Re: ...O forse è esattamente...
ToToNn, 29/01/2018 20.45:
...IL CONTRARIO, mon frere... Ma d'altra parte non sono stato IO che ho detto che le immagini di SKY sanzionano il tocco NETTO di pugno da parte di Koulibaly, vai a rileggere...
P.S. Qua il commento di un ex arbitro, tale
Luca Marelli, che ha un suo blog dove commenta gli episodi arbitrali e VAR ogni settimana.
Al minuto 22, su tiro in porta di Palacio, Koulibaly tocca chiaramente il pallone con la mano sinistra:
Sul fatto che il difensore del Napoli tocchi il pallone con la mano, non c’è dubbio alcuno. Il pallone stesso non impatta mai sulla coscia di Koulibaly come erroneamente affermato da alcuni commentatori.
Ciò che dobbiamo valutare è se questo tocco sia da considerarsi volontario e, pertanto, punibile con calcio di rigore.
Rispondiamo alle domande da porsi per risolvere il rebus.
Koulibaly muove la mano verso il pallone?
La risposta è no:
Come possiamo notare il difensore mantiene la medesima posizione di mano e braccio, senza operare alcun movimento atto ad intercettare il pallone.
Possiamo parlare di “pallone inaspettato”?
La risposta è sì.
Come possiamo notare, Palacio calcia con grande violenza il pallone a tre metri di distanza da Koulibaly che non ha materiale possibilità di rendersi nemmeno conto della traiettoria del pallone:
22esimo tocco di mano Koulibaly 4
Valutando questi elementi ritengo che questo tocco di mano non sia punibile.
Teniamo a mente un altro concetto FONDAMENTALE: è assolutamente falso che la direzione del pallone abbia una qualsivoglia valenza ai fini della valutazione del tocco di mano, questo assunto fa parte delle chiacchiere da bar che spesso appestano anche i luoghi dei cosiddetti “addetti ai lavori”. Che il pallone sia diretto in porta od al secondo anello del San Paolo non ha alcuna importanza, quel che bisogna tener presente è solo ed unicamente la punibilità. Che, in questa circostanza, non si concretizza.
Certo, il tocco è evidente ma, come dice lo stesso regolamento:
Per comprendere il regolamento dobbiamo tutti abbandonare taluni luoghi comuni, validi per sollevare polemiche ma inutili se si vuol capire a fondo la disciplina di questo gioco. Gioco che sembra semplice ma è terribilmente complicato.
Questo episodio ci consente un’ulteriore precisazione (peraltro già evidenziato): Rizzoli NON ha MAI detto che tutti i tocchi di mano sarebbero stati rivisti e questo episodio ne è la dimostrazione. Purtroppo è stato veicolato un messaggio sbagliato e sarà difficile farlo capire.
Al minuto 35 Masina e Callejon entrano in contatto sul limite dell’area di rigore del Bologna:
34esimo rigore su Callejon 34esimo rigore su Callejon caduta
Callejon cade a terra e Mazzoleni fischia il calcio di rigore a favore del Napoli.
Il calcio di rigore è assolutamente inesistente.
Come ripeto spesso (e come ho ribadito in questa sede poco fa), il rigore è “una roba seria”. Masina appoggia la mano destra sulla spalla di Callejon che stramazza al suolo come se avesse subito uno strattone violento alle spalle.
Siamo di fronte ad un episodio che possiamo classificare in questo modo:
80% simulazione, 20% rinvio da fondo campo.
Sulla concessione del calcio di rigore non si soffermo nemmeno: è talmente evidente l’assurdità della scelta che mi parrebbe di offendere l’intelligenza di chi mi onoro di ospitare sul blog in qualità di lettore.
34esimo rigore su Callejon 2 RIGORE
La domanda interessante è un’altra: perché il VAR Orsato non è intervenuto per evitare la concessione di un rigore inesistente? Non si tratta di chiaro errore?
La risposta è la seguente: Orsato non può intervenire perché il rigore, per quanto inesistente, è la conseguenza di un contatto che c’è e che Mazzoleni ha valutato come meritevole di massima punizione.
Siamo di fronte ad un episodio concettualmente identico a quello già più volte ricordato occorso in Sampdoria-SPAL: contatto minimo ma i VAR non possono invadere la sfera soggettiva dell’arbitro. Per tal motivo Orsato non ha alcuna responsabilità, non aveva altra scelta se non limitarsi ad un silent check, facendo sanzionare Masina con un cartellino giallo (automatico in caso di calcio di rigore) per aver interrotto un’azione potenzialmente pericolosa.
Ancora una volta ribadisco un principio: la dizione “chiaro errore” va modificata perché porta a questi cortocircuiti. Se solo avessimo la dizione di “possibile errore” i problemi sarebbero risolti quasi completamente (qui l’approfondimento)
Al minuto 47 un episodio marginale ma che, a mio parere, ben illustra la giornata di Mazzoleni.
Al limite dell’area del Bologna, Mertens si confronta con i difensori del Bologna.
Dopo aver scartato verso destra, Martens continua la sua corsa e, poi, improvvisamente, cade a terra da solo.
Ammonizione per simulazione facilissima e Mazzoleni è facilitato nella scelta dalla sua perfetta posizione.
Rettifico: sarebbe stato facilissimo punire Mertens con l’ammonizione per simulazione ma, misteriosamente, viene assegnato un calcio di punizione dal limite a favore del Napoli.
Sinceramente una decisione incomprensibile.