PES 2016 - L' Attesa: Commenti, Rumors e News

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, ..., 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, [26], 27, 28, 29
SENZATREGUA
00domenica 13 settembre 2015 17:12
Re:
Nam 77, 13/09/2015 16:54:

Grosso frainteso...ik mio pm per ariari riguardava altro...
NoN ho news in seno all 'edit sorry..




" senza guanto non faccio nulla"
:lmao: :lmao: :lmao:
Nam 77
00domenica 13 settembre 2015 17:22
Ma frocioooooni....lool
Volevo capire se c'era qualcuno in zona che mollasse il gioco prima...
Siete tutti gay lol
Antifora
00lunedì 14 settembre 2015 10:00
News importante per l'edit: la dicitura 340 aprox non si riferisce alle singole maglie ma ai singoli slot per le maglie, quindi avremo 340 slot e in ogni slot si potranno inserire 5 maglie.
Grande notizia!!!
Dai che manca poco!!!!
Antifora
00lunedì 14 settembre 2015 10:09
Dalla recensione di HDblog:

Il problema delle licenze si protrae anche quest’anno, purtroppo, anche se in forma minore rispetto all’anno scorso. Perdura la mancanza del Borussia Dortmund, ad esempio, mentre per la Premier League abbiamo solo il Manchester United dotato di licenza ufficiale. Potremo comunque compensare con la possibilità di importare File Opzioni modificati (detti anche patch), anche su Xbox One e su PS4.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
dicono il vero o non sanno ciò che dicono???
vasco vascotto
00lunedì 14 settembre 2015 10:15
secondo me non sanno ciò che dicono....

cmq leggendo le prime recensioni italiane sui siti dedicati leggo un bel pò di critica a diversi aspetti del gioco

spero che alcune cose che citano siano risolte con una patch(filtranti troppo facili, niente falli etc)

ad ogno modo io quest'anno sono al momento troppo scazzato x le licenze...nel 2016 inizia ad irritarmi davvero come cosa...
se poi penso che ad esempio hai la licenza champions...ma nel gioco non esiste il bayer leverkusen...e quindi il girone della roma non è veritiero....dimmi te che senso ha allora avere la licenza della competzione...x la musichetta?!?!
vergognosi!
vasco vascotto
00lunedì 14 settembre 2015 10:23
ah bene... mi accorgo ora che non c'è nemmeno + la licenza del Bate Borisov....

quindi il giorne della roma non esiste...
ma come cazzo sono messi in konami?!!?

mannaggia a me che gli ho anche dato 69 euro di prevendita....
Thunder105
00lunedì 14 settembre 2015 10:39
Re:
vasco vascotto, 14/09/2015 10:23:

ah bene... mi accorgo ora che non c'è nemmeno + la licenza del Bate Borisov....

quindi il giorne della roma non esiste...
ma come cazzo sono messi in konami?!!?

mannaggia a me che gli ho anche dato 69 euro di prevendita....




Qualche squadra dovranno aggiungerla per forza dai...
Per gli slot speriamo che sia cosi,cioè che uno slot = 5 divise [SM=g1439204]
Antifora
00lunedì 14 settembre 2015 10:45
io spero nei FO... sarebbe una manna dal cielo!!!
the fez
00lunedì 14 settembre 2015 11:19
Re:
vasco vascotto, 14/09/2015 10:15:



ad ogno modo io quest'anno sono al momento troppo scazzato x le licenze...nel 2016 inizia ad irritarmi davvero come cosa...
se poi penso che ad esempio hai la licenza champions...ma nel gioco non esiste il bayer leverkusen...e quindi il girone della roma non è veritiero....dimmi te che senso ha allora avere la licenza della competzione...x la musichetta?!?!
vergognosi!




più che altro è questo scandaloso!
licenza champions e non hai le squadre di quella competizione... :zzz:

un nonsense apocalittico

fortunatamente, gioco solo online con amici fidati... quindi di squadre (anche se ne mancano veramente tantissime) ne avremo a bizzeffe lo stesso : )

quindi i file opzioni li caricherò giusto per le maglie, loghi e nomi squadre fake... per altre squadre aggiunte sbat i ball visto che online non si posson usare (anche qui... ma è così difficile prevedere stanze in cui si posson usare squadre modificate? tra amici non ci sarebbero problemi se qualcuno bara, e nel caso chissenefotte : ) )
weILL
00lunedì 14 settembre 2015 11:39


PES 2016 – Due video dalla modalità modifica


Di seguito trovate due video tratti dalla modalità modifica di PES 2016.

Prima di tutto vi proponiamo questo filmato in cui potete vedere i nuovi strumenti messi a disposizione per la modifica dei volti e dei capelli. Per questi ultimi in particolare è presente un editor completamente nuovo e ad una prima occhiata più avanzato rispetto le precedenti edizioni. Questo vuol dire che i volti pubblicati sul forum dai membri della nostra community potranno essere più somiglianti.




Di seguito invece trovate l’elenco degli stadi inclusi nella versione per PlayStation 4 e le possibilità offerte dell’editor degli stadi di PES 2016.



www.pesteam.it/2015/09/14/pes-2016-2-video-modalita-m...

weILL
00lunedì 14 settembre 2015 11:40


PES 2016 – Video di 30 minuti sulla Master League


Dagli amici di WENB.com ecco questo nuovo video in cui potete vedere i primi 30 minuti della Master League di PES 2016.

Prima di lasciarvi al video, vi consigliamo di leggere anche quest’articolo in cui vengono presentate alcune delle più importanti novità della Master League di quest’anno, completamente rivista rispetto i precedenti capitoli della serie.



www.pesteam.it/2015/09/14/pes-2016-video-30-minuti-master...

weILL
00lunedì 14 settembre 2015 11:42
Re:
Antifora, 14/09/2015 10:00:

News importante per l'edit: la dicitura 340 aprox non si riferisce alle singole maglie ma ai singoli slot per le maglie, quindi avremo 340 slot e in ogni slot si potranno inserire 5 maglie.
Grande notizia!!!
Dai che manca poco!!!!



Se fosse vero sarebbe una bella notizia! :) :ok:



Per il discorso licenze sono cmq d'accordo con voi chiaro..
li4m
00lunedì 14 settembre 2015 11:51
da oggi recensioni

molti non danno voto in attesa di online, patch e myclub



Recensione di Pro Evolution Soccer 2016
spaziogames


Genere: Sportivo
Sviluppatore: Konami
Distributore: Halifax
Data uscita: 17 settembre 2015

N.P.

+ Buon impatto visivo
+ Cori eccellenti
+ Azione ragionata
+ Calciatori fedeli alle loro controparti reali

- Gli arbitri sono completamente da rivedere
- Filtranti ancora troppo efficaci
- Alcuni calciatori inarrestabili




Quella che avete di fronte doveva essere la recensione finale di PES 2016, ma, come avrete potuto ben immaginare dall'assenza completa della valutazione numerica in cima alla pagina, qualcosa non è andato esattamente come previsto...

L'evento review a cui abbiamo partecipato nei giorni scorsi infatti ha presentato una build ancora non definitiva in termini di aggiornamenti e priva di tutta la componentistica online, elementi secondo noi imprescindibili per poter recensire un titolo di questo calibro in maniera corretta.

L'impossibilità di connettere la nostra console ai server ci ha impedito così di valutare l'esperienza My Club, di toccare con mano la stabilità delle partite online (vero tallone d'Achille nel 2014) e di verificare l'eventuale lag, ma soprattutto non ci ha permesso di vedere il fantomatico tool di modifiche, feature che da sola potrebbe clamorosamente innalzare l'asticella della valutazione.

Perché allora questo articolo? Il motivo è presto detto: nelle oltre venti ore che abbiamo passato sul titolo abbiamo testato minuziosamente il gameplay e oggi, già a qualche giorno dalla release finale possiamo tirare le somme definitive su cosa ci è piaciuto e cosa invece va ancora messo a posto con le patch al day one prima che il pubblico ci metta le mani sopra.





Un té caldo negli spogliatoi

Pro Evolution Soccer 2016 aveva il compito quest'anno di consolidare quanto di buono fatto con il precedente capitolo, migliorando alcuni elementi grazie al Fox Engine e colmando alcune evidenti lacune mai risolte.

Dal punto di vista tecnico non abbiamo rilevato grosse problematiche, anzi. Il gioco gira in maniera fluida e l'impatto visivo è di tutto rispetto. I giocatori assomigliano particolarmente alle loro controparti reali e più si analizzano i volti noti, maggiori sono i pregi riscontrati. L'attenzione da parte degli sviluppatori nipponici da questo punto di vista è stata come al solito massima, ma al contempo tale attenzione non viene purtroppo replicata su tutti gli elementi in campo. In questa specifica versione, oltre alle tante licenze mancanti, abbiamo notato maglie e rose non ancora aggiornate, tutte cose che come sempre verranno sistemate con la prima grossa patch (o almeno si spera).

Punto a favore di PES sono le movenze particolari dei giocatori, quest'anno con alcuni colpi di classe davvero eccezionali. Vedere Ibra che svetta di testa con il suo fare imponente o osservarlo mentre si esibisce in un passaggio di tacco in pura posa da taekwondo lascia ottime sensazioni, e i calciatori divengono immediatamente riconoscibili persino dalla semplice corsa. Un gran lavoro è stato fatto sulle animazioni di tutti gli undici giocatori sul rettangolo verde e sulla fluidità dei loro movimenti, elemento che si riflette immediatamente sulla giocabilità pad alla mano.

Prima di arrivare però a parlare del vero e proprio gameplay una dovuta critica alla pochezza in termini numerici degli stadi. Capiamo benissimo l'impossibilità di acquisire licenze importanti e ormai saldamente nelle mani del competitor, ma a questo punto, con venti anni di esperienza sulle spalle, il minimo è presentare più della solita decina di stadi ai propri fan, magari persino ripulendo quelli esistenti dalle fastidiosissime ombre marcate che ormai da qualche tempo a questa parte rendono difficoltoso e quasi impossibile giocare su determinati campi.

Di gran qualità invece è il meteo dinamico, con tanto di precipitazioni improvvise, così come il contorno, con un pubblico particolarmente credibile e cori realistici e assordanti nei momenti caldi della partita.

In campo è tutta un'altra cosa

Ci siamo seduti il primo giorno di questo review event e appena preso il pad in mano il feeling è stato lo stesso dello scorso anno. Una cosa sicuramente positiva per tutti i fan di Pro Evolution Soccer 2015, un po' meno per chi si aspettava grossi passi avanti o cambiamenti radicali al sistema di gioco. Noi siamo tuttavia contenti di aver trovato il solito eccellente PES con tutti i suoi punti di forza al punto giusto.

Al fischio di inizio i giocatori si muovono con una buona intelligenza tattica sul campo di gioco, chiamando passaggi filtranti sulle ali, portando via l'uomo in attacco e difendendo in maniera arcigna in difesa. Messa così la pianificazione tattica delle squadre sembrerebbe eccellente, ma esistono tre fattori che fanno scricchiolare le solide basi delle meccaniche. I passaggi filtranti, sia quelli rasoterra che quelli a pallonetto per scavalcare l'ultimo difensore, sono ancora dannatamentre troppo efficaci e quasi automatizzati.

Prendete il tempismo giusto e mandare in porta uno dei vostri attaccanti diverrà un giochino da ragazzi. Come tutti i PES di questi ultimi venti anni poi la corsa sulle fasce è ancora troppo determinante, con i giocatori veloci che diventano la chiave per vincere facilmente le partite con semplici sgroppate inarrestabili. Faticano come ogni anno i difensori lenti, utili solo per dominare l'area in caso di gioco aereo ed evitare i goal di testa, non semplicissimi da mettere a segno in questa edizione.





Il motivo è da ricercarsi nell'importanza della fisicità e nella poca precisione dei calci d'angolo che spesso, proprio per il problema della eccessiva velocità delle ali, diventano occasioni ghiotte per l'avversario di ripartire in contropiede.
I classici problemi di PES insomma, con i classici punti di forza, basati sulla possibilità di orchestrare manovre di prima particolarmente ricercate ed effettuare numeri con i calciatori più abili per seminare intere difese. La fisica della palla, così come i tiri sono da annoverare assolutamente tra i lati positivi del gioco e solo PES riesce a regalare una soddisfazione immensa quando si cannoneggia il portiere avversario da fuori area, con bordate ad effetto o tiri tesi che si infilano proprio sotto al sette.

Gli estremi difensori d'altro canto, non sono propriamente saracinesche, comportandosi comunque in maniera egregia nella gran parte delle occasioni pericolose. Da rivedere forse la routine sulle uscite al limite dell'area e quelle sui retropassaggi, spesso pericolosissimi visto che mandano completamente in confusione il portiere se pressato.

Chiudiamo l'analisi dl gameplay ammonendo pesantemente Konami: l'arbitraggio DEVE, e lo scriviamo a caratteri cubitali, essere rivisto prima della release o con una patch immediatamente successiva, perché per ora trasforma le partite di calcio in partite di rugby. Le scivolate sono diventate infatti molto, ma molto efficaci per portare via il pallone, con gli arbitri che quasi sembrano essersi dimenticati il fischietto e i cartellini nell'altra divisa. Prendere un'ammonizione o farsi fischiare un fallo è un evento davvero raro e solo le entrate più plateali da dietro vengono sanzionate a dovere.

In questo modo il gioco diventa sin troppo frenetico, facendo ripartire la squadra in difesa con troppa facilità e in vantaggio numerico.
Da sistemare anche i contrasti, spesso troppo rocamboleschi, e l'impatto tra i giocatori decisamente poco realistico.


Al netto di tutto PES continua tuttavia a divertire e il prodotto, con le dovute modifiche segnalate in questo articolo, saprà regalare ore e ore di divertimento, soprattutto in compagnia degli amici. Fortunatamente abbiamo testato il gioco anche nelle modalità offline 1v1 e 2v2, traendo davvero il meglio da questa produzione. Pro Evolution Soccer 2016 sembra ancora voler seguire quella filosofia che lo ha caratterizzato negli ultimi venti anni, basando tutto sul divertimento con gli amici durante le serate pizza e PES dove la parola d'ordine è il divertimento.
Per raggiungere e superare la concorrenza però serve molto di più ancora, soprattutto quando le modalità regine come Master League e Diventa un Mito hanno subito solo minime variazioni che non ne alterano il valore assoluto rispetto all'anno precedente.
Come scritto nell'incipit del pezzo, lasciamo tuttavia tutte le valutazioni del caso ad una prova più esaustiva, con una bella patch sui server di gioco e l'online funzionante. Per ora non ci resta che attendere il secondo tempo della nostra recensione.




li4m
00lunedì 14 settembre 2015 11:57

Pro Evolution Soccer 2016, a caccia dello scudetto - recensione
eurogamer

Ce la farà quest'anno PES a riprendere FIFA?

Il gioco di Konami al banco di prova. Sarà riuscito a migliorare quanto di buono visto lo scorso anno? Scopriamolo nella nostra recensione.

Versione provata: PlayStation 4

In sede di recensione non è stato possibile provare la modalità myClub e le Divisioni Online. Assegneremo il voto a Pro Evolution Soccer 2016 non appena saranno disponibili i server di gioco online.

Come ogni anno si rinnova la sfida tra le due serie calcistiche più amate e longeve dell'industria dei videogiochi: FIFA e PES. Pro Evolution Soccer, infatti, festeggia quest'anno i venti anni di presenza sul mercato e lo fa con un'edizione ricca di aspettative, dato che dovrebbe essere quella che sancisce la ricucitura dello strappo tra la serie di Konami e quella di EA Sports.

L'obiettivo è stato raggiunto?

Difficile dirlo al momento, un po' perché non abbiamo ancora potuto mettere le mani su una versione definitiva di FIFA 16, un po' perché la fatidica patch del day one di PES non è ancora a disposizione e non abbiamo potuto testare a dovere tutte le componenti online del prodotto giapponese, come per esempio MyClub, l'asso nella manica di Konami per contrastare lo strapotere di FIFA Ultimate Team, e le divisioni online.

E quindi di cosa parliamo?




La qualità dei volti e dei corpi dei calciatori è sempre sensazionale.



Parliamo del resto del gioco, del cuore pulsante di tutta la produzione che difficilmente potrà essere modificato se non marginalmente, del gameplay e della sempre vasta offerta di modalità in singolo giocatore che Konami mette a disposizione, come la Master League o la Champions League. Da questo punto di vista PES 2016 può essere definito, senza paura di essere smentiti, un'evoluzione dell'esperienza giunta nei negozi lo scorso anno.

Konami ha infatti lavorato provando a colmare le lacune e le problematiche emerse nell'edizione 2015 in modo da offrire un prodotto più completo sotto tutti i punti di vista. Le rivoluzioni ormai sono un ricordo del passato, adesso il team giapponese è sicuro di aver imboccato la strada giusta per tornare ad essere competitivo e sta cercando dunque di percorrerla al meglio, così da provare a riconquistare le legioni di fan perse per strada negli anni bui.

Lo scorso anno, infatti, il gameplay di PES 2015 aveva già mostrato diversi lati davvero pregevoli, come una capacità di muovere i calciatori sul campo da gioco che ha consentito al team di sviluppo di offrire un'esperienza di gioco più ragionata e realistica rispetto a quella offerta da FIFA 15.

Quest'anno Konami ha arricchito ulteriormente la quantità di animazioni a disposizione di ogni calciatore e ha cominciato a introdurre un sistema di collisioni in grado di rendere più realistici gli scontri fisici tra gli atleti, durante le fasi aeree in primis. È difficile separare questi due nuovi elementi dal contesto per misurare quanto effettivamente incidano sul gameplay. PES 2016 risulta comunque più fluido e veloce rispetto alla scorsa edizione, con calciatori più reattivi nel rispondere ai comandi del giocatore e in generale una varietà superiore di situazioni, in grado di rendere la partita ancora più realistica e spettacolare.




Il tempo variabile è una delle novità di quest'anno.



Potrebbe, infatti, capitare di vedere recuperi miracolosi grazie ad una scivolata effettuata con un tempismo impeccabile, atleti che scivolano sul campo bagnato durante un match sotto la pioggia o tentativi di colpo di testa andati a vuoto in grado però di mandare fuori giri gli avversari. Questo è vero soprattutto per quanto riguarda le stelle più famose del calcio mondiale, che possono vantare un set di animazioni personalizzate piuttosto riuscite. Ibra si esibirà nei suoi classici stop taekwondo, Ronaldo correrà nel suo modo piuttosto rigido e Morata, co-star della versione italiana, sarà identico alla controparte reale.

Sono tanti piccoli accorgimenti spesso impercettibili da coloro che prendono in mano il gioco per la prima volta ma che sono in grado di rendere l'esperienza più viva, vibrante e simile alla realtà, dato che mettono nelle mani del giocatore un maggior numero di armi da sfruttare.

Anche guardando i portieri si notano numerosi cambiamenti, come smanacciate di istinto sopra la traversa, recuperi miracolosi da terra e tante altre animazioni piuttosto riuscite. Gli estremi difensori sono piuttosto abili a coprire lo specchio della porta e non disdegnano nemmeno qualche avventurosa uscita fuori dai pali per allontanare i cross più pericolosi o per anticipare un attaccante che si è allungato troppo il pallone.

Peccato che a questa rinnovata reattività venga affiancata una certa incapacità nel respingere o catturare con le mani i retropassaggi ravvicinati, volontari o meno che siano, cosa che dà vita a siparietti un po' comici come palloni sotto le gambe e amenità del genere. In questo caso emergono ancora alcuni elementi che sono retaggio del passato, come le parate in tuffo che finiscono spesso in corner o alcune respinte di pugno su palloni piuttosto telefonati. Un tipo di situazioni che sicuramente non rovinano la qualità globale dell'esperienza o l'efficacia degli estremi difensori, essendo piuttosto rare, ma che comunque potevano essere sistemate in maniera più convincente.




La Master League è stata ridisegnata in modo da essere più piacevole da giocare.



Un altro retaggio del passato è sicuramente legato alla presenza dei famigerati binari in alcune situazioni di gioco. Durante un passaggio lungo rasoterra o mentre la palla sta andando inesorabilmente in fallo laterale, sarà impossibile per il giocatore provare a cambiare la direzione di corsa del calciatore in modo, per esempio, da anticipare il difensore tagliando la traiettoria o per risparmiare un po' di energie in vista del finale, dato che è evidentemente inutile correre dietro ad un pallone ormai irraggiungibile.

Da rivedere è anche l'arbitraggio, davvero troppo permissivo sulle scivolate e sui tackle fuori tempo. Questi ultimi, infatti, fanno fare agli attaccanti degli strani "saltelli" che vanno ad interrompere il suo movimento facendogli perdere inesorabilmente il controllo del pallone. Contro la CPU e i suoi infallibili interventi difensivi o contro avversari particolarmente aggressivi, questa dinamica è molto evidente e può portare spesso a frustrazione.

Un arbitraggio leggermente meno permissivo da una parte scoraggerebbe un atteggiamento troppo aggressivo in campo e dall'altra consentirebbe di non avere la sensazione di aver subito la classica beffa oltre al danno. Una via di mezzo tra quello proposto in PES 2016 e quello sperimentato in PES 2015 rappresenterebbe un buon inizio per avere dei fischietti più equilibrati.

Altri elementi ancora da migliorare sono sicuramente i rigori, decisamente poco divertenti da tirare, e la gestione della resistenza e della velocità dei calciatori. Non abbiamo notato, infatti, particolari differenze nelle prestazioni di Messi anche dopo il 90', così come un Bale lanciato in velocità può essere raggiunto da diversi difensori. In PES 2015 la gestione della stanchezza era gestita in maniera migliore, quindi basterebbe settare nuovamente il gameplay con quei parametri per avere delle differenze più evidenti tra i vari atleti.




Vediamo la modalità MyClub di PES 2016.



Una certa uniformità nella gestione dei calciatori l'abbiamo notata anche nella gestione dei tiri e dei passaggi, eseguiti quasi da tutti in maniera molto simile sia che siano effettuati col piede forte o con quello debole di un calciatore. Persino un Chiellini, che riesce ad usare a fatica i suoi piedi per correre, evidenzia poche difficoltà nel calciare lungo e forte anche di destro. In altre parole i tempi del Player ID sembrano distanti, non fosse per qualche animazione personalizzata e l'usuale, eccellente, somiglianza dei calciatori con la loro controparte reale.

I controlli e le opzioni a disposizione non sono cambiati rispetto allo scorso anno, le uniche differenze sono da trovare nell'efficacia dei passaggi filtranti, forse un po' troppo precisi, e nell'aiuto sui passaggi manuali, troppo guidati anche ai livelli minori di assistenza.

Le premesse di quest'anno cambiano però la prospettiva con la quale interpretare le sbavature finora segnalate. Il fatto è che, come dicevamo all'inizio, PES 2016 è l'evoluzione dell'ottimo gioco proposto lo scorso anno e quindi anche quest'anno propone una solida interpretazione del calcio, forse non ancora perfetta, ma di sicuro solida e divertente. Senza considerare che alcuni di questi difetti potrebbero essere corretti o perlomeno stemperati grazie all'ottimo supporto offerto dal team di sviluppo dopo il lancio nei negozi, attraverso l'arrivo di numerose patch.

Questo vuol dire che anche quest'anno vi troverete tra le mani un gioco che cerca di restituire le emozioni di un campo da calcio in maniera intelligente e ragionata, nel quale occorrerà pensare a come aprire le difese in modo da trovare un varco per andare in porta che diversamente non sareste in grado di trovare.




Su PlayStation c'è la possibilità di importare immagini così da sostituire le eventuali casacche non licenziate, o per creare la vostra squadra dei sogni.



I calciatori si muovono quasi sempre in maniera credibile, sovrapponendosi in fascia o provando a chiudere gli spazi, chiamando la palla quando stanno per lanciarsi in profondità o accorciando per agevolare la circolazione della palla a centrocampo. Provate una percussione centrale e vedrete i vostri attaccanti allargarsi in modo da portare via i difensori. Starà a voi provare la stoccata prima che questi stringano a chiudere lo specchio della porta o aspettare questo momento per servire i compagni di squadra finalmente liberi da marcature.

Il risultato è un'inesperienza divertente e profonda, che vi impegnerà a lungo alla ricerca dell'agognata vittoria della Champions League o nelle lunghe stagioni del Campionato Master e di Diventa un Mito.

Queste due modalità hanno ricevuto piccoli e grandi accorgimenti per risultare ancora più complete e immediate da giocare. Il primo cambiamento che noterete è sicuramente legato alla nuova interfaccia grafica, decisamente più pulita e ricca di informazioni rispetto al passato. In questo modo le informazioni saranno divise per categorie ben definite e sarà più semplice riuscire a trovare quello che state cercando, sia nella gestione della squadra che in quella degli osservatori.

Quest'ultima parte è quella che è stata modificata maggiormente, dato che potrete sguinzagliare i vostri aiutanti alla ricerca dei calciatori più adatti alle vostre necessità, setacciando i campionati esteri o acquistando direttamente quelli che segnalerete loro. Una volta individuato il profilo giusto, non potrete portare avanti la trattativa direttamente ma saranno loro a parlare con gli altri club, lasciando a voi solo il compito di indirizzarli, chiedendo più soldi o dei giocatori in prestito. In base a quante modifiche farete la trattativa potrebbe arenarsi o meno, cosa che vi costringerà a vagliare bene se essere avidi o meno.




Il contorno dello stadio è ancora un po' spoglio e buio.



Un'altra novità è legata al ruolo di ogni calciatore all'interno dello spogliatoio. La forza di bandiere come Buffon, Messi o Rooney non è misurabile solo sul campo da gioco ma anche al di fuori del rettangolo verde. Maggiore sarà l'attaccamento di un atleta alla maglia e maggiori saranno i bonus che questi campioni regaleranno a sé stessi e ai propri compagni. Ogni livello conquistato sarà legato ad un bonus che potrebbe migliorare il suo valore in campo o la resa dei compagni di squadra.

Infine da quest'anno vi verrà data la possibilità di cambiare squadra e di andare persino ad allenare le nazionali per vincere davvero tutti i trofei disponibili nel gioco. Per il resto l'ossatura della Master League è rimasta invariata e vi consentirà di costruire da zero la vostra dinastia o di proseguire quelle già esistenti, magari prolungando la striscia di vittorie del Barcellona. Peccato per alcune scelte poco realistiche ereditate da chissà quale passato, come finestre di calciomercato poco credibili o alcuni dettagli, come il numero di squadre in Champions League per l'Italia, che non corrispondono alla realtà.

Diventa un Mito ha beneficiato sia dei miglioramenti del gameplay, grazie ai quali è possibile sperimentare un'esperienza sul campo più gratificante, sia di quelli legati al rifacimento dell'interfaccia grafica. Oltre a questo l'esperienza è rimasta sostanzialmente invariata.

La Champions League rimane un'esperienza appagante da giocare anche in maniera virtuale. Non abbiamo notato grandi cambiamenti rispetto allo scorso anno ma questo vuol dire che anche in PES 2016 non è stato possibile affrontare i gironi ufficiali di questa competizione.
Metacritic fa male all'industria? Approfondiamo il più popolare e controverso aggregatore di recensioni del web. Metacritic fa male all'industria?




Giocare sul bagnato renderà i calciatori più instabili, allungando la durata delle scivolate o facendoli cadere in caso di cambio di direzione troppo brusco.



Chi cercasse altre emozioni potrebbe riversarsi sull'Europa League, sulla Copa Libertadores, sulla Copa Sudamericana, l'AFC Champions League o sulla possibilità di creare campionati e coppe personalizzati. Dal punto di vista delle competizioni PES 2016 non ha rivali, peccato che il gap con FIFA 16 per quanto riguarda le licenze e il numero di squadre disponibili sia sempre piuttosto ampio. In Premier League, per esempio, il solo Manchester United ha la licenza ufficiale, in Italia al momento mancano il Sassuolo e tutta la Seconda Divisione e non c'è traccia della Bundesliga, Bayer Monaco, Borussia MG e Wolfsbug a parte.

Questo non solo rende meno varia l'offerta ma va a rovinare anche due licenze come quelle della Champions League e dell'Europa League, che non possono vantare i gironi ufficiali completi. Stesso discorso per gli stadi, solo 23, con San Siro ripetuto due volte e alcuni inventati.

Per cercare di rimediare a queste mancanze debutta su PlayStation la possibilità di importare delle immagini sulla console. In questo modo, seguendo i layout di Konami, potrete sostituire facilmente le divise non originali con quelle di vostra creazione, in modo da poter aggiornare l'estetica di tutte le squadre che vorrete.

Come dicevamo mancano all'appello myClub e le Divisioni Online, ma di queste due modalità parleremo approfonditamente non appena saranno disponibili i server di gioco.




Alvaro Morata è la stella di questa edizione, in coabitazione con Neymar.



Anche dal punto di vista tecnico in PES 2016 non assistiamo ad una rivoluzione, ma ad un passo in avanti. Come dicevamo Konami ha lavorato molto per migliorare il comparto fisico e le animazioni dei calciatori, ampliando la quantità e la qualità dei movimenti che possono sfoggiare, oltre che introducendo un nuovo motore fisico per simulare gli scontri. Questo permette a PES 2016 di cominciare a sfruttare finalmente le potenzialità delle console di nuova generazione non solo aumentando il framerate e l'aggiornamento video, ma migliorando anche quest'aspetto finora ignorato eppure fondamentale per qualsiasi gioco sportivo moderno.

I risultati sono buoni, soprattutto sui colpi di testa, anche se mancano ancora diversi movimenti fondamentali per coprire tutta la casistica esistente su di un campo da calcio. Il risultato è che alcuni scontri sono credibili, altri vengono sempre tradotti con il "saltello" di cui parlavamo prima, cosa che spezza la fluidità dell'azione e soprattutto non riesce ad essere visivamente verosimile.

Ottima, invece, per quanto riguarda la fisica del pallone. La sfera di gioco si muove in campo in maniera credibile, con la giusta "secchezza" soprattutto sui tiri da fuori. L'unica nota è che manca un po' di varietà nelle tipologie di tiro possibili, che finiscono tutti o quasi inesorabilmente per essere delle cannonate che finiscono sotto il sette o di poco a lato.

Una novità ben implementata è quella del tempo dinamico. Potrebbe infatti accadere che durante una partita cominci a scendere la pioggia con conseguenze piuttosto evidenti sulla tenuta sul campo dei vostri calciatori. Se dal punto di vista del gameplay l'arrivo della pioggia risulterà piuttosto evidente, Konami avrebbe potuto valorizzare un po' di più questo cambiamento, accompagnandolo magari con un cambio di luci sul prato o con qualche effetto sonoro aggiuntivo, come qualche tuono.




Nella Master League debutteranno brevi filmati di intermezzo per rendere più spettacolari alcuni avvenimenti durante l'anno.



Il numero di animazioni presenti, alcune delle quali prerogativa di alcuni campioni specifici e la resa estetica dei volti, invece, sono di ottima fattura. Durante i replay o nelle scene di presentazione potrete ammirare la perizia con la quale Balotelli, Totti, Icardi e altri 2000 calciatori sono stati perfettamente riprodotti. Senza considerare le nuove esultanze, alcune davvero divertenti, con le quali potrete sbeffeggiare i vostri avversari a suon di selfie, corse sotto la curva e festeggiamenti vari.

Ancora sottotono il sonoro, non particolarmente abile ad avvolgere il giocatore durante la partita con un'intensità pari alle fasi di gioco e non particolarmente raffinato nel cogliere le tante novità introdotte quest'anno. Per fortuna la colonna sonora è piacevole, seppur di con un numero di brani di dimensioni ridotte e il commento è migliorato e più puntuale, nonostante si senta ancora una cronica mancanza di varietà di frasi ed espressioni.

Nel complesso PES 2016 sembra più una conferma di quel che di buono è stato fatto negli scorsi anni che un vero e proprio salto in avanti. Le novità sono tante e vanno ad interessare più o meno tutti gli aspetti della produzione ma mancano ancora alcune limature e aggiunte per avere finalmente un prodotto completo sotto tutti i punti di vista, che non abbia nulla da invidiare al ricchissimo competitor.

Il prodotto di Konami è una valida interpretazione del gioco del calcio, che pone l'accento più su aspetti quali la costruzione del gioco e la tattica, che sulla velocità e il dribbling. La Champions League e la Master League sono sempre due belle competizioni da giocare ma i veri aghi della bilancia saranno la capacità di myClub di tenere botta con FUT e la qualità del gioco online.

Appuntamento dunque tra qualche giorno per la valutazione finale di PES 2016!

In sede di recensione non è stato possibile provare la modalità myClub e le Divisioni Online. Assegneremo il voto a Pro Evolution Soccer 2016 non appena saranno disponibili i server di gioco online.


li4m
00lunedì 14 settembre 2015 12:05
nuovo video ign

siviglia - fiorentina





e recensione



PES 2016 Recensione - SCIABOLATA MORBIDA
ign




Nota Bene: questa è la prima parte della nostra recensione di PES 2016. Non avendo avuto modo di provare tutte le modalità online prima di questo articolo, rimandiamo l'approfondimento su queste ultime e la valutazione finale a quando avremo avuto modo di provarle in maniera soddisfacente.


Ci sono partite che sblocchi sono con la forza, la potenza, dando tutto quando serve. Ci sono altri incontri che riesci a risolvere con la pazienza, la precisione e la giocata di fino. PES 2015 apparteneva alla prima categoria, questa edizione 2016 è palesemente figlia della seconda. Dopotutto la rivoluzione, tanto attesa e sognata da Konami e dai fan di Pro Evolution Soccer, c’è già stata: esattamente dieci mesi fa il team ibrido giappo-londinese dava vita al miglior “capitolo” della serie calcistica che ha dominato in un passato che pareva remotissimo e, incidentalmente, firmava anche la simulazione più riuscita che fosse possibile trovare sul mercato.

Cambiando molto, senza vergognarsi di imitare chiaramente la concorrenza in caso si rivelasse la scelta più intelligente (vedi alla voce: “modalità di gioco”), ma anche proponendo alcuni aspetti mai prima di allora approfonditi e soddisfacenti alla stessa maniera… e qui il pensiero corre all’intelligenza artificiale.

PES 2016, quindi, parte da premesse diametralmente opposte a quelle del suo parente molto vicino nel tempo. Quest’anno non serve stravolgere, ma rifinire. Non c’è bisogno di rielaborare da zero, ma solo di approfondire ulteriormente il discorso. Le basi sono già state gettate e piuttosto che affidarsi a una conclusione di potenza da fuori area (che, peraltro, rimane sempre tra quelle preferite dal gioco e dal suo modello fisico), è evidentemente il caso di lasciare che sia un tocco sotto o una sciabolata morbida a scassinare la difesa avversaria. Tutto questo per dire che PES 2016 è, volendo, un aggiornamento che potrebbe apparire superfluo ai giocatori meno esigenti o a quelli meno attenti, perché in effetti a trionfare è l’antica regola del “se non è rotto, non cambiarlo”. Tanto che, visti da lontano, i due giochi potrebbero addirittura essere confusi tra di loro.

E dire che qualcosa di migliorabile, per quanto non proprio “rotto”, PES 2015 lo aveva, anche e soprattutto se si parla di presentazione. Eppure nulla, PES 2016 continua a muoversi sugli stessi binari se si parla di menu e schermate di gestione assortite. Cambia qualche dettaglio cromatico e lo Schema di gioco durante e prima dei match, quello che consente di modificare formazione, titolari e dare istruzioni assortite, è stato lievemente rivisto e snellito… ma si tratta davvero di poca roba. Anche la versione PES 2015 degli screen principali, suddivisi per genere e con i “blocchi” in parte personalizzabili non è mutata di una virgola.

Fortunatamente qualcosa di più interessante è successo là dove più conta, ovvero sul campo di gioco. I comunicati stampa di Konami parlano di un parco animazioni triplicato rispetto all’edizione 2015 e se anche è difficile credere a un rapporto tanto dirompente, di certo di passi in avanti ne sono stati fatti. Il che non è proprio cosa di poco conto, tenendo soprattutto a mente quanto fosse già convincente ed esaltante il risultato ottenuto con PES 2015. Avere maggiori animazioni a disposizioni non si risolve solo in una semplice questione estetica, anzi… più animazioni danno vita a maggiori possibili soluzioni di gioco, sia in campo offensivo che difensivo. Per rendersene conto con ancora maggiore chiarezza è sufficente inserire di nuovo il disco di PES 2015 dopo aver passato qualche giorno con questa edizione aggiornata: quello che ci si ritrova di fronte è un gioco più rigido, ingessato e con un minore dinamismo.




PES 2016 è più morbido e reattivo rispetto all'edizione 2015. Ottimo!


Le tante nuove animazioni si fondono tra di loro per rendere più reattivi e duttili i calciatori, sia quando si tratta di intercettare un passaggio, sia quando si tratta di effettuarlo in profondità. Sia quando c’è da stoppare una palla lanciata da un centrocampista “alleato”, sia quando c’è da deviarne una all’ultimo secondo, allungando la gamba in scivolata e insaccando con poco spettacolo e tanta efficacia.

Tutto questo è il nuovo PES 2016 e basta prendere in mano il controller durante le primissime partite per ritrovarsi a muoversi più dolcemente che mai tra centrocampo e difesa, facendo scivolare la palla con una precisione sensuale… godendo di ogni tocco paziente e saggio dei difensori centrali che smistano sulle fasce o chiamano all’azione i centrocampisti che poi vanno a costruire l’azione. Certo, sempre che non si esageri con la ricerca del bel calcio, finendo per perdere malamente il controllo della sfera, vedendola magari sparata senza troppe cerimonie a fil di palo (e in fondo alla rete) dall’attaccante avversario. Perché con l’intelligenza artificiale di PES si continua a non poter e dover scherzare.

In tutte le giornate che ho passato assieme a PES 2016 e durante le decine e decine (e decine) di partite organizzate sullo schermo, ho anche avuto la chiarissima sensazione che tutto il gioco permettesse di arrivare all’obiettivo prefissato con maggiore semplicità, probabilmente un’altra delle conseguenze dirette della maggior varietà dei movimenti dei calciatori. Mi spiego meglio: proprio riprovando PES 2015 mi sono accorto come riuscire a fare proprio quel passaggio a mezz’altezza che volevo in quel dato istante, ovviamente affidandomi ad atleti le cui caratteristiche consentivano comunque un discreto controllo palla, risultasse assai meno affidabile di quanto invece non avvenga in PES 2016.

La strana sensazione è che quest’ultimo riesca spesso e volentieri a leggere esattamente nella testa del giocatore, tramutando in realtà l’input “sognato”. I risultati, prevedibilmente, variano a seconda della qualità della squadra scelta e quindi di chi corre sul campo, ma in generale il gioco di Konami fornisce un’idea di maggiore precisione e di un’aumentata capacità di adattarsi alle scelte di gioco e all’immaginazione calcistica di chi siede di fronte al televisore.

Da notare, in questo senso, come l’impostazione standard dei passaggi sia ora sul livello 1 di tre esistenti, piuttosto che sul livello 2 dei 4 previsti da PES 2015. Ma se anche rimane qualche strana imperfezione quando si sceglie il sistema di tiro avanzato (le conclusioni di prima sembrano un miraggio) e sebbene anche il sistema avanzato del passaggio filtrante debba essere totalmente rivisto (così com’è, con quel mirino da muovere è un incubo fatto e finito), tutto il resto del set di controlli è affidabile ed esaltante come non mai. I passaggi nello spazio sono più potenti di prima, perché sono stati resi più vari i passaggi standard, tanto da poter sostituire quelli filtranti nel caso si stia dialogando nello stretto. I colpi di testa necessitano ora di maggiore precisione in caso di conclusione verso la porta e i cross in mezzo all’area possono essere tanto letali, quanto ridicoli se appena si gestisce male la barra dell’energia o, soprattutto, se la difesa avversaria è schierata.

Oltre alla maggiore varietà nei movimenti, nelle conclusioni e nei passaggi, le tante nuove animazioni sono andate ad arricchire anche tutto il comparto delle interazioni con i giocatori avversari (ma anche con i compagni, a dirla tutta). PES 2016 può contare, difatti, su di un’attenzione tutta nuova agli scontri tra i giocatori. Situazioni di gioco che, in questa edizione, vengono gestite con molta più precisione sia da parte del motore fisico, che delle svariate routine di animazioni, come detto in precedenza.

Miglioramenti che si fanno sentire durante le galoppate spalla contro spalla, oppure quando si spicca un salto per cercare di colpire la palla in arrivo dall’alto, ma anche quando ci si scontra malamente a centrocampo o provando a buttare lontano dalla propria area la palla. In questo senso va letta anche una modifica alle “leggi” che regolano l’universo di PES 2016 e che tendono a punire molto, molto meno rispetto a quanto visto in PES 2015 gli interventi per rubare la palla. Insomma, quando si allunga il piede con una doppia pressione di X (o A).

Risultato? Vengono fischiati molti meno falli quest’anno e per chi, come il sottoscritto, è appassionato di un calcio realistico e credibile e che quindi apprezza i fischietti bollenti, non può che essere una brutta notizia. C’è anche da dire, però, che passando dalla mia Master League a base di Bologna F.C. e dalla Champions League con il discreto ma non travolgente Siviglia, a squadre di altissimo rango, allora i fischi iniziano a farsi sentire con più costanza. Sudditanza psicologica?




La nuova schermata di gestione della Master League. Alleluja!


Di novità, anche al di fuori del campo da gioco, comunque ce ne sono. In particolar modo è stata rivista la schermata di gestione della modalità Master League, che è anche la stessa che ora permette di gestire la carriera singola in Diventa un Mito.

Lo stacco rispetto a quanto visto in PES 2015 è davvero netto e finalmente ci si ritrova tra le mani un sistema di visualizzazione e di organizzazione dei contenuti e delle informazioni che, se proprio non fa ancora gridare al miracolo, almeno non appare come un mezzo residuato bellico del secolo scorso. Ancora più importante, però, è dire che la Master League ha subito alcune modifiche piuttosto interessanti anche nei suoi meccanismi, oltre che nel vestito.

Continua a rimanere missing in action la Master League Online (perché concettualmente sostituita dalla modalità myClub probabilmente), ma arriva un nuovo sistema di compra-vendita dei giocatori, più snello e moderno. Così come compaiono i cosiddetti Ruoli Squadra, un’idea stuzzicante che, partita dopo partita, tende ad appiccicare delle etichette su alcuni dei propri calciatori. C’è il “leader” che, quando presente in campo, darà più forza e resistenza ai compagni.

Ma c’è anche il “pupillo dell’allenatore”, che tende a sviluppare le sue qualità più velocemente, la “stella” che vende magliette e fa incassare qualche soldo extra, il "Maestro" che fa progredire in allenamento più velocemente chi occupa la sua stessa zona di campo e via di questo passo. Già che stiamo parlando di progressione dei calciatori, diamo il benvenuto anche a un utile grafico che, sempre all’interno della Master League, indica quale sia l’evoluzione prevista (teorica quindi) e pratica di un atleta.

Una Master League che quindi non è stata esattamente riscritta da zero come aveva fatto intuire Konami, ma che perlomeno inserisce nuove idee intriganti e che riescono con successo a potenziare il legame tra il giocatore e la sua squadra e che si veste finalmente in maniera vagamente più consona al periodo storico. Meno significative, per non dire quasi nulle, le modifiche apportate invece alla modalità Diventa un Mito, che avrebbe invece bisogno di una bella spolverata.

L’aspetto più convincente di PES 2016, comunque, continua a rimanere la sua imprevedibilità una volta messo piede in campo e la sua affidabilità pressoché totale quando si ha il controller tra le mani. Il ritmo è rimasto praticamente inalterato rispetto a PES 2015 e quindi ci troviamo di nuovo di fronte a un calcio riflessivo, ma che sa anche esplodere in contropiedi letali o può essere scosso da veri e propri assedi da parte di chi deve per forza segnare. L’intelligenza artificiale che gestisce le scelte, i movimenti e gli atteggiamenti di compagni e avversari si mantiene a livelli altissimi e ancora una volta è una goduria immensa sapere che una nuova partita sta per cominciare e che, molto probabilmente, non si saprà come andrà a finire e cosa succederà. Il riferimento non è solo al risultato, ovviamente, ma proprio alle dinamiche e al fluire della “storia” che si costruirà, azione dopo azione, all’interno del match.

Ben poco da segnalare sul fronte della realizzazione grafica, al di là naturalmente della questione animazioni. Il Fox Engine continua a dare i suoi buoni frutti e quando si parla di modellazione poligonale PES 2016 non teme confronto alcuno. Certi, non tutti i calciatori riescono a lasciare senza fiato per precisione e somiglianza alle controparti reali come un Alvaro Morata o un Mario Balotelli, ma la buona maggioranza sì. E dopotutto aggiornamenti e patch assortite serviranno anche a potenziare questo aspetto del gioco.

Trattando di grafica e passando agli ambienti, non convince del tutto la gestione teoricamente rinnovata delle luci in notturna: in alcuni stadi, soprattutto se si gioca d’inverno, l’immagine complessivamente è troppo scura e non rende merito al buon impatto generale che il motore invece consentirebbe. Nulla per cui sia lecito lamentarsi davvero eh… Anzi, passiamo di nuovo alle buone notizie e diamo il benvenuto al meteo dinamico, che in realtà è in questa sua (prima?) versione piuttosto limitato, dato che porta la pioggia in un match che era cominciato all’asciutto… ma, ehi, è sempre una gradita novità che peraltro viene introdotta per la prima volta nelle simulazioni di calcio proprio da PES. Una pioggia che sembra influenzare più che mai le partite, dato che i calciatori tendono a scivolare sui cambi improvvisi di direzione (e maggiormente se non si ha la palla, così da non attirarsi l’odio del giocatore).




L'aggiunta delle condizioni meteo dinamiche è un bel colpo.


Ci sono poi le questioni relative alle varie licenze: PES 2016 può, ancora una volta, contare sulla presenza in esclusiva della Champions League, dell'Europa League, ma anche della Copa Libertadores, della Copa Sudamericana, della Supercoppa Europea... quello che manca sono, altrettanto tradizionalmente, le squadre tedesche (tolte due o tre eccezioni) e i nomi reali dei team inglesi. I calciatori, fortunatamente, sono tutti al loro posto, anche se nella versione provata per questa recensione mancava ancora l'aggiornamento alla sessione estiva del calciomercato che, invece, sarà disponibile fin dal primo giorno di lancio del gioco (grazie agli aggiornamenti live e non solo).

Gli altri aspetti da studiare di PES 2016 sono tutti legati alla componente online che, al momento, non è stato possibile testare. Per quanto riguarda eventuali modifiche della modalità Divisioni, per mettere alla prova quanto di nuovo c’è in quella myClub e per testare a fondo, finalmente, la possibilità di scaricare loghi, emblemi e magliette realizzate da altri giocatori, dovremo aspettare qualche giorno. Appena ne avremo la possibilità torneremo ad aggiornare la recensione e, quando il materiale e l’esperienza accumulata saranno sufficienti, riassumeremo il giudizio in un sacrosanto numero. Anticipando comunque che PES 2016 non rivoluzionerà chi è venuto prima di lui, ma si rivela esaltante allo stesso modo, più dinamico, più profondo e più curato nelle modalità di gioco.

Pensate: anche la telecronaca di Caressa e Marchegiani è migliorata (anche se il consiglio è sempre quello di eliminarla quanto prima)!

Rimanete su IGN, nei prossimi giorni espanderemo la recensione di PES 2016!


SENZATREGUA
00lunedì 14 settembre 2015 12:16
E intanto qui ci sono tutti i kit della premiere League, Championship,Bundes, etc......

www.mediafire.com/download/b9c49rn7jnrjx0o/KITS+PREMIER+LEAGUE+2015+2016+PES+2016+VARIOS+KITMA...
weILL
00lunedì 14 settembre 2015 12:21
weILL
00lunedì 14 settembre 2015 12:22
Dalla recensione di ITG, riguardo la master

La sorpresa finale

Si ritira il capitano Terry dal Chelsea, inaspettatamente mi ritrovo una partita da giocare, la curiosità aumenta, c’è scritto partita celebrativa, non capendo se è stata creata in onore del ritiro del capitano dei Blues, procedo alla gara, il telecronista Fabio Caressa fa degli elogi, ma non cita nessun giocatore, rimango in attesa fino alla fine della gara, al triplice fischio finale viene celebrato il capitano!

La partita in onore di Terry è stata disputata con la squadra “The Old boys” notando la loro formazione trovo giocatori longevi nel panorama calcistico, Klose, Essien, Berbatov e gli altri. La Squadre “The Old Boys” scende in campo, con la maglia dell’anniversario di Konami (quella che avete visto indossare a Neymar).

Ritornato nel menù di gioco, preso dalla curiosità, inizio a vedere i giocatori della squadra “The Old Boys” e noto che sono i giocatori che si ritireranno a fine stagione! l’ultima trattativa, che ho fatto, è stata di accettare la proposta dal Barcellona, e così si è conclusa il mio anno nella master, ovviamente è rimasta l’opzione di allenare una nazionale!

weILL
00lunedì 14 settembre 2015 12:26
Re:
SENZATREGUA, 14/09/2015 12:16:

E intanto qui ci sono tutti i kit della premiere League, Championship,Bundes, etc......

www.mediafire.com/download/b9c49rn7jnrjx0o/KITS+PREMIER+LEAGUE+2015+2016+PES+2016+VARIOS+KITMA...



Che cos'èèèèè???




Scaricata [SM=x35279] :auguri: ..


Anche se poi usciranno anche i file di pesteam.
SENZATREGUA
00lunedì 14 settembre 2015 12:28
Re: Re:
weILL, 14/09/2015 12:26:



Che cos'èèèèè???




Scaricata [SM=x35279] :auguri: ..


Anche se poi usciranno anche i file di pesteam.




questi dovrebbero essere molto cazzuti....
li4m
00lunedì 14 settembre 2015 12:38
:)

PES 2016 - Editing: Kit, Immagini, Loghi e Liste
freeforumzone.leonardo.it/d/11187458/-b-font-color-lightgreen-PES-2016-Editing-Kit-Immagini-Loghi-e-Liste-b-font-/discussi...


aggiungo anche i kit della premier! (presi :D :ok: )
weILL
00lunedì 14 settembre 2015 12:43
Re:
li4m, 14/09/2015 12:38:

:)

PES 2016 - Editing: Kit, Immagini, Loghi e Liste
freeforumzone.leonardo.it/d/11187458/-b-font-color-lightgreen-PES-2016-Editing-Kit-Immagini-Loghi-e-Liste-b-font-/discussi...


aggiungo anche i kit della premier! (presi :D :ok: )



Centraggiata :D

:ok: :ok:
li4m
00lunedì 14 settembre 2015 12:44
ho aperto la cartella

ci sono foto allenatori, kit (anche diverse versioni) e loghi
della premier
SENZATREGUA
00lunedì 14 settembre 2015 12:48
Nel link che ho postato trovate tutto foto allenatori,loghi, tutto diviso per cartelle dalla Premiere alla Championship , alla Bundes...
li4m
00lunedì 14 settembre 2015 12:49
senza nel link che hai postato c è solo la premier non ci sono altre cartelle...

magari bundes ecc erano altri link separati
SENZATREGUA
00lunedì 14 settembre 2015 12:52
Re:
li4m, 14/09/2015 12:49:

senza nel link che hai postato c è solo la premier non ci sono altre cartelle...

magari bundes ecc erano altri link separati




Si mi sono sbagliato, ho postat nel topicapposito il link corretto dove scaricare gli altri campionati
;)

POSTAT......parlo come Cattivik :lmao:
cruz80
00lunedì 14 settembre 2015 12:53
ma video della versione pc esistono?
vasco vascotto
00lunedì 14 settembre 2015 12:59
L'assenza del bate borisov mi fa impazzire....
Capisco che la bundes possa essere molto costosa...e ok che non ci sia me ne faccio una ragione,,,
Ma il bate borisov, che è da anni che esiste in pes...e che fa la champions....quanto cazzo di soldi vorrà per vendere i propri diritti?
Niente...o comunque pochissimo!
Quindi non comprarli è solo proprio menefreghismo da parte di konami!

Li odio?
li4m
00lunedì 14 settembre 2015 13:00
Re: Re:
SENZATREGUA, 14/09/2015 12:52:




Si mi sono sbagliato, ho postat nel topicapposito il link corretto dove scaricare gli altri campionati
;)

POSTAT......parlo come Cattivik :lmao:




:D :ok:

ho aggiunto tutto
Antifora
00lunedì 14 settembre 2015 13:08
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 05:41.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com