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Trasferirsi a New York

Ultimo Aggiornamento: 21/01/2011 08:30
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16/01/2011 15:38
 
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E' un po' di tempo che sto maturando questa idea. Il mercato del lavoro in Italia è al collasso totale e, anziché spostarmi da Benevento a Roma, Milano, Firenze, Bologna, dove la situazione è tutt'altro che rosea (sia dal punto di vista del lavoro, sia dal punto di vista del costo della vita), avevo pensato ad una scelta radicale.

La mia professione (avvocato) è inflazionatissima, c'è concorrenza ovunque ed io appartengo a quella categoria di avvocati che non hanno il cosiddetto "studio avviato" alle spalle, di padre, zio, nonno ecc.

Morale della favola, finirei per lavorare come dipendente (per lo più precario e in nero) in una grande città, super sfruttato, sottopagato e mega frustrato. A questo punto la "libera professione" non ha più senso.

Tanto vale cambiare tipologia di impiego, non importa se tanti anni di studio non sono serviti a niente, a quasi 35 anni non c'è più tempo per i rimpianti.

Anche l'Inghilterra, in particolare Londra, mi attira molto, ma se proprio devo fare un passo, voglio farlo lungo e definitivo.

Se qualcuno di voi ha esperienze di vita in U.s.a. soprattutto legate al lavoro, potrebbe essermi d'aiuto.







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16/01/2011 16:16
 
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Occhio che in America sono molto razzisti verso gli immigrati ed è difficilissmo avere permessi di lavoro a meno che non hai un lavoro veramente fisso.

Ho conosciuto alcui che sono dovuti tornare in Italia anche dopo 4 anni per questo motivo.

Per il resto, non saprei aiutarti. Certo è che non è facile trovare un impiego per un giurista in quel sistema così diverso.

La butto lì: hai provato a fare domanda alla Fiat-Chrisler? Magari gli serve un legale italiano disposto ad andare a Chicago/Detroit.










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16/01/2011 16:23
 
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Re:
wholly, 16/01/2011 16.16:

Occhio che in America sono molto razzisti verso gli immigrati ed è difficilissmo avere permessi di lavoro a meno che non hai un lavoro veramente fisso.

Ho conosciuto alcui che sono dovuti tornare in Italia anche dopo 4 anni per questo motivo.

Per il resto, non saprei aiutarti. Certo è che non è facile trovare un impiego per un giurista in quel sistema così diverso.

La butto lì: hai provato a fare domanda alla Fiat-Chrisler? Magari gli serve un legale italiano disposto ad andare a Chicago/Detroit.




Purtroppo so che è molto difficile inserirsi, però credo che in ogni posto basti essere persone "tranquille" e come tutti gli immigrati fare un po' buon viso a cattivo gioco, almeno per i primi tempi.

Comunque sarei disposto anche a trovare un altro tipo di impiego, il sistema giudiziario è molto diverso e so che dovrei ricominciare da capo. Troppo tardi per me. Ti dico solo che sto iniziando a vedere dalle ambasciate italiane ai ristoranti.
Fondamentalmente devo dare una svolta alla mia vita in senso totale.
Grazie comunque per la dritta, provo ad informarmi anche lì!







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16/01/2011 17:00
 
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ma per una scelta così radicale, non è meglio scegliere uno stato caldo, tipo Florida o California?










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16/01/2011 17:07
 
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Re:
wholly, 16/01/2011 17.00:

ma per una scelta così radicale, non è meglio scegliere uno stato caldo, tipo Florida o California?




Sì infatti ho visto che assumono in amministrazione anche a Disneyworld, il che non è niente male. Il mio sogno resta la grande mela. Mi sono detto "solo 8 ore di volo.."







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16/01/2011 17:56
 
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Beh non potevi sceglierti un posto piu' difficile. Purtroppo noi italiani crediamo che per muoversi da un paese all'altro basti mostrare un passaporto alla dogana. L'America non e' l'Europa. Hai bisogni di un visto, e non lo danno cosi' facilmente. Poi New York e' anche una citta' molto cara dove per un buco di 30m² rischi di pagare 2000/3000 dollari d'affitto. Io sto incontrando le stesse difficolta' per entrare in Australia, dove interminabili mesi di attesa (circa 10) spese burocratiche (piu' di 3000 euro), ferrei esami medici, sono necessari per ottenere il permesso di soggiorno permanente. Senza dimenticare che in Australia il lavoro ce l'ho gia', considerato come un high skilled job (come quello di un medico) ed ho anche lo sponsor.

Potresti tentare la carta del permesso di lavoro temporaneo, ma devi prima trovarti un datore di lavoro che voglia farti da sponsor ed aiutarti con le carte burocratiche per entrare in America. Il permesso turistico vale 3 mesi ma non ti da la possibilita' di lavorare. Potresti tentare la carta per il permesso da studente e trovarti un lavoro li. Tuttavia devi pero' dimostrare che la tua situazione finanziara e' piu' che buona (svariate migliaia di dollari sul conto in banca)

Non ti consiglio poi di considerare altre possibilita' al di fuori di New York, Boston e forse Philadelphia, perche' citta' e paesini fanno schifo.....

La cosa piu' naturale e' quella di rimanere in Europa, iniziare con un casual job e pian piano cercare un lavoro che sfrutti le tue qualita' professionali


[Modificato da theropithecus 16/01/2011 17:57]







"Era tutto previsto, sappiamo quello che stiamo facendo"
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16/01/2011 17:58
 
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Re:
wholly, 16/01/2011 17:00:

ma per una scelta così radicale, non è meglio scegliere uno stato caldo, tipo Florida o California?




Preferisco la costa nord-orientale, l'altra America fa cagare.....







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16/01/2011 20:35
 
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Re:
theropithecus, 16/01/2011 17.56:

Beh non potevi sceglierti un posto piu' difficile. Purtroppo noi italiani crediamo che per muoversi da un paese all'altro basti mostrare un passaporto alla dogana. L'America non e' l'Europa. Hai bisogni di un visto, e non lo danno cosi' facilmente. Poi New York e' anche una citta' molto cara dove per un buco di 30m² rischi di pagare 2000/3000 dollari d'affitto. Io sto incontrando le stesse difficolta' per entrare in Australia, dove interminabili mesi di attesa (circa 10) spese burocratiche (piu' di 3000 euro), ferrei esami medici, sono necessari per ottenere il permesso di soggiorno permanente. Senza dimenticare che in Australia il lavoro ce l'ho gia', considerato come un high skilled job (come quello di un medico) ed ho anche lo sponsor.

Potresti tentare la carta del permesso di lavoro temporaneo, ma devi prima trovarti un datore di lavoro che voglia farti da sponsor ed aiutarti con le carte burocratiche per entrare in America. Il permesso turistico vale 3 mesi ma non ti da la possibilita' di lavorare. Potresti tentare la carta per il permesso da studente e trovarti un lavoro li. Tuttavia devi pero' dimostrare che la tua situazione finanziara e' piu' che buona (svariate migliaia di dollari sul conto in banca)

Non ti consiglio poi di considerare altre possibilita' al di fuori di New York, Boston e forse Philadelphia, perche' citta' e paesini fanno schifo.....

La cosa piu' naturale e' quella di rimanere in Europa, iniziare con un casual job e pian piano cercare un lavoro che sfrutti le tue qualita' professionali





So che in Australia ci sono molte opportunità, ma considerata la distanza e la difficoltà per entrare, pari a quella degli Usa, preferirei restare su quest'ultima. Sto valutando anche Londra e Dublino (c'è un'amica che già vive e lavora lì). Se non ricordo male ci sei stato per un po' o sbaglio? Come si vive\lavora da quelle parti?








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16/01/2011 21:02
 
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Re: Re:
nike23, 16/01/2011 20:35:



So che in Australia ci sono molte opportunità, ma considerata la distanza e la difficoltà per entrare, pari a quella degli Usa, preferirei restare su quest'ultima. Sto valutando anche Londra e Dublino (c'è un'amica che già vive e lavora lì). Se non ricordo male ci sei stato per un po' o sbaglio? Come si vive\lavora da quelle parti?





In Irlanda e' crisi nera, sono finiti i bei tempi, stipendi dimezzati, tasso di disoccupazione che cresce di mese in mese. Si trova lavoro solo per posizioni ben qualificate. Credo l'Inghilterra dia piu' disponibilita', ma e' un periodo nero. Non tralascerei anche paesi come il Belgio, l'Olanda e quelli scandinavi dove ci sono molti posti dove richiedono solo la conoscenza dell'inglese e non della lingua locale...







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16/01/2011 21:57
 
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scusa ma ti sei posto il problema che il diritto anglosassone è diverso dal nostro?
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16/01/2011 22:10
 
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Re: Re: Re:
theropithecus, 16/01/2011 21.02:




In Irlanda e' crisi nera, sono finiti i bei tempi, stipendi dimezzati, tasso di disoccupazione che cresce di mese in mese. Si trova lavoro solo per posizioni ben qualificate. Credo l'Inghilterra dia piu' disponibilita', ma e' un periodo nero. Non tralascerei anche paesi come il Belgio, l'Olanda e quelli scandinavi dove ci sono molti posti dove richiedono solo la conoscenza dell'inglese e non della lingua locale...



L'Inghilterra non la escluderei, anzi. Mi preoccupa soltanto il costo della vita, che so altissimo! Potrei tentare nel settore amministrativo (mansioni impiegatizie), ma non so quanto spazio troverei.

Comunque per NY lavorerei anche in un mega book store (davvero il mio sogno)!

wild§live®, 16/01/2011 21.57:

scusa ma ti sei posto il problema che il diritto anglosassone è diverso dal nostro?




Ragazzi come ho specificato nel primo post, cambierei tipologia di impiego, ovvero troverei un lavoro che non c'entri nulla col diritto.








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16/01/2011 22:18
 
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Re: Re: Re: Re:
nike23, 16/01/2011 22.10:




Ragazzi come ho specificato nel primo post, cambierei tipologia di impiego, ovvero troverei un lavoro che non c'entri nulla col diritto.





si l'ho letto, ma poi si parlava di professioni impiegatizie e quindi ho avuto un dubbio. io credo che oltre non poter esercitare sei fuori da tutto quello che è legal services e amministrativo.

poi ovvio se vuoi lavorare in un book store va benissimo.. ma dovresti partire da zero!
conta che tipicamente i paesi anglosassoni sono molto convenienti per i profili alti e poco convenienti per quelli bassi.

poi ovvio se è una scelta di vita tutto quel che ti ho detto nn conta nulla
[Modificato da wild§live® 16/01/2011 22:19]
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17/01/2011 00:24
 
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Re: Re: Re: Re:
nike23, 16/01/2011 22:10:




Ragazzi come ho specificato nel primo post, cambierei tipologia di impiego, ovvero troverei un lavoro che non c'entri nulla col diritto.





Il vero problema, che mi sembra non e' stato sottolineato abbastanza, non e' il fatto che tu ti adatteresti a fare anche altri lavori, ma del permesso di lavoro per gli USA, che e' difficilissimo da ottenere. Nessuno sponsorizza una persona senza visto per lavorare in una libreria o al macdonald. Ci sono tantissimi ragazzi americani che sono disponibili e piu' appetibili di te per questo tipo di lavori. Le sponsorizzazioni le trovi solo per lavori altamente qualificati (ricercatori, ingegneri, medici) dove c'e' poca concorrenza locale. E' come un circolo vizioso.

Come soluzione possibile e' quella di entrare come studente, ti fai un corso pagato e riconosciuto dal governo USA e nel frattempo fai qualche lavoretto part-time per pagarti gli studi, vitto ed alloggio. Poi quando sei sul posto cerchi qualcuno che possa sponsorizzarti per qualche lavoro piu' serio, cercando di ottenere in questo modo un permesso di lavoro temporaneo.

http://www.myusa.it/lavorare-usa-stati-uniti/62-lavoro-usa-stati-uniti.html

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[Modificato da theropithecus 17/01/2011 00:26]







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Oppure chiedi la Green Card e speri nella dea bendata.
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Ma vedi tu se un avvocato dopo tutti i sacrifici fatti se ne deve andare da sto paese di merda [SM=x35310] [SM=x35310] [SM=x35310] ...che schifo








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Re: Re: Re: Re: Re:
theropithecus, 17/01/2011 0.24:




Il vero problema, che mi sembra non e' stato sottolineato abbastanza, non e' il fatto che tu ti adatteresti a fare anche altri lavori, ma del permesso di lavoro per gli USA, che e' difficilissimo da ottenere. Nessuno sponsorizza una persona senza visto per lavorare in una libreria o al macdonald. Ci sono tantissimi ragazzi americani che sono disponibili e piu' appetibili di te per questo tipo di lavori. Le sponsorizzazioni le trovi solo per lavori altamente qualificati (ricercatori, ingegneri, medici) dove c'e' poca concorrenza locale. E' come un circolo vizioso.

Come soluzione possibile e' quella di entrare come studente, ti fai un corso pagato e riconosciuto dal governo USA e nel frattempo fai qualche lavoretto part-time per pagarti gli studi, vitto ed alloggio. Poi quando sei sul posto cerchi qualcuno che possa sponsorizzarti per qualche lavoro piu' serio, cercando di ottenere in questo modo un permesso di lavoro temporaneo.

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Ottimo questo sito, non l'avevo ancora visto!

Entrare come studente (nonostante la mia età) sarebbe un buon sistema, mi preoccupa un po' la questione dei permessi di sogiorno per lavoro. Ho visto i vari tipi di permessi di soggiorno e come dici tu è quasi impossibile entrare in maniera stabile.

Rispondo anche a Thunder: purtroppo in Italia sono pochissimi ragazzi, dalla mia età in giù, a lavorare stabilmente. Ovunque io abbia cercato, è tutto precariato, tutto incerto, tanto in nero.

Esempio nel mio campo: prendiamo Roma (ma a Milano è lo stesso).
Studio legale cerca avvocati da inserire in organico. Bene.
Ti fai il colloquio e l'iter è questo:

.master richiesto come requisito
.dopo il master pagato profumatamente, entri come stagista, quindi contrattino a 3 o 6 mesi
.lavori a culo rotto 12\14 ore al giorno
.ti danno anche 1000 euro al mese, dei quali 800 se ne andranno per vivere tra affitto e cibo
.va detto che si affitta una stanza, se ti va di culo singola, a prezzi esorbitanti
.quando arrivano i nuovi "stagisti" forniti dalle associazioni a delinquere che organizzano i master, ti danno un bel calcio in culo e tutti a casa.

Esperienza vissuta da diversi amici e conoscenti, sia di Roma, sia della mia città.

Tirando le somme, mia cugina che lavora come commessa e vive con i suoi genitori, si stanca di meno e le rimangono più soldi in tasca a fine mese, rispetto ai giovani avvocati come me che, per effetto generale della crisi, hanno pochi clienti da seguire.

A sto punto, perché ostinarsi e restare? L'Italia ahimé è morta, sotto tantissimi punti di vista. E lo dice uno che avrebbe voluto restare nella propria città per sempre.
Se nel resto d'Europa la situazione è drammatica, in Usa è difficile entrare, uno che deve fare?

Poi ci sono anche gli aspetti psicologici che fanno la loro parte. In questi anni mi sono impegnato a fondo e vedevo gente intorno a me fare altrettanto, ma non si cava un ragno dal buco. A parlare con ingegneri, architetti, persino medici...stessa storia. Per non parlare dei concorsi, leggi 2000 posti nel bando, poi vai a vedere e:

.il 40% è destinato agli interni
.un'altra percentuale viene (giustamente) privilegiata, quali portatori di handicap, orfani di guerra ecc.
.una parte (inutile dirlo) è riservata ai posti "politici"

e per i poveri cristi restano le briciole.

E'la nuova era degli emigranti in cerca di fortuna.









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hai pensato al brasile o al canada!
io nella tua posizione valuterei qualsiasi tipo di strada!







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Re: Re: Re: Re: Re:
theropithecus, 17/01/2011 0.24:




Il vero problema, che mi sembra non e' stato sottolineato abbastanza, non e' il fatto che tu ti adatteresti a fare anche altri lavori, ma del permesso di lavoro per gli USA, che e' difficilissimo da ottenere. Nessuno sponsorizza una persona senza visto per lavorare in una libreria o al macdonald. Ci sono tantissimi ragazzi americani che sono disponibili e piu' appetibili di te per questo tipo di lavori. Le sponsorizzazioni le trovi solo per lavori altamente qualificati (ricercatori, ingegneri, medici) dove c'e' poca concorrenza locale. E' come un circolo vizioso.

Come soluzione possibile e' quella di entrare come studente, ti fai un corso pagato e riconosciuto dal governo USA e nel frattempo fai qualche lavoretto part-time per pagarti gli studi, vitto ed alloggio. Poi quando sei sul posto cerchi qualcuno che possa sponsorizzarti per qualche lavoro piu' serio, cercando di ottenere in questo modo un permesso di lavoro temporaneo.

http://www.myusa.it/lavorare-usa-stati-uniti/62-lavoro-usa-stati-uniti.html

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riguardo all'austrlia..

io ho una mia mica che da un giono con l'altro ha deciso di partire per l'australia facendo solo andata..

è arrivata li e ora lavora come cameriera ma non conosce assolutamente nessuno la..

funziona che se tu trovi lavoro la poi ti allungano il visto?







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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
robygr, 17/01/2011 11:43:




riguardo all'austrlia..

io ho una mia mica che da un giono con l'altro ha deciso di partire per l'australia facendo solo andata..

è arrivata li e ora lavora come cameriera ma non conosce assolutamente nessuno la..

funziona che se tu trovi lavoro la poi ti allungano il visto?




Nope, assolutamente no. Se e' entrata in Australia, l'ha fatto con il visto per studenti, che ti permette di seguire un corso e nel frattempo lavorare. Vale 1 o due anni. Poi se non ti sei mosso per cambiare il tuo status di immigrato, il governo australiano ti da una pacca sulla spalle e due calci in culo rimandandoti da dove sei venuto

That's life

[Modificato da theropithecus 17/01/2011 12:02]







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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
theropithecus, 17/01/2011 12.01:




Nope, assolutamente no. Se e' entrata in Australia, l'ha fatto con il visto per studenti, che ti permette di seguire un corso e nel frattempo lavorare. Vale 1 o due anni. Poi se non ti sei mosso per cambiare il tuo status di immigrato, il governo australiano ti da una pacca sulla spalle e due calci in culo rimandandoti da dove sei venuto

That's life




precisamente non so come sia entrata..

ma sta tipa non ha nemmeno finito le superiori..

quindi la vedo dura che sia entrata come studente..

E possibile che sia entrata come turista e ora che ha trovato lavoro glielo abbiano prolungato?

perchè è gia 8 mesi che vive li







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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
robygr, 17/01/2011 12:06:



precisamente non so come sia entrata..

ma sta tipa non ha nemmeno finito le superiori..

quindi la vedo dura che sia entrata come studente..

E possibile che sia entrata come turista e ora che ha trovato lavoro glielo abbiano prolungato?

perchè è gia 8 mesi che vive li




Il governo Australiano e' molto severo in termini di immigrazione. Se la tua amica e' entrata con il visto turistico (che vale 3 mesi) e lavorava ha fatto una cosa illegale punibile penalmente. Il visto da studente non vale solo per corsi universitari. Ci sono molte scuole professionali riconosciute dal governo Australiano, che svolgono corsi di tutti tipi, dalla parrucchiera, al cuoco o all'ingegnere informatico.

Sono sicuro che sia entrata con quel visto, o, se conosceva gia' qualcuno in Australia, puo' aver ottenuto una sponsorizzazione. In ogni caso puo' rimanere in Australia solo per 1-2 anni, o al max 4 se ha ottenuto il permesso di lavoro temporaneo.

[Modificato da theropithecus 17/01/2011 12:22]







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Vai a Nuova Yorke come picciotto.







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Mi hanno risposto da Disneyworld in Florida e mi rimandano a diverse tipologie di impiego:

Thank you for contacting the Walt Disney World Resort.

Your interest in the Walt Disney World International Program is welcome.
Imagine the excitement of working and learning, at the Walt Disney World
Resort in Lake Buena Vista, Florida, USA!

Please visit the official IP website at the following web address:

www.disneyinternationalprograms.com/


in ITA:

www.disneyinternationalprograms.com/info/italian.html







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18/01/2011 14:10
 
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ma te come te la cavi con l'english?








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Re:
karma77, 18/01/2011 14.10:

ma te come te la cavi con l'english?



Non ho fatto corsi ma mi faccio capire...sarei uno di quelli che lo impara volta per volta, sul posto, a meno che non faccia un corso accelerato prima di andar via (ipotesi già messa in conto).

Mi piacerebbero anche le ambasciate, un'amica ha lavorato a Miami per diversi mesi, ma ho perso i contatti al momento.







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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
nike23, 17/01/2011 3.28:

A parlare con ingegneri, architetti, persino medici...stessa storia.




posso dirti che tutti quelli del mio corso (ingegneria elettronica) hanno trovato lavoro entro 6 mesi dalla laurea specialistica/magistrale... ad uno in particolare ha detto davvero bene, contratto a tempo indeterminato a 2000€/mese netti, senza il famoso "calcio in culo" che va tanto di moda qui in italia








L'Universo è stato creato da un invisibile e non rilevabile Prodigioso Spaghetto Volante, quando questi era in preda a una marcata intossicazione alcolica.
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Considera anche che per alcuni tipi di visti e' necessario (obbligatorio) avere un certficato che attesti una buona/ottima conoscenza dell'inglese, tipo lo IELTS o il TOEFL

Io ad esempio, per il visto australiano ho dovuto sostenere l'esame per lo IELTS, dove la quota minima da raggiungere era 5/6 per ogni sezione del test.

Quindi considera anche questo fattore. Gli esami vengono effettuati solo in determinate citta' e con giorni prefissati (una volta al mese), ed il costo per sostenere l'esame si aggira intorno alle 200 euro








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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
SirD@rio, 18/01/2011 15.20:




posso dirti che tutti quelli del mio corso (ingegneria elettronica) hanno trovato lavoro entro 6 mesi dalla laurea specialistica/magistrale... ad uno in particolare ha detto davvero bene, contratto a tempo indeterminato a 2000€/mese netti, senza il famoso "calcio in culo" che va tanto di moda qui in italia




Che contratto di lavoro?

Per quello a tempo indeterminato (se è vero che non ha agganci, e ne dubito) un bel 6 al superenalotto.







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18/01/2011 18:42
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
nike23, 18/01/2011 16.54:




Che contratto di lavoro?

Per quello a tempo indeterminato (se è vero che non ha agganci, e ne dubito) un bel 6 al superenalotto.




parecchi a progetto (alla fine per un ingegnere di 25-26-27 anni ci può stare), altri indeterminato...

il mio discorso in realtà era indirizzato ad un altro concetto: quando si finiscono le superiori bisogna pensarci bene su come "spendere" i successivi 5 (se va bene) / 6 anni della propria vita, valutando anche la situazione contingente del mondo del lavoro e cercando di "immaginare" la situazione tra 10 anni. OK seguire le passioni, ma fino ad un certo punto
[Modificato da SirD@rio 18/01/2011 18:44]








L'Universo è stato creato da un invisibile e non rilevabile Prodigioso Spaghetto Volante, quando questi era in preda a una marcata intossicazione alcolica.
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18/01/2011 19:03
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
SirD@rio, 18/01/2011 18:42:




parecchi a progetto (alla fine per un ingegnere di 25-26-27 anni ci può stare), altri indeterminato...

il mio discorso in realtà era indirizzato ad un altro concetto: quando si finiscono le superiori bisogna pensarci bene su come "spendere" i successivi 5 (se va bene) / 6 anni della propria vita, valutando anche la situazione contingente del mondo del lavoro e cercando di "immaginare" la situazione tra 10 anni. OK seguire le passioni, ma fino ad un certo punto




Non sono completamente d'accordo. Io ho seguito una passione e, nonostante grandi difficolta' e sacrifici, sto raccogliendo i frutti. Per esempio, se ci fosse una lacunosa mancanza di banchieri non sceglierei MAI economia e commercio per trovare piu' facilmente lavoro, perche' non mi piace e mi annoia profondamente. Ci sono dei limiti in quel che tu affermi. A mio parere bisogna sempre provare a cercare di fare qualcosa che piace, tenendo, come dici tu, un occhio a quello che offre il mercato. Tuttavia non possono essere solo gli sbocchi lavorativi ad indirizzare la tua carriera, la tua vita.








"Era tutto previsto, sappiamo quello che stiamo facendo"
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