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Così fu ucciso il "Che"

Ultimo Aggiornamento: 07/09/2007 02:56
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08/02/2006 02:26
 
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segnalato da +vincent+ [SM=x35275]

A chi interessa....leggete quest'articolo sul Corriere della Sera che riporta le foto pubblicate dal giornale argentino Clarin sulla morte del "Che".



[SM=x35283]







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"Se stringo la mano a un milanista, subito dopo mi affretto a lavarla,

se stringo la mano a uno juventino subito dopo conto le dita" Avv.Prisco dixit.

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molto brutto vedere queste immagini, è morto combattendo, ma meritava una morte dignitosa







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(del menga)
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occhio... le storie che si raccontano su Che Guevara le sanno in tanti...
quello che sanno in pochi è che anche lui, come tanti uomini dotati di potere, si macchiò di atti disumani, contrari alla moralità di chiunque, si parla poco di campi di concentramento o, chiamateli come volete, centri di detenzione, in cui rinchiudeva i soggetti "scomodi" al suo movimento, con scopi tutt altro che pacifici...
cmq non pretendo di insegnarvi la storia, se avete voglia fatevi una ricerchina, capirete che come tutti gli uomini di un certo peso, anche lui aveva la sua quintalata di merda nell'armadio, e me ne frego se è nelle magliette di tanti (ignari e menefreghisti)giovani o se è il simbolo di chissachecazzo... il potere porta alla degenerazione, nessuno escluso... se dovete avere degli idoli sceglieteveli bene... [SM=x35330]








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12/02/2006 05:19
 
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Re:

Scritto da: CiccioIg 12/02/2006 3.33
occhio... le storie che si raccontano su Che Guevara le sanno in tanti...
quello che sanno in pochi è che anche lui, come tanti uomini dotati di potere, si macchiò di atti disumani, contrari alla moralità di chiunque, si parla poco di campi di concentramento o, chiamateli come volete, centri di detenzione, in cui rinchiudeva i soggetti "scomodi" al suo movimento, con scopi tutt altro che pacifici...
cmq non pretendo di insegnarvi la storia, se avete voglia fatevi una ricerchina, capirete che come tutti gli uomini di un certo peso, anche lui aveva la sua quintalata di merda nell'armadio, e me ne frego se è nelle magliette di tanti (ignari e menefreghisti)giovani o se è il simbolo di chissachecazzo... il potere porta alla degenerazione, nessuno escluso... se dovete avere degli idoli sceglieteveli bene... [SM=x35330]



e quale sarebbe quel movimento con scopi bruttissimi?

il potere...
soggetti rinchiusi...

come definizione...non so..ti sembra giusta? forse hai sbagliato uomo e parlavi di Pinochet...


senti, il Che Guevara non è il mio idolo e non ho mai usato quei simboli...ma il fatto che lui ha lottato per LA LIBERTÀ non si discute. Certo che ha fatto brutte cose, ma la sua faccia oggi è un simbolo di libertà e un simbolo di lotta contro l'imperialismo e l'oppressione dei popoli
Modificato da chechumostovoi 12/02/2006 5.20







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Re:

Scritto da: CiccioIg 12/02/2006 3.33
occhio... le storie che si raccontano su Che Guevara le sanno in tanti...
quello che sanno in pochi è che anche lui, come tanti uomini dotati di potere, si macchiò di atti disumani, contrari alla moralità di chiunque, si parla poco di campi di concentramento o, chiamateli come volete, centri di detenzione, in cui rinchiudeva i soggetti "scomodi" al suo movimento, con scopi tutt altro che pacifici...
cmq non pretendo di insegnarvi la storia, se avete voglia fatevi una ricerchina, capirete che come tutti gli uomini di un certo peso, anche lui aveva la sua quintalata di merda nell'armadio, e me ne frego se è nelle magliette di tanti (ignari e menefreghisti)giovani o se è il simbolo di chissachecazzo... il potere porta alla degenerazione, nessuno escluso... se dovete avere degli idoli sceglieteveli bene... [SM=x35330]



dici bene me ne frego!!!

quali sono le tue fonti?


Il giovane balilla?



fammi il piacere va


vedi di andarti a documentare tu



i famosissimi campi di concentramento del Che




[SM=x35322]


il suo movimento.... [SM=x35281]



ucciso a tradimento da agenti della CIA in bolivia.... solo per questo mi sta simpatico



se dovessi tornare a postare sull'argomento magari vedi di essere meno vago

e se ne può parlare










Jorge Barilla "El Mágico" González

Mucha gente me dice: Si hubieras vos o Si no hubieras.... Entonces no sería yo. La gente tiene razón en parte. Me preguntan por qué no estuve en el Barcelona, en París Saint Germain. Yo a Cádiz lo consideré normal, suficiente como para hacer algo por mi país. Tal vez no ahorré, pero a mí nadie me quita lo bailado.

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Re: Re:

Scritto da: El Magico Gonzalez 13/02/2006 2.28


dici bene me ne frego!!!

quali sono le tue fonti?


Il giovane balilla?



fammi il piacere va


vedi di andarti a documentare tu



i famosissimi campi di concentramento del Che




[SM=x35322]


il suo movimento.... [SM=x35281]



ucciso a tradimento da agenti della CIA in bolivia.... solo per questo mi sta simpatico



se dovessi tornare a postare sull'argomento magari vedi di essere meno vago

e se ne può parlare





il problema è che le fonti che avevo sinceramente non me le ricordo.. l'ho letto anni fa e ne sono rimasto impressionato...
cmq, non è detto che una cosa se non è famosa non sia vera...
io mi pongo il dubbio, non credo a facili mitizzazioni come questa...
poi oh, ognuno è libero di credere a qeul che vuole [SM=x35273]








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Re: Re: Re:

Scritto da: CiccioIg 13/02/2006 2.50


il problema è che le fonti che avevo sinceramente non me le ricordo.. l'ho letto anni fa e ne sono rimasto impressionato...
cmq, non è detto che una cosa se non è famosa non sia vera...
io mi pongo il dubbio, non credo a facili mitizzazioni come questa...
poi oh, ognuno è libero di credere a qeul che vuole [SM=x35273]



caro ciccio

così mi sembra vada molto meglio


io ti posso assicurare che non sono esistiti campi di concentramento sotto la direzione di Ernesto Guevara

Ernesto Guevara detto il "Che" per le sue origini argentine, in argentina usano questa interiezione come il nostro "cioè"

dopo il successo della rivoluzione cubana ha assunto l'incarico di presidente del banco centrale cubano e poi ministro dell'industria (non saprei bene in base a che vista la sua preparazione)

eroe romantico contro le dittature in differenti luoghi del mondo


se mi dici che stalin è stato un criminale pari a hitler siamo d'accordo

se mi dici che fidel ha una politica in parte opinabile se ne parla

ma del che, pur non essendo il mio mito... non mi sembra si possa parlare male


chiaro è stato un combattente, come molti altri nel mondo, ha sicuramente ucciso in scontri diverse persone.... ma da qui a dargli la direzione di campi di concentramento ce ne passa


[SM=x35284]









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Re: Re: Re:

Scritto da: CiccioIg 13/02/2006 2.50


il problema è che le fonti che avevo sinceramente non me le ricordo.. l'ho letto anni fa e ne sono rimasto impressionato...[SM=x35273]



[SM=x35279] c'è chi nega ancora l'olocausto...e se leggi quei libri t'impressionano... [SM=x35279]

dai...







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ragazzi.. questa è una discussione che mi piace... mi fa piacere che mi abbiate spiegato le cose per bene, io quello che ho letto non me lo ricordo nitidamente.. magari erano anche fonti poco attendibili e forse mi ero troppo impressionato...
rimane cmq la mia idea, relativamente a giovani che girano con la faccia del Che, senza neanche sapere chi sia... non posso stimarli.. (ma probabilmente questo è il punto meno importante di tutto il discorso..)








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Re:

Scritto da: CiccioIg 15/02/2006 2.50

rimane cmq la mia idea, relativamente a giovani che girano con la faccia del Che, senza neanche sapere chi sia... non posso stimarli.. (ma probabilmente questo è il punto meno importante di tutto il discorso..)



non credere...

concordo con te...

vale per il "Che" per la croce celtica e per molte altre cose

ma che ci vuoi fare in parte è anche dovuto al sistema consumistico in cui viviamo

pensa che Alberto Diaz Gutierrez (conosciuto come Alberto Korda), morto da poco, il fotografo che ha fatto la famosa foto del Che divantata in seguito l'icona che tutti conosciamo

non ha mai visto un centesimo di tutti i soldi prodotti da quella foto









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Re: Re:

Scritto da: El Magico Gonzalez 15/02/2006 4.42


pensa che Alberto Diaz Gutierrez (conosciuto come Alberto Korda), morto da poco, il fotografo che ha fatto la famosa foto del Che divantata in seguito l'icona che tutti conosciamo

non ha mai visto un centesimo di tutti i soldi prodotti da quella foto




wow questa non la sapevo [SM=x35352]

e poi per quanto riguarda il discorso del sistema consumistico e le maglie con la faccia del Che sono d'accordo...non si lotta con una maglietta...ma non si può generalizzare... MAI[SM=x35273]







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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: chechumostovoi 14/02/2006 3.25


[SM=x35279] c'è chi nega ancora l'olocausto...




ma va ?????????

[SM=x35304]









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Re: Re:

Scritto da: El Magico Gonzalez 15/02/2006 4.42

pensa che Alberto Diaz Gutierrez (conosciuto come Alberto Korda), morto da poco, il fotografo che ha fatto la famosa foto del Che divantata in seguito l'icona che tutti conosciamo

non ha mai visto un centesimo di tutti i soldi prodotti da quella foto



mi sembra il minimo, i comunisti sono di sicuro contro i diritti d'autore [SM=x35374]







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Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: simonss 04/03/2006 2.46



ma va ?????????

[SM=x35304]



[SM=x35274] spiegati meglio







Forza Celta Forza Inter. Il calcio la mia religione. Un solo Dio...Mostovoi

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21/04/2006 02:28
 
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qui si puo' leggere come il "che" raffigurato da molti come simbolo di liberta' in verita ha affiancato e condiviso la dittatura di fidel castro.............





Massimo CAPRARA
Che Guevara sconosciuto
tratto da Il Timone, anno 4 (2002) luglio/agosto, n. 20, p. 18s.

Spietato e crudele. Responsabile del sistema di repressione di migliaia di dissidenti e oppositori. Ecco quel che non si sa, o non si vuol dire, di Che Guevara, compagno di lotta del dittatore comunista Fidel Castro e idolo di tanti pacifisti cattolici



[...] Regis Debray, l'intellettuale francese oggi vivente che [...] raggiunse [Guevara] in Bolivia, ha scritto molto su di lui e sulla sua condotta nel libro "Révolution dans la révolution" e "Loués saient nos seigneurs le Che", edito a Parigi da Gallimard nel 1996. Egli ha tracciato un disincantato e veritiero affresco sulle incarnazioni del castrismo, come "lunga marcia dell'America Latina" e sulle sue diverse varianti. Che Guevara materializza quella più irriducibile, severa, spietata e crudele. A mezza strada tra la violenza proto-bolscevica della Ceka e della GPU e la ferocia primordiale perpetrata nelle campagne cinesi dal maoismo. Per Debray, egli è "il più austero tra i praticanti del socialismo". E' un medico, afflitto sin dal 1930 (era nato il 14 luglio del 1928 nella città di Rosario) da un inguaribile asma che lo farà soffrire nelle sue trasferte guerrigliere in Africa e in America Latina. Forse anche per questo egli è in grado di conoscere le tecniche più dolorose della punizione e segregazione per i dissidenti detenuti. Un'inflessibile ideologia con il corredo di una raffinata metodologia di persecuzione fisica.

Il Che, sin dalla clandestinità, polemizza duramente con i combattenti del "Llano", la pianura, contrapponendo alla loro malleabilità la durezza di condotta osservata in montagna, nella Sierra. Attacca Castro per lo scarso rigore e lo definisce per un pezzo, sprezzantemente, come "il leader radicale della borghesia di sinistra", sensibile alle sirene del politicantismo. Egli è in linea pregiudiziale sempre "favorevole ai processi sommari" e di lui si ricorda l'ingiunzione perentoria ai ribelli venezuelani: "Prendete un fucile e sparate alla testa di ogni imperialista che abbia più di quindici anni". Al punto che Debray, riassumendo, lo caratterizza come un "dogmatico, freddo, intollerante che non ha nulla da spartire con la natura calorosa e aperta dei cubani". Intelligente e risoluto, generoso ed egualitario con i suoi, inflessibile con i nemici, comanda energicamente il secondo Fronte di Las Villas nella conquista dell'esercito ribelle a Cuba. Durante l'avanzata, nel 1957, si distingue per l'efferatezza con la quale interpreta il suo modo di essere rivoluzionario e di liquidare nemici e presunti traditori. Eutimio Guerra, un guerrigliero, viene accusato di avere avuto una collusione con il nemico, cioè con l'esercito del dittatore Fulgencio Batista, e immediatamente deferito ad un'improvvisata Corte marziale. Il Che anticipa il verdetto. Raccontò successivamente un suo commilitone detto "Universo": "io avevo un fucile e in quel momento il Che tira fuori una pistola calibro 22 e pac, gli pianta una pallottola qui. Che hai fatto? Lo hai ucciso. Eutimio cadde a pancia in su, boccheggiando".

Nell'anno della "liberazione" di Cuba che è il 1959, il Che viene convocato da Castro e il 7 settembre riceve l'incarico provvisorio di Procuratore militare. E' una convulsa ma intensa fase della nuova Cuba che ne prefigura i caratteri sociali e civili, che deve giudicare i collaborazionisti con il passato regime, processarli e soprattutto toglierli dalla circolazione. L'anno dopo, ai primi di gennaio, si apre a Cuba il primo "Campo di lavoro correzionale" (ossia di lavoro forzato). E' il Che che lo dispone preventivamente e lo organizza nella penisola di Guanaha. Trecento ottantuno prigionieri, arresisi alle truppe castriste sull'Escambray, vengono radunati, incarcerati a Loma de los Coches e tutti fucilati.

Jesus Carrera, anticastrista che è stato ferito negli scontri, chiede la grazia. Il Che gliela rifiuta ritenendolo un antagonista personale del capo Fidel. La stessa sanguinosa procedura viene riservata a Humberto Sori Marin per il quale aveva chiesto misericordia la madre. Sotto l'impegnativa e organica inclinazione del Che, prende corpo la "DSE". Il Dipartimento della Sicurezza di Stato, noto anche con il nome di "Direcciòn general de contra-intelligencia". Un dettagliato regolamento elaborato puntigliosamente dal medico argentino, fissa le punizioni corporali per i dissidenti recidivi e "pericolosi" incarcerati: salire le scale delle varie prigioni con scarpe zavorrate di piombo; tagliare l'erba con i denti; essere impiegati nudi nelle "quadrillas" di lavori agricoli; venire immersi nei pozzi neri.

Marta Frayde, già rappresentante di Cuba all'Unesco e, dopo i primi anni, incarcerata, ha descritto le celle riservate ai "corrigendi": sei metri per cinque, ventidue brandine sovrapposte, in tutto quarantadue persone in una cella. Le accuse nei Tribunali sommari rivolte ai controrivoluzionari vengono accuratamente selezionate e applicate con severità: religiosi, fra i quali l'Arcivescovo dell'Avana, Monsignor Jaime Ortega; adolescenti e bambini; omosessuali. La fortezza La Cabana di Santiago viene utilizzata come centro di smistamento. Il procuratore Guevara Lynch illustra a Fidel Castro e applica un "Piano generale del carcere", definendone anche la specializzazione. Vengono così organizzate le case di detenzione "Kilo 5,5" a Pinar del Rio. Esse contengono celle disciplinari definite "tostadoras", ossia tostapane, per il calore che emanavano. La prigione "Kilo 7" viene frettolosamente fatta sorgere a Camaguey: una rissa nata dalla condizioni atroci procurerà la morte di quaranta prigionieri. Il campo di concentramento La Cabanas ospita le "ratoneras", buchi di topi, per la loro angustia. La prigione Boniato comprende celle con le grate chiamate "tapiades", nelle quali il poeta Jorge Valls trascorrerà migliaia di giorni di prigione. Il carcere "Tres Racios de Oriente" include celle larghe un metro, alte un metro e ottanta centimetri e lunghe dieci metri, chiamate "gavetas". La prigione di Santiago "Nueva Vida" ospita cinquecento adolescenti. Quella "Palos", bambini di dieci anni; quella "Nueva Carceral de la Habana del Est", omosessuali dichiarati o sospettati. Ne parla il film su Reinaldo Arenas "Prima che sia notte", di Julian Schnabel uscito nel 2000.

Il Che lavora con strategia rivolta non solo al presente ma al futuro Stato ditattoriale. Nel corso dei due anni passati come responsabile della Seguridad del Estado, avendo come collaboratore Osvaldo Sanchez che era esperto principale comunista, si materializza la persecuzione contro la Chiesa. Pascal Fontanie, nel suo libro "America Latina alla prova", calcola che centotreuntuno sacerdoti hanno perduto la vita fino al 1961 nel periodo in cui Guevara era artefice massimo del sistema segregazionista dell'isola. Viene definito "il macellaio del carcere - mattatoio di La Cabana". Si oppone con forza alla proposta di sospendere le fucilazioni dei "criminali di guerra". Più che da Danton discende dall'incorruttibile, l'«incorruttibile» Robespierre. Quando ai primi del 1960 a lui viene assegnata la carica di Presidente del Banco Nacional, Fidel lo ringrazia con calore per la sua opera repressiva. Egli ne generalizza ancor più i metodi per cui ai propri nuovi collaboratori, per ogni minima mancanza, minaccia "una vacanza nei campi di lavoro di Guanahacabibes". Il medico argentino, il più coerente leninista dell'America Latina, il meno reticente delle proprie idee e propositi pratici, è l'autentico motore di una ideologia totalitaria e di una macchina penitenziaria statale. La sua azione, esplicitamente ispirata ad una concezione coercitiva, impersona, come egli scrisse: "l'odio distruttivo che fa dell'uomo un'efficace, violenta, selettiva, fredda macchina per uccidere".








« Chi ha paura muore tutti i giorni, chi non ne ha una volta sola. »
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Re:
Inanzi tutto il Timone da dove e stato tratto l'articolo e un mennsile che ha lo scopo di aiutare i credenti nella Nuova Evangelizzazione... Quale forma puo essere migliore se non quella di criminalizzare l'ideologia comunista che da sempre si ritiene atea.
Regis Debray l'intellettuale francese fu arrestato in bolivia...
Mentre il Che in quel paese perse la vita, lui "l'intellettuale" fu liberato proprio grazie all'intervento della chiesa...
Massimo CAPRARA un uomo che cercando l'ideale, ha trovato il suo contrario, l'ideologia. In poche parole un comunista pentito, che scrive valanghe di libri sputtanando i comunisti...
Per lui forse e meglio essere capitalisti... (si vende di più)
Ragazi il Che non è un santo, e ricordatevi che non esistono nella storia verità assolute... Ma di certo non è neanche il criminale che queste persone vogliono farci intendere...

Modificato da Morrison77 21/05/2006 4.58
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Re:

Scritto da: winning 21/04/2006 2.28
qui si puo' leggere come il "che" raffigurato da molti come simbolo di liberta' in verita ha affiancato e condiviso la dittatura di fidel castro.............




senti...

tu che parli di "dittatura di fidel castro"

conosci gli effetti di tale dittatura?


o ti fidi dei siti dai quali fai CTRL C CTRL V?


[SM=x35273]









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chiunque ha potere lo usa x soddisfare i propri bisogni io nn mi metto contro nessuno ne contro cheguevare ne contro mussolini e con molti altri dittatori

ogni uomo ha degli scheletri nell'armadio cose si sanno e altre cose nn si sanno ad esempio mussolini a fatto uccidere matteotti xke aveva scoperto degli brogli elettorali

tutto scritto nei libri di storia hitler ha ucciso mijoni di ebrei xke nn erano tedeschi e uccideva chiunque nn era tedesco nei campi di concentramento,lo stesso hitler nn era tedesco ma austriaco!!!!!
Stalin e qualsiasi dittatore comunista RUSSO chiunque era contro il comunismo lo mandava in sibberia
Francisco Franco
e molti altri....

io sinceramente nn mi vanterei ne di essere io nn mi vanterei ad indossare la maja del che ho di chi sa chi ho di farmi tatuare il nome di un dittatore che uccide mijoni di persone
ragazzi quindi scusate ma se nn sbaglio questa e la sezione v.m. 18 quindi dico nn fate cazzate e usate la testa chiunque ha potere tenta di usarlo al fine personale guardate i manifesti con i ragazzi fascisti che sono stati uccisi xke nn erano comunisti,guardate il muro di berlino e dopo il suo crollo cosa e accaduto,guardate x un tipo di regime sono scoppiate guerre guardate la gente innocente morta x mano di dittature tutto questo xke un capo dittatore che vuole imporre la regola cosa ha combinato,ad esempio in francia nel periodo della ghigliottina quanti sono stati decapitati poi il popolo si e ribbellato e ha fatto decapitare re e reggina francese.il dominio assoluto ti porta a fare cose inimmaginabili quindi prima di indossare un'indumento con disegniato un dittatore o farvi tatuare sulla spalla e da qualuncue parte il ritratto del vostro "idolo" prima di fare gesti fascisti e comunisti penzate bene usate la testa e documentatevi sulla storia....... [SM=x35276] [SM=x35276] [SM=x35276] [SM=x35276] [SM=x35340]
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Re:

Scritto da: CiccioIg 12/02/2006 3.33
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jesus freak







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Poverino! Io a qual merd....o dopo morto lo avrei pisciato in faccia.

Odio i comunisti! [SM=x35288] [SM=x35288] [SM=x35288] [SM=x35288] [SM=x35365] [SM=x35365] [SM=x35365] [SM=x35365]









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04/08/2006 02:35
 
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Re:

Scritto da: maximo91 04/07/2006 3.45
chiunque ha potere lo usa x soddisfare i propri bisogni io nn mi metto contro nessuno ne contro cheguevare ne contro mussolini e con molti altri dittatori

ogni uomo ha degli scheletri nell'armadio cose si sanno e altre cose nn si sanno ad esempio mussolini a fatto uccidere matteotti xke aveva scoperto degli brogli elettorali

tutto scritto nei libri di storia hitler ha ucciso mijoni di ebrei xke nn erano tedeschi e uccideva chiunque nn era tedesco nei campi di concentramento,lo stesso hitler nn era tedesco ma austriaco!!!!!
Stalin e qualsiasi dittatore comunista RUSSO chiunque era contro il comunismo lo mandava in sibberia
Francisco Franco
e molti altri....

io sinceramente nn mi vanterei ne di essere io nn mi vanterei ad indossare la maja del che ho di chi sa chi ho di farmi tatuare il nome di un dittatore che uccide mijoni di persone
ragazzi quindi scusate ma se nn sbaglio questa e la sezione v.m. 18 quindi dico nn fate cazzate e usate la testa chiunque ha potere tenta di usarlo al fine personale guardate i manifesti con i ragazzi fascisti che sono stati uccisi xke nn erano comunisti,guardate il muro di berlino e dopo il suo crollo cosa e accaduto,guardate x un tipo di regime sono scoppiate guerre guardate la gente innocente morta x mano di dittature tutto questo xke un capo dittatore che vuole imporre la regola cosa ha combinato,ad esempio in francia nel periodo della ghigliottina quanti sono stati decapitati poi il popolo si e ribbellato e ha fatto decapitare re e reggina francese.il dominio assoluto ti porta a fare cose inimmaginabili quindi prima di indossare un'indumento con disegniato un dittatore o farvi tatuare sulla spalla e da qualuncue parte il ritratto del vostro "idolo" prima di fare gesti fascisti e comunisti penzate bene usate la testa e documentatevi sulla storia....... [SM=x35276] [SM=x35276] [SM=x35276] [SM=x35276] [SM=x35340]



AHHAAHAHAHAHAHAHAHA [SM=x35281] [SM=x35281] [SM=x35281]
cazzo di genio oh.. AHAAHaHHAHAHaH [SM=x35281] [SM=x35281] [SM=x35291] [SM=x35291] [SM=x35291]








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18/08/2006 02:45
 
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Re:

Scritto da: maximo91 04/07/2006 3.45
chiunque ha potere lo usa x soddisfare i propri bisogni io nn mi metto contro nessuno ne contro cheguevare ne contro mussolini e con molti altri dittatori

ogni uomo ha degli scheletri nell'armadio cose si sanno e altre cose nn si sanno ad esempio mussolini a fatto uccidere matteotti xke aveva scoperto degli brogli elettorali

tutto scritto nei libri di storia hitler ha ucciso mijoni di ebrei xke nn erano tedeschi e uccideva chiunque nn era tedesco nei campi di concentramento,lo stesso hitler nn era tedesco ma austriaco!!!!!
Stalin e qualsiasi dittatore comunista RUSSO chiunque era contro il comunismo lo mandava in sibberia
Francisco Franco
e molti altri....

io sinceramente nn mi vanterei ne di essere io nn mi vanterei ad indossare la maja del che ho di chi sa chi ho di farmi tatuare il nome di un dittatore che uccide mijoni di persone
ragazzi quindi scusate ma se nn sbaglio questa e la sezione v.m. 18 quindi dico nn fate cazzate e usate la testa chiunque ha potere tenta di usarlo al fine personale guardate i manifesti con i ragazzi fascisti che sono stati uccisi xke nn erano comunisti,guardate il muro di berlino e dopo il suo crollo cosa e accaduto,guardate x un tipo di regime sono scoppiate guerre guardate la gente innocente morta x mano di dittature tutto questo xke un capo dittatore che vuole imporre la regola cosa ha combinato,ad esempio in francia nel periodo della ghigliottina quanti sono stati decapitati poi il popolo si e ribbellato e ha fatto decapitare re e reggina francese.il dominio assoluto ti porta a fare cose inimmaginabili quindi prima di indossare un'indumento con disegniato un dittatore o farvi tatuare sulla spalla e da qualuncue parte il ritratto del vostro "idolo" prima di fare gesti fascisti e comunisti penzate bene usate la testa e documentatevi sulla storia....... [SM=x35276] [SM=x35276] [SM=x35276] [SM=x35276] [SM=x35340]




oh madonna [SM=x35301]

ma tutti qua [SM=x35304]



















se i bianchi fior si fan vermigli di sangue,
allora il mio cuor pazzo damore,
di gioia la noia distrugge nel sol.





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30/08/2006 02:44
 
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Re:

Scritto da: Nedved83 22/07/2006 3.09
Poverino! Io a qual merd....o dopo morto lo avrei pisciato in faccia.

Odio i comunisti! [SM=x35288] [SM=x35288] [SM=x35288] [SM=x35288] [SM=x35365] [SM=x35365] [SM=x35365] [SM=x35365]



attento che anche dalla nostra parte non si tollerano i c@gli@ni ignoranti .......quindi gira alla larga.....

rispetto x i morti, sempre ,buffone!
Modificato da simonss 30/08/2006 2.45









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02/09/2006 02:25
 
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Mi permetto di intervenire per fare un po' di chiarezza. Poco dopo la presa del potere, Castro nomino' Guevara presidente della corte che avrebbe dovuto giudicare i colpevoli di tradimento verso il proprio paese, ovvero i seguaci di Batista che avevano praticamente venduto Cuba agli Stati Uniti (il nome di Cuba pre-rivoluzione era "il parco giochi degli USA") ed alla Mafia (Casinò, bordelli, ecc...).
Sotto la presidenza Guevara vennero condannati a morte decine di persone. Il Che disse che la violenza era necessaria per poter giungere allo scopo rivoluzionario e dimostrarsi compassionevoli avrebbe dimostrato che i Cubani non erano all'altezza di sradicare il potere dalle mani dello zio Sam.
Per quanto riguarda la morte del Che, praticamente tutti coloro che ne hanno preso parte hanno scritto libri in merito tentando la fortuna. Guevara venne giustiziato da un sergente dell'esercito boliviano che ricevette l'ordine da Ramirez, un esule cubano che lavorava per la CIA. L'ordine di esecuzione pare sia partito da Washington, dalla Casa Bianca: un errore madornale perchè trasformò il filosofo Guevara, medico asmatico, pessimo combattente, scarso e poco lungimirante condottiero,nel Che, un mito senza tempo, un simbolo di resistenza e coraggio.
Detto questo direi esaurito il post, non vorrei che si tramutasse come qualcuno ha provato a fare (vero nedved?), in una bieca disputa destra - sinistra. Ne parlavo stasera con un mio caro amico: in Italia non esiste più una destra e una sinistra, siamo solo pedine nelle mani sudicie di un branco di incompetenti, siamo odiens televisiva, siamo succubi della pubblicità; grazie a questo finto bipolarismo ci controllano e ci sfruttano facendoci scannare tra di noi.
Adesso mi sono messo tristezza... vado a dormire, buonanotte gente!

P.S.: il mio non è un CTRL C, CTRL V, è tutta farina del mio sacco.

Film - Bibliografia consigliata:
"Senza perdere la tenerezza" P.I. Taibo
"Il diario del Che in Bolivia" E. Guevara D.L.S.
Doc "Che Guevara" - History Channel Biografie
Doc "Che Guevara - Cuba Libre" - Planet
Doc "Sacrificio - Chi ha tradito Che Guevara?" - Planet
Modificato da NightAngel 02/09/2006 2.25











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02/09/2006 02:25
 
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mi fido poco della libertà conquistata a colpi di fucile...

vedo incredibilmente meglio persone come gandhi... di quelli ci vorrebbe la maglietta
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02/09/2006 02:28
 
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Ancora una cosa... pare che sia stato proprio Regis Debray a tradire Che Guevara. Ci sono documenti che lo proverebbero, ha usato poi la sua fama per offuscare la verità e diventare un potente socialista, tanto da diventare consigliere del presidente francese Mitterand...











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19/09/2006 02:12
 
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Re:

Scritto da: gabriel85 02/09/2006 2.25
mi fido poco della libertà conquistata a colpi di fucile...

vedo incredibilmente meglio persone come gandhi... di quelli ci vorrebbe la maglietta



[SM=x35275]









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Re:

Scritto da: gabriel85 02/09/2006 2.25
mi fido poco della libertà conquistata a colpi di fucile...

vedo incredibilmente meglio persone come gandhi... di quelli ci vorrebbe la maglietta



fai bene

sappi solo che ci stai vivendo dentro


[SM=x35273]









Jorge Barilla "El Mágico" González

Mucha gente me dice: Si hubieras vos o Si no hubieras.... Entonces no sería yo. La gente tiene razón en parte. Me preguntan por qué no estuve en el Barcelona, en París Saint Germain. Yo a Cádiz lo consideré normal, suficiente como para hacer algo por mi país. Tal vez no ahorré, pero a mí nadie me quita lo bailado.

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Re:

Scritto da: gabriel85 02/09/2006 2.25
mi fido poco della libertà conquistata a colpi di fucile...

vedo incredibilmente meglio persone come gandhi... di quelli ci vorrebbe la maglietta



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03/02/2007 02:44
 
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Ernesto Che Guevara, il mito

l’eroico combattente latino americano presentava in realtà degli aspetti decisamente diversi da quelli presentati dalla letteratura agiografica.



di Luciano Atticciati



Da sempre il guerrigliero “cubano” ma di origine argentina, è stato descritto come una figura eroica e fortemente innovativa rispetto al tipico leader comunista. Questa descrizione corrisponde in parte al vero, il “Che” era sicuramente un personaggio meno freddo e impenetrabile dei conformistici leader comunisti tradizionali, ma molto di ciò che si dice del personaggio risulta lontano dalla realtà. Scorrendo su internet noi vediamo un gran numero di siti dedicati al personaggio, alla sua vita e ai suoi scritti. Molto raramente però leggiamo sui siti italiani quello che fu il suo primo incarico a Cuba dopo la rivoluzione, ovvero la direzione del grande carcere di La Cabana. In tale incarico il Che si distinse per la sua volontà di persecuzione nei confronti dei detenuti politici, molti dei quali passati per le armi. Degli anni della rivoluzione il giornalista inglese Paul Johnson ricorda che gli uomini di Guevara combatterono pochissimo, e nella famosa battaglia di Santa Clara, passata alla storia come la svolta definitiva della rivoluzione, i guerriglieri riportarono non più di sei vittime. Il capo guerrigliero non mancava di alcune asprezze, in un suo intervento, un anno dopo la rivoluzione, affermò: ”Nell’Esercito Ribelle si pensa che il fatto di costituire l’esercito popolare basti a porlo al di là della disciplina, e che la disciplina sia qualcosa che aveva motivo di esistere solamente nell’antico esercito e che nel nuovo non sia più necessaria. Si tratta di un’idea falsa e pericolosa”.

Negli anni Sessanta si ebbero a Cuba per esplicita ammissione governativa ventimila internati nei campi di concentramento per motivi politici, operazione pienamente avvallata dal grande rivoluzionario. Come responsabile del settore economico il Che dimostrò molta insensibilità per le necessità della gente, privilegiando come di consueto nei regimi comunisti di quegli anni, l’industria pesante e la più rigida pianificazione. Il Che non era particolarmente prodigo nei confronti dei lavoratori, si espresse contro il diritto di sciopero e a proposito del ruolo dei sindacati sostenne che: “I sindacati sono strettamente legati all’aumento della produttività e alla disciplina del lavoro, pilastri dell’edificazione del socialismo”. Tale politica non favorì lo sviluppo economico del paese, non solo molti progetti industriali e urbanistici rimasero incompleti, ma l’agricoltura venne danneggiata, e il paese altamente produttivo in questo settore, vide l’introduzione del razionamento alimentare.

Dopo la rottura con il governo per la politica prudente e “realista” di Fidel Castro, intraprese la sua avventura in Congo, dove le formazioni guerrigliere erano ispirate più da finalità xenofobe che da intenti rivoluzionari. Infine raggiunse la Bolivia. Nel paese latino americano non ottenne il consenso del locale partito comunista, che in realtà si sentiva scavalcato dall’iniziativa, e non ottenne il consenso dei contadini indios che avevano ottenuto in quegli anni importanti concessioni dal governo di Paz Enstensoro, un socialdemocratico che aveva realizzato la riforma agraria in accordo con il governo degli Stati Uniti. Isolato e privo di qualsiasi piano d’azione, il piccolo gruppo di guerriglieri venne catturato e passato per le armi.


UN MITO PER VIOLENTO E IGNORANTI (tratto da www.cubaitalia.org - Unione per le libertà a Cuba)

La storia d’Ernesto Guevara diventò dopo l’incontro con Castro in Messico del 1956: scelto come medico della guerriglia. Raccontano i guerriglieri che durante il primo combattimento Guevara lanciò violentemente la valigetta dei medicinali. “Datemi il fucile”, fu la sua storica leggenda che i castristi attribuiscono al guerrigliero argentino. Da quello stesso momento il mito incominciò a crescere fino ad acquistare dimensioni internazionali. In ogni modo, la freddezza era ciò che definiva il suo carattere. Il suo gran merito era la volontà di lottare contro di quello che gli dava più fastidio, l’asma cronica ed il capitalismo; ma il dramma della sua personalità consisteva nel fatto che proiettava la malattia sul presunto nemico. Questa forma fredda di concepire la vita, lo portò, non solo a diventare implacabile col nemico, ma anche a sacrificare la vita di coloro che lo’hanno seguito.

Chi conosce da vicino il dramma della prigione La Cabaña, fortezza militare spagnola diventata carcere, non può fare altro che distruggere con rabbia il mito di Guevara. Insieme ai muri, rimangono i testimoni delle fucilazioni, organizzate e ordinate da Che Guevara, capo del sinistro carcere, nei primi mesi del 1959.

Bisogna creare: uno due, tre…tanti Vietnam, questo il messaggio di Che Guevara alla Tricontinentale, raduno di rivoluzionari del “Terzo Mondo”, svoltasi a Cuba nel 1966. Era un appello alla violenza all’odio. Sapeva che lì si disegnava un piano di terrore contro l’occidente.

Guevara paradossalmente nacque quando morì in Bolivia nel 1967, occasione in cui l’esercito locale, uccidendolo fece un ottimo servizio a Fidel Castro, al comunismo internazionale e anche ai violenti del Sessantotto . Fu da allora che Che Guevara divenne il simbolo dell’eroe morto per la giustizia sociale. Un vero pretesto alla violenza per chi caccia senza scrupoli gli avvenimenti storici per strumentalizzarli e tenere nel buio al comune cittadino.

Probabilmente senza la morte in Bolivia, Che avrebbe fatto la fine di tanti stretti collaboratori di Castro, di cui, per ragione di spazio, risparmio i loro nomi. Ma bisogna rilevare che degli strettissimi collaboratori del dittatore cubano, solo Raul suo fratello, una figura insignificante è riuscito a sopravvivere.

Insomma, così come il Che vivente creava interferenze al potere assoluto, il Che Guevara morto si è convertito in materiale per l’opera di strumentalizzazione di Castro e suoi complici di tutto il mondo. Castro s’impadronì del simbolo per la sua propaganda e ai russi conveniva solo il fedelissimo, che vendette l’anima al diavolo stalinista.

Prima della morte, Che inviò il suo messaggio chiave al raduno dei rivoluzionari d’Asia, Africa e America Latina con parole d’odio e di morte . Sapeva tra l’altro che lì si disegnava un piano di lotta violenta contro l’occidente e contro gli americani: “Il rivoluzionario deve imparare ad odiare e ad uccidere, uccidere, uccidere”. Odio e morte erano i messaggi di Guevara. Morte e oddio è oggi quello d’Osama ben Laden. Il messaggio dei portatori di bandiere della pace con la foto di Guevara sul petto, ha per me due interpretazioni:

Un ignorante che non si rende conto di essere un portatore di violenza

- Un vero violento, capace di uccidere che strumentalizza i concetti per confondere il comune cittadino.

Carlos Carralero








« Chi ha paura muore tutti i giorni, chi non ne ha una volta sola. »
(Giovanni Falcone)
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