Grande festa nuziale nel salone di una villa settecentesca. Dopo un
raffinato banchetto si aprono le danze, un'orchestra suona musica
romantica e coinvolgente.
Un ragazzo molto timido, seduto in disparte, nota una bellissima
ragazza seduta dall'altro lato della sala.
Dopo numerosi tentennamenti decide che è giunto il momento di tentare
il tutto per tutto e di invitarla a ballare con lui.
Approfittando dell'intervallo tra un brano e l'altro, attraversa la
sala cercando di non farsi notare, avvicina la ragazza, si schiarisce la
voce e sussurra:
- Scusami se ti disturbo, è da molto tempo che ti osservo e mi piaci
molto:
ti andrebbe di concedermi il prossimo ballo?
Contro ogni ragionevole aspettativa, la ragazza va su tutte le furie e
incomincia a sbraitare:
- Cooooosa?!? Ma come ti permetti?!? Non ci siamo mai visti prima, non
ti presenti neppure e mi chiedi subito se voglio venire a letto con te???
Immediatamente tutta l'attenzione della sala si sposta sul ragazzo che
arrossisce fino a diventare incandescente.
Non osa neppure chiedere spiegazioni ma, pieno di vergogna, ritorna al
suo posto cercando di mimetizzarsi con gli arredi circostanti.
Dopo un paio di minuti, è la ragazza che attraversa la sala e va dal
ragazzo, lo avvicina e gli mormora in un orecchio:
- Scusami per la reazione che ho avuto prima: sai, io sono una
studentessa in psicologia, sto per laurearmi con una tesi sulla timidezza e
l'imbarazzo, e ho pensato di sfruttare l'occasione che mi è stata
offerta da questa festa per fare un po' di ricerca sul campo. Mi spiace che ne
abbia fatto le spese proprio tu!
E il ragazzo, urlando nel silenzio generale:
- Ma che sei matta?!? Cento euro per un pompino??
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