Re: Re: Re: Re:
nike23, 16/10/2010 11.17:
Parlo di me perché vedo che mi hai quotato.
Io non ho ucciso nessuno. Nemmeno Sarah.
Ho sempre parlato con i "SE" e mai con i "SICURAMENTE".
Esiste la libertà di pensiero e di espressione e mi sono spiegato ampiamente su quello che penso sulla giustizia italiana e su cosa, istintivamente, mi ha portato a pensare la rabbia verso l'omicidio e lo stupro di una ragazzina.
Certo, ammetto che è sbagliato, ma mi conosco e so che se mi uccidessero una figlia non userei diplomazia e non avrei la calma e la lucidità di affidarmi alla giustizia italiana, che fa acqua da tutte le parti.
Poi, se volevi usare una frase a effetto e se entrambi volevate fare del sarcasmo, citandomi le ultime 2 righe e riducendo ad esse tutto ciò che (ripeto parlo per me) ho scritto finora..che dire, da voi due in particolare, proprio non me l'aspettavo.
nike, ovviamente non volevo puntare il dito verso di te, in particolare.
O meglio, quello che non riesco ad accettare è questo atteggiamento spregiudicato che sembra dilagare, ovunque, in italia. Purtroppo non solo in tv, ma ahimè anche quà dentro. Ho preso spunto da questa "discussione nella discussione" perchè conoscendoti nel forum, seguendo chi sei, mi sono stupito della tua reazione sulla questione. Non me l'aspettavo, sinceramente.
E voglio spiegarti il perchè questa sete di vendetta non la concepisco.
Più avanti dici che ti rendi conto benissimo che la scelta dell'esposizione mediatica di certe emozioni viene dall'alto.
Il dilagare della cronaca nera, nell'informazione, non è indice di imbarbarimento della società, a mio avviso, Non credo cioè che oggi ci siano più crimini di 20 anni fa. E non credo nemmeno che il post-modernismo ci conduca all'annientamento della società. Subito, a caldo, ricorderai è partita la solita crociata contro facebook e i social network, e i terribili ragazzi di internet. Non credo che potranno mai essere più pericolosi di una famiglia, o di un bar per restare nel tema di luoghi d'aggregazione.
E tutto l'alone che si è creato attorno a questo caso, a mio avviso è vomitevole perché artefatto, creato, speculato.
Sembra che la nostra capacità di indignarsi sia proporzionale all'esposizione che viene data al caso.
La questione è semplicissima. E trovavo la frase di chechu, perfetta per descrivere la situazione. Ci stanno facendo seguire questo episodio con una morbosità allucinante. Ci hanno fatto dubitare di chissà chi. Ci hanno fatto credere che qualcuno l'aveva presa. Che c'erano questioni di cuore, che c'entrava uno conosciuto su facebook. Ha confessato il padre. E' stata scoperta la cugina. Evvia.
E noi sempre dietro. E' proprio come ha detto chechu, ineccepibile.
Due giorni fa avevamo ucciso lo zio. Con i sè, in certi casi, ok.
Oggi uccideremo la cugina. Ieri abbiamo ucciso i rumeni.
C'è sempre posto per scavare una fossa in più.
Domani contro chi punteremo il dito?
Contro quali mulini a vento continueranno ad indirizzare i nostri neuroni specchio?
L'imbarbarimento della società secondo me nasce anche da queste cose.