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[ALL] Call of Duty: Black Ops 4

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    00 24/05/2018 11:27



    Data di uscita: 12 Ottobre 2018
    Piattaforme: PC, PlayStation 4, XBOX One
    Tipologia di gioco: FPS
    Sviluppato: Treyarch
    Pubblicato: Activision Blizzard
    Distribuito: Activision Blizzard
    Giocatori: nd
    Lingua: Ita (audio/testi)
    Manuale: Ita
    PEGI: nd+
    Supporto: Blu-Ray, Digital Download





















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    00 24/05/2018 11:36

    Call of Duty Black Ops 4: il nuovo FPS Treyarch tra innovazione e tradizione
    everyeye

    Siamo volati a Los Angeles per provare con mano le novità di Black Ops 4, il nuovo episodio della serie Call of Duty in uscita il 12 ottobre.





    Dopo un brevissimo teaser d'annuncio, seguito a ruota da una valanga di rumor (per la gran parte veritieri), poche ore fa Treyarch ha finalmente mostrato al mondo l'ultimo erede di uno dei subfranchise più cari agli appassionati di Call of Duty, ovvero Black Ops 4, un vero e proprio capitolo di rottura nel quadro della serie.

    Come anticipato dalla chiacchiera internettiana, Black Ops 4 mette da parte una tradizionale esperienza in singolo, per proporre al suo pubblico un'esperienza esclusivamente multigiocatore. Un cambio di rotta per certi versi epocale, la cui validità può essere sicuramente discussa, senza però omettere un dettaglio chiave: Black Ops 4 è un prodotto ludico destinato ad appagare le esigenze di una fetta d'utenza ben definita, e modellato a partire dal feedback offerto da questa specifica platea.

    Una gestazione che è esplosa, sul palco del Jet Center di Los Angeles, con la presentazione di un titolo coraggioso, che non teme di lasciarsi alle spalle quelle che (dati alla mano) erano sue componenti meno apprezzate, lanciandosi verso territori inesplorati.

    Parliamo ovviamente della modalità Battle Royale Blackout che, a prescindere dai ragionamenti su questa inclusione figlia dei tempi, si fissa un obiettivo ambiziosissimo: quello di proporre qualcosa di genuinamente nuovo in un genere ormai battutissimo. Insomma, una vagonata di carne al fuoco per un titolo che, pad alla mano, ci è sembrato decisamente promettente.





    Piedi a terra e colpo in canna

    La riformulazione del subfranchise di Treyarch affonda le radici nel gameplay, frenetico e appagante, di Black Ops 3, con modifiche sostanziali con il quale lo sviluppatore aspira chiaramente a proporre un modello che sia al contempo familiare e fresco. Ecco quindi che ritornano gli Specialisti, tra volti conosciuti e nuove leve, ma con un peso ben più abbondante nell'economia ludica del titolo.

    Questo perché Call of Duty: Black Ops 4 si presenta al pubblico come uno shooter molto più "team based" rispetto ai suoi predecessori, che premia una composizione ragionata delle squadre, per sfruttare al meglio le abilità speciali di ciascuno Specialista nei diversi scenari guerreschi.

    Sempre agli Specialisti è legata l'ultima vestigia dell'ormai scomparsa campagna single player, ridotta a "finger food" con missioni che dovrebbero introdurre background e caratteristiche di ciascun combattente.

    Non è difficile intravedere, nel disegno ludico di Treyarch, i contorni di un vero e proprio "meta", del quale sarà interessante seguire lo sviluppo nei mesi a venire. Basti pensare che ora ogni Specialista, oltre alla classica abilità speciale (con tempi di ricarica consistenti), può contare su un'altra skill (attivabile con la pressione del dorsale destro) legata al suo specifico ruolo all'interno nella squadra.

    La new entry Torque, ad esempio, è un combattente specializzato nell'ostacolare l'attacco della squadra avversaria in diversi modi, sia disponendo sul campo delle barriere di filo spinato in grado di infliggere danni consistenti agli assalitori troppo avventati, sia creando delle possenti barriere balistiche per bloccare le maree ardenti del fuoco avversario.





    Tra le nuove leve c'è anche Crash, uno Specialista di supporto la cui abilità speciale consente ai giocatori di curare fino ad un massimo di quattro fratelli in armi, aumentandone al contempo la quantità massima di salute. Dall'altro capo di questo arcobaleno di sangue e fuoco troviamo l'assaltatore Ruin, di ritorno con un rampino che gli permette di proiettarsi da una parte all'altra del campo di battaglia come un proiettile barbuto, magari verso un gruppo di avversari da intombare rapidamente con il suo tradizionale Gravity Slam.

    Il tutto, pad alla mano, si traduce in un'esperienza di gioco al cardiopalma che, a ogni movimento convulso delle dita sui tasti, riaccende il ricordo di quello che Call of Duty è sempre stato: un gioco velocissimo, ipercinetico ed entusiasmante. Questa volta però è impossibile non percepire nel titolo di Treyarch una dimensione tattica maggiorata, vincolata sia alla revisione del peso specifico del gioco di squadra nelle dinamiche del gameplay, sia ad alcune delle novità introdotte dallo sviluppatore.

    Prima tra tutte, la scomparsa della cura automatica in favore di una siringona da piantarsi nel braccio alla bisogna (con la pressione del tasto L1), per conquistare faticosamente un'altra occasione di incrociare le armi col nemico.

    Si tratta di un'aggiunta che, seppur non inedita in senso assoluto, modifica radicalmente il flusso dell'azione a schermo, e impone ai giocatori un nuovo rodaggio delle proprie abilità battagliere. Imparare a capire quando è il momento giusto per arretrare in copertura, o quando le circostanze possono premiare un assalto disperato, sono ora alcune delle competenze chiave nel quadro di una consapevolezza situazionale più sfaccettata, che sarà intrigante vedere alla prova sui palchi dei grandi eventi eSportivi, assieme al peso delle nuove dinamiche di squadra.

    Un discorso che vale anche per la "fog of war" sulla minimappa, che permette di vedere solo i nemici attivi in un porzione limitata dei dintorni del giocatore e dei suoi compagni nelle vicinanze, a meno che lo Specialista Recon non intervenga a con la sua abilità Sensor Dart.

    Un'altra piccola revisione delle dinamiche ludiche che sembra ispessire la componente strategica del gameplay, senza per questo generare fastidiose forzature. Tutt'altro, in realtà, anche perché Call of Duty: Black Ops 4 ci è parso un costrutto ludico caratterizzato da una grande coerenza interna, che si manifesta anche con un time to kill nettamente aumentato, sia per offrire una giusta finestra temporale alle nuove meccaniche di guarigione, sia per dare ancor più peso al gioco di squadra.





    Lasciarsi come schegge impazzite tra le fauci di un piccolo gruppo di nemici (anche solo una coppia) rappresenta questa volta un corso d'azione molto poco raccomandabile, dato che le tempistiche di sterminio tendono - come intuibile - a punire i lupi solitari. Parzialmente modificato anche il classico sistema di scelta del loadout "Pick 10", con l'aggiunta del nuovo slot Gear (dove inserire oggetti in grado di fornire buff di diverso genere), e la possibilità di sacrificare le abilità dello Specialista in cambio di due spazi aggiuntivi per granate, armi da lancio e gadget tattici.

    Piuttosto stimolante l'idea di proporre attachment totalmente unici per ognuna delle armi del gioco, in modo da offrire, almeno sulla carta, una varietà ancora maggiore per quel che riguarda la personalizzazione della propria dotazione bellica.

    Messi insieme i complementi letali del nostro arsenale, sui campi di battaglia digitali di Los Angeles abbiamo passato un'ora abbondante a correre furiosamente tra giungle rigogliose, città costiere scaldate dal sole e complessi militari hi-tech, sempre circondati da un level design pregevole, in grado di offrire alle mappe il giusto equilibrio tra complessità e leggibilità. Fattore, quest'ultimo, cui contribuisce anche il ritorno di un gameplay rigorosamente "piedi a terra" (richiesto a gran voce dal pubblico), che se da un lato porta con sé la rinuncia a quel ventaglio guizzi di design concessi da wall run e doppi salti, dall'altro favorisce una strutturazione dei livelli più chiara, ben compatibile con la riduzione del numero dei contendenti a 5v5, e sempre costellata di interessanti opportunità strategiche.

    Opportunità talvolta foraggiate dal ritorno del combattimento subacqueo, caratterizzato da un'immediatezza che allontana il rischio di fratture nel flusso dell'azione, salvo sfortunati incidenti con qualche proiettile vagante. Parlando di crivellazioni più o meno previste, il gunplay di Call of Duty: Black Ops 4 promette di segnare un nuovo standard per la fibra competitiva della serie, introducendo una dinamica che rinvigorisce il profilo "skill based" della produzione.

    Nel gioco di Treyarch, infatti, ogni singola bocca da fuoco sarà caratterizzata da un rinculo unico e prevedibile, che varierà in base ai diversi attachment utilizzati. Gli effetti di questa novità risultato chiaramente percepibili, ma è chiaro che le sue conseguenze riguardano principalmente la scena agonistica.

    I meno esperti non avranno comunque problemi a riconoscere un gunplay rifinito ed appagante, attraverso il mirino di armi caratterizzate da un design decisamente piacevole.





    È ancora presto per sbilanciarsi in valutazioni tecniche, ma sia l'abbondanza dei dettagli che riempivano le tre mappe provate, sia la qualità generale dell'ensemble ci hanno confortato circa la futura solidità della versione PlayStation 4, quella testata nel corso dell'ora passata in compagnia del gioco.

    Activision sembra inoltre puntare ad offrire a Black Ops 4 lo stesso trattamento ricevuto da Destiny 2, con una versione PC di gran qualità, sviluppata dal team di Beenox e supportata dall'infrastruttura di rete di Battle.net.

    A tal proposito, il nuovo titolo di Treyarch permetterà ai giocatori su PC l'accesso completo alle funzionalità social della piattaforma, e sarà quindi possibile, ad esempio, scambiare quattro chiacchiere con gli amici di Overwatch nel cuore di un tesissimo Hardpoint. In generale, le modifiche apportate al comparto principale dell'esperienza di Call of Duty: Black Ops 4 ci hanno lasciato degli ottimi sapori in bocca, nonché un discreto desiderio di approfondire la conoscenza con un titolo che, chiaramente, ambisce a guadagnarsi una posizione di spicco nel panorama degli shooter competitivi.

    Zombie e invasioni barbariche

    Il sacrificio della campagna in singolo sull'altare di un'attualità che, almeno nel segmento delle esperienze spiccatamente multiplayer, la considera una componente tutto sommato trascurabile non impedisce a Call of Duty: Black Ops 4 di presentarsi al pubblico come il capitolo che, almeno stando alle premesse, punta a segnare un nuovo record in termini di contenuti disponibili al day one. E non è proprio roba da poco.

    Certo, per stabilire le esatte proporzioni del rapporto qualità-quantità sarà necessario attendere ancora qualche mese, ma siamo già piuttosto certi che, il prossimo ottobre, i fan di Call of Duty non si troveranno a corto di cose da fare... e da uccidere. Purtroppo per noi, nella bollente penombra del Jet Center, non abbiamo potuto provare né le tre mappe della modalità zombie (IX, Voyage of the Damned e Blood of the Dead, probabilmente una riedizione di Mob of the Dead di Black Ops 2), né la plurivociferata - e ora confermata - modalità battle royale, ribattezzata Blackout, ma il potenziale dell'offerta appare già piuttosto imponente.

    Le tre mappe zombie portano avanti narrative diverse e intriganti, innestate sulla base di dinamiche ludiche decisamente più stratificate rispetto al passato.





    Non solo sarà possibile giocare in singolo accompagnati da una manciata di bot, ma la modalità permetterà di selezionare il livello di difficoltà di ogni partita e di rendere più varia l'esperienza schierandosi dinnanzi orde putrescenti con una gran quantità di tratti diversi. La dinamica delle Mutations prevede infatti l'attribuzione di almeno un centinaio di caratteri personalizzati ai membri della falange non morta, andando a modificare elementi come la resilienza o la velocità.

    La promessa di Jason Blundell di un "coinvolgimento dell'utenza su base settimanale, mensile e annuale" si traduce nelle Callings, ovvero sfide periodiche sulla cui natura, per il momento, non sappiamo nulla, sebbene l'obiettivo sia chiaramente quello di mantenere alto l'interesse del pubblico nel tempo. Discorso simile per la nuova Zombie Rush, una "semplificazione dell'esperienza di base" che, volendo fare i profeti del videogioco, potrebbe benissimo rivelarsi una modalità orda.





    Continuando sulla strada della previsione, pur non avendo dati concreti a supporto di queste speculazioni, ci pare difficile che le diverse ambientazioni della Zombie mode, quella gladiatoria in primis, arrivino a sfoggiare meccaniche di gameplay radicalmente distintive, come ad esempio una svolta totalmente melee. Sarebbe un colpo di scena a dir poco intrigante, ma non ci crediamo poi molto. Meno sorprendente è stato invece l'annuncio della modalità Blackout, della quale sappiamo solo ciò che ci ha detto il game director David Vonderhaar.

    Con il suo esordio nel mercato, sempre più denso, delle battle royale, Black Ops 4 punta a proporre al pubblico un'esperienza unica, assolutamente fedele al canone ludico modellato in un decennio d'esperienza con la serie Call of Duty.

    Ancora non sappiamo bene cosa questo voglia dire, ma l'idea di vedere il gameplay serrato della saga Activision collocato in una mappa di dimensioni imponenti (1500 volte Nuketown), con l'aggiunta di veicoli terresti, aerei e acquatici... beh, ci titilla non poco.

    La scelta di inserire questa componente nel gioco, tra l'altro, potrà anche essere letta come un cedimento alla popolarità cosmica del genere, ma non è priva di coraggio. Sono tante, tantissime, infatti, le cose che possono andare storte, a partire dal dimensionamento e dalla densità della mappa, fino ad arrivare al ruolo e la gestione dei veicoli dal punto di vista del gameplay, con una punta d'ansia legata alla revisione contestuale del time to kill.

    D'altronde Treyarch sta ancora sperimentando sia dal punto di vista del bilanciamento, sia per quanto riguarda la composizione dell'esperienza. Basti pensare che lo sviluppatore non ha ancora finalizzato il numero massimo dei giocatori coinvolti in una singola istanza di Blackout.

    Ora come ora, siamo certi solo del fatto che la modalità in questione includerà un roster con tutti i personaggi più inconici del franchise Call of Duty, e che la mappa sarà colma di rimandi e strizzate d'occhio ad alcune delle location più celebri della saga, sebbene l'esatta topografia del tutto sia ancora avvolta dal mistero.




    Il nostro primo incontro con l'ultimo nato in casa Treyarch ci ha lasciato in corpo delle sensazioni decisamente positive. Black Ops 4 rappresenta a tutti gli effetti la culminazione del percorso evolutivo di un team che, negli ultimi 10 anni, ha raccolto ed elaborato il feedback offerto da una delle community più attive e vocali del panorama videoludico.

    Un'esperienza che mette in campo una rinuncia epocale (quella alla campagna), provando però a compensare con quella che potrebbe confermarsi come una delle offerte multigiocatore più ampie e raffinate mai viste nella storia della serie. L'inclusione di una modalità battle royale, figlia dell'ultima tendenza del mercato, apre a contaminazioni ancora misteriose, ma speriamo che lo sviluppatore mantenga la promessa di un'esperienza modellata nel pieno rispetto dei capisaldi del brand di appartenenza.

    Una personalità che riecheggia, brutale, tra le maglie di un comparto ludico che mette alla prova del pubblico una mole consistente di novità, senza lasciare però spazio a crisi d'identità evidenti. C'è poco altro da dire a questo punto: Call of Duty: Black Ops 4 è senza dubbio una scommessa rischiosa, ma i pronostici, al momento, sembrano tutt'altro che negativi.










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    00 24/05/2018 11:41

    Call of Duty Black Ops 4, la modalità Blackout sarà disponibile già dal lancio
    multiplayer

    Adesso è praticamente confermato

    Call of Duty Black Ops 4 è uno dei titoli più attesi del prossimo autunno, soprattutto dopo che qualche giorno fa Activision ha mostrato non solo i primi dettagli ufficiali, ma soprattutto le varie e corpose modalità che presenterà il prossimo capitolo del franchise; non solo il multiplayer online, non bastano nuove Modalità Zombie, ma i riflettori sono puntati su Blackout, un'esperienza Battle Royale sulla falsa riga di Fortnite e PUBG. Con il successo di questi ultimi titoli negli ultimi tempi, e il proliferare di vari Battle Royale clone di scarsa qualità, sempre più publisher guardano in una direzione che può assicurare successo garantito

    Se siete tra coloro che non vedono l'ora di mettere le mani su Blackout, allora potete stare tranquilli: grazie ad una dichiarazione proveniente da Matt Scronce e finita su Reddit, è ormai praticamente certo che la modalità Battle Royale di Call of Duty Black Ops 4 sarà disponibile già dal giorno del lancio; un dettaglio mai davvero scontato in questi anni, dato che ormai va di moda inserire contenuti aggiuntivi nei mesi successivi all'uscita, quasi sempre a pagamento. Probabilmente (anzi, sicuramente) Call of Duty Black Ops 4 avrà la sua bella dose di DLC ed espansioni a pagamento, ma almeno la Battle Royale sarà presente sin da subito, segno di quanto Activision la reputi un asso portato del nuovo capitolo.





    Treyarch: la modalità battle royale di Call of Duty: Black Ops 4 sarà migliore di Fortnite e PUBG
    multiplayer

    La modalità Blackout di Call of Duty: Black Ops 4 si differenzierà dalla concorrenza<header class="article__header">
     
    </header>L'annuncio ufficiale di Call of Duty: Black Ops 4 è stato accompagnato dalle prime immagini della modalità multiplayer, della modalità Zombie, ma soprattutto di Blackout, l'inedita modalità battle royale con cui Treyarch proverà ad intercettare il grande successo di Fortnite e PUBG.

    In una recente intervista concessa a Finder, il game designer Matt Scronce ha dichiarato che Blackout offrirà contenuti di maggiore qualità rispetto agli altri esponenti della categoria. "Non ci saremmo cimentati con questa modalità se non avessimo pensato di poterla realizzare meglio di chiunque altro. Abbiamo lavorato a molti progetti, dieci anni di storia, disponiamo del miglior gunplay sulla piazza, del miglior sistema di movimento, pertanto non siamo preoccupati. Onestamente, ci interessa rendere questa modalità più divertente possibile", ha dichiarato Scronce.

    "Siamo in un settore in cui c'è molto spazio per tanti titoli. Lo abbiamo visto nel campo degli shooter in prima persona. La gente a volte si chiede come facciano ad esistere Battlefield e CoD nella stessa industria. Possono farlo. Quello che faremo in questo caso sarà diverso. Alcuni utenti si interesseranno mentre altri potrebbero dirigersi verso altri giochi. Stiamo creando qualcosa che ci sta divertendo un sacco e penso che ci possa far crescere".

    Quando gli è stato chiesto se esiste del potenziale per rendere Blackout un gioco standalone, Scronce ha risposto: "In questo momento non credo. Cerchiamo sempre di aggiungere valore al pacchetto che proporremo il 12 ottobre, ci saranno tre nuove esperienze zombie, Blackout e il multiplayer. Alcune di queste parti potrebbero essere vendute come entità separate, ma siamo concentrati a proporre al pubblico Call of Duty: Black Ops 4. Un enorme pacchetto che si potrà fruire per migliaia di ore. Quindi no, si tratta di aggiungere continuamente valore a ciò che i nostri giocatori si aspettano".





    Per il general manager di Call of Duty, l'assenza di una campagna in Black Ops 4 non è affatto un problema
    multiplayer

    Call of Duty: Black Ops 4 ha tanto da offrire, parola di Activision<header class="article__header">
     
    </header>Nel corso di una recente intervista rilasciata a GameSpot, il general manager e vice presidente esecutivo del franchise di Call of Duty, Robert Kostich, ha risposto alle critiche sorte dopo la conferma che Call of Duty: Black Ops 4 non proporrà una campagna single-player

    "Nei prossimi mesi i fan scopriranno molto sulla storia che è incorporata in questo gioco. Non è una campagna dedicata come è stato in passato. Ci apprestiamo a raccontare storie in modo diverso quest'anno. Pensiamo che la nostra community adorerà questo gioco in ogni suo aspetto, perché ha molto da offrire", ha commentato Kostich.

    "Non credo che sarà davvero un problema. In fin dei conti quello che la nostra community apprezzerà dipende dal gemeplay e dal divertimento provato durante la fruizione. E questo non mancherà affatto nel gioco. È solo un po' diverso rispetto a quello che abbiamo fatto in passato".

    Vi ricordiamo che Call of Duty: Black Ops 4 uscirà il 12 ottobre su PC, PlayStation 4 e Xbox One.





    Il design director di Call of Duty: Black Ops 4 anticipa il ritorno della mappa Nuketown
    multiplayer

    Call of Duty: Black Ops 4 riproporrà un grande classico?

    Il design director di Call of Duty: Black Ops 4, David Vonderhaar, ha lasciato intendere che la celebre mappa Nuketown potrebbe tornare ancora una volta in scena in una veste rinnovata.
    Rispondendo a un post condiviso dal senior level designer Adam Hoggatt, Vonderhaar ha chiesto se ricordasse il momento in cui ha creato Nuketown per la prima, la seconda e la terza volta, per poi far capire che dovremmo vedere una quarta versione proprio con l'uscita di Black Ops 4.

    La data di lancio di Call of Duty: Black Ops 4 è prevista per il 12 ottobre su PC, PlayStation 4 e Xbox One. Per approfondire tutte le novità inerenti l'annuncio di Black Ops 4 vi suggeriamo di consultare la nostra anteprima e l'analisi approfondita del multiplayer



    [Modificato da li4m 24/05/2018 13:09]







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    00 24/05/2018 11:43

    Black Ops 4: l'analisi approfondita del multiplayer
    multiplayer

    Analizziamo nel dettaglio le novità del multiplayer dopo una lunga prova

    Dopo il reveal di Call of Duty: Black Ops 4 avvenuto nella giornata di ieri la rete è letteralmente esplosa. In maniera abbastanza prevedibile è uscita una folta schiera di sostenitori del single player e del vecchio stile di COD e in molti si sono lanciati in giudizi avventati anche sulla componente multigiocatore senza però averne capito a fondo le novità. Nemmeno noi che abbiamo passato un'oretta e mezza sulla produzione siamo riusciti ad addentrarci in tutte le nuove meccaniche a dovere, ma una cosa l'abbiamo sicuramente capita: Black Ops è cambiato, rivoluzionato con poche e semplici mosse, capaci di stravolgere il ritmo della partita per come lo abbiamo conosciuto sino ad oggi. Con questo articolo vogliamo allora provare a raccontarvi la nostra esperienza pad alla mano e spiegarvi perché quest'anno, a ottobre, vi troverete per le mani uno sparatutto forse meno immediato ma altresì più soddisfacente da giocare.


    Black Ops 4: l'analisi approfondita del multiplayer


    Da Black Ops 3 il passo è breve

    I primi attimi di gioco non sembrano essere poi così distanti da Black Ops 3, ed è un bene. I movimenti per la mira, il peso delle armi, il boato assordante dei proiettili esplosi sono sempre lì al loro posto, regalando a chi arriva dai capitoli precedenti la sensazione di sentirsi a casa in tutto e per tutto.

    Ci vuole poco a esaltarsi, poche pressioni del grilletto per capire che le colonne portanti del gioco sono tutte presenti per sorreggere un'impalcatura ormai consolidata.

    La velocità di estrazione delle armi, la solita frenesia nello scontro e le linee di tiro sono meccaniche ormai rodate e le abbiamo ritrovate con piacere in questa iterazione, ma quando ci si sposta per la mappa e lo scontro entra nel vivo ecco che il nuovo Black Ops muta e mostra la sua vera faccia: meno feroce di prima probabilmente, ma decisamente più cattiva e meno digeribile per tutti i casual player là fuori. Il motivo principale è da ricercarsi nella mancanza completa della rigenerazione automatica della salute, ora demandata a un tasto specifico sull'interfaccia.


    Black Ops 4: l'analisi approfondita del multiplayer


    Dopo uno scontro serrato dovrete quindi fermarvi, attivare l'abilità di cura e attendere che la barra della salute, lentamente, inizi a ripristinarsi. Sono attimi infiniti per un Call of Duty, preziosi secondi in cui gli avversari possono ottenere un vantaggio strategico importante e che vi porteranno forzatamente a fare delle scelte, velocemente e reagendo più all'istinto che alla semplice conoscenza del gioco.

    Vi butterete nuovamente nella mischia prima che la vostra energia si sia ricaricata completamente fiduciosi delle vostre abilità o resterete al coperto fino a che non potrete combattere nuovamente alla pari in uno scontro uno contro uno? Le prime partite, purtroppo, non sono state capaci di indicarci una via corretta da seguire, sempre che questa ci sia, visto che la maggior parte delle volte, proprio per abitudine, continuavamo a sottovalutare l'importanza della cura, restando ingaggiati e morendo malamente senza troppe possibilità.

    Sarà una meccanica con cui i giocatori dovranno fare i conti, un elemento importante che andrà intessuto automaticamente nelle frenetiche sparatorie e che svolgerà un ruolo determinante nella vittoria dei match, molto probabilmente più dell'uso saggio di una scorestreak al momento giusto o dell'utilizzo delle abilità degli specialisti. Questo perché degli specialisti presenti, sono davvero pochi quelli in grado di usare con frequenza le abilità, e molto spesso ci si trova a combattere solo imbracciando l'arma e utilizzando dropshot e spostamenti laterali per avere la meglio. Non abbiamo citato i doppi salti visto che ogni cosa che non vi faccia stare con i piedi per terra è stata rimossa dal gioco. Non ci sono quindi jepack per volare alle spalle dei nemici e terminarli con un colpo corpo a corpo, né tantomeno pareti sulle quali correre in maniera forsennata per aggirare gli avversari. Si torna insomma a uno stile di gioco già visto in passato, che predilige le scivolate in corsa ai balzi e gli strafe alle acrobazie

     

    Fuori i proiettili!

    Se fino ad oggi eravate però abituati a vincere quasi da soli le partite, con Black Ops 4 potreste avere qualche problema in più. Il time to kill, ovvero il tempo necessario per portare a zero l'energia di un avversario, è aumentato di parecchio e sarà quasi sempre possibile reagire ad uno scontro a fuoco dopo aver ricevuto il primo colpo. Treyarch per facilitare la lettura della posizione dei nemici ha inserito un tracciamento dei proiettili decisamente più evidente, e girarsi verso la direzione degli spari viene quasi naturale.

    Proprio per l'aumento del time to kill, cercare di uccidere due avversari sarà particolarmente complesso e solo cogliendoli alla sprovvista avrete buone possibilità di vittoria, questo ovviamente senza prendere in considerazione gli specialisti, che possono ribaltare le sorti di uno scontro grazie ai loro gadget. Diciamo che generalmente la sensazione che abbiamo avuto è che questo Black Ops 4 sia molto più incentrato sul lavoro di squadra e che la skill personale venga messa per la prima volta in secondo piano.

    Gli specialisti funzionano sostanzialmente come in Overwatch e solo uno per squadra potrà essere ora selezionato. Fortunatamente il loadout, strutturato al classico modello pick 10, rimane completamente libero e associabile a qualsiasi specialista. Potrete così decidere di sostituire le abilità con granate o tomahawk o addirittura rimuovere la possibilità di usare i colpi speciali per aggiungere attachment alle armi o nuovi perk, il tutto per una grande possibilità di personalizzazione. La comunicazione diventa quindi fondamentale per riuscire a costruire una squadra bilanciata e che sia funzionale alle modalità di gioco, che ruotano tanto attorno ad obiettivi di conquistare insieme ma che non lesinano le classiche team deathmatch e battaglie senza esclusione di colpi con rientri limitati, con la necessità di prendere due obiettivi prima di esaurire le vite a disposizione.


    Black Ops 4: l'analisi approfondita del multiplayer


    L'ultimo tassello riguarda invece la nuova gestione della mini mappa, limitata ora alla nebbia di guerra che oscurerà il radar ad eccezione di piccole aree attorno ai giocatori e loro compagni. In questo modo sarà decisamente più facile tendere imboscate ed avvicinarsi senza essere visti, aumentando l'importanza dei rumori ambientali e del posizionamento, tutti elementi che aggiungono profondità a un gameplay che sta prendendo una forma particolarmente interessante.

    Tanta carne al fuoco dunque che potrà essere sviscerata a dovere solo con un'eventuale beta o addirittura con il gioco finale. E veniamo infine agli specialisti che svolgono il ruolo di portata principale in questo ricco e gustoso piatto proposto da Treyarch. Tornano un po' di facce note, c'è qualche nuovo innesto e in generale la visione delle abilità è cambiata sostanzialmente, evidenziando come le skill di pura utilità siano essenziali per garantire la vittoria.

    Arriva il medico per la prima volta, che può rigenerare la vita dei propri commilitoni anche in combattimento, ma ci sono anche altri soldati che sembrano essere usciti direttamente da Rainbow Six: Siege e Overwatch.
    C'è chi può piazzare il filo spinato, chi mette a terra un beacon dal quale è possibile rinascere, chi piazza barriere difensive e chi ancora utilizza armi di distruzione per danneggiare tutti i nemici nell'area. Tutte scelte estremamente interessanti che avvicinano in maniera pericolosa questo Black Ops 4 agli hero shooter. La velocità di gioco tuttavia è ben diversa e l'impronta della serie si vede chiaramente.

    Sarà interessante poi capire come la volontà degli sviluppatori di dare scontri a fuoco più ragionati andrà a sposarsi con scorestreak che continuano a uccidere all'istante e con abilità che risultano determinanti per la conquista degli obiettivi, tanto quanto lo erano in Black ops


    Black Ops 4: l'analisi approfondita del multiplayer


    Black Ops 4 è sempre Call of Duty ma è anche qualcosa di diverso, qualcosa di nuovo e promettente. Ci siamo schiantati contro un muro di ingresso che richiede decisamente più abilità di prima per essere appreso a fondo e che risulterà un ostacolo difficile da superare per i casual appassionati alla serie. Tutti gli altri invece, probabilmente anche chi ora è più scettico, accetterà l'idea che le nuove aggiunte fanno virare il titolo verso la necessità di collaborare e giocare di squadra più di qualsiasi altro Call of Duty uscito finora. Le novità, insomma, sono tante e interessanti e non vediamo l'ora di poterle provare a fondo in futuro. Ciò che abbiamo visto in questa prima sessione di gioco ci è piaciuto, speriamo che le nostre sensazioni non vengano poi smentite sul lungo periodo.

    CERTEZZE

    • Il time to kill si è alzato di parecchio regalando scontri più tattici
    • Alcuni specialisti sono molto interessanti
    • Le nuove meccaniche ci sono piaciute

    DUBBI

    • Siamo sicuri piacerà ancora ai casual?









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    00 23/10/2018 12:51

    Call of Duty Black Ops 4 Recensione | Back to classic
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    8.4

    + Shooting appagante
    + Il multiplayer cambia e funziona
    + Zombi ricchissimo
    + Blackout mantiene intatta l'anima di Cod
    + Si può giocare tutto in splitscreen
    + Online solido
    - Tecnicamente qualche sbavatura
    - Il tutorial degli specialisti da rivedere
    - Alcuni specialisti fanno più comodo di altri in molte modalità


    Call of Duty Black Ops 4 è un punto di ripartenza fondamentale per la serie. La rivoluzione contenutistica che ha fatto tanto parlare, ovvero il cambio tecnico campagna-battle royale, in realtà è soltanto la punta dell’iceberg di modifiche e migliorie che ha investito il vecchio corso della serie. Al di là di un lato tecnico ancora migliorabile, un’offerta che poteva forse azzardare qualcosina in più e qualche specialista più sottotono di altri, infatti, Treyarch ha messo in piedi un ottimo Call of Duty, che parla ai suoi giocatori diretti dimostrando di sapere ascoltare la propria community che, oramai è inutile negarlo, è fatta di competitive, di cooperazione Zombi e di nuove leve dei videogiochi.
    L’esport ha trovato nuova linfa per la prossima stagione come non faceva dai tempi di BO3, Zombi ha più contenuti che mai per tutti quelli che già ci perdevano le proprie ore e i nuovi giocatori troveranno in Blackout un ottimo punto di ingresso, così come i vecchi un po’ di rilassamento tra una partita a controllo e l’altra.





    La recensione di Call of Duty Black Ops 4: Treyarch abbandona la campagna e si getta a testa bassa nel mondo dei Battle Royale, una scelta sensata?
    multiplayer






    8.5

    Come abbiamo scritto nella nostra recensione Call of Duty: Black Ops 4 perde la campagna singleplayer ma questo non sminuisce il valore del pacchetto per i milioni di giocatori che ogni anno si accalcano sui server online. È proprio nel multiplayer allora che si trova una quantità di contenuti al lancio mai vista prima, con tre campagne zombie, un competitivo rifinito e arricchito da tantissime nuove variabili e la modalità Battle Royale capace, forse, di attirare nuovo pubblico. Call of Duty diventa de facto un titolo esclusivamente multiplayer, imboccando una strada ben definita seppur rischiosa, un pacchetto di valore che ci ha saputo divertire e conquistare. Il nostro consiglio è quello di accoglierlo a braccia aperte senza pensare troppo nostalgicamente al passato, le ricompense sono tutte li ad attendervi.

    PRO

    + Notevole livello di personalizzazione
    + Tanti contenuti extra
    + Split screen su zombie e multiplayer...

    CONTRO

    - Niente campagna per giocatore singolo
    - Supporto per Black Out ancora tutto da verificare
    - ...ma con un calo qualitativo considerevole





    Call of Duty: Black Ops 4 - recensione
    eurogamer

    Diamo il voto al nuovo inizio della serie.





    Pur rinunciando alla campagna in singolo, Call of Duty Black Ops 4 garantisce un insieme di modalità ed esperienza vario e di alto profilo. Treyarch sembra aver dato sfogo a tutto il suo talento per rendere ogni componente all'altezza delle aspettative. Se Zombie e il multiplayer sembrano la naturale evoluzione di quello che ha reso famosa la serie di Call of Duty nel mondo, Blackout è una riuscita, per quanto non originalissima, rivisitazione del genere battle royale. Chi ama gli sparatutto in prima persona online troverà un quantitativo di contenuti davvero ampio e di ottimo livello, gli unici dubbi riguardano il modello economico proposto da Activision, molto tradizionale, ma forse poco adatto a sfidare Fortnite e PUBG sul loro stesso campo di battaglia.

    Gli amanti della campagna se ne facciano una ragione: Treyarch ha confezionato un pacchetto di tutto rispetto, anche senza una storia a fare da contorno.

    8 /10





    Call of Duty Black Ops 4 Recensione: torna la guerra futuristica di Treyarch
    everyeye

    COD Black Ops 4 si presenta all'appuntamento con il pubblico con uno dei comparti multiplayer più ricchi nella storia della serie Activision...





    8

    Call of Duty: Black Ops 4 si presenta all’appuntamento con i giocatori forte di un bagaglio contenutistico ampio e ben bilanciato. Treyarch ha fatto il possibile per compensare degnamente l’abbandono della componente single player, rimpinguando l’offerta ludica con una mole più che abbondante di modalità multigiocatore. Si parte da un multiplayer classico molto vicino ai canoni della serie, con modifiche che, pur non rivoluzionando il gameplay in maniera sostanziale, contribuiscono a promuovere una maggiore profondità tattica dell’azione, specialmente per quel che riguarda le meccaniche di squadra. Torna anche la modalità zombie, con tre mappe diversissime che ospitano una manciata di revisioni funzionali della giocabilità, ora più immediata e al contempo impegnativa come non mai. Chiude il quadro una modalità Battle Royale ben tornita e appagante, con tutto il potenziale per smuovere gli equilibri del mercato di genere. Il pacchetto confezionato da Treyarch non è privo di difetti - anche consistenti - ma complessivamente la proposta di questo capitolo è perfettamente in grado di soddisfare gli appetiti bellici degli appassionati, e fornire loro un’infinità di ore di divertimento.





    Call of Duty: Black Ops 4 Recensione
    IGN

    Zombi e battaglie reali







    Dovrà passare almeno qualche mese per capire se Call of Duty: Black Ops 4 sarà riuscito a conquistare i cuori dei fan della serie e, soprattutto, se la modalità Blackout possa davvero rappresentare un nuovo punto di partenza per CoD e per tutto il settore dei battle royale. Per ora posso solo dire che questa nuova fatica di Treyarch, al netto di qualche limatura ancora necessaria nel bilanciamento proprio di Blackout (che rispetto alla beta è già però migliorato parecchio), ha colto nel segno.La modalità Zombi, dopo un inizio un po’ claudicante e confuso, è una vera goduria per chi ama il co-op e le modalità in stile Orda, mentre il multiplayer tradizionale vede un rafforzamento della tattica grazie alle numerose novità, pur mantenendo quel ritmo forsennato e quell’attenzione al dettaglio (mappe soprattutto) che hanno fatto la fortuna di CoD. Giusto il comparto grafico non è granché e l’interfaccia poteva essere più chiara e intuitiva, ma per il resto la promozione è assicurata… con o senza Campagna in singolo.


    8.6

    Buono

    Se si riesce ad andare oltre l’assenza della Campagna in singolo, Call of Duty: Black Ops 4 è uno shooter multiplayer solido, maturo e ricco di contenuti.

    +Multiplayer sempre solido
    +Modalità Zombi avvincente
    +Blackout funziona…

    -… pur se con qualche problema di bilanciamento
    -Tecnicamente (60 fps a parte) non è un granché



    [Modificato da li4m 23/10/2018 12:53]