wholly, 17/02/2011 16.30:
l'ho letto tra Natale e capodanno, anche se mi sono fermato verso 3/4 per fine ferie e non ho ancora ripreso.
E' un libro molto difficile, perchè quello che conta non è la storia che viene raccontata, ma sono la struttura, il lessico e lo stile di scrittura gli aspetti più particolari.
Non mi è piaciuto particolarmente, ma merita sicuramente di essere letto.
La parte in cui, all'inizio, il protagonista insulta tutti (dai perfidi ebrei, ai francesi, agli italiani, ai piemontesi...) è straordinaria, mi fece ridere da solo come un imbecille.
Quando parla del fatto che gli ebrei sono sessuomani perchè sono circoncisi. ahahahahha
più che altro Eco ha reso magistralmente il contrasto ironia/pregiudizi popolari sugli ebrei e realtà/persecuzioni e poi sterminio con il nazismo...
in questa tecnica mi ha ricordato molto il film "Train de Vie" di Mihăileanu, non so se hai presente.
non ti anticipo nulla del finale...ma fa riflettere, c'è pure un'illustrazione dell'epoca che ci sta a pennello (bellissime le illustrazioni coi giornali parigini tra l'altro).
secondo me molto interessante anche il discorso legato alla medicina e agli studi dell'epoca sulla psichiatria.
sicuramente un libro non per tutti
romanzo storico molto difficile come hai detto.
non sono un amante di eco, ho letto solo "Il Nome della Rosa" e questo, per rendere l'idea diciamo che se al primo in una scala da 1 a 10 do 8 abbondante, a questo do 7.
su Anobii ho letto recensioni contrastanti, cmq ha in media 3,5 stelle su 5 dopo circa 1200 voti (io ho dato 4 stelle).