Re: Re: Re: Re: Re:
theropithecus, 17/01/2011 0.24:
Il vero problema, che mi sembra non e' stato sottolineato abbastanza, non e' il fatto che tu ti adatteresti a fare anche altri lavori, ma del permesso di lavoro per gli USA, che e' difficilissimo da ottenere. Nessuno sponsorizza una persona senza visto per lavorare in una libreria o al macdonald. Ci sono tantissimi ragazzi americani che sono disponibili e piu' appetibili di te per questo tipo di lavori. Le sponsorizzazioni le trovi solo per lavori altamente qualificati (ricercatori, ingegneri, medici) dove c'e' poca concorrenza locale. E' come un circolo vizioso.
Come soluzione possibile e' quella di entrare come studente, ti fai un corso pagato e riconosciuto dal governo USA e nel frattempo fai qualche lavoretto part-time per pagarti gli studi, vitto ed alloggio. Poi quando sei sul posto cerchi qualcuno che possa sponsorizzarti per qualche lavoro piu' serio, cercando di ottenere in questo modo un permesso di lavoro temporaneo.
http://www.myusa.it/lavorare-usa-stati-uniti/62-lavoro-usa-stati-uniti.html
Informati bene
Ottimo questo sito, non l'avevo ancora visto!
Entrare come studente (nonostante la mia età) sarebbe un buon sistema, mi preoccupa un po' la questione dei permessi di sogiorno per lavoro. Ho visto i vari tipi di permessi di soggiorno e come dici tu è quasi impossibile entrare in maniera stabile.
Rispondo anche a Thunder: purtroppo in Italia sono pochissimi ragazzi, dalla mia età in giù, a lavorare stabilmente. Ovunque io abbia cercato, è tutto precariato, tutto incerto, tanto in nero.
Esempio nel mio campo: prendiamo Roma (ma a Milano è lo stesso).
Studio legale cerca avvocati da inserire in organico. Bene.
Ti fai il colloquio e l'iter è questo:
.master richiesto come requisito
.dopo il master pagato profumatamente, entri come stagista, quindi contrattino a 3 o 6 mesi
.lavori a culo rotto 12\14 ore al giorno
.ti danno anche 1000 euro al mese, dei quali 800 se ne andranno per vivere tra affitto e cibo
.va detto che si affitta una stanza, se ti va di culo singola, a prezzi esorbitanti
.quando arrivano i nuovi "stagisti" forniti dalle associazioni a delinquere che organizzano i master, ti danno un bel calcio in culo e tutti a casa.
Esperienza vissuta da diversi amici e conoscenti, sia di Roma, sia della mia città.
Tirando le somme, mia cugina che lavora come commessa e vive con i suoi genitori, si stanca di meno e le rimangono più soldi in tasca a fine mese, rispetto ai giovani avvocati come me che, per effetto generale della crisi, hanno pochi clienti da seguire.
A sto punto, perché ostinarsi e restare? L'Italia ahimé è morta, sotto tantissimi punti di vista. E lo dice uno che avrebbe voluto restare nella propria città per sempre.
Se nel resto d'Europa la situazione è drammatica, in Usa è difficile entrare, uno che deve fare?
Poi ci sono anche gli aspetti psicologici che fanno la loro parte. In questi anni mi sono impegnato a fondo e vedevo gente intorno a me fare altrettanto, ma non si cava un ragno dal buco. A parlare con ingegneri, architetti, persino medici...stessa storia. Per non parlare dei concorsi, leggi 2000 posti nel bando, poi vai a vedere e:
.il 40% è destinato agli interni
.un'altra percentuale viene (giustamente) privilegiata, quali portatori di handicap, orfani di guerra ecc.
.una parte (inutile dirlo) è riservata ai posti "politici"
e per i poveri cristi restano le briciole.
E'la nuova era degli emigranti in cerca di fortuna.