PS4 e Xbox One: comprare a metà prezzo i giochi in digitale
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Il digital delivery "di coppia". Vediamo come funziona.
Quando uscirono le console di nuova generazione, ovvero PS4 e Xbox One, scrissi un articolo in cui dettagliavo possibilità e limiti dell’utilizzo di diversi account su diverse console. Si tratta di uno speciale che abbiamo aggiornato e riproposto anche un po’ di tempo dopo, per farlo notare ai successivi acquirenti di PS4 e Xbox One. Ed è sicuramente uno speciale che riproporremo ancora, di tanto in tanto, perché la curiosità su questi argomenti è sempre molto viva.
In attesa di un nuovo aggiornamento all’articolo principale, comunque, vorrei approfondire quello che è forse uno dei temi più interessanti, nell’ambito delle possibilità offerte dall’utilizzo di più account su più console. Interessante perché, se sfruttato nel modo giusto, permette di comprare una singola copia di un gioco in digitale e giocarlo in due, anche contemporaneamente, su due diverse console.
Spiego bene di cosa si tratta, chiarendo subito cosa è possibile fare, ad esempio su PS4 (ma la stessa cosa funziona allo stesso modo anche su Xbox One). Se Pasquale e Giacomino hanno una PS4 a testa e un account PlayStation Network a testa, possono comprare una sola copia digitale di Bloodborne (o di qualsiasi altro gioco) e giocarlo entrambi, ciascuno sulla propria console, ciascuno con il proprio account.
Come è possibile una cosa del genere? Non è nient’altro che una delle tante applicazioni del concetto di “console di casa”, o “console principale”. La cosa può funzionare perché ogni account PSN può attivare una PS4 come sua console principale. Sulla console principale, qualsiasi account può giocare ai giochi acquistati dall’account che ha indicato quella console come principale.
Ora, il punto è questo: se Pasquale e Giacomino si scambiano le console di casa, ciascuno può giocare ai giochi dell’altro. Per farlo, non c’è bisogno di scambiarsi davvero fisicamente le console. Basta che l’account di Pasquale venga utilizzato per indicare come sua console primaria la PS4 di Giacomino. E che l’account di Giacomino venga utilizzato per indicare come sua console primaria la PS4 di Pasquale.
Attenzione. Come si imposta la console di casa o principale. Su PS4: Impostazioni - PlayStation Network/Gestione account - Attiva come PS4 principale. Su Xbox One: Impostazioni - La mia Xbox - La mia Xbox home. Non si può attivare o disattivare la console di casa continuamente, è un'impostazione che è possibile attivare ogni tot mesi (i termini cambiano in continuazione), quindi mettetevi bene d'accordo con la persona con cui volete eventualmente provare il digital delivery "di coppia".
Chiaramente è una cosa che funziona benissimo tra due fratelli, due cugini, due amici molto fidati e cose del genere. Perché si tratta di passare, anche solo per un attimo, il proprio account a un’altra persona, oltre a "impegnare" l'impostazione della console principale o di casa per diversi mesi.
Facciamo un esempio pratico. Pasquale va a casa di Giacomino, accede a PlayStation Network con il suo account (l’account di Pasquale) sulla PS4 di Giacomino. Attiva come sua console primaria la PS4 di Giacomino. Da questo momento in poi, ogni volta che Pasquale compra un gioco su PlayStation Store (non necessariamente dalla console di Giacomino, anche dalla sua, o anche dal web, basta che lo faccia dall’account di Pasquale), a Giacomino basterà utilizzare l’account di Pasquale per scaricare il gioco anche sulla sua console. La cosa funziona perché la console di Giacomino è stata assegnata come primaria all’account di Pasquale.
Quindi, scendendo ancora più nel pratico, cosa succede? Che Pasquale e Giacomino pagano 35 euro a testa una ricarica Poste-pay, o si smezzano una carta con crediti per PSN acquistata in negozio. Dopodiché, usano questi soldi per comprare FIFA 16 (o qualsiasi altro gioco) con l’account di Pasquale. A quel punto, potranno giocare a FIFA 16 sia Giacomino (scaricandolo sulla sua console, indicata come primaria di Pasquale, usando l’account di Pasquale - solo per avviare il download), sia Pasquale (utilizzando la sua console, o quella di chiunque altro, purché sia sempre online con il suo account).
Ecco, questa è una cosa da tenere molto bene in considerazione. Il digital delivery “di coppia” funziona se l’account che compra i giochi non ha problemi a essere sempre online. Il Pasquale del nostro esempio, infatti, non ha più a disposizione la sua console primaria, avendo attivato come primaria quella di Giacomino. Per poter giocare ai giochi acquistati dal suo stesso account, quindi, Pasquale dovrà essere online mentre gioca. Una situazione normale per quasi tutti i giocatori, o per lo meno per tutti quelli che possono comprare da PlayStation Store (altrimenti il problema è ovviamente a monte), ma è comunque bene ribadire che questo è una condizione necessaria per far funzionare il tutto. Nel digital delivery “di coppia”, l’account che acquista i giochi, deve giocarli stando online.
Quindi, ricapitolando. Se avete un amico fidato con la vostra stessa console (PS4 o Xbox One) e quando accendete la console per giocare è normale per voi essere online, siete pronti per cominciare a comprare giochi in digitale pagandoli la metà (ovvero dividendone a metà il prezzo con il vostro amico fidato).
È un sistema, questo del digital delivery “di coppia”, che molti miei amici hanno adottato con grande soddisfazione in questi ultimi mesi. Gli stessi amici che non si erano ancora avvicinati al digital delivery ritenendo più conveniente i giochi fisici in quanto i giochi fisici è possibile riportarli in negozio e magari ricevere qualche credito per l’acquisto di un nuovo gioco. Un valore che nei giochi comprati in digitale (che sono incedibili) non esiste. Ma un valore che viene probabilmente annichilito dal digital delivery “di coppia”.
Facciamo due conti. Compro Fallout 4 in formato fisico, mettiamo da GameStop. Lo pago 70 euro (se non 72 o quello che è, e non si capisce bene perché). Lo gioco, lo finisco, lo riporto a GameStop, che mi dà… quanto? 25 euro? Facciamo 35. Quindi, alla fine, io ho giocato a Fallout 4 mettendoci circa 35 euro (i 70 euro che ho pagato all’inizio, meno i 35 che mi hanno restituito). È lo stesso prezzo che pagherei se usassi il digital delivery “di coppia”. Certo, ma con la stragrande differenza che sia io, sia il mio collega digitale, il nostro bel Fallout 4 ce l’abbiamo sulla console per sempre. Non dobbiamo restituirlo al PlayStation Store.
Con GameStop, quindi (o con negozi analoghi, sia chiaro), io posso giocare a Fallout 4 rimettendoci solo 35 euro (se mi va bene, se non proprio nella migliore delle ipotesi), e non ho più il gioco dopo averlo finito. Con il digital delivery “di coppia”, invece, siamo in due a giocare a Fallout 4, anche contemporaneamente, pagando 35 euro a testa. Avendo il gioco dal day one e mantenendolo per sempre. Quindi avendo anche la possibilità, in futuro, di giocare i DLC (pagando anche quelli la metà, tra l’altro), o di riprenderlo in mano in seguito a interessanti aggiornamenti.
La maggior parte dei miei amici, come dicevo, è passata proprio dalla baraonda della compravendita gamestoppiana al digital delivery “di coppia”, perché dopo varie discussioni e riflessioni, quest’ultimo sistema è stato ritenuto più conveniente. Una delle cose su cui si è discusso molto è che un gioco fisico, però, lo si può anche prestare. Quindi, se un gruppetto di amici si mette d’accordo, prestandosi i giochi, riesce comunque a risparmiare anche comprando da GameStop. È vero, ma c’è da non sottovalutare la svalutazione a cui va incontro il gioco fisico, col passare del tempo. Mi spiego meglio. Se io compro Fallout 4 da GameStop e lo pago 70 (o 72) euro, per poterci riguadagnare 35 euro devo portarglielo relativamente presto. Mi va bene, insomma, se riesco a finirlo io per tempo, un gioco come Fallout 4. Se devono finirlo anche i miei amici, difficilmente il valore del disco riportato a GameStop sarà ancora di 35 euro, e scivolerà molto più facilmente verso i 10 euro.
Inoltre, il discorso del prestito può funzionare con i giochi single player, ma non ha alcuna ragione di esistere con i giochi multiplayer, dove il valore aggiunto, per un gruppo di amici, è proprio la possibilità di giocarci insieme contemporaneamente.
Prendiamo PES 2016, per dire. Posso comprarlo da GameStop, certo, e posso poi prestarlo a un amico eccetera. Ma quello che io voglio fare con il mio amico, parlando di PES 2016, è giocarci insieme, non uno alla volta. Con il digital delivery “di coppia”, io e il mio amico possiamo smezzarci il prezzo di PES 2016 in versione digitale, pagando quindi 35 euro ciascuno al day one, e giocarci insieme per sempre. Altro esempio. Halo 5 e quattro amici che vogliono giocarselo in coop. Prezzo da GameStop per questa operazione al day one: circa 72 euro a testa. Prezzo al day one usando il digital delivery “di coppia”: 35 euro a testa.
Il digital delivery “di coppia” diventa poi fenomenale quando ci sono offerte o sconti sugli store digitali. Un gioco da 70 che viene messo in offerta a 30 euro, può essere giocato da due persone (e tenuto per sempre da entrambe) che lo pagano solo 15 euro a testa. Grazie al digital delivery “di coppia”, poi, si ha modo di apprezzare anche tutte le altre comodità del digitale, come la possibilità di avere il gioco sempre a disposizione sull’hard disk della console senza la necessità di dover inserire un disco. Cosa molto comoda quando si sta giocando a Batman: Arkham Knight e un amico ti invita a fare una partita a Black Ops III. Avendo i giochi in digitale, basta rispondere all’invito per essere catapultato da un gioco all’altro senza dover cambiare disco.
Parliamone, comunque, commentiamo un po’ la cosa. Sono curioso di sapere quanti erano a conoscenza delle possibilità offerte dal digital delivery “di coppia” (e i lettori più attenti di IGN Italia dovrebbero esserlo fin dal periodo di lancio di PS4 e Xbox One), quanti usano il sistema, come si trovano, quali sono i pro e i contro della cosa. Trascurando la mia personalissima esperienza, che è comunque “invalidata” dal lavoro che faccio, l’osservazione di ciò che è successo tra i miei amici in questi ultimi mesi mi ha fatto capire che, una volta presa coscienza della cosa, il digital delivery “di coppia” è stato adottato come sistema preferenziale, e più conveniente, rispetto all’acquisto del gioco fisico in negozio. Fatemi sapere se anche per voi è la stessa cosa.