che oggi ci sia nel circo bianco è sposato con Tania e da pochi giorni è papà di Giacomo. E' carabiniere, ha 30 anni, è nato in Svizzera ma è valtellinese, di Livigno. E' salito già tre volte sul podio mondiale: bronzo in speciale a St. Moritz 2003, bronzo in speciale e combinata a Bormio 2005. E in più, tra meno di due mesi gli comincia l'olimpiade "in casa": l'affronterà da serio candidato all'oro.
E' Giorgio Rocca il più forte slalomista che oggi ci sia nel circo bianco. L'aveva mandato a dire da lontano, da Beaver Creek, dove il 4 dicembre aveva vinto la prima gara della stagione, sul francese Tissot e l'americano Ligety. Lo ribadisce oggi, da molto più vicino al suo mondo e ai suoi tifosi, concedendo il bis a Madonna di Campiglio, quel pendio così ripido dove aveva infilato tre secondi posti.
Sceso col pettorale numero cinque, terzo dopo la prima manche (pari merito con il canadese Grandi), a 27 centesimi dall'austriaco Raich e a uno solo dal finlandese Palander, Rocca ha scavalcato entrambi con una grande seconda manche. "Ho sentito lo speaker che diceva che avevo 70 centesimi di vantaggio all'intermedio, così ho capito che dovevo dare tutto". Lo ha dato, tutto. E anche di più: tanto che Palander prima e Raich poi non sono riusciti a ri-scavalcarlo: è l'8° successo in carriera per l'azzurro (l'Italia ha piazzato un altro uomo nei 10, grazie al nono posto di Thaler).
In campo maschile solo Tomba, Thoeni, Ghedina e Gross hanno vinto più di lui in coppa del Mondo per l'Italia: zoomando sul solo slalom speciale, solo i primi due (rispettivamente con 35 e 9 successi, ma nel conto di Thoeni è compreso un parallelo) gli stanno davanti. Almeno Thoeni non per molto, se sarà capace di continuare così.